Coppa del Mondo, Murada e Canclini ripartono con un podio: terzi nella staffetta mista in Val Thorens
- SCI ALPINISMO
Comincia con un terzo posto la stagione azzurra nella Coppa del Mondo di sci alpinismo. In Val Thorens Giulia Murada e Nicolò Canclini hanno conquistato il podio nella staffetta mista, prova olimpica a Milano-Cortina 2026.
La gara è stata dominata dai francesi Emily Arrop e Thibault Anselmet, che hanno chiuso con il tempo di 42’18″44, precedendo di 22″77 gli spagnoli Ana Alonso Rodriguez e Oriol Cardona e di 1’25″67 i due azzurri. Si sono fermate alla finale B le altre due coppie italiane al via, Alba De Silvestro e Michele Boscacci (16° posto finale) e Katia Mascherona con Luca Tomasoni (17° posto).
La Coppa del Mondo di sci alpinismo tornerà il 20 gennaio 2024 con la tappa andorrana di Arinsal, che sarà preceduta dai Campionati Europei di Flaine/Chamonix a partire dall’8 gennaio 2024. (agc)
Europei, azzurre d'argento: la Svizzera s'impone di misura nella finale di Aberdeen
- CURLING
Si è interrotto sul più bello il sogno della Nazionale femminile di curling di conquistare per la prima volta nella storia la medaglia d’oro agli Europei.
Ad Aberdeen (Scozia), infatti, la finale della rassegna continentale ha premiato le campionesse mondiali in carica della Svizzera, che si sono aggiudicate l’incontro con il punteggio di 6-5.
Grande rammarico per il quartetto azzurro composto da Stefania Constantini, Elena Anthonia Mathis, Angela Romei (foto ANSA) e Giulia Zardini Lacedelli (accompagnato da Marta Lo Deserto nel ruolo di riserva), riuscito a tenere testa fino alla fine alle più quotate avversarie.
La contesa si è decisa a cavallo degli ultimi due end. Nel nono è arrivata una perfetta bocciata di Constantini, che ha regalato il doppio punto del pareggio (5-5) alla squadra tricolore. Nel decimo, tuttavia, il punto decisivo se lo è assicurato la formazione elvetica, riuscita a sfruttare al meglio il vantaggio di avere a disposizione l'ultimo tiro.
Secondo posto, dunque, per l’Italia femminile, che si è messa al collo la quarta medaglia europea della sua storia dopo gli altri due argenti del 1982 e del 2006 ed il bronzo del 2017. (agc)
Coppa del Mondo: terzo posto per l'Italia nella staffetta mista di Östersund
- BIATHLON
Italia subito a segno nella giornata inaugurale della prima tappa della Coppa del Mondo di biathlon.
Sulla neve di Östersund (Svezia), infatti, il quartetto composto da Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi è riuscito a conquistare il terzo posto nella staffetta mista 4x6 km.
La prima posizione è stata appannaggio della Francia (1:09:09.9), abile a mettersi alle spalle la Norvegia (+15.7) e il team azzurro (+39.7), argento in questo format di gara lo scorso febbraio ai Mondiali di Oberhof.
Nella quarta ed ultima frazione si è rivelata decisiva una straripante Lisa Vittozzi che, grazie ad una prestazione maiuscola sugli sci e ad un poligono in piedi sostanzialmente perfetto, è riuscita a mettere in ghiaccio il podio per la sua squadra (foto ANSA), respingendo in scioltezza i vani tentativi di rimonta da parte della Germania (+55.7) e della Repubblica Ceca (+57.4).
"Ci giocavamo un solo posto sul podio in tre - ha detto la sappadina a fine gara - . Per questo motivo ho cercato di metterla da subito sul ritmo, sapendo che le mie avversarie erano tutte molto brave al tiro. Fortunatamente il piano ha funzionato e, nonostante il freddo, ho avuto delle ottime sensazioni", ha terminato l'azzurra. (agc)
NHK Trophy: l'Italia saluta Osaka con tre podi e due pass per le finali di Pechino
- PATTINAGGIO DI FIGURA
La Nazionale di pattinaggio di figura archivia l’NHK Trophy con un bottino di tre podi.
Ad Osaka (Giappone), sede del sesto e ultimo Grand Prix della stagione, la giornata dedicata ai segmenti finali si è aperta con il secondo posto di Charlène Guignard e Marco Fabbri nella danza su ghiaccio.
Il tandem azzurro (foto ISU), primo dopo la rhythm dance, si è dovuto accontentare della piazza d’onore al termine della danza libera, totalizzando il punteggio finale di 214.56. Sul primo gradino del podio si sono piazzati i britannici Lilah Fear e Lewis Gibson (215.19) mentre il terzo è stato appannaggio dei lituani Allison Reed e Saulius Ambrulevicius (196.86).
Nella gara delle coppie di artistico, invece, Lucrezia Beccari-Matteo Guarise e Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini si sono issati rispettivamente al secondo e al terzo posto.
I primi, secondi già dopo il programma corto, hanno mantenuto la loro piazza anche al termine del programma lungo, chiudendo con lo score totale di 190.31. Bene anche i vicecampioni europei in carica, che con il loro 186.47 sono riusciti a guadagnare una posizione rispetto allo short program, scalzando dal podio gli australiani Anastasia Golubeva e Hektor Giotopoulos Moore (185.39). Primi per distacco, infine, i tedeschi Minerva Fabienne Hase e Nikita Volodin (202.51).
Guignard-Fabbri e Ghilardi-Ambrosini, oltre al podio, si sono guadagnati anche il pass per le finali di Pechino, ultimo atto del massimo circuito internazionale in programma tra il 7 e il 10 dicembre. Nella capitale cinese saranno al via tra le coppie di artistico anche Sara Conti e Niccolò Macii, già riusciti a centrare la qualificazione in occasione della quinta tappa. (agc)
Coppa Davis, l'Italia elimina la Serbia di Djokovic: azzurri in finale dopo 25 anni
- TENNIS
Dopo 25 anni l’Italia maschile di tennis sarà di nuovo ai nastri di partenza in una finale di Coppa Davis.
Nella seconda semifinale, infatti, gli azzurri del capitano Filippo Volandri sono riusciti ad imporsi in rimonta sulla Serbia, caduta con il punteggio di 2-1 sul cemento indoor del Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga (Spagna).
Eppure la giornata si è aperta nel peggiore dei modi per la nostra Nazionale.
Lorenzo Musetti, infatti, ha perso per (7)6-7 6-2 6-1 il primo singolare contro Miomir Kecmanovic, vincitore al termine di una battaglia di quasi due ore e mezza.
Successivamente, però, ci ha pensato un eroico Jannik Sinner a pareggiare i conti nel'altro match di singolare. Per la seconda volta in undici giorni, infatti, l’altoatesino si è concesso il lusso di battere il numero uno del mondo Novak Djokovic. Quest’ultimo, dopo poco più di due ore e mezza, è stato costretto ad arrendersi per 6-2 2-6 7-5. Un’altra prestazione da incorniciare per il fuoriclasse azzurro, che (sul suo servizio) nel decimo game del terzo set ha cancellato la bellezza di tre match point consecutivi al ventiquattro volte vincitore Slam.
Nel doppio risolutivo, poi, l’Italia ha schierato nuovamente la coppia composta da Jannik Sinner e Lorenzo Sonego, che ha affrontato gli stessi Miomir Kecmanovic e Novak Djokovic. Una contesa dura e spigolosa è andata dalla parte degli azzurri (foto ANSA), che in poco più di un’ora e mezza hanno prevalso per 6-3 6-4 nei confronti del tandem balcanico.
L’Italia tornerà in campo per disputare l'ottava finale della sua storia nella giornata di domenica 26 novembre (inizio dalle ore 16.00). L’avversaria sarà l’Australia del capitano Lleyton Hewitt, finalista della passata edizione, che nella prima semifinale ha posto fine per 2-0 al cammino della Finlandia.
Per gli azzurri ci sarà in palio la seconda 'Insalatiera' della storia dopo quella conquistata nel 1976 contro i padroni di casa del Cile dai moschettieri Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. (agc)
Canoa slalom: agli archivi le tre giornate di visite mediche e valutazioni funzionali di 18 azzurri
- IMSS CONI
Conclusa a Roma la tre giorni di visite mediche e valutazioni funzionali dei 18 atleti probabili olimpici della Nazionale di canoa slalom presso il Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti' del CONI.
I test atti al monitoraggio dello stato di allenamento, necessari per la partecipazione ai Giochi di Parigi 2024, sono stati effettuati dallo staff dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, con la supervisione del direttore tecnico Daniele Molmenti.
Giovanni De Gennaro, Martino Barzon, Marcello Beda, Marta Bertoncelli, Paolo Ceccon, Roberto Colazingari, Xabier Ferrazzi, Gabriele Grimaldi, Stefanie Horn, Raffaello Ivaldi, Elio Maiutto, Elena Micozzi, Flavio Micozzi, Caterina Pignat, Michele Pistoni, Lucia Pistoni, Mattia Poletto e Marino Spagnol gli azzurri coinvolti. (agc)

Italia a valanga sulla Svezia ad Aberdeen: le azzurre tornano in finale agli Europei
- CURLING
Kirkcaldy 1982, Basilea 2006 e adesso Aberdeen 2023.
La Nazionale femminile di curling splende agli Europei in Scozia e stacca il pass per la terza finale continentale della sua storia.
Il quartetto composto da Stefania Constantini (foto ANSA), Elena Anthonia Mathis, Giulia Zardini Lacedelli e Angela Romei (accompagnato da Marta Lo Deserto nel ruolo di riserva), dopo aver terminato la fase a gironi in seconda posizione grazie ad un bottino di sette vittorie e due sconfitte, è tornato sul ghiaccio della Curl Aberdeen per disputare la semifinale.
Qui ha sfoderato una performance impeccabile contro la Svezia, costretta ad alzare bandiera bianca per 11-2 in un match mai sfuggito al controllo delle azzurre dal primo all'ottavo end.
L’Italia tornerà in gara sabato 25 novembre (ore 10.00 italiane) contro la Svizzera, che nell’altra semifinale ha prevalso nei confronti della Norvegia per 8-3.
Nel mirino c’è la medaglia d’oro europea, un traguardo mai raggiunto nella storia dalla Nazionale femminile tricolore. (agc)
Finali di Coppa del Mondo, cinque podi per l'Italia a Doha: Silvana Stanco trionfa nel trap
- TIRO A VOLO
Prestazione maiuscola per l'Italia sulle pedane di Doha, in Qatar.
La Nazionale di tiro a volo, infatti, ha fatto la voce grossa in tutte e quattro le finali di Coppa del Mondo andate in scena presso il Lusail Shooting Complex.
Silvana Stanco e Jessica Rossi si sono piazzate rispettivamente al primo e al terzo posto nel trap femminile mentre Daniele Resca ha messo la firma sul secondo posto nella gara maschile.
Le azzurre, quinta (114/125 +0) e quarta (114/125 +1) al termine delle qualificazioni, si sono guadagnate con merito il pass per l’ultimo atto riservato alle ultime sei tiratrici. Qui Stanco (foto ISSF) ha chiuso con lo score di 38/50, prevalendo di misura nei confronti della spagnola Fatima Galvez (37/50) dopo l’ultima serie da dieci piattelli. Due errori di fila, invece, hanno precluso a Rossi, che ha completato il podio con 29/40, la possibilità di giocarsi il testa a testa finale con una tra la connazionale oppure l’iberica.
Pizzico di rammarico, invece, per Resca che, quinto nella fase eliminatoria (120/125 +0), si è reso protagonista di una finale quasi perfetta (45/50). Proprio sul colpo finale, tuttavia, ha mancato il piattello, consegnando la vittoria all'egiziano Aziz Abdel Mehelba (46/50). Alle loro spalle è arrivato il britannico Nathan Hales (34/40).
Buone notizie anche dallo skeet, dove Chiara Di Marziantonio si è aggiudicata il secondo posto nella gara femminile mentre Elia Sdruccioli ha conquistato il terzo posto nella prova maschile.
Ottimo cammino per la tiratrice di Cerenova, che ha avuto accesso all’ultimo atto grazie al terzo score più alto messo a referto nelle qualificazioni (119/125). In finale, poi, l’azzurra ha archiviato la sua prova con lo score di 50/60, solamente un piattello in meno rispetto alla kazaka Assem Orynbay (51/60). In terza piazza si è posizionata la statunitense Dania Jo Vizzi (41/50).
Buona performance anche per il tiratore di Ostra, quarto dopo le qualificazioni (122/125 +5). In finale, poi, l’azzurro ha totalizzato il punteggio di 46/50, che gli ha consentito di issarsi sul gradino più basso del podio. Le prime due posizioni se le sono spartite Emil Kjelgaard Petersen e Azmy Mehelba, che hanno entrambi chiuso appaiati a 56/60. Nel successivo shoot off, poi, il danese ha prevalso per 26-25 nei confronti dell’egiziano. (agc)
In campo contro la violenza di genere, tema prevenzione ispirerà attività dei Centri CONI 2023-2024
- TERRITORIO
Riparte a pieno ritmo la stagione dei Centri CONI 2023/2024, il progetto di attività giovanile CONI ormai consolidato che ha visto crescere ogni anno il numero di associazioni e società che chiedono di farne parte. Ad oggi sono già 1000 le richieste pervenute da tutta Italia e ciò, oltre a permettere una reale crescita motoria dei ragazzi, offre anche diversi benefici alle associazioni partecipanti come la targa di riconoscimento annuale e la formazione gratuita dei loro tecnici nonché l’invio di materiale sportivo a disposizione dei più giovani.
Ieri si è svolto da remoto il primo incontro nazionale con l’adesione di 114 formatori regionali partecipanti. La riunione è stata aperta dalla Vice Presidente CONI Claudia Giordani, con molti Presidenti Regionali CONI collegati - assieme alla Commissione Tecnica Nazionale per le attività giovanili - per discutere dell’organizzazione e ldella pianificazione di obiettivi e proposte per quest’anno sportivo.
L'incontro, svoltosi all'insegna di un continuo miglioramento, ha fornito l'occasione per far emergere numerosi suggerimenti. Al metodo dei Centri CONI ormai diffuso e che punta alla multidisciplinarietà e alla costruzione del bagaglio motorio dei giovani atleti, attraverso il gioco, si è aggiunta la proposta dell'invio di feedback mensili alle Federazioni Sportive Nazionali e alle ASD/SSD di pertinenza, favorendo così un clima di maggior comunicazione ed un monitoraggio continuo su scala annuale. Ulteriore spunto di miglioramento nasce dalla volontà di rafforzare il rapporto tra CONI e Università, con l'obiettivo di stipulare convenzioni di tirocinio proprio all’interno dei Centri CONI, poiché, come evidenziato durante il confronto, la crescita passa inevitabilmente dall’interfacciarsi con i giovani laureandi che si approcciano operativamente alle realtà territoriali del CONI.
“Come educatori abbiamo una responsabilità enorme" afferma Cecilia D’Angelo, Dirigente della Direzione Territorio CONI e per questo, riprendendo la volontà della platea, ha proposto che la prevenzione sulla violenza di genere diventasse il fil rouge che caratterizzerà l’indirizzo della nuova stagione sportiva dei Centri CONI 2023/2024.
Tutta l’organizzazione territoriale del CONI scenderà in campo, in ambito formativo, con un progetto nuovo e concreto che vede lo sport come importante mezzo di contrasto alla violenza di genere e strumento volto alla sensibilizzazione sulla parità: argomenti di estrema rilevanza e, purtroppo, di recente attualità nel nostro Paese.
L’ obiettivo dell’iniziativa è educare i ragazzi che parteciperanno ai Centri CONI alla promozione di una cultura del fair play attraverso il rispetto di sé e dell’essere umano diverso, abbattendo gli stereotipi presenti anche nel mondo sportivo, e favorendo così un reale cambiamento culturale nelle generazioni di oggi e di domani.
Fabio Cannavaro nella Walk of Fame dello sport italiano: “Emozione grandissima, sono orgoglioso”
- CONI
C’è un nuovo campione del mondo nella Walk of Fame dello sport italiano. Il nome sull’ultima targa scoperta sul leggendario suolo del Foro Italico è quello di Fabio Cannavaro. Ex difensore di Napoli, Parma, Inter, Juventus, Real Madrid ed Al-Ahli, il centrale napoletano è stato capitano e leader della Nazionale, con cui ha vinto da protagonista il Mondiale del 2006 in Germania. Quell’indimenticabile trionfo gli ha permesso anche di conquistare un altro importante riconoscimento che lo pone nel gotha dello sport, il Pallone d’Oro. Cannavaro è l’ultimo italiano nonché l’ultimo difensore ad aver ricevuto il premio istituito nel 1956 dalla rivista sportiva francese France Football, che nel proprio albo d’oro vanta la maggior parte delle migliori stelle del secolo scorso e di quello corrente.
Alla cerimonia della Wak of Fame, che fa seguito a quella dello scorso 26 ottobre, hanno partecipato il Presidente del CONI Giovanni Malagò ed il Segretario Generale Carlo Mornati.

“Fabio non ha bisogno di presentazioni – le parole di Giovanni Malagò –. Campione del Mondo, Pallone d’Oro: è il rappresentante di qualcosa che ci ha reso orgogliosi. Il calcio italiano ha avuto tanti campioni, ma pochi sono entrati nella Walk of Fame. È una scelta fatta dalla Commissione Atleti: qui ci sono sportivi che rappresentano gli sportivi per l’eternità. Questa mattonella consacra Cannavaro tra i grandi dello sport del nostro Paese”.
Visibilmente emozionato l’ex pilastro della Nazionale: “Grazie. Provo una grandissima emozione. Essere qui a rappresentare lo sport italiano è una soddisfazione immensa per me, è il frutto di una carriera coronata con il titolo Mondiale, per il quale ringrazierò sempre i miei compagni. Sono orgoglioso”. (agc)
Foto Pagliaricci CONI
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