Coppa del Mondo: Italia protagonista a Lucerna, gli equipaggi azzurri conquistano 6 podi
- CANOTTAGGIO
L’Italia chiude la terza prova di Coppa del Mondo di canottaggio di Lucerna (Svizzera) con un bottino di 6 medaglie vinte (1-3-2) su 11 equipaggi finalisti e il quarto posto nel medagliere per nazioni dietro alla Gran Bretagna, prima con 9 medaglie (7-1-1), alla Germania seconda con 4 (2-0-2) e all’Australia terza con 6 (1-5-0). Tra le gare più entusiasmanti quella del doppio pesi leggeri maschile con due equipaggi italiani in gara e con Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Gabriel Soares (Marina Militare) che hanno regatato inizialmente nel gruppo, tastando il polso a Norvegia e Francia e al secondo equipaggio italiano di Niels Torre (Carabinieri/SC Viareggio) e Stefano Oppo (Carabinieri), e che nella seconda parte una volta al comando hanno mantenuto la posizione vincendo la medaglia d’oro per soli 32 centesimi davanti proprio all’altro armo azzurro che ha vinto l’argento dopo aver battagliato per il successo fino sulla linea del traguardo. Il secondo argento è arrivato dal quattro di coppia maschile, con a bordo Luca Chiumento (Fiamme Gialle/SC Padova), Andrea Panizza (Fiamme Gialle/SC Moto Guzzi), Nicolò Carucci (C Gavirate) e Giacomo Gentili (Fiamme Gialle), che al termine di un duello con la Polonia per la prima posizione, ha strappato l’argento a un’agguerrita Romania che si è dovuta accontentare del bronzo. Argento anche nel doppio senior femminile, con Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino) e Stefania Gobbi (Carabinieri/SC Padova), artefici di un finale coriaceo chiuso alle spalle della Romania e davanti alla Lituania che ha tentato fino alla fine di superare le azzurre senza riuscirvi.
Per quanto riguarda le medaglie di bronzo, queste sono state vinte dal doppio pesi leggeri femminile delle campionesse olimpiche Federica Cesarini (Fiamme Oro/SC Gavirate) e Valentina Rodini (Fiamme Gialle) che, dopo un periodo travagliato e non perfettamente in forma, hanno dimostrato il loro carattere generoso e determinato disputando una finale di altissimo livello contro la Gran Bretagna, oro, e la Francia, argento. La seconda medaglia di bronzo è arrivata, invece, dal quattro di coppia di Clara Guerra (Fiamme Gialle/SC Pro Monopoli), Alessandra Montesano (Fiamme Gialle/SC Eridanea), Valentina Iseppi e Chiara Ondoli (CC Aniene) le quali, senza mai mollare un colpo e dopo essere approdate direttamente in finale, hanno tenuto il contatto con Cina e Gran Bretagna piazzandosi alle loro spalle nonostante gli attacchi che le arrivano dalla Polonia, quarta.
Niente podio, invece, per il singolo pesi leggeri femminile (finale disputata nel pomeriggio di ieri) di Silvia Crosio, che si è fermata al quarto posto al termine di una gara vinta dalla Gran Bretagna che ha fissato anche il nuovo record del mondo di specialità, e per i tre quattro senza azzurri: i due equipaggi maschili si sono piazzati rispettivamente al quinto posto (Davide Comini-Fiamme Oro/SC Moltrasio, Emanuele Gaetani Liseo-SC Telimar, Salvatore Monfrecola, Nunzio Di Colandrea-Marina Militare/RYCC Savoia) e al sesto posto (Paolo Covini, Giovanni Codato-SC Gavirate, Davide Verità-Marina Militare/SC Monate, Antonio Cascone-RYCC Savoia), mentre quello femminile (Silvia Terrazzi, Laura Meriano, Giorgia Pelacchi e Veronica Bumbaca) ha chiuso al quinto posto. Per la cronaca, le due finali sono state vinte entrambe dalla Gran Bretagna. Quinta classificata anche l’ammiraglia azzurra (Jacopo Frigerio-Fiamme Gialle/SC Lario, Cesare Gabbia-Marina Militare/SC Elpis, Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Matteo Lodo-Fiamme Gialle, Giuseppe Vicino, Matteo Castaldo-Fiamme Oro, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare, Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle, e Enrico D’Aniello-Fiamme Oro al timone) al termine della gara vinta dalla Gran Bretagna davanti all’Australia, argento, e alla Germania, bronzo. Per quanto riguarda, infine, le finali B il due senza senior maschile di Giovanni Abagnale (Marina Militare) e Alfonso Scalzone (Fiamme Gialle/RYCC Savoia) si è fermato all’ottavo posto assoluto (secondo in finale B), il doppio senior femminile di Stefania Buttignon (Fiamme Oro/SC Timavo) e Linda De Filippis (SC Gavirate) si piazza al nono posto assoluto (terzo in piccola finale), mentre il singolo senior maschile di Luca Rambaldi (Fiamme Gialle) chiude dodicesimo (sesto in finale B). (foto Mimmo Perna FIC)
World Series: Paltrinieri vince la 10 km di Parigi. Terza Taddeucci al femminile
- NUOTO DI FONDO
In vasca o in acque libere è sempre Gregorio Paltrinieri. L'azzurro, messi alle spalle trionfi e fatiche dei Mondiali di Budapest, si impone anche nella seconda tappa delle World Series, in svolgimento al Parc de la Villette, nel cuore di Parigi. Il 27enne di Carpi e vincitore di tutto - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, allenato dal tecnico federale Fabrizio Antonelli e ai Mondiali oro nella 10 km, argento nella 5 km, bronzo con la 4x1.5 e in piscina sul gradino più alto del podio nei 1500 - conduce una gara perfetta, sempre in testa al gruppo che poi stacca a circa cinquecento metri dalla fine, e vince in 1h51'37''85; alle spalle di SuperGreg, già vincitore della prima tappa dell'ex World Cup a Setubal, gli ungheresi Kristof Rasovszky in 1h51'38''98 e David Betlehem terzo in 1h51'41''95. Quinto un ottimo Andrea Manzi (Fiamme Oro/CC Napoli), vincitore del titolo italiano pochi giorni fa a Piombino, in 1h51'43''68.
Nella prova femminile splendida terza Ginevra Taddeucci. La 25enne di Firenze - tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli, seguita da Giovanni Pistelli e bronzo iridato con la 4x1.5 km - chiude in in 2h00'35''99, dopo aver tentato il forcing ad un chilometro dall'arrivo stoppato dalle veterane Ana Marcela Cunha e Sharon Van Rouwendaal. Ad imporsi è la 30enne brasiliana - oro mondiale nella 5 e nella 25 km - in 2h00'33''71 contro le 2h00'35''77 della 28enne olandese e campionessa del mondo. Buona sesta Barbara Pozzobon in 2h00'40''46.In svolgimento la 10 km femminile. (foto Federnuoto)
Nations Cup a Cali: Paternoster vince l'inseguimento ed è seconda nell'eliminazione. Secondo posto Scartezzini
- CICLISMO SU PISTA
L'Italia della pista in evidenza a Cali, sede del terzo round di Nations Cup.
Nella notte sono arrivate rispettivamente le medaglie di Letizia Paternoster e Michele Scartezzini. L'azzurra ha conquistato il primo posto nell’inseguimento individuale con un ottimo tempo e il secondo piazzamento nell’eliminazione. Stessa posizione, al maschile, per Scartezzini, secondo dietro a Akil Campbell.
Il primo posto di Letizia,dopo quello ottenuto ieri con il quartetto maschile che ha fatto registrare il record della pista, è arrivato con un tempo importante 3:25.310 che vale il record italiano di specialità. Dietro, decisamente distanziata (con 3:33.456) è Samantha Donnelly.
L’eliminazione donne ha, invece, visto vincere l’americana Jennifer Valente davanti all’azzurra e alla messicana Yareli Acevedo Mendoza.
Bene, tra gli uomini, il veronese Michele Scartezzini battuto da Campbell. In terza posizione l’atleta di casa Arley Jordan Parra Arias.
Domani terza giornata a Cali con inseguimento individuale maschile e madison femminile.
Coppa del Mondo in Colombia: il quartetto azzurro primo nell’inseguimento
- CICLISMO SU PISTA
Il quartetto di inseguimento su pista con Jonathan Milan, Liam Bertazzo, Francesco Lamon e Michele Scartezzini +Davide Plebani ha vinto la sua prova in Coppa del Mondo a Cali (Colombia) battendo China e Colombia. Gli azzurri hanno coperto i 4km in 3’:55”:01, record della pista colombiana, distanziando di oltre 2” gli asiatici. Nell’inseguimento individuale invece Davide Plebani ha ottenuto un 3°posto dietro ai tedeschi Nicolas Heinrich e Tobias Buck Gramcko.
Marco Villa, CT, commenta le prestazioni degli azzurri: “Direi che siamo andati bene. Non è la prima volta che si gareggia su questa pista, anche in periodo preolimpico molti atleti si sono cimentati sull’anello colombiano, eppure il nostro quartetto è riuscito nella notte a far registrare il record della pista. Segno che sono andati molto forte”.
Per Villa, quello sudamericano è un passaggio importante: “Dovevamo far gareggiare Jonathan Milan, al rientro dopo un lungo periodo di stop, ed è stato trainante per il gruppo. Il ragazzo è recuperato e ora guardiamo ai prossimi impegni, in particolare al Mondiale di St Quentin, in Francia, e prima al passaggio degli Europei di Monaco”. L’Italia si è aggiudicata la graduatoria finale di Coppa del Mondo sia al maschile che al femminile.
Ora tocca alle donne con Letizia Paternoster, Valentina Scandolara e Francesca Selva.
La bandiera dei Giochi sbarca in Italia. Malagò, “da oggi oneri e onori a Taranto 2026”
- GIOCHI DEL MEDITERRANEO
Inizia l’avventura di Taranto 2026. La bandiera dei Giochi del Mediterraneo è sbarcata nel pomeriggio a Fiumicino, sventolata da Rinaldo Melucci, sindaco della città pugliese che ospiterà la manifestazione tra 4 anni, ricevendo il testimone da Orano 2022. A ricevere il vessillo azzurro con i tre cerchi, sbarcato assieme alla squadra italiana rientrata dall’Algeria e guidata dal Segretario Generale del CONI, Carlo Moranti e dal Capo Missione Giampiero Pastore, c’erano il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò; il sottosegretario per gli Affari Esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano e la Vice President External Relations e Sustainability di Aeroporti di Roma, Veronica Pamio.
“La bandiera dei Giochi del Mediterraneo non è solo simbolica – ha sottolineato Malagò in conferenza stampa presso il Terminal 5 di Fiumicino -. Da questo momento ci siamo noi, con tutti gli oneri e tutti gli onori della candidatura. Se guardate l'albo d'oro della manifestazione, credo non manchi nessuno dei campioni dello sport italiano. Penso per esempio a Pietro Mennea, ad Alessia Filippi, a Federica Pellegrini: questo è il migliore augurio che io possa fare all'Italia e a Taranto per la prossima edizione".
“E' un bel momento per lo sport italiano e io voglio fare i complimenti agli atleti. È un piacere per noi come Farnesina sostenere il movimento sportivo e i Giochi del Mediterraneo. Comunque lo si guardi, lo sport è un fattore di vantaggio per il Paese. È benessere, Pil, soft power, diplomazia: grazie allo sport si riesce a parlare tutte le lingue del mondo”, ha detto il Sottosegretario Di Stefano.
“Siamo davvero fieri di poterci mettere a disposizione dello sport italiano, del Coni e più in generale dei valori dello sport. Vogliamo fare sistema, vogliamo fare la nostra parte per la promozione dell'eccellenza dell'Italia all'estero", ha dichiarato Veronica Pamio.
A portare la bandiera in Italia, il sindaco Melucci: “I Giochi del Mediterraneo cambieranno il destino di un'intera comunità, ne siamo convinti. Taranto non è più la città dell'Ilva, ma una città che ha voltato pagina e vuole dimostrarlo anche attraverso lo sport. Questa manifestazione non è soltanto un fatto di sport - ha proseguito il primo cittadino della città pugliese - Nel 2019 nacque l'ipotesi di candidatura, poi un giorno mi chiamò Giovanni Malagò e mi disse: 'Vogliamo prenderci la città sulle spalle, vogliamo fare qualcosa per Taranto'. Ringrazio lui, Carlo Mornati e tutta la struttura del CONI, hanno allestito un'eccellenza dimostrando che quando facciamo sistema siamo bravi. Il Coni ha dei manager eccellenti, capaci di far girare alla grande il sistema sportivo".
Di ritorno dall’Algeria anche il Presidente del Comitato Internazionale Davide Tizzano. “"Stiamo lavorando da più di tre anni al progetto Taranto 2026. Abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare e ringrazio le istituzioni pugliesi perché sono entrate pienamente nella mission dei Giochi. Non è solo sport, stiamo acquisendo anche una centralità geopolitica: l'Italia è un punto di riferimento importante per tutti i 25 paesi, è una occasione per ribadire la nostra affidabilità e coerenza”.
Tizzano ha quindi premiato Malagò per la vittoria da parte dell’Italia Team - oggi in conferenza rappresentato dagli atleti pugliesi Maristella Smiraglia (taekwondo), dall’oro del nuoto Simone Stefanì e dall’argento del calcio Gabriele Guarino - del medagliere di Orano 2022.
"Se vinci il medagliere per la quinta volta consecutiva può sembrare un successo scontato, ma non è così. Al contrario, è sempre più complicato riuscire a vincere, anche perché il calendario internazionale è fitto. E se poi non avessimo vinto, qualcuno lo avrebbe sottolineato - ha detto Malagò – Questa manifestazione è un'eccellenza dello sport. Rispetto ad altre competizioni, olimpiche, mondiali e continentali, i Giochi del Mediterraneo possono essere considerati di un livello tecnico più basso ma rappresentano una vetrina, una opportunità più unica che rara. Non a caso ben 24 dei 26 paesi partecipanti hanno conquistato almeno una medaglia. E vorrei ricordare che ci sono Francia, Spagna, Grecia, paesi balcanici e anche Turchia, per cui questa competizione è il massimo obiettivo". (foto Ferraro CONI)
Orano 2022 passa il testimone a Taranto 2026, l'Italia Team saluta l'Algeria con un bottino di medaglie
- GIOCHI DEL MEDITERRANEO
L’Algeria saluta i Giochi del Mediterraneo e passa il testimone all’Italia. Allo Stadio Olimpico di Orano, teatro della cerimonia di chiusura, cala il sipario sulla 19ᵃ edizione dei Giochi, con l’Algeria che apre la sfilata e l’Italia che entra tra le prime posizioni, con gli atleti di calcio, nuoto, pallamano, pallavolo, scherma e taekwondo.
Dopo la sfilata degli atleti, insolitamente senza portabandiera, è il momento del passaggio delle consegne tra Orano 2022 e Taranto 2026.
Si alza il Tricolore, risuona l'Inno di Mameli, e partono le immagini della città pugliese: un’anteprima di ciò che sarà tra quattro anni.
Poi la bandiera azzurra del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo viene ammainata e passa dalle mani del Presidente del CIJM, Davide Tizzano, a quelle del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
Tocca quindi ai discorsi del Presidente del Comitato Organizzatore Mohamed Aziz Derouaz, del premier algerino, Aymen Benabderrahmane e di Tizzano che fa il suo intervento in arabo. L’Algeria saluta così i Giochi.
L’Italia si congeda con il sorriso, dominando il medagliare di Orano 2022. Per la quinta volta consecutiva da Almeria 2005, la squadra italiana sale infatti sul gradino più alto del medagliere dei Giochi del Mediterraneo. A Orano l’Italia Team colleziona 159 medaglie (48 ori, 50 argenti e 61 bronzi) migliorando di 3 podi il risultato di Tarragona 2018, ma soprattutto conquistando tre ori in più della Turchia, seconda nel medagliere della rassegna a 3 cerchi.
Domani gli azzurri torneranno in Italia, con un bottino di medaglie e con la bandiera di una manifestazione che torna ad essere ospitata nel Belpaese dopo 29 anni. Toccherà alla Puglia organizzare al meglio l’evento. All’Italia Team, invece, spetta ancora una volta il compito di primeggiare in un Mediterraneo che, 14 edizioni su 19, si è confermato essere il Mare Nostrum. (foto Ferraro-Pagliaricci CONI)
L'Italia Team domina a Orano 2022. Mornati, "confermata la crescita dello sport tricolore"
- GIOCHI DEL MEDITERRANEO
L’Italia domina il medagliere di Orano 2022 e nel giorno in cui cala il sipario sulla 19ᵃ edizione dei Giochi del Mediterraneo, a Casa Italia è tempo di bilanci. Li tracciano il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, il Capo Missione, Giampiero Pastore e uno dei Vice Capo Missione, Alessio Palombi.
I numeri sorridono agli azzurri che, con 159 medaglie (48 ori, 50 argenti e 61 bronzi) migliorano di 3 podi il risultato di Tarragona 2018.
"I Giochi del Mediterraneo di Orano confermano l'escalation di miglioramenti dello sport italiano visto alle Olimpiadi e alle Olimpiadi invernali – ha evidenziato Mornati -. Il trend positivo ormai è una non-notizia, e questo per noi è un'iniezione di fiducia incredibile".
L’Italia Team trascinato dalle donne - che hanno portato in dote 25 delle 48 vittorie (52,08%) - ha conquistato tre ori in più della Turchia, seconda nel medagliere della rassegna a 3 cerchi ospitata dalla città algerina.
"La gara con la Turchia per la vetta del medagliere è stata avvincente, ha dato pepe alla manifestazione – ha proseguito il Segretario - Abbiamo chiuso davanti a una Nazione che ha investito molto per questi Giochi, e inoltre era infarcita di atleti naturalizzati, specie nel nuoto".
Gli azzurri hanno partecipato a 224 gare, con 360 atleti, e l’Italia è andata a medaglia con 20 delle 21 federazioni presenti. “I risultati di Orano sono in linea con nostre attese - ha evidenziato Pastore -, sapevamo che si poteva migliorare Tarragona: la speranza, in vista di Taranto 2026, è che i prossimi Giochi si inseriscano in calendario più agevole".
Mornati ha quindi ringraziato tutta la Missione italiana e il Comitato organizzatore algerino: "Non era un lavoro facile. I Giochi erano il primo appuntamento vissuto in presenza post pandemia, con stadi e palazzetti pieni. Il pubblico è stato particolarmente generoso verso gli atleti italiani".
Ma il CONI vince anche con Casa Italia, non soltanto un’hospitality house apprezzata in tutto il mondo – in quella allestita ad Orano sono passate 2150 persone in 10 giorni, tra atleti e ospiti – a dimostrazione che il format funziona. "Verrà replicato, con Casa Italia Collection, ai prossimi Europei multisport di Monaco di Baviera". Una Casa Italia sempre più media factory, con contenuti prodotti per media e social (oltre 1000 contenuti, con una crescita organica della fanbase dell'8,7% e oltre 6 milioni di utenti unici). Orano 2022 ha registrato anche il boom della piattaforma OTT CONI che, con l’Italia Team Tv, ha trasmesso in esclusiva e, per la prima volta nella storia del Comitato, tutta la manifestazione in diretta streaming. "Non vogliamo sostituirci a nessuno, ma abbiamo colmato la voglia di sport che c'era, trasmettendo oltre 250 ore di dirette, totalizzando 500mila visualizzazioni, 70mila contatti unici, 55mila ore di visualizzazione: numeri importanti”. Un’Italia e un CONI vincente, sotto tutti i punti di vista. (foto Pagliaricci CONI)
Conferenza stampa finale dell'Italia Team
L'Italia guarda tutti dall'alto: prima nel medagliere per la 5ᵃ volta consecutiva. 159 podi, meglio di Tarragona 2018
- ORANO 2022
L’Italia domina il medagliere di Orano 2022. Per la quinta volta consecutiva da Almeria 2005, la squadra italiana sale sul gradino più alto del medagliere dei Giochi del Mediterraneo, confermandosi anche nell’edizione che si chiuderà domani in Algeria.
A Orano l’Italia Team colleziona 159 medaglie (48 ori, 50 argenti e 61 bronzi) migliorando di 3 podi il risultato di Tarragona 2018, ma soprattutto conquistando tre ori in più della Turchia, seconda nel medagliere della rassegna a 3 cerchi ospitata dalla città algerina. Un'Italia trascinata dalle donne che hanno portato in dote 25 delle 48 vittorie (52,08%).
Ma a confermare la leadership tricolore tra i Paesi dell’area del Mediterraneo sono i numeri: su 19 edizioni disputate, infatti, la squadra italiana ha primeggiato per ben 14 volte. E tra quattro anni cercherà di sfruttare al meglio il fattore campo, a Taranto 2026. Perché il Mar Mediterraneo è Mare Nostrum.
Ori Rivolta (100 farfalla) e Megli (200 sl), Zofkova d'argento nei 100 dorso. Doppietta Mora-Restivo nei 200 dorso. 159 medaglie azzurre a Orano, superata Tarragona 2018
- NUOTO
Nell’ultima giornata del nuoto a Orano 2022, l’Italia consolida il medagliere vincendo l’oro con Matteo Rivolta nei 100 farfalla (51.66, nuovo record della manifestazione) in cui Edoardo Valsecchi ha vinto il bronzo (52.53), e l’oro di Filippo Megli nei 200 sl (1:47.33). Quarto posto per Alessio Proietti Colonna (1:48.61). (foto Ferraro CONI)
Sale sul secondo gradino del podio, vincendo la medaglia d’argento nei 100 dorso, Carlotta Zofkova (1:01.61). Ma è la doppietta nei 200 dorso di Lorenzo Mora, oro in 1:57.62, e Matteo Restivo, argento in 1:57.77, a consentire all’Italia Team di superare nel medagliere i podi collezionati nell’ultima edizione di Tarragona 2018. L’ultima medaglia azzurra a Orano 2022 è quella della 4x100 sl femminile composta da Sonia Laquintana, Alice Mizzau, Sofia Morini e Viola Scotto Di Carlo, che vince il bronzo 3:42.86 dietro a Slovenia e Francia. L'Italia chiude a 159 medaglie (48 ori, 50 argenti e 61 bronzi), 3 medaglie meglio di quattro anni fa.
L'altra medaglia vinta in vasca oggi porta la firma di Antonietta Cesarano che nei 400 sl si piazza al terzo posto in 4:10.13. Quarta Martina Rita Caramignoli (4:12.08). Bronzo anche per Alessandro Pinzuti nei 100 rana in 1:00.31.
Nei 200 rana, quinta Lisa Angiolini (2:30.26), ottava Vanessa Cavagnoli (2:37.82).
Olga Calissi oro nel fioretto. L'Italia vince il medagliere. Davide Filippi vince il Bronzo
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
Olga Rachele Calissi ha vinto la medaglia d'oro nel fioretto battendo la francese Morgane Patru 15-7. Con questa medaglia l'Italia è aritmeticamente prima nel medagliere con 47 ori 48 argenti e 59 bronzi davanti alla Turchia (44-25-37) quando mancano quattro gare di nuoto dove gli atleti turchi sono presenti solo in tre. E' dal 2005 che l'Italia domina il medagliere dei Giochi del Mediterraneo e su 19 edizioni si è confermata al primo posto in 14.
Scherma:Nella giornata finale dedicata al Fioretto Davide Filippi ha vinto la medagli di bronzo. L’azzurro sconfitto in semifinale dal serbo Veljko Cuk 15-10 era riuscito a tenere l’avversario punto a punto fino all’inizio del secondo periodo (8-9) poi Cuk ha avuto un primo break di tre stoccate e per Davide è stato sempre più difficile recuperare.
Dopo le fasi preliminari Edoardo Luperi, Guillaume Bianchi e Davide Filippi sono giunti al tabellone degli ottavi. Bianchi ha superato il turco Martino Minuto 15-14 mentre Edoardo Luperi ha guadagnato i quarti superando l’egiziano Essam 15-8. Filippi è passato ai quarti invece con un bye ma ha trovato sulla sua strada il compagno di squadra Bianchi. Il duello è stato vinto da Davide Filippi 15-8 che ha guadagnato così l’accesso alla semifinale, con medaglia sicura, dove incontrerà il serbo Cuk. Nell’altro quarto di finale Luperi è stato battuto dall’egiziano Hamza 15-14.
Olga Rachele Calissi ha conquistato l’accesso alla finale battendo la turca Karamete 15- 9. L’azzurra che già nel corso dei primi tre minuti di gara aveva preso il sopravvento chiudendo la prima frazione 8-6 nel secondo periodo ha allungato costantemente il vantaggio assalto dopo assalto senza lasciare tregua all’avversaria. In finale affronta la francese Morgane Patru
Ai quarti di finale accedono Olga Rachele Calissi, Martina Batini, Erica Cipressa. La spagnola Diaz Escalona ha eliminato Batini 15 – 10 mentre la turca Karamete ha battuto Cipressa 15-11. L’unica ad accedere alle semifinali è Olga Rachele Calissi che ha superato la spagnola Marino 14-13 e si è guadagnata una medaglia sicura, ma ancora deve affrontare la turca Karamete per accedere alla finale.
Nuoto: 100 Farfalla U: 2. Edoardo Valsecchi (52.63), 3. Matteo Rivolta (52.97). 400 SL D: 2. Martina Caramignoli (4:14.50), 3. Antonietta Cesarano (4:14.82). 200 SL U: 1. Filippo Megli (1:48.08), 4. Alessio Proietti Colonna (1:49.94). 200 rana D: 5. Lisa Angiolini (2:32.97), 7. Vanessa Cavagnoli (2:36.23). 100 rana U: 2. Alessandro Pinzuti (1:01.50), 8. Alessandro Fusco (1:02.44). 100 dorso D: 3. Carlotta Zafkova Costa (1:02.19), 6. Anita Gastaldi (1:03.10). 200 dorso U: 3. Lorenzo Mora (2:00.66), 3. Matteo Restivo (2:00.66).
Foto: Luca Pagliaricci
L'Oro di Olga Calissi ha fatto la differenza
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