Coppa del Mondo, incontenibile Ceccon: l’azzurro domina anche i 100 dorso e firma la tripletta a Berlino
- NUOTO
Tre su tre. Inarrestabile Thomas Ceccon nella tappa di apertura della Coppa del Mondo di nuoto.
Dopo aver vinto i 200 dorso e i 100 stile, all’Europasportpark di Berlino il fuoriclasse azzurro trionfa anche nei 100 metri dorso.
Il veneto ha chiuso la finale con il tempo di 52.27. Alle sue spalle il giapponese Ryosuke Irie, secondo con 54.05, ed il polacco Ksawery Masiuk, che completa il podio con il crono di 54.20.
Un debutto stagionale strepitoso nel circuito iridato per Ceccon (foto World Aquatics), che si presenterà da strafavorito anche alla seconda tappa, in programma il prossimo weekend ad Atene. (agc)
Coppa del Mondo, Ceccon si concede il bis a Berlino: vittoria anche nei 100 stile libero
- NUOTO
Thomas Ceccon nuovamente sul primo gradino del podio nella tappa inaugurale della Coppa del Mondo di nuoto.
Il fuoriclasse di Thiene, dopo aver vinto la gara dei 200 dorso nella giornata d’apertura, si è ripetuto anche nella seconda sessione di finali andata in scena presso la vasca dell’Europasportpark di Berlino (Germania).
Qui, infatti, è riuscito a prevalere anche nei 100 stile libero, al termine di una gara dominata dalla prima all’ultima bracciata. L’azzurro ha archiviato la sua prova con il tempo di 47.97, precedendo l’australiano Zac Incerti (48.55) e Dylan Carter (48.73), atleta di Trinidad e Tobago.
Da segnalare che Ceccon (foto Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini/DBM Deepbluemedia), staccato il pass per la finale anche nei 50 dorso, ha deciso di rinunciarvi (di comune accordo con il suo allenatore) per concentrarsi esclusivamente su quella nei 100 stile libero.
Ancora giù dal podio, invece, Nicolò Martinenghi, che si è dovuto accontentare della sesta piazza nella finale dei 50 rana.
Il varesino ha chiuso con il crono di 27.14 una gara scivolata via proprio a ridosso degli ultimi metri. Il primo posto è stato appannaggio del cinese Qin Haiyang (26.29), riuscito a terminare davanti all’olandese Arno Kamminga (26.97) e al britannico Adam Peaty (26.98). (agc)
Mornati celebra il successo di Casa Italia a Cracovia all’assemblea dei COE
- COMITATI OLIMPICI EUROPEI
Il successo di Casa Italia a Cracovia è stato uno degli argomenti di un Panel di discussione oggi a Istanbul durante la 52ª Assemblea Generale dei Comitati Olimpici Europei.

Lo ha raccontato e descritto il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, nella tavola rotonda moderata dal turco Hasan Arat presidente della Commissione COE di coordinamento Cracovia 2023.
Nel dibattito sulle diverse esperienze dei Comitati Olimpici ai recenti Giochi Europei sono intervenuti anche la principessa Maria Anunciata vice presidente del Comitato Olimpico del Liechtenstein, il Segretario Generale del Comitato Olimpico polacco, Marek Palus, il COO della Gran Bretagna, Shahab Udine, la Segretaria Generale del Comitato Olimpico spagnolo, Victoria Cabezas, il Capo Missione della Turchia, Erdem Dogan, e il Direttore Sport del Comitato Olimpico ucraino, Ivan Bondarchuk.
Mornati, che ha illustrato nei dettagli il successo dell’hospitality house in Polonia, autentico punto di riferimento per atleti, tecnici, media, partner e Famiglia Olimpica Europea, ha anche anticipato attraverso un video qualche informazione sulla prossima Casa Italia a Parigi 2024, ideata nel segno di De Coubertin e con il claim “Ensemble”. (agc)

Thomas Ceccon inaugura la Coppa del Mondo con un successo nei 200 dorso
- NUOTO
L’Italia è subito protagonista nella vasca dell’Europasportpark di Berlino (Germania), sede della tappa d’apertura della Coppa del Mondo di nuoto.
Nella prima giornata, infatti, Thomas Ceccon (foto Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia) si è piazzato al primo posto nei 200 dorso.
Il plurimedagliato agli ultimi Mondiali di Fukuoka ha condotto la gara sin dalle prime bracciate, chiudendo la sua prova in 1:56.64, suo primato personale nonchè terza prestazione italiana all time.
Hanno completato il podio il giapponese Irie Ryosuke (1:58.99) e l’australiano Joshua Edwuards-Smith (1:59.00), mai realmente in grado d’impensierire il nostro portacolori in ottica vittoria finale.
Fuori dalle prime tre posizioni, invece, Nicolò Martinenghi, l’altro azzurro presente in terra tedesca.
Nei 100 rana, infatti, il varesino è arrivato solamente quinto, facendo registrare il crono di 59.76. La vittoria è andata al cinese Qin Hiyang (57.69), che ha preceduto i due olandesi Arno Kamminga (59.01) e Caspar Corbeau (59.27). (agc)
Assegnato a Carlo Mornati il premio “Laurel Award” per aver onorato lo sport in Europa
- COMITATI OLIMPICI EUROPEI
Il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, è stato premiato oggi a Istanbul, in occasione della 52ª assemblea dei Comitati Olimpici Europei. I COE, infatti, hanno assegnato a Mornati il prestigioso premio “Laurel Award”, che viene attribuito annualmente ai dirigenti che hanno onorato lo sport in Europa.
La motivazione per Mornati è stata letta dal Segretario Generale dei COE ed ex segretario generale del CONI, Raffaele Pagnozzi. A consegnare il premio, oltre a Pagnozzi, c’erano i membri del CIO, Spyros Capralos, presidente dei COE e Daina Gudzineviciute.
Gli altri premiati sono stati: l’ex Vicepresidente del Comitato Olimpico Austriaco, Otto Flum, la Vicepresidente del Comitato Olimpico della Finlandia, Susanna Rahkamo, l’ex Segretario Generale del Comitato Olimpico Ungherese, Zoltan Molnár, e la Presidentessa della Federazione Europea di Hockey, Marijke Fleuren.
Mornati, vicecampione olimpico a Sydney 2000 nel canottaggio, è stato Capo Delegazione ai Giochi Olimpici da Sochi 2014 a Pechino 2022, ed è Segretario Generale del CONI dal 2018. (agc)
Raffaello Ivaldi splende nel bacino olimpico: trionfo del C1 azzurro nella finale di Coppa del Mondo
- CANOA SLALOM
È partita nel migliore dei modi la trasferta della Nazionale di canoa slalom tra le rapide di Vaires-sur-Marne (Francia).
Nella quinta e ultima tappa di Coppa del Mondo, valida anche come Test Event olimpico, Raffaello Ivaldi ha centrato il primo posto nel C1 maschile.
Un risultato importante, colto nel bacino che la prossima estate ospiterà le competizioni di canoa e canottaggio ai Giochi di Parigi 2024.
Il canoista veneto (foto ICF) si è messo in luce sin dalla semifinale, chiusa con il secondo miglior tempo (97.18).
Nell’ultimo atto riservato ai migliori dodici atleti, poi, non ha nuovamente commesso errori, stampando un superlativo crono di 95.50. Dietro di lui si sono piazzati il tedesco Anton Franz (96.18) e lo spagnolo Miquel Trave (96.83).
Per Ivaldi, dunque, è arrivata la seconda vittoria in carriera sul massimo circuito, la seconda consecutiva dopo quella ottenuta ad inizio settembre nella quarta tappa a La Seu d’Urgell (Spagna).
L’ennesima grande prestazione stagionale non è bastata all'italiano per conquistare la Coppa del Mondo, andata allo sloveno Luka Bozic (270 punti). Quest'ultimo ha chiuso davanti allo slovacco Matej Benus (secondo con 268 punti) e allo stesso Ivaldi (terzo con 257 punti). (agc)
In Messico è tempo dei Mondiali: nel mirino il pass olimpico per quattro coppie azzurre
- BEACH VOLLEY
È tutto pronto in Messico per l’inizio dei Campionati Mondiali di beach volley.
La rassegna iridata è in programma da venerdì 6 a domenica 15 ottobre e si svolgerà sulla sabbia di tre diverse località: Tlaxcala, Huamantla e Apizaco.
Il torneo, oltre a mettere in palio le medaglie mondiali, garantirà alla coppia vincitrice un posto ai Giochi Olimpici Estivi di Parigi 2024, sia tra le donne sia tra gli uomini.
Saranno ben quattro le coppie azzurre ai nastri di partenza, una nel tabellone femminile e tre in quello maschile: Marta Menegatti/Valentina Gottardi (foto Volleyball World), Daniele Lupo/Enrico Rossi, Alex Ranghieri/Adrian Carambula e Paolo Nicolai/Samuele Cottafava.
Ciascun tabellone sarà composto da 48 formazioni, distribuite all’interno di 12 pool. Le prime due classificate di ogni girone e le quattro migliori terze avanzeranno ai sedicesimi di finale. Le rimanenti otto terze disputeranno i quattro incontri valevoli come ‘lucky losers’, completando il tabellone a 32 squadre ad eliminazione diretta. Successivamente si procederà con gli ottavi, i quarti, le semifinali e le finali. (agc)
POOL E CALENDARIO DELLE COPPIE AZZURRE
TABELLONE FEMMINILE
POOL J (TLAXCALA)
Sabato 7 ottobre (ore 23.30) - Gottardi/Menegatti vs Quesada/Williams (Costa Rica)
Lunedì 9 ottobre (ore 03.00) – Gottardi/Menegatti vs Klinger D./Klinger R. (Austria)
Lunedì 9 ottobre (ore 20.30) – Gottardi/Menegatti vs Scoles/Flint (USA)
TABELLONE MASCHILE
POOL A (HUAMANTLA)
Venerdì 6 ottobre (ore 23.30) – Lupo/Rossi vs Boermans/De Groot (Olanda)
Sabato 7 ottobre (ore 20.00) – Lupo/Rossi vs Mol/Sørum (Norvegia)
Domenica 8 ottobre (ore 23.30) – Lupo/Rossi vs Monjane/Ainadino Martinho (Mozambico)
POOL E (APIZACO)
Venerdì 6 ottobre (ore 22.30) – Ranghieri/Carambula vs Mora/Lopez (Nicaragua)
Sabato 7 ottobre (ore 19.00) – Ranghieri/Carambula vs Seidl/Pristauz (Austria)
Lunedì 9 ottobre (ore 00.30) – Ranghieri/Carambula vs Horl/Horst (Austria)
POOL H (TLAXCALA)
Sabato 7 ottobre (ore 03.00) – Nicolai/Cottafava vs Barajas/Cruz (Messico)
Lunedì 9 ottobre (ore 04.00) – Nicolai/Cottafava vs McHugh/Burnett (Australia)
Martedì 10 ottobre (ore 04.00) – Nicolai/Cottafava vs Herrera/Gavira (Spagna)
Presentata l'Analisi Bio-Climatica di Parigi 2024. Il Professor Pezzoli ai tecnici: "area a forte variabilità, preparatevi a competere in condizioni differenti"
- IMSS CONI
Sulle medaglie di Parigi 2024, giocherà un ruolo importante il clima e il CONI vuole farsi trovare pronto. Importanti spunti di riflessione li ha dati oggi il Seminario online “Analisi Bio-Climatica Parigi 2024”, a cura dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, che ha fornito ai responsabili tecnici delle squadre azzurre uno studio dettagliato per garantire la migliore partecipazione italiana alla XXXIII edizione dei Giochi Olimpici estivi.
“Questa è un’occasione per fare il punto su Parigi – ha detto in apertura dei lavori il Segretario Generale del CONI e Capo Missione a Parigi 2024, Carlo Mornati -. È utile avere una panoramica su quella che potrebbe essere l’evoluzione del clima. Faremo il possibile per stare insieme nel cammino di avvicinamento ai Giochi, dandoci dei temi di interesse comune, ma oggi è estremamente importante avere un quadro statistico di quello che succede per chi si gioca medaglie per pochi centesimi in un bacino d’acqua, in un campo gara o sulle strade”.
E un anno dopo il Forum dedicato ai Segretari Generali, ai dirigenti, ai direttori e ai commissari tecnici delle varie Federazioni e organizzato dalla Preparazione Olimpica e alla luce anche dei sopralluoghi dei responsabili tecnici alle venue di Parigi 2024 che si sono svolti la scorsa settimana, il CONI si è focalizzato su un aspetto che sarà determinante nella prestazione e nei risultati degli atleti.
“L’obiettivo comune è quello di stare fino all’ultimo in Italia per poi trasferirci a Parigi, è quindi importante conoscere lo sbalzo termico nel Villaggio Olimpico o negli allenamenti”, ha aggiunto Mornati che si è poi soffermato proprio sul Villaggio visitato la scorsa settimana. “Per la costruzione sono state utilizzate nuove tecnologie, è un villaggio molto diverso rispetto ai precedenti – ha evidenziato-, poiché non si tratta dei classici quartieri tutti identici ma di un nuovo complesso abitativo, con palazzine che potrebbero avere finalità commerciali o abitative. È un villaggio molto sfalsato, con palazzi completamente diversi. Noi abbiamo scelto una delle palazzine più idonee, vicina alla mensa, alla palestra e alle piattaforme dei trasporti. Le tecnologie utilizzate non prevedono l’utilizzo dell’aria condizionata, ma una canalizzazione permanente dell’aria. Ed effettivamente sembra funzionare. Se le condizioni dovessero essere come quelle di quest’anno i condizionatori non serviranno”.
Giampiero Pastore, Responsabile dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, ha quindi introdotto il Professor Alessandro Pezzoli, bio climatologo del Politecnico di Torino che ha curato l’ ‘Analisi Bioclimatica di Parigi 2024’.
“Abbiamo analizzato un’area molto grande che ha una discreta densità di strumenti meteorologici ma che non coprono nei dettagli tutta la nostra zona – ha spiegato Pezzoli -. Abbiamo lavorato con una metodologia testata anni fa per un’azienda di biciclette che ci ha chiesto di lavorare su diverse competizioni come il mondiale in Qatar e la gara in linea di Rio 2016”.
L’analisi climatologica di Parigi (foto ANSA) è stata effettuata sulla base dei dati meteorologici simulati dal modello CALMET, ad altissima risoluzione con griglia a 200m x 200m. Analizzando quello che è accaduto dal 2013 al 2022 in quello che sarà il periodo olimpico (19 luglio-18 agosto) si è andati ad estrarre il punto modello del campo gara e creato un database virtuale per tutte le ore della giornata.
“L’area di Parigi è a fortissima variabilità, molto elevata rispetto alla media – ha evidenziato il bio climatologo -. Si tratta della classica area del clima continentale in cui possiamo avere rapidi sbalzi. Avremo un’estrema variabilità oraria, tra mattina pomeriggio e sera, un’estrema variabilità giornaliera nel corso della settimana. Occorre quindi prepararsi a competere in condizioni differenti, perché c’è un’estrema variabilità rispetto ai valori medi. Occorre inoltre prestare attenzione al discomfort termico durante i temporali, in cui il vento può aumentare molto”.
Proseguendo la sua analisi Pezzoli ha spiegato che “il vento da sud-ovest caratterizza il flusso principale dell’area parigina. L’area con maggiore intensità è quella centrale di Parigi che spesso riceve il flusso più forte”. “La Capitale è capace di situazioni estreme – ha rilevato il professore -: in questo periodo abbiamo preso la giornata del 28 luglio 2015, tra le 16 e le 17, in cui abbiamo avuto il valore minimo della temperatura massima: 17,4 gradi. Quello che abbiamo visto questa estate, con una temperatura tra i 17 e i 20 gradi, non è quindi così infrequente. Ma Parigi è capace di stupire anche nell’altro senso. Nel famoso 2003 il numero più elevato di morti generato dall’elevata temperatura è stato proprio in Francia, caratterizzata da una configurazione estesa dove spesso non arrivano le termiche di mare. Il 25 luglio 2019 alle 17 del pomeriggio la temperatura massima era di 43°. Siamo passati quindi dai 17 gradi del 2015 ai 43 gradi del 2019. Ovviamente è un’analisi statistica, ma possiamo avere anche degli estremi che vanno analizzati”.
Le temperature medie del Villaggio Olimpico, situato a Nord della Capitale, seguiranno l’andamento classico parigino: relativamente basse al mattino (16-17 gradi), con il massimo verso le 16-17 del pomeriggio, sui 24-25 gradi.
“È importante rapportare queste temperature all’umidità – ha proseguito Pezzoli -. All’aumentare della temperatura diminuisce infatti l’umidità. Nel pomeriggio essa scende per poi risalire nel tardo pomeriggio o in caso di temporali. Al mattino invece potrebbe esserci nuvolosità dovuta all’umidità elevata e gli atleti potrebbero risentire di un moderato stress da freddo, così anche la sera”.
Successivamente il professor Pezzoli è entrato nello specifico delle diverse sedi di gara, approfondendo le le singole macroaree, a partire dallo Stadio Nautico della Marna per proseguire con le zone de Les Invalides, La Chapelle Arena, Elancourt Hill, Roland Garros e Versailles, fornendo informazioni mirate ai responsabili tecnici delle discipline impegnate nelle aree oggetto di studio. (agc)
Vela: il campione del mondo Ruggero Tita al CPO di Roma per una giornata di test
- IMSS CONI
Si è conclusa presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma una giornata di test per Ruggero Tita, trionfatore insieme a Caterina Banti ai recenti Mondiali di Den Haag nella classe velica dei Nacra 17.
Le prove si sono svolte con il supporto dello staff dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI.
L’atleta si è sottoposto a dei test di monitoraggio dei parametri fisiologici e con sovraccarichi sugli arti inferiori e sulla catena cinetica, oltre a delle valutazioni antropometriche per stabilirne il profilo neuromuscolare e fisiologico. (agc)

Sinner nella storia: l’azzurro batte Alcaraz, vola in finale a Pechino e diventa numero 4 ATP
- TENNIS
Jannik Sinner approda in finale al torneo ATP 500 di Pechino. Dopo aver eliminato, in ordine, l’inglese Daniel Evans, il giapponese Yoshihito Nishioka e il bulgaro Grigor Dimitrov, il tennista azzurro si è imposto in semifinale sullo spagnolo Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6(4) 6-1 in un’ora e 55 minuti di gioco.
Nel match per il titolo il ventiduenne di San Candido affronterà il russo Daniil Medvedev, ma intanto su ciò che accadrà lunedì 9 ottobre 2023 non ci sono dubbi: Sinner (foto ANSA) diventerà per la prima volta in carriera numero 4 ATP, mettendosi alle spalle del leader della classifica mondiale, il serbo Novak Djokovic, e degli stessi Alcaraz (numero 2 al mondo) e Medvedev (numero 3).
Così in alto prima d’ora solo Adriano Panatta, che fu numero 4 nell’agosto del 1976: si tratta del miglior ranking per un italiano da quando esiste la classifica computerizzata, introdotta nel 1973, nonché il secondo migliore di sempre. Nel 1959 e 1960, anni in cui vinse il Roland Garros, Nicola Pietrangeli venne infatti considerato numero 3 del mondo nella classifica allora stilata dall'autorevole giornalista britannico Lance Tingay.
Sinner diventa inoltre il primo giocatore con quattro vittorie all'attivo contro Alcaraz ed effettua per di più un ulteriore significativo passo verso l’accesso alle ATP Finals, in programma a Torino dal 12 al 19 novembre. Comunque vada la finale di Pechino contro Medvedev, lunedì la classifica lo certificherà: Jannik Sinner è nella storia del tennis italiano. (agc)
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