Riparte la Coppa del Mondo: domani e domenica due discese femminili. Goggia: “Non sono ancora al meglio”
Terminati i Giochi Olimpici il circuito della Coppa del Mondo dello sci alpino riprende subito il suo percorso. Domani a Crans Montana Il programma gare prevede la prima discesa femminile alle ore 10.30 mentre una seconda si terrà domenica 27 febbraio alle ore 10.00 (entrambe in diretta tv su Raisport ed Eurosport).
Nella seconda prova di libera, anche se accorciata (poco più di 70″) a causa del forte vento, sul tracciato del Mont Lachaux, la sciatrice francese Laura Gauche (già terza nel primo training) ha fatto segnare il tempo di 1’10″61 (con salto di porta) precedendo di soli 3 centesimi la norvegese Ragnhild Mowinckel e di 27 centesimi Romane Miradoli e Priska Nufer, terze ex aequo.
Al quinto posto si è posizionata Federica Brignone, ad appena 31 centesimi dalla francese. La valdostana, argento e bronzo a Pechino 2022, ha confermato così la predilezione per la pista elvetica, che in passato le ha regalato grandi soddisfazioni. Sofia Goggia è risultata in ottava posizione (con salto di tre porte) a 62 centesimi. “Ho sbagliato il primo salto e sono finita lunga su una porta, poi mi sono irrigidita un po’ e ci ho messo qualche curva a ritrovare il ritmo, su una pista che assomiglia molto ad un supergigante. Non sono certamente nelle condizioni fisiche di inizio stagione, per certi versi dal punto di vista mentale è più difficile approcciare queste due discese di coppa, piuttosto che una discesa olimpica, perché l’impegno profuso per rientrare in Cina è stato veramente pazzesco. L’obiettivo per il fine settimana è quello di difendere il pettorale di leader nella specialità, Suter rimane molto pericolosa”.
Il resto delle azzurre: Francesca Marsaglia è 13esima a 0”94, Nicol Delago 15esima a 1”01, Karoline Pichler 16esima a 1″06 ed Elena Curtoni 20esima a 1”21 quest’ultime tre con salto di porta. Più attardate Roberta Melesi 46esima, Nadia Delago 48esima, Elena Dolmen 52esima mentre non ha terminato la prova Monica Zanoner.
Coppa del Mondo, spadiste a Sochi. Fioretto: uomini al Cairo e azzurre a Guadalajara
- SCHERMA
Triplo impegno di Coppa del Mondo per la scherma azzurra nel prossimo weekend. Da venerdì 25 a domenica 27 febbraio il fioretto propone la tappa maschile al Cairo e quella femminile di Guadalajara, contemporaneamente è in programma anche un nuovo appuntamento del circuito iridato di spada femminile, a Sochi.
FIORETTO MASCHILE
Dall'Egitto al Messico, due importanti banchi di prova attendono i fiorettisti e le fiorettiste del responsabile d'arma Stefano Cerioni. Al Cairo saranno in pedana nella gara individuale maschile Giorgio Avola, Guillaume Bianchi, Alessio Di Tommaso, Davide Filippi, Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Francesco Ingargiola, Edoardo Luperi, Filippo Macchi, Tommaso Marini, Lorenzo Nista e Damiano Rosatelli.
Nella competizione a squadre, invece, verrà riproposto il quartetto che ha stravinto all'esordio in Coppa del Mondo a Parigi con Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Guillaume Bianchi e Tommaso Marini.Lo staff tecnico che guiderà gli azzurri del fioretto nella trasferta egiziana sarà composto dai maestri Fabio Maria Galli, Eugenio Migliore e Filippo Romagnoli, con loro il medico Gianvito Rapisarda e il fisioterapista Massimo Donati. La competizione a squadre di domenica, invece, scatterà alle 8 italiane per concludersi con gli assalti per il podio dalle 16.30 italiane.
FIORETTO FEMMINILE
Tanti elementi di interesse anche per la tappa di fioretto femminile a Guadalajara. Convocate le fiorettiste Alice Volpi, vincitrice delle due precedenti gare individuali a Saint Maur e Poznan, Arianna Errigo, che sarà al debutto nell'edizione 2021/2022 della Coppa del Mondo, Martina Batini, Erica Cipressa, Martina Favaretto, Camilla Mancini e Francesca Palumbo. Con loro in pedana anche Olga Rachele Calissi, Anna Cristino, Marta Ricci, Martina Sinigalia ed Elena Tangherlini.
Per la competizione a squadre in Messico il team delle azzurre sarà composto da Erica Cipressa, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi. Insieme al CT Cerioni, formeranno la delegazione i maestri Alessandro Puccini e Giovanna Trillini, il medico Lorenzo Sapegno e la fisioterapista Sara Primavera. Orari atipici per seguire le prove femminili di Guadalajara a causa delle 7 ore di differenza. Venerdì, alle 15.30 italiane (le 8.30 locali), cominceranno i gironi, cui seguiranno i turni preliminari per l'accesso al tabellone principale da 64. Sempre alla stessa ora, dunque le tre e mezzo del pomeriggio in Italia, sabato prenderà il via la fase clou della gara individuale che si concluderà con semifinali e finale all'1 di notte italiana.
Domenica, ancora dalle 15.30 in Italia, scatterà la gara a squadre.
SPADA FEMMINILE
Non solo fioretto, però, in questo intenso fine settimana internazionale di scherma. A Sochi andrà infatti in scena la quarta tappa stagionale di Coppa del Mondo di spada femminile. Per la trasferta in Russia il responsabile d'arma Dario Chiadò ha convocato per la gara individuale Alessandra Bozza, Alice Clerici, Rossella Fiamingo, Nicol Foietta, Federica Isola, Roberta Marzani, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Con loro saranno in pedana anche Beatrice Cagnin, Elena Ferracuti, Marta Ferrari e Gaia Traditi.
Nella prova a squadre, invece, l'Italia - sul terzo gradino del podio in entrambe le precedenti competizioni per team, a Tallinn e Barcellona - proporrà un quartetto composto da Rossella Fiamingo, Federica Isola, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Con il CT Chiadò, al seguito dalle spadiste azzurre ci saranno i maestri Roberto Cirillo e Massimo Zenga Germano, insieme al medico Sofia Calaciura. Alla Sirius Arena venerdì via a gironi e fasi preliminari alle ore 9 italiane (le 11 in Russia), stesso orario d'inizio per il tabellone principale di sabato con semifinali e finali previste per quando in Italia saranno le 16. Programma orario identico ( ore 9, assalti per il podio dalle 16 italiane) per la gara a squadre di domenica.
Bye bye Beijing, ci vediamo a Milano Cortina tra quattro anni
- GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
Bye bye Beijing, vi aspettiamo a Milano Cortina. La ventiquattresima edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 si chiude con uno storico passaggio di consegne con l'Italia che riporta la bandiera a cinque cerchi in Europa per i prossimi Giochi Invernali del 2026. I terzi che ospiterà il nostro Paese dopo Cortina 1956 e Torino 2006.
L’edizione cinese si chiude per l’Italia Team all’insegna dei record personali - tra tutti quello di Arianna Fontana che con l’oro e i 2 argenti vinti in Cina tocca le 11 medaglie e diventa l'azzurra più medagliata nella storia dei Giochi - e di squadra, con la spedizione guidata dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e dal Segretario Generale e Capo Missione, Carlo Mornati, che torna a casa con un bottino di medaglie (17) secondo soltanto a quello ottenuto a Lillehammer 1994.
Al Nido d’Uccello, unico stadio a ospitare 4 cerimonie di apertura e di chiusura (fu sede anche dei Giochi Estivi di Pechino 2008), la portabandiera italiana, Francesca Lollobrigida, prima medagliata azzurra nella storia del pattinaggio di velocità (argento e bronzo qui in Cina), fa subito il suo ingresso dopo quella di casa cinese, mentre la squadra tricolore entra nello stadio per penultima tra i 91 Paesi in gara.
Sarà l’Italia infatti a ricevere il testimone dalla Cina con il compito di organizzare i prossimi Giochi.
Prima, però, c’è da celebrare i protagonisti di questa edizione asiatica, la terza se si considera Pyeongchang 2018 e l’estiva Tokyo 2020, la seconda nell’era Covid 19.
Arianna Fontana ha il suo riconoscimento affiancando il Presidente del CIO, Thomas Bach in rappresentanza degli atleti europei.
Una celebrazione per la skater dello short track più decorata della storia e un attestato di stima per un’Italia che ha da sorridere per i 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi, vinti dai 19 medagliati azzurri.
Gioie indelebili che ci confermano tra i più grandi e che ci fanno sognare in vista dei Giochi in casa.
Gli occhi del mondo sono tutti sul nostro Paese: c’è voglia di rivedere l'Olimpiade sulle Alpi e di riportare la rassegna a cinque cerchi dove gli sport invernali e del ghiaccio hanno una tradizione secolare.
Un antipasto di ciò che sarà lo regala lo show curato da Marco Balich: saranno Giochi sostenibili, inclusivi e rispettosi dell’ambiente. "Duality, together", il motto scelto.
La bandiera olimpica passa dal sindaco di Pechino ed è affidata da Bach, per la prima volta nella storia a cinque cerchi, a due sindaci, Beppe Sala (Milano) e Gianpietro Ghedina (Cortina), sotto lo sguardo del Sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali.
Il Tricolore sventola nello stadio olimpico accompagnato dall'inno di Mameli interpretato da Malika Ayane e dal violinista Giovanni Andrea Zanon,mentre il Bel Paese mette in mostra il meglio che può offrire. Un video messaggio in cinese dei Governatori di Lombardia, Attilio Fontana e del Veneto, Luca Zaia invita il mondo in Italia.
L’aspettativa è alta, ma il nostro Paese con i suoi campioni saprà certamente farsi trovare pronto. Bye bye Beijing, vi aspettiamo a Milano Cortina.
L'Italia Team saluta Pechino 2022 con 17 medaglie. Malagò: "Edizione record, spedizione da 7 e mezzo"
- GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
Un’edizione record, la seconda invernale di sempre per numero di medaglie. Nel giorno di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò e il Segretario Generale e Capo Missione, Carlo Mornati, a Casa Italia Beijing tracciano un bilancio della spedizione italiana in Cina. E i numeri sorridono agli azzurri: Pechino 2022 è, infatti, la seconda edizione di sempre grazie alle 17 medaglie vinte – 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi -, un bottino inferiore solo a quello di Lillehammer 1994 (che fu un’edizione disputata dopo un biennio dalla precedente e non dopo un quadriennio). Rispetto a PyeongChang 2018 l’Italia Team cresce del 70% (in Corea i podi erano stati 10): partendo da un’edizione precedente invernale in doppia cifra, mai c’era stata una crescita così ampia, andando a medaglia in due delle 4 nuove specialità miste (la staffetta di short track e il misto di snowboard cross).
“Il voto, secondo me, è un 7 e mezzo: siamo stati bravi. La preparazione olimpica, la comunicazione, tutta la parte di Casa Italia, gli atleti. Ho sempre detto che avremmo vinto fra le 13 e le 17 medaglie ma nessuno può pensare che, quando ne vinci 17, solo due sono d'oro – il commento del Presidente Malagò -. Una lettura numerica potrebbe sintetizzare che gli italiani sono molto più bravi a vincere le medaglie che gli ori. Questione di centesimi, infortuni, giudizi, ma è qualcosa su cui riflettere. Ma dal punto di vista quantitativo resta una spedizione record”.
A livello generale, rispetto a PyeongChang, tra i grandi Paesi solo la Russia è cresciuta più dell’Italia, mentre nemmeno la Cina, che ha gareggiato in casa, è riuscita ad avere una crescita percentuale come la nostra.
Dei 19 medagliati azzurri, il terzo numero più grande di sempre, 9 sono atleti, 10 atlete. Anche Pechino 2022, infatti, è stata ancora una volta un’Olimpiade declinata al femminile col 52,94% di medaglie femminili, 29,41% uomini e 17,65% miste.
Le medaglie provengono da sette regioni, ma di questa classifica, dominata per la seconda edizione consecutiva dalla Lombardia, curiosamente le prime quattro regioni (quasi l’85% di tutte le medaglie) sono quelle che daranno vita alla prossima edizione di Milano Cortina 2026: ovvero Lombardia, Veneto, provincia di Bolzano e di Trento.
Con i suoi 119 atleti (82 uomini e 47 donne) l’Italia Team è andato a podio in otto discipline differenti: fatto mai accaduto nella storia. Basti pensare che nell’edizione più vincente (Lillehammer 1994) l’Italia vinse medaglie in ‘sole’ 5 discipline. Meglio degli azzurri in Cina hanno fatto soltanto Russia, Canada e Norvegia con 9 discipline. “E' evidente che noi siamo multidisciplinari come nessuno – prosegue il numero uno dello sport italiano -. Sotto il profilo qualitativo del medagliere questo può essere un elemento di debolezza, ma sotto quello della cultura sportiva questo è un valore aggiunto che noi abbiamo. Siamo multidisciplinari ed eclettici. È un elemento di grande forza, di profondo orgoglio”, aggiunge Malagò.
E nonostante crescano i Paesi che vincono l’oro (23 contro i 21 di PyeongChang) diminuiscono quelli a medaglia (29 contro 30).
In sette mesi il mondo ha disputato per la prima volta due Olimpiadi (Tokyo 2020 e Pechino 2022), in piena pandemia da Covid 19 e l’Italia nella somma delle medaglie vinte, con 57 podi, è settima dietro Stati Uniti, Cina, Russia, Gran Bretagna, Germania e Giappone, mentre per discipline andate a medaglia, addirittura terza dietro soltanto a Stati Uniti e Russia.
Mornati spiega l’approccio del CONI a questi Giochi: “Organizzativamente è stata l’Olimpiade più difficile ma la migliore organizzata – le parole del capo della Preparazione Olimpica -. È la prima organizzata in remoto e abbiamo fatto tutto rispettando delle regole rigide. Siamo stati l’unico comitato su 91 presenti a realizzare Casa Italia, mai definita ufficialmente hospitality house, qui e a Yanqing. I contratti sono stati firmati soltanto il 26 gennaio e il 29 gennaio. A Casa Italia sono transitate 2.400 delle 16.300 in bolla”. Poi Mornati si focalizza sul lavoro fatto dietro le quinte con gli atleti.
“Dei 119 atleti qui presenti, 65 sono passati direttamente nel nostro Istituto di Scienza dello Sport, così come 14 dei 19 medagliati. Tra le otto discipline in cui siamo andati medaglia su 5 c’è stato un impatto maggiore con l’Istituto”.
Tante medaglie che corrispondono a un cospicuo premio da versare ai nostri campioni. “Stiamo parlando di 2,3 milioni di euro di premi e di quasi mezzo milione per il nostro Club Olimpico - dice Mornati -. Dei 45 milioni di euro che il CONI riceve ogni anno come contributo pubblico, 12 milioni e mezzo sono versati agli atleti di Tokyo 2020 e Pechino 2022 attraverso i premi e il Club Olimpico”. (foto Giuseppe Giugliano)
Alcuni record da incorniciare di questa edizione a cinque cerchi: la FISI è cresciuta del 50%, la FISG ha addirittura raddoppiato con record assoluto di medaglie conquistate (otto). A livello di atleti, invece, Arianna Fontana, vincitrice di un oro e due argenti, è diventata l’atleta donna più medagliata nella storia dello sport italiano (estivo e invernale) e a sole due medaglie da Edoardo Mangiarotti che però rispetto ad Arianna fece 6 Olimpiadi mentre Arianna per ora è arrivata a 5. Arianna ha anche il record di essere l’unica donna alle Olimpiadi invernali ad essere andata a medaglia in 5 edizioni consecutive (eguagliando tra i maschi Armin Zoeggeler); Dorothea Wierer col bronzo nella sprint è diventata la prima donna italiana a vincere una medaglia individuale ai Giochi nel biathlon; Francesca Lollobrigida ha invece regalato all’Italia le prime medaglie al femminile nella storia del pattinaggio di velocità. L’oro di Stefania Constantini e Amos Mosaner è la prima medaglia in assoluto conquistata dall’Italia nel curling ai Giochi; Omar Visintin ha conquistato la prima medaglia per l’Italia nello snowboard cross maschile; Federica Brignone, argento a 31 anni e 208 giorni, è la sciatrice più anziana in assoluto a vincere una medaglia nello slalom gigante olimpico oltre ad essere la prima italiana di sempre sul podio olimpico nella specialità, in 86 anni di storia e la seconda sciatrice italiana a salire due volte sul podio in un’Olimpiade (dopo Deborah Compagnoni, Nagano 1998). Brignone è anche la quinta azzurra a conquistare una medaglia nella stessa disciplina almeno due volte (gli altri sono Deborah Compagnoni, Gustav Thoeni, Isolde Kostner e Alberto Tomba, arrivato a tre medaglie). Un risultato ottenuto qualche giorno dopo da Sofia Goggia, oro a PyeongChang2018 e argento a Pechino 2022, che adesso è l’unica azzurra ad esserci riuscita consecutivamente in discesa: mai si era visto un podio in discesa femminile ai Giochi con due azzurre. Questo grazie a Goggia e Nadia Delago (l’unico precedente al femminile nel Super G di Salt Lake con Ceccarelli oro e Putzer bronzo).
“L'età media dei medagliati è leggermente maggiore rispetto a quella di PyeongChang, siamo nel numero di 26 anni. Lo ritengo un ottimo segnale per Milano-Cortina 2026”. E proprio guardando alle Olimpiadi in casa, Malagò aggiunge: “Abbiamo richiesto doverosamente un contributo per pianificare quattro anni al me. A parole sono mesi che ogni settimana è quella buona per sbloccare la situazione anche se siamo già in ritardo perché lo aspettavamo già fra settembre e dicembre. Qui si tratta di prendere ragazzi e ragazze dai 15 ai 18 anni che devono essere per 4 anni in un ragionamento di ritiro permanente e servono finanziamenti. Chi ospita le Olimpiadi fa molto meglio, ti giochi il jolly perché stai dentro da tutte le parti”. La base di partenza è un’edizione che è già storia: Pechino 2022.
Ultime gare disputate: parallelo misto a squadre di Sci Alpino e il Bob a 4
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
SCI ALPINO: La squadra mista di slalom parallelo con Federica Brignone, Luca de Aliprandini, Marta Bassino e Alex Vinatzer ha raggiunto i quarti di finale ma è stata sconfitta dalla formazione degli Stati Uniti 3-1. L’ultima prova dello sci alpino, rinviata ieri per il forte vento, non ha dato molte speranze alla formazione azzurra che negli ottavi aveva battuto la Russia per 3-1. Nel turno successivo però Paula Moltzan, Tommy Ford , River Radamus, hanno portato a termine vittoriosi la loro prova per la squadra stelle strisce. L’unica soddisfazione se l’è tolta Marta Bassino che ha avuto la meglio su Mikaela Shiffrin.
BOB: L’ultima gara degli azzurri in questa edizione dei Giochi Olimpici Invernali è stata la sessione del bob a 4. Nel National Siding Centre, di Yanqing, Patrick Baumgartner con i frenatori Eric Fantazzini, Alex Vergner, Lorenzo Bilotti, è risultato prima 17° (2:58.42), nella terza manche, poi al 15° posto nell’ultima discesa totalizzando 3.57.70 a +3.40 dal tedesco Francesco Friedrich che ha vinto la gara (3:54.30). Più distante è risultato l’equipaggio guidato da Mattia Variola, con Robert Mircea, Alex Pagnini, José Delmas Oboij, fermatosi nella terza Heat sul 27° posto (3:00.65).
Lollobrigida di bronzo nella mass start. Diciassettesima medaglia Italia Team a Pechino 2022. Malagò: " Medaglia spettacolare Francesca onora il ruolo di Portabandiera"
- PATTINAGGIO DI VELOCITA'
Francesca Lollobrigida è di bronzo nella mass start di pattinaggio di velocità. Al National Speed Skating Oval, l’azzurra conquista la sua seconda medaglia individuale dopo l’argento nei 3000, grazie al terzo posto ottenuto alle spalle dell’olandese Irene Schouten e della canadese Ivanie Blondin.
Si tratta della terza medaglia del pattinaggio di velocità e della diciassettesima medaglia dell’Italia Team in questa rassegna a cinque cerchi. (foto Mezzelani GMT)
”Contro ogni scaramanzia diciassette avevo detto e a diciassette siamo arrivati! - Ha dichiarato il Presidente Malagò - Grazie ad una spettacolare Francesca Lollobrigida che con questo bronzo corona un’Olimpiade strepitosa e onora al meglio il suo ruolo di domani quale portabandiera dell’Italia alla cerimonia di chiusura. Complimenti al presidente Gios, al tecnico Marchetto e al suo staff. Per la Federghiaccio è l’ottava medaglia: un record da incorniciare!”
Foto Giuseppe Giugliano
Giovannini 11° nella mass start di velocità su ghiaccio. Il freddo riduce la 50 km di fondo: Salvadori 18°
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
BOB: Patrck Baumgartner, insieme a Eric Fantazzini, Alex Verginer, Lorenzo Bilotti, con 1:59.08 si è posizionato al 19° posto in classifica dopo le prime due Heat nel Bob a 4. Mattia Variola, con Robert Mircea, Alex Pagnini, Jose Delmas Obou, ha chiuso 27° (2:00.59).
SCI DI FONDO: Le proibitive condizioni meteo hanno reso necessario un eccezionale taglio del percorso della 50 km mass start TL riducendola a 30 km. Nonostante tutto Giandomenico Salvadori è stato autore di una buonissima gara con il diciottesimo posto finale (1:14:49.1) , mentre Paolo Ventura ha concluso in trentaduesima posizione (1:16:05.4).
Alexander Bolshunov si è laureato campione olimpico. il russo si è imposto grazie ad una fantastica azione finale arrivando al traguardo in 1h08’57″8 ottenendo il suo secondo oro individuale dopo quello vinto nella skiathlon inaugurale. Alle sue spalle il compagno di squadra Ivan Yakimushkin, secondo a 5″5, e terzo posto al norvegese Simon Krueger.
PATTINAGGIO VELOCITA’: Andrea Giovannini, raggiunta la finale dopo aver vinto la sua semifinale, non è riuscito a trovare la stessa condizione nella finale mass start classificandosi all’11° posto (7:47.93). Michele Malfatti invece non ha superato il taglio del turno semifinale chiudendo anche lui 11° .
PATTINAGGIO DI FIGURA: Nella gara di Coppie del pattinaggio artistico, 13mo posto per Della Monica-Guarise e 14mo per Ghilardi-Ambrosini. Nel programma Libero, Nicole Della Monica e Matteo Guarise sono frenati da un triplo Salchow che diventa doppio e dalla combinazione di tre Toeloop (3+2+2) che si ferma al primo salto, ottengono 116.29 punti (54.05 tecnico, 62.24 artistico) per un totale di 179.87 e perdono tre posizioni rispetto al Corto. Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini completano un buon programma con sole due sbavature, il triplo Salchow sottoruotato e la combinazione tripla che diventa doppia (2 Axel+2 Toeloop), chiudono con 165.43 punti nel Libero (54.82 tecnico, 54.78 artistico) per un totale di 178.90 e rimontano due posizioni.
Troppo vento, rinviata la prova del Team Mixed a domenica 20 febbraio alle ore 9.00 (2.00 in Italia)
- SCI ALPINO
Il team mixed, ultima gara di Sci Alpino a Pechino 2022 in programma oggi, dopo un rinvio di due ore a causa del forte vento sulla pista di Yanqing, è stata definitivamente aggiornata, dalla giuria dei Giochi, a domenica 20 febbraio alle ore 9.00 locali (le 2.00 italiane).
Deromedis 5° nello skicross, Windisch 5° nella mass start di biathlon. Passano al programma libero le due coppie artistico
- RISULTATI DEGLI AZZURRI
FREESTYLE: Al Genting Snow Park P&X Stadium il 21enne Simone Deromedis sfiora l’accesso nella finale dello ski cross e poi, vincendo la small final, conquista il 5° posto in classifica.
BIATHLON: Dorothea Wierer (con 8 errori) chiude la Mass Start di 12,5 km al 22° posto. L’oro va alla francese Justine Braisaz-Bouchet. Al maschile sui 15 km disputati al Zhangjiakou National Biathlon Centre il migliore degli azzurri è invece Dominik Windisch, quinto al traguardo (con 3 errori al poligono) nella gara vinta dal norvegese Thingnes Johannes Boe. Più attardato Lukas Hofer, 27° con 6 errori.
PATTINAGGIO DI FIGURA: Nella gara di Coppie del pattinaggio artistico, per gli azzurri doppia qualificazione alla finale (sabato alle ore 12 italiane). Nicole Della Monica e Matteo Guarise al 10° posto nel programma Corto con 63.58 punti (33.16 tecnico, 31.42 artistico); Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini al 16°, ultimo utile per l’accesso al Libero, con 55.83 punti (28.38 tecnico, 29.45 artistico).
Brignone ancora sul podio: vince il bronzo nella combinata. Malagò: "Straordinaria Federica ! Hai dimostrato di essere una sciatrice completa"
- SCI ALPINO
Federica Brignone si è aggiudicata la medaglia di bronzo nella combinata. L’azzurra ottava dopo la discesa libera (1:33.11) ha recuperato molto bene nello slalom chiudendo in 2:27.52. Dopo l’argento nello slalom gigante la 31enne valdostana ha saputo conquistare questa seconda medaglia nella prova più completa della disciplina riuscendo ad interpretare lo slalom nel migliore dei modi considerando l’altro numero di concorrenti che non hanno concluso la gara.
Sono state infatti tradite dal tracciato ben 11 su 24 partecipanti tra cui Elena Curtoni, già fuori nella discesa, Nicol Delago e Marta Bassino. Ai primi due posti si sono classificate le svizzere Michelle Ghisin (2:25.67) e Wendy Holdener (2:26.72).
Federica è la prima italiana di sempre sul podio olimpico nella specialità, in 86 anni di storia. Per l’Italia Team a Pechino 2022 è la sedicesima medaglia.
“Straordinaria Federica! Una prova spettacolare in una gara difficilissima. - ha diciarato il Presidente Malagò - Una medaglia fortissimamente voluta e cercata. Fede ha dimostrato di essere una sciatrice clamorosamente completa. E non è finita. Ora testa e cuore al Team Event di sabato dove la Brignone con gli altri azzurri può veramente, e ancora una volta, fare la differenza”.
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