Coppa del Mondo: secondo posto per Lorenzo Minh Casali alle parallele di Osijek
- GINNASTICA ARTISTICA
C’è spazio per Lorenzo Minh Casali su uno dei podi delle finali di specialità di Osijek (Croazia), teatro della quarta tappa stagionale della Coppa del Mondo di ginnastica artistica.
Sesto nelle qualificazioni, l’azzurro (foto ANSA) fa 14.133 nell’ultimo atto delle parallele, con un decimo di bonus per l'uscita stoppata, e chiude secondo. Meglio di lui solo l'israeliano Ron Pyatov, che trionfa con il punteggio di 14.300. Completa il podio, terzo, il turco Ferhat Arican (13.966).
Settimo lo stesso Casali alla sbarra. (agc)
Iniziano le visite mediche per Milano Cortina 2026, Martina Valcepina: “Fondamentali per una giusta preparazione”
- IMSS CONI
Prende forma la strada per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Sono iniziate all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI le visite mediche del Protocollo Probabili Olimpici: Mattia Antonioli, Chiara Betti, Katia Filippi, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel e Martina Valcepina, atleti della Nazionale di short track, hanno trascorso la giornata al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del CONI, a Roma, come fatto in precedenza dalla Nazionale maschile di hockey su ghiaccio.
“L’Istituto è nuovamente pronto per effettuare lo screen di tutti i probabili olimpici di Milano Cortina 2026 – spiega la Dottoressa Maria Rosaria Squeo, responsabile sanitario dell’area olimpica dell’Istituto –. È un protocollo che abbiamo studiato per i Giochi Estivi di Parigi 2024 e che ha dato i suoi frutti. Il nostro Paese ha sempre dato grande valore allo screening e alla visita medico-sportiva in generale, l’Istituto da oramai sessant’anni attua un protocollo elaborato e più strutturato di quello previsto dal decreto ministeriale del 1982 che obbliga tutti i tesserati a sottoporsi a una visita medico-sportiva per competere a livello agonistico. I probabili olimpici sono atleti soggetti ad importanti carichi di allenamento, sollecitazioni rilevanti dal punto di vista cardiocircolatorio, respiratorio e muscolo-scheletrico per esprimere il loro massimo livello di performance”.

“L’Olimpiade rappresenta la massima espressione della carriera di un atleta – prosegue la Dottoressa –. Di conseguenza crediamo fortemente che questi sportivi debbano necessariamente sottoporsi ad una valutazione più inclusiva possibile per poter arrivare a una reale definizione del loro stato di salute. Anche il protocollo per Milano Cortina 2026 comprende una serie di valutazioni che vanno dalla visita medico-sportiva base all’aggiunta del test cardiopolmonare e una serie di valutazioni specifiche, compresa quella odontoiatrica e psicologica assieme alle ‘classiche’ ortopedica, pneumologica, oculistica, nutrizionale e gli esami di laboratorio generali. Siamo molto contenti di ciò che abbiamo fatto in questi anni. In seguito a quanto svolto per Parigi 2024 abbiamo pubblicato un lavoro molto interessante (presentato al congresso annuale della Società Europea di Prevenzione Cardiovascolare, ndr) che evidenzia l’importanza della valutazione medico-sportiva per atleti che, nonostante gli screen annuali, non si sono dimostrati immuni da patologie cardiovascolari e metaboliche. I dati di questo lavoro dimostrano che anche atleti apparentemente ‘perfetti’ possono avere problemi. La specificità della medicina dello sport ci permette di andare a identificare anomalie che sono purtroppo correlate ad un alto rischio di morte cardiaca improvvisa. Quattro atleti sui 772 atleti screenati per Parigi 2024 non hanno ottenuto l’idoneità per la partecipazione ai Giochi: da una parte è stato difficilissimo accettare questo giudizio, dall’altra restiamo convinti che la tutela della salute venga prima di qualsiasi altra motivazione e valore legati all’evento sportivo”.
La Dottoressa illustra anche un lavoro che prende in esame i dati dei Giochi Europei di Cracovia 2023: “Proprio rispetto a questa analisi multifattoriale abbiamo evidenziato come anche gli aspetti ventilatori e polmonari siano fondamentali e possano predire la capacità prestativa di un atleta rispetto al sesso o alla disciplina che pratica. Attraverso il test cardiopolmonare analizziamo l’efficienza ventilatoria: in questo modo abbiamo verificato che gli atleti con un’efficienza ventilatoria migliore potrebbero avere una capacità prestativa migliore soprattutto negli sport di endurance. Sono caratteristiche fisiologiche che ci permettono di andare al di là dell’aspetto medico-clinico, analizzando in maniera più approfondita quei meccanismi fisiologico-metabolici che l’atleta mette in atto e che potrebbero giustificare, assieme ad altre variabili, la capacità di performance che riesce a raggiungere. Si tratta di una serie di dati che, messi assieme alla scienza dello sport, ci permettono di portare avanti la duplice visione dell'Istituto: la valutazione medico-sportiva, perché in primis tuteliamo la salute dell’atleta, e l’analisi di tutto ciò che possiamo mettere in atto, anche tramite il lavoro degli allenatori, per ottimizzare un programma di allenamento volto a fare in modo che un determinato organismo, nel suo stato di salute, possa esprimersi al meglio in termini di prestazione”. A tal proposito gli atleti della Nazionale di short track sono stati anche sottoposti a una serie di test di valutazione delle caratteristiche neuromuscolari.
Sulla via del recupero Martina Valcepina, che dopo essersi fratturata a fine 2023 tibia e perone della gamba destra punta a partecipare l’anno prossimo alla quinta Olimpiade della sua carriera: “Ho seguito l’intensa stagione dei miei compagni di squadra che si sono difesi molto bene. Sto recuperando, spero di riuscire a riprendermi in questi mesi di avvicinamento a Milano Cortina 2026. Programmi? Già a metà maggio a Bormio cominceremo a pattinare e durante la preparazione estiva faremo tanta bici. Le visite mediche qui all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI sono fondamentali per iniziare il lavoro nel modo giusto”. (agc)

Coppa del Mondo: Diego Valeri ed Erica Sessa chiudono terzi nel mixed team di trap a Buenos Aires
- TIRO A VOLO
La Nazionale di tiro a volo si congeda con un tris di podi dalla prima tappa stagionale della Coppa del Mondo.
Dopo la doppia gioia regalata dalla finale dello skeet maschile, infatti, nell’ultima giornata di gara sulla pedana del Tiro Federal Argentino di Buenos Aires è arrivato il terzo posto di Diego Valeri, quinto nella prova individuale, ed Erica Sessa (foto ISSF) nel mixed team di trap, che nel 2028 a Los Angeles farà il proprio ritorno nel programma olimpico dopo l’ormai consueto avvicendamento con la gara a squadre miste di skeet (con cui si alterna ai Giochi ogni quattro anni).
Il tandem azzurro, al termine di uno shoot-off che ha coinvolto ben quattro coppie, ha posto la firma sul quarto punteggio più alto delle qualificazioni (143/150 +3) acciuffando in extremis il pass per il bronze medal match. Qui gli italiani hanno concluso con lo score di 44/50 non lasciando scampo al duo kazako formato da Alisher Aisalbayev e Aizhan Dosmagambetova, dovutosi accontentare della quarta piazza con 38/40. Ad aggiudicarsi il successo quindi, in un gold medal match decisosi sul filo di lana, sono stati i due taipeiani Kun-Pi Yang e Wan-Yu Liu (primi con 45/50 +5), che soltanto allo shoot-off sono riusciti ad avere la meglio nei confronti degli australiani Mitchell Iles e Penny Smith (secondi con 45/50 +4). In casa Italia va rimarcato anche il 10° posto della formazione composta da Mauro De Filippis e dall’argento olimpico in carica Silvana Stanco (137/150 nella fase preliminare).
Sia per Valeri (foto ISSF) sia per Sessa, che (prima del risultato odierno) potevano vantare nelle rispettive bacheche uno e due podi individuali nella Coppa del Mondo, si tratta del primo sigillo a squadre della carriera a livello di massimo circuito internazionale. (agc)
Innovazione e parità di genere, svelate le novità del programma olimpico di Los Angeles 2028
- APPROVATO DAL CIO
Un forte e costante impegno verso l’innovazione e l’uguaglianza di genere. È questo il fine dell’Executive Board del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che ha deliberato una sequenza di importanti novità riguardanti i prossimi Giochi Olimpici Estivi di Los Angeles 2028 in programma nello stesso anno dal 14 al 30 luglio nella città californiana.
All'ordine del giorno c'è stata l’approvazione del programma e delle quote atleti. Con un complesso di 351 eventi da medaglia (22 in più rispetto ai 329 di Parigi 2024), LA28 mantiene la quota principale di atleti di 10.500 con 698 posti in più allocati per i nuovi cinque sport olimpici proposti da parte del Comitato Organizzatore: cricket, flag football, baseball/softball e lacrosse (quattro tornei femminili ed altrettanti maschili da sei team ciascuno) oltre allo squash (tabellone di singolo maschile e femminile). La parità di genere è stata un'elemento chiave nella decisione della quota atleti e numero di eventi. Nel programma sportivo iniziale (con 10.500 atleti), il numero di atlete è pari a 5.333 mentre il numero di atleti del sesso maschile è 5.167. I nuovi sport aggiungono 322 atlete e 376 atleti. Inoltre, sono stati introdotti sei nuovi eventi misti. Su 351 eventi medaglie, 161 sono femminili, 165 maschili e 25 misti. Di seguito i principali cambiamenti e novità sport per sport della prossima edizione dei Giochi Olimpici Estivi.
ATLETICA - Il numero di eventi da medaglia rimane 48. Al posto della staffetta a squadre miste di marcia, tuttavia, c’è da rimarcare l’ingresso della staffetta mista 4x100 metri. L’altro cambiamento interessa il nuovo chilometraggio delle due competizioni individuali della disciplina del tacco e punta, con la 20 km di marcia che viene sostituita dalla distanza della mezza maratona (21.097 km) sulla base delle decisioni prese dal Council di World Athletics riunitosi a Montecarlo ad inizio dicembre dello scorso anno.
ARRAMPICATA SPORTIVA - Gli eventi passano da quattro a sei (tre maschili ed altrettanti femminili). Il boulder e la lead infatti, presenti a Parigi 2024 nel format della combinata olimpica (boulder & lead), si separano disputandosi come due competizioni da medaglia a sè stanti. Le specialità si vanno pertanto a collocare accanto alla speed, confermata e già presente a titolo individuale sia per gli uomini sia per le donne all’ultima Olimpiade francese.
BASKET 3x3 - Dopo aver fatto il proprio debutto olimpico a Tokyo 2020 con otto squadre maschili ed altrettante femminili, il numero dei due tornei si amplia di ben quattro formazioni fino ad includere 12 team per genere.
CALCIO - Per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici parteciperanno più squadre femminili (16) rispetto a quelle maschili (12). A Parigi 2024 i numeri furono gli opposti: 16 nazioni maschili contro le 12 femminili.
CANOTTAGGIO - I doppi pesi leggeri maschile e femminile lasciano spazio al coastal rowing a beneficio di tre nuove specialità della disciplina beach sprint (il singolo maschile, quello femminile ed il doppio misto) per un numero di eventi da medaglia che, rispetto a quello di Parigi 2024, cresce di misura da 14 a 15.
GINNASTICA ARTISTICA - Permane lo sbilanciamento tra gli eventi maschili (otto) e quelli femminili (sei) ma, a differenza dell’ultima Olimpiade francese, fa la propria comparsa nel programma a cinque cerchi la 15ª prova da medaglia ovvero quella a squadre miste.
GOLF - Il numero di eventi da medaglia sale di un’unità passando da due a tre, con il nuovo mixed team che si va ad affiancare al contest individuale maschile e a quello femminile previsti sempre sulla distanza medesima delle 72 buche (18 in ognuno dei quattro round).
NUOTO - Il numero di eventi da medaglia passa da 35 a 41 in virtù dell’introduzione di sei nuove gare: i 50 metri dorso, farfalla e rana maschili e femminili.
PALLANUOTO - La novità principale riguarda l’aumento del numero (da 10 a 12) dei team partecipanti al torneo femminile, che avrà le stesse compagini della competizione maschile.
PENTATHLON MODERNO - Il cambiamento da sottolineare non riguarda tanto il numero di eventi che attribuiscono una medaglia (che rimangono la prova individuale maschile e quella femminile) quanto il parziale mutamento del format. Il segmento di equitazione, infatti, sarà sostituito dalla neonata prova ad ostacoli, già brevettata in passato a livello juniores e, a partire dall'inizio della stagione in corso, anche tra i senior in occasione della prima tappa della Coppa del Mondo disputata lo scorso marzo al Cairo (Egitto), che (tra gli uomini) ha visto trionfare il capitolino Matteo Cicinelli.
PESI - Il CIO deve ancora ufficializzare le 12 categorie di peso (sei maschili ed altrettante femminili) che assegneranno medaglie in California. Va sottolineato, quindi, l'aumento (più due) degli eventi da medaglia rispetto ai 10 dei Giochi di Parigi 2024.
PUGILATO - Un’ulteriore categoria di peso femminile garantisce la piena parità di genere tra gli eventi da medaglia degli uomini (55 kg, 60 kg, 65 kg, 70 kg, 80 kg, 90 kg, +90 kg) e quelli delle donne (51 kg, 54 kg, 57 kg, 60 kg, 65 kg, 70 kg e +80 kg) per un complessivo di 14 (sette maschili ed altrettanti femminili), pur mantenendo lo stesso numero di quote atleti per uomini e donne come nel caso di Parigi 2024.
TENNISTAVOLO - Oltre ai due singolari, ai due doppi e al doppio misto fa la sua comparsa pure un sesto evento da medaglia: il mixed team.
TIRO A VOLO - L’unica differenza rispetto ai Giochi parigini è la presenza della gara a squadre miste di trap, che fa il suo ritorno nel programma olimpico dopo l’ormai consueto avvicendamento con il mixed team di skeet (con cui si alterna ogni quattro anni). Non cambia il numero di eventi da medaglia (cinque), comprendente anche le quattro prove individuali di trap e skeet (due maschili ed altrettante femminili).
TIRO CON L’ARCO - Gli eventi da medaglia aumentano da cinque a sei. Alle prove individuali, a quelle a squadre e al mixed team del tradizionale ricurvo, infatti, si va ad aggiungere per la prima volta nella storia anche la prova a squadre miste della divisione compound. (agc)
Slittino, bob e skeleton: test per gli azzurri sulla nuova pista di Cortina
- IMSS CONI
Concluse tre intense giornate di test per le Nazionali di slittino, bob e skeleton impegnate sulla nuova pista di Cortina.
Le discese lungo il tracciato olimpico hanno chiuso la stagione degli azzurri e sono state l'occasione anche per altre attività di supporto. I tecnici dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, in condivisione con i direttori tecnici federali Armin Zöggeler e Maurizio Oioli, hanno effettuato diverse valutazione delle prestazioni degli atleti.
In particolare, sono state effettuate riprese video ed analisi dei profili di velocità e accelerazione delle partenze e delle discese lungo il tracciato per valutare la tecnica di guida e le traiettorie di percorrenza delle varie curve. Questi dati, abbinati ai tempi forniti dal cronometraggio, hanno consentito di valutare le soluzioni più efficaci per i diversi equipaggi e mezzi.
Il lavoro svolto ha l'obiettivo di migliorare la prestazione in gara degli atleti supportandola con un'attenta e minuziosa attività volta a potenziare gli aspetti prestativi individuali. Con l'occasione sono stati eseguiti anche alcuni rilievi del profilo della pista e della distribuzione delle temperature del ghiaccio. Tali attività rivestono particolare interesse nella preparazione ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. Di seguito l'elenco degli atleti coinvolti.
Skeleton: Amedeo Bagnis, Lorenzo Conti, Alessia Crippa, Pietro Drovanti, Alessandra Fumagalli, Mattia Gaspari, Alessia Gatti, Giovanni Marchetti, Valentina Margaglio, Andrea Monti, Angel Osakue, Manuel Schwärzer.
Bob: Giada Andreutti, Patrick Baumgartner, Lorenzo Bilotti, Noemi Cavalleri, Giulia Chenet, Anna Costella, Obou Delmas, Eric Fantazzini, Mario Lambrughi, Robert Mircea, Riccardo Ragazzi, Simona De Silvestro, Mattia Variola, Alex Verginer, Tania Vicenzino.
Slittino: Philipp Brunner, Leon Felderer, Dominik Fischnaller, Alex Gufler, Leon Haselrieder, Verena Hofer, Lukas Peccei, Sandra Robatscher, Nina Zoggeler, Falkensteiner/Huber, Nagler/Malleier, Rieder/Kainzwaldner, Vötter/Oberhofer.

Coppa del Mondo: Riccardo Mazzetti secondo in Argentina nella pistola automatica 25 metri
- TIRO A SEGNO
È un ispirato Riccardo Mazzetti l’uomo copertina dell’Italia nella terzultima giornata di gare della prima tappa stagionale della Coppa del Mondo di tiro a segno.
Sulla pedana del Tiro Federal Argentino di Buenos Aires, infatti, l'esperto lombardo ha concluso secondo nella pistola automatica dai 25 metri, facendo il suo ritorno sul podio di un contest individuale a fuoco del massimo circuito a distanza di quasi otto anni ovvero dal terzo posto ottenuto a Gabala (Azerbaijan) il 10 giugno del 2017.
Il classe 1984 nato a Busto Arsizio (senza contare il quarto score più alto di 578/600 -21x siglato dal cinese Haojie Zhu al via soltanto per i punti ranking) ha concluso i due stage di qualificazione con il punteggio di 578/600 -14x, l’ultimo utile per poter accedere all’atto conclusivo a sei. All’interno di una competizione disputata all’aperto e condizionata dalle improvvise folate di vento, l’argento europeo in carica (foto ISSF) si è esaltato chiudendo sulla piazza d’onore con 28/40 e conquistando il suo quinto podio in carriera (il quarto personale) in Coppa del Mondo. A prevalere, solamente di misura al termine dell'ultima serie da cinque colpi, è stato l'indiano Vijayveer Sidhu (primo con 29/40) mentre si è piazzato terzo il cinese Yuhao Yang (23/35), vincitore per 4-1 nello shoot-off intrapreso con il kazako Nikita Chiryukin (quarto con 18/30).
Per l'Italia c'è da rimarcare anche la quinta posizione del calabrese Massimo Spinella (12/25), sesto nello scorso agosto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, che nella doppia sessione preliminare ha fatto registrare lo stesso risultato del connazionale con anche il medesimo numero di mouches (578/600 -14x). Quello maturato sulle linee di tiro del poligono albiceleste è un evento storico per il nostro Paese che, in questa specialità, mai era riuscito in Coppa del Mondo a qualificare due atleti all'interno di una finale. (agc)
Il 14 aprile riunioni di Giunta e Consiglio Nazionale
- CONI
La 1161ª riunione della Giunta Nazionale del CONI si terrà lunedì 14 aprile 2025 a Roma, presso il Foro Italico, con inizio alle ore 12.30.
Questo l'ordine del giorno:
1) Verbale riunione 14 marzo 2025
2) Comunicazioni del Presidente
3) 308° Consiglio Nazionale
4) Attività Olimpica e Alto Livello
5) Attività F.S.N. – D.S.A – E.P.S. – Attività Antidoping
6) Affari Amministrativi
7) Varie e proposte dei membri della Giunta Nazionale
Il 308° Consiglio Nazionale del CONI, si riunirà nella stessa giornata di lunedì, a Roma, presso il Foro Italico, con inizio alle ore 15.30.
Questo l'ordine del giorno:
1) Approvazione Verbale riunione del 17 febbraio 2025
2) Comunicazioni del Presidente
3) Attività F.N.S. – D.S.A. – E.P.S.
4) Affari amministrativi - Bilancio
5) Varie
Il CONI celebra la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace alzando la #WhiteCard
- PEACE AND SPORT
Lo sport italiano in campo per la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace (IDSDP).
Anche quest’anno il CONI, a partire dal Presidente Giovanni Malagò, partecipa alla campagna globale #WhiteCard, lanciata da Peace and Sport per promuovere i valori positivi legati allo sport. Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013, la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace viene celebrata il 6 aprile, giorno in cui, nel 1896, si svolse ad Atene la cerimonia di apertura dei primi Giochi Olimpici moderni.
La campagna mira a sottolineare l'urgente necessità di rendere lo sport per la pace una priorità per i bambini le cui vite sono sconvolte dai conflitti. Secondo i dati dell’UNICEF, Nel 2024 oltre 460 milioni di bambini – più di uno su sei a livello globale – vivevano in aree colpite da conflitti. Queste situazioni devastano le vite e interrompono l'istruzione, negando ai bambini l'accesso alle scuole e a spazi sicuri come i parchi giochi. L'istruzione è un diritto fondamentale per i bambini, ovunque. Nelle aree colpite dai conflitti, offre un senso di normalità e stabilità, rappresentando un percorso verso un futuro migliore.
L'educazione alla pace attraverso lo sport è un pilastro essenziale per costruire e ricostruire comunità più pacifiche.
Lo sport italiano, così come decine di federazioni internazionali, comitati olimpici, numerose organizzazioni internazionali e gli atleti di alto livello di tutto il mondo sostiene la campagna di Peace and Sport e alza una #WhiteCard: un gesto simbolico che sottolinea l'importanza di rendere lo sport per la pace una priorità.
Dove non c'è sport non c'è pace. (agc)
Skeet, Coppa del Mondo: Gabriele Rossetti ed Elia Sdruccioli sul podio nell'opening di Buenos Aires
- TIRO A VOLO
L’Italia si congeda con un bottino di due podi dalla prima giornata di finali della tappa di apertura della Coppa del Mondo di tiro a volo.
Sulla pedana del Tiro Federal Argentino di Buenos Aires, infatti, Gabriele Rossetti, a otto mesi esatti di distanza dall’oro olimpico vinto nel mixed team a Chateauroux in tandem con Diana Bacosi, ha concluso al secondo posto nel contest maschile di skeet mentre Elia Sdruccioli si è piazzato terzo.
I due azzurri, rispettivamente secondo (121/125 +15) e primo (121/125 +16) al termine della fase di qualifica, hanno continuato ad essere gli indiscussi protagonisti anche nella finale a sei. Il quarto tiratore a dover abbandonare la contesa è stato il campione mondiale juniores del 2018, che ha firmato lo score di 44/50 valido per l'ottenimento del gradino più basso del podio (foto Andrea Caroppo/ISSF). Il fuoriclasse di Ponte Buggianese quindi, sotto di tre piattelli (49 vs 46), è partito con l’handicap nel testa a testa conclusivo da 10 colpi contro lo statunitense Christian Elliot. Quest’ultimo ha mantenuto il sangue freddo aggiudicandosi senza particolari problemi la gara con il punteggio di 58/60 mentre l'asso toscano ha terminato sulla piazza d’onore con 56/60. Per lui si tratta del 21° podio in carriera in Coppa del Mondo (il 10° a livello individuale). Sdruccioli, invece, ha messo nel palmarès il suo quarto podio sul massimo circuito internazionale nonché il terzo personale.
Azzurre ai piedi del podio, invece, nella competizione femminile conquistata allo shoot-off per 4-3 dalla statunitense Dania Jo Vizzi (53/60) ai danni della connazionale Kimberly Rhode (53/60) e che ha visto in terza posizione l’atleta individuale neutrale Arina Kuznetsova (44/50). In quarta e in quinta piazza si sono attestate rispettivamente Simona Scocchetti (35/40) e Martina Bartolomei (26/30). (agc)
Trofeo Princesa Sofía: l'Italia conquista cinque podi a Maiorca nel primo atto del Sailing Grand Slam
- VELA
La Nazionale di vela inaugura con ottimi segnali il nuovo quadriennio olimpico che porta ai Giochi di Los Angeles 2028. A Maiorca (Spagna), nelle acque della Baia di Palma, è andata in scena la 54ª edizione del celebre Trofeo Princesa Sofía, il primo atto stagionale del neonato Sailing Grand Slam che a cominciare da quest’anno va a sostituire le singole Coppe del Mondo. L’Italia, presente in tutte e 10 le classi veliche in gara, dopo un’intensa sei giorni di regate ha concluso il suo percorso con un bottino finale di ben cinque podi (quattro secondi ed un terzo posto).
Nel Nacra 17 ha chiuso sulla piazza d’onore l'equipaggio formato da Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei. Decisivo il sesto posto ottenuto nella Medal Race a punteggio doppio, che ha fatto scalare gli azzurri di una posizione per farli terminare con 61 punti (45 netti). A primeggiare in rimonta con 59 (43) sono stati i britannici John Gimson e Anna Burnet mentre ha completato il podio l'imbarcazione del tandem cinese composto da Huancheng Zhao e Su Sha con un totale di 53 (47).
Secondo posto anche per Riccardo Pianosi (foto Martina Orsini/FIV) nel formula kite. Il pesarese classe 2005, l’estate scorsa quarto a Marsiglia in occasione dei Giochi di Parigi 2024, ha completato le prove di opening series in terza piazza staccando il pass diretto per la semifinale. Dopo essere riuscito ad accedere alla finale, il marchigiano si è inchinato di fronte soltanto al singaporiano Maximilian Maeder, primatista della classifica generale e dunque già ammesso di diritto all’atto conclusivo insieme all’austriaco Valentin Bontus (poi terzo assoluto).
Lo stesso risultato lo ha conquistato Nicolò Renna, campione mondiale in carica di iQFOiL. Ottime per tutta la settimana le performance del trentino, che ha finito le regate preliminari da secondo sigillando il meritato biglietto diretto per la finalissima senza dover transitare attraverso gli altri turni ad eliminazione diretta. A prendersi il successo nella giornata decisiva, quindi, è stato il leader della graduatoria generale ovvero l’australiano Grae Morris, che si è messo alle spalle sia l’azzurro classe 2001 sia il transalpino Adrien Mestre (terzo).
Bella prestazione e secondo posto anche per Emma Mattivi nell’ILCA 6. La gardesana, dopo aver finito quarta overall nelle regate di opening series, ha prevalso nella Medal Race a punteggio doppio scalando ben due posizioni e congedandosi dalla prova con il bottino complessivo di 122 punti (94 netti). Meglio dell’italiana ha fatto solamente l’australiana Zoe Thomson con 124 (85) mentre sul gradino meno nobile si è andata ad issare la britannica Daisy Collingridge con 151 (100). Il complessivo di 132 (103) non è bastato per salire sul podio all’altra azzurra Chiara Benini Floriani, penalizzata dal settimo posto racimolato nella regata decisiva e dunque scalata dalla terza alla quarta piazza.
A completare il quadro tricolore ci ha pensato la coppia composta da Giulio Calabrò e Elena Berta, che si sono regalati il terzo gradino del podio nel 470 misto. Secondo a livello assoluto dopo le dieci regate preliminari, l’equipaggio italiano si è dovuto accontentare del settimo posto in Medal Race a punteggio doppio, un risultato che l’ha costretto ad indietreggiare di una posizione ma che si è rivelato sufficiente per concludere sul podio in virtù di 90 punti (62 netti). Netto successo per i britannici Martin Wrigley e Bettine Harris con 39 (31), che hanno preceduto il tandem teutonico formato da Simon Diesch e Anna Markfort (secondo con 76 (59). (agc)
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