Quarant’anni fa ci lasciava Giulio Onesti. Il ricordo di Malagò: “Un gigante. Il CONI gli deve tutto”
- OGGI L'ANNIVERSARIO
Quarant’anni fa, l’11 dicembre 1981, ci lasciava Giulio Onesti, unanimemente riconosciuto il più grande presidente nella storia del CONI. Nato a Torino il 4 gennaio 1912, Onesti è stato l’assoluto protagonista nella ricostruzione del CONI nell’immediato dopoguerra.
Nominato Commissario Straordinario del CONI, dal Governo Bonomi e confermato dal Governo Parri, col chiaro intento di dover liquidare l’ente considerato di matrice fascista, tra il 1944 e il 1946 Onesti avviò invece la sua grande opera di rilancio del Comitato Olimpico facendolo diventare negli anni un modello invidiato da tutto il mondo. Tra i suoi grandi successi e le sue felici intuizioni, si possono annoverare, l’ideazione della gestione dei concorsi pronostici sugli avvenimenti sportivi attraverso la Sisal, con l’introduzione del Totocalcio, passato nel 1948 alla gestione diretta del CONI, aver ottenuto nel 1965 dal Parlamento l'approvazione della legge per la ripartizione degli introiti del Totocalcio suddivisi al 50% fra CONI e Stato.
Divenne per la prima volta presidente del CONI il 27 luglio 1946 al Consiglio Nazionale elettivo svoltosi al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa (fatto poi ripetutosi 75 anni dopo quest’anno con l’elezione di Malagò nello stesso circolo). Durante la sua presidenza l’Italia ha avuto l’onore di vedersi assegnate due edizioni dei Giochi Olimpici: Cortina 1956 e Roma 1960, quest’ultima l’unica edizione olimpica estiva svoltasi nel nostro Paese. Nel 1964 divenne membro CIO a titolo individuale, carica che conservò fino alla sua scomparsa, appunto l’11 dicembre 1981.
Promotore e poi Presidente dell’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali (ACNO),è stato l’ideatore della nascita dell’Associazione dei Comitati Olimpici Europei (COE) e ancora oggi la palazzina che ospita la sede del consesso internazionale al Foro Italico porta il suo nome. Così come a Giulio Onesti è intestato il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa da lui fortemente voluto sin dalla fine degli Anni Cinquanta ed oggi fiore all’occhiello del CONI. E’ stato anche l’ideatore dei Giochi della Gioventù (1968) e tra i propulsori della Solidarietà Olimpica, oggi uno dei capisaldi della politica di sviluppo del CIO in tutto il mondo. Lo stesso CIO nel 1976 gli assegnò la “Coppa Olimpica”, quale doveroso tributo ad un dirigente che ha lasciato un segno indelebile nel panorama sportivo internazionale.
Nel quarantennale della scomparsa il CONI lo ricorda con un pensiero del Presidente Malagò: “Giulio Onesti è stato un gigante. A lui dobbiamo tutto quello che abbiamo e che continuiamo a difendere e ad onorare nel suo nome e nel nome dello sport italiano”.
Coppa del Mondo: a Calgary è grande Italia! Lollobrigida da record vince nei 3000 metri, Ghiotto 2° nei 5000
- PATTINAGGIO VELOCITÀ
Inizia nel migliore dei modi il weekend di Coppa del Mondo per l’Italia di pista lunga. Sul ghiaccio dell’Olympic Oval di Calgary, in Canada, Francesca Lollobrigida è protagonista di una straordinaria impresa, l’ennesima grande gara di questa sua prima parte di stagione. La 31enne dell’Aeronautica Militare, appena una settimana dopo aver firmato il record italiano sui 3000 metri, sigla il nuovo primato nazionale e conquista una strepitosa vittoria sulla distanza. Il tempo si abbassa di quasi tre secondi, dal 3’57″35 di Salt Lake City al 3’54″437 di Calgary, e porta in dote il primo successo in carriera della Lollo in Coppa del Mondo sui 3000 metri.
Non smette di crescere di condizione Francesca, che smuove nuovamente un primato personale (e dunque tricolore) dopo che in stagione ci è riuscita sia sui 1500 che sui 3000 che sui 5000 metri. Terzo podio per lei nelle quattro tappe di Coppa del Mondo sin qui disputate, terzo successo in carriera nel circuito internazionale dopo i due primi posti nelle Mass Start di Heerenveen (2013-14) e Salt Lake City (2018-19) e, infine, vittoria in Coppa del Mondo in una distanza classica contro il cronometro a 14 anni dall’ultima volta di un’altra atleta italiana.
Ma a fare festa è anche Davide Ghiotto, che dopo il terzo posto sui 5000 metri di una settimana fa a Salt Lake City, sulla pista canadese chiude addirittura al secondo posto, centrando così il secondo podio individuale assoluto in carriera in Coppa del Mondo per quello che è anche il suo miglior piazzamento di sempre nel circuito internazionale.
Periodo magico per Davide, che taglia il traguardo con il tempo di 6’09″34 e si arrende soltanto allo svedese Niels Van Der Poel, primo in 6’04″29. Tra gli altri azzurri in gara, top ten per Andrea Giovannini (Fiamme Gialle), 10° con il tempo di 6’13″68. Dodicesima piazza con personal best in 6’15″65 per Michele Malfatti (Fiamme Gialle).
Centracchio, Oppo e Rizza all'Expo 2020. Nel Padiglione Italia si rivivono le emozioni olimpiche
- A DUBAI
Terzo appuntamento ad Expo2020 per ì medagliati olimpici di Tokyo2020. A rappresentare l’eccellenza della sport azzurro erano presenti in quest’occasione Manfredi Rizza, argento olimpico nel K1 200, Maria Centracchio, bronzo nel judo (categoria 63 kg) e Stefano Oppo, bronzo del canottaggio in coppia con Pietro Willy Ruta sul doppio pesi leggeri.
Una due giorni che ha preso il via con il saluto di benvenuto presso il Padiglione Italia alla presenza del Commissario Generale dell’Italia a Expo, Paolo Glisenti, e alcuni volontari provenienti da diverse Università d’Italia. Lo stesso Commissario, nel pomeriggio, ha voluto accompagnare la delegazione azzurra in un tour del Padiglione, illustrandone concept e filo conduttore che lega le diverse installazioni presenti.
In mattinata, come in un déjà vu, è stato possibile rivivere l’atmosfera accogliente del Giappone visitando il padiglione nipponico, prima di partecipare a “Per Gioco, per Sport” l’attività multidisciplinare realizzata sull’esperienza dei Centri CONI. Rizza, Centracchio e Oppo si sono quindi dedicati a un momento in cui l’attività giovanile si fonde con l’alto livello, rendendosi protagonisti negli sport proposti ai giovani ospiti dell’Esposizione Universale.
Coordinati da Gianfranco Puddu, docente formatore nazionale nell'ambito dell’attività giovanile del CONI dedicata alla pratica dello sport attraverso il gioco e la multidisciplinarità per i bambini tra i 5 e 14 anni. In questo terzo appuntamento erano presenti i tecnici Cortinovis Massimiliano (Atletica), Maddaloni Rosario (Badminton), Parlati Enrico (Judo), Perara Kelum (Cricket), Villalon Alejandro (Rugby) e Zanini Germana (Twirling). I giovani hanno avuto anche l’opportunità di provare il TEM (Test di Efficienza Motoria) sviluppato dall’Istituto di Scienza dello Sport del CONI.
A chiusura della giornata è andato in scena Italian Dialogues, il format dedicato ai successi di Tokyo, momento durante il quale i nostri campioni si sono raccontati, spaziando dalle gesta che sono valse le medaglie fino ai loro impegni extrasportivi, passando per gli obiettivi futuri e alcuni aneddoti della vita da atleti ambasciatori del Bel Paese.
Domani è in programma la visita al Padiglione Francia, un primo passo verso Parigi2024.
Nazionali azzurre all'esame che vale i Giochi: domani al via i tornei di qualificazione olimpica. In palio 3 posti per Pechino
- CURLING
In una settimana a Leeuwarden, in Olanda, si porta a compimento il lavoro di 4 anni. Le Nazionali italiane di curling da domani fino a sabato 18 dicembre saranno sul ghiaccio per conquistare la qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. Tre posti al maschile e tre posti al femminile: questo è quanto mette in palio il Torneo Preolimpico. Dopo il bronzo degli uomini nei recenti Europei di Lillehammer e il brillante 6° posto ottenuto dalla squadra femminile, il contingente azzurro arriva all’appuntamento carico di speranza.
Tanta fiducia in è particolare per la squadra maschile allenata da Claudio Pescia e formata da Joel Retornaz (skip, Fiamme Oro), Sebastiano Arman (Aeronautica Militare), Mattia Giovanella (C.C. Cembra 88), Simone Gonin (Aeronautica Militare) ed Amos Mosaner (Aeronautica Militare). Confermato l’assetto della rassegna continentale, l’Italia è tra i favoriti in questo torneo. Nove le squadre in lizza – Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Giappone, Corea, Olanda e Norvegia -, che si sfideranno nel round robin iniziale. La prima classificata otterrà direttamente il pass per Pechino 2022 mentre la seconda e la terza classificata si scontreranno in uno spareggio: chi vince vola ai Giochi e chi perde sfida la quarta del round robin nel match che assegnerà l’ultimo tagliando a cinque cerchi.
“Questo è un evento di massima importanza in cui lotteremmo per l’obiettivo principale, la qualificazione alle Olimpiadi. La squadra è in buona forma, come abbiamo anche visto nelle giornate di camp a Cembra, prima della partenza per l’Olanda – spiega Pescia -. La nostra Nazionale agli Europei hanno fatto un ulteriore step di crescita, come testimoniato dalla medaglia vinta. In Olanda siamo tra i favoriti: un ruolo degno ma da gestire. Sarà fondamentale mantenere la qualità e la determinazione delle ultime 6 partite a Lillehammer senza farsi prendere dall’ansia. Ci sono squadre pericolose come Norvegia e Giappone che conosciamo molto bene e a cui dovremo fare maggiore attenzione, oltre ovviamente a tutte le altre in gara che non sono assolutamente da sottovalutare“.
Più arduo sarà il compito della Nazionale femminile, che si presenta come outsider a Leeuwarden. La squadra tricolore allenata da Violetta Caldart sarà composta, come agli Europei, da Stefania Constantini (skip, Fiamme Oro), Marta Lo Deserto (C.C. Dolomiti), Angela Romei (Fiamme Oro), Giulia Zardini Lacedelli (C.C. Dolomiti) ed Elena Dami (Mole 2020 Ice Skating). Un team voglioso di stupire in un torneo che vede la Scozia grande favorita con Repubblica Ceca, Germania e Giappone in seconda fila. Estonia, Turchia, Corea del Sud e Lettonia le altre nazioni partecipanti. Il format è il medesimo del torneo maschile.
“Dopo la bella prestazione degli Europei la squadra è più che mai agguerrita e sicuramente le ragazze ce la metteranno tutta per conquistarsi uno dei tre posti disponibili – le parole di Violetta Caldart -. Non sarà certo un’impresa facile perché dobbiamo combattere contro squadre davvero forti, tra cui anche seconda e terza classificate alle ultime Olimpiadi. Non partiamo sicuramente da favorite ma non abbiamo nulla da perdere“.
A Calgary la quarta tappa di Coppa del Mondo, 13 azzurri in gara
- PATTINAGGIO VELOCITÀ
Tutto pronto a Calgary, in Canada, per la quarta tappa di Coppa del Mondo di pattinaggio pista lunga. Dopo la tre giorni dello scorso weekend a Salt Lake City, il circuito internazionale offre un altro appassionante fine settimana, fondamentale in chiave di qualificazione olimpica a Pechino 2022. Dopo la tappa statunitense, la Nazionale sul ghiaccio italiana guidata dal direttore delle squadre azzurre Maurizio Marchetto, dall’allenatore sprint Matteo Anesi e da quello delle distanze medio-lunghe Enrico Fabris arriva con grande spirito e fiducia a gareggiare sul ghiaccio dell’Olympic Oval.
Tredici gli atleti al via: Noemi Bonazza (Fiamme Oro), Francesca Lollobrigida (Aeronautica Militare), Francesco Betti (Fiamme Oro), David Bosa (Fiamme Oro), Gabriele Galli (Cardano Skating), Davide Ghiotto (Fiamme Gialle), Andrea Giovannini (Fiamme Gialle), Michele Malfatti (Fiamme Gialle), Mirko Giacomo Nenzi (Fiamme Gialle), Daniel Niero (Aeronautica Militare), Jeffrey Rosanelli (Fiamme Gialle), Alessio Trentini (Velocisti Ghiaccio Pergine) e Nicola Tumolero (Fiamme Oro).
Un’Italia che brilla in questa prima parte di stagione, capace di mettersi in evidenza con i suoi atleti di punta – Lollobrigida e Ghiotto su tutti – ma di far benissimo anche di squadra, come avvenuto con il terzo posto del Team Pursuit. Anche a Calgary, ghiaccio velocissimo dove sarà importante firmare tempi veloci in chiave qualificazione, ma anche raggiungere piazzamenti di valore. Mass Start, Team Pursuit e lunghe distanze, in questo senso, sono le gare su cui maggiormente si concentra l’attenzione della squadra tricolore.
Queste le distanze in cui si cimenteranno gli azzurri, con il terzetto del Team Pursuit che sarà invece deciso solo all’ultimo:
Bonazza: 1500 – 3000 – Mass Start
Lollobrigida: 1500 – 3000 – Mass Start
Betti: 1500
Bosa: 500 – 1000
Galli: –
Ghiotto: 1500 – 5000
Giovannini: 1500 – 5000 – Mass Start
Malfatti: 5000 – (riserva 1500)
Nenzi: 500 – 1000 (nella foto Martin De Jong per concessione FISG)
Niero: Mass Start – (riserva 5000)
Rosanelli: 500 (riserva 1000)
Trentini: 1500
Tumolero: 5000
Malagò al Quirinale per l'incontro tra il Presidente Mattarella e la Federazione Motociclistica Italiana
- CONI
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato oggi al Quirinale all'incontro tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e una delegazione della Federazione Motociclistica Italiana, guidata dal numero uno FMI, Giovanni Copioli.
Il motociclismo tricolore, che ha vissuto una giornata storica, era rappresentato dai vertici federali e dalle eccellenze del movimento. In particolare erano presenti i Vice Presidenti FMI Giuseppe Bartolucci (Vicario) e Rocco Lopardo e il Segretario Generale FMI Alberto Rinaldelli. Tra i campioni Antonio Cairoli e Valentino Rossi, insieme a Luigi Dall’Igna (General Manager di Ducati Corse), Francesco Bagnaia - protagonisti del titolo costruttori vinto da Ducati in MotoGP nel 2020 e 2021 -, i Campioni del Mondo 2021 vincitori della Sei Giorni (Matteo Cavallo, Davide Guarneri, Thomas Oldrati, Andrea Verona), della Sei Giorni Junior (Manolo Morettini, Lorenzo Macoritto, Matteo Pavoni), del Motocross delle Nazioni (Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino oltre ad Antonio Cairoli) e del Mondiale Motocross Junior (Mattia Barbieri, Valerio Lata e Andrea Uccellini).
Dopo l’arrivo dei piloti presso la sede FMI e il trasferimento al Quirinale, la Cerimonia si è svolta nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, all’interno della Sala del Brustolon. Dopo l’introduzione del Presidente Malagò e l’intervento del Presidente Copioli, il Presidente Mattarella si è rivolto ai presenti con grande apprezzamento per i prestigiosi risultati ottenuti. Nel corso dell’incontro il Capo dello Stato ha sottolineato il meritorio lavoro svolto dalla FMI – i cui riscontri sono costantemente molto positivi sia nell’ambito sportivo che nella promozione della cultura motociclistica - e ha celebrato le carriere di Antonio Cairoli e Valentino Rossi, sottolineando come le loro imprese abbiano dato forte risalto nel mondo a tutto lo sport italiano. Inoltre ha rivolto le più sentite congratulazioni ai presenti per i titoli iridati conquistati nel 2021. Il Presidente Mattarella ha dimostrato passione e interesse, ricordando quanto il motociclismo sia uno sport con un passato ricco di storia, un presente entusiasmante e un futuro che promette grandi soddisfazioni grazie ai giovani piloti.
Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la straordinaria occasione che ha riservato alla FMI. Hanno partecipato alla cerimonia anche Antonio Cairoli e Valentino Rossi, due grandi campioni che hanno dato prestigio al motociclismo italiano. Le loro vittorie, la loro storia, il loro carisma rappresentano un'eredità che la FMI vuole tramandare alle generazioni presenti e future, ben rappresentate in questa occasione da piloti che spero possano regalarci, in futuro, altre vittorie e soddisfazioni. In questa occasione è stato inoltre ricordato il valore sociale del motociclismo, portando ad esempio la collaborazione della Federazione con la Protezione Civile e i Protocolli di Intesa firmati con l’Arma dei Carabinieri e i Vigili del Fuoco”.
Giovanni Malagò, Presidente CONI: "E' stata una grande stagione per il motociclismo italiano. L'incontro di oggi è stato davvero intenso e credo di aver visto il Presidente Mattarella emozionato e molto partecipe. Questo incontro è stato un tributo per i risultati molto positivi ottenuti dai nostri piloti sia a livello individuale che a squadre".
Antonio Cairoli: "E' stato un piacere e un onore partecipare a questo incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ringrazio la Federazione Motociclistica Italiana per questa importante occasione". Valentino Rossi: "E' stato un incontro molto emozionante in un luogo particolarmente suggestivo come il Quirinale. Le parole del Presidente Mattarella sono state davvero significative e sono molto felice di aver partecipato a questo evento". (Foto Quirinale)
CONI-Polizia di Stato, Malagò e Giannini sottoscrivono il nuovo protocollo d'intesa
- AL VIMINALE
È stato rinnovato oggi, al Viminale, il protocollo d’intesa tra il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e la Polizia di Stato per rafforzare la cooperazione sportiva già esistente, valorizzandone e ampliandone i contenuti.
L’accordo è stato sottoscritto dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Capo della Polizia, Lamberto Giannini. La collaborazione prevede un'interazione sinergica relativamente alle attività promosse nell’ambito del rispettivo perimetro istituzionale e, in particolare, la cooperazione per predisporre specifici programmi finalizzati alla realizzazione di progetti nel quadriennio olimpico e per predisporre piani formativi dei quadri tecnici e dirigenziali delle Fiamme Ore, in nome del reciproco impegno volto alla migliore organizzazione dei grandi eventi sportivi nazionali e internazionali.
All'incontro hanno partecipato Roberto Cammarelle, olimpionico del pugilato, Giuseppe Maddaloni, olimpionico del judo, Alice Volpi, bronzo nel fioretto a squadre a Tokyo 2020 e Silvia Semeraro, argento individuale e bronzo a squadre ai recenti Mondiali di karate. Tra i presenti il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, il Direttore dell'Ufficio per i Gruppi Sportivi della Polizia di Stato, Francesco Montini, il Direttore Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale, Prefetto Giuseppe Scandone, il Vice Direttore dell'Ufficio per i Gruppi Sportivi della Polizia di Stato e Presidente della Federpugilato, Flavio D'Ambrosi, il Responsabile dell'Istituto di Scienza dello Sport dello Sport, Giampiero Pastore e il Responsabile amministrativo della Preparazione Olimpica del CONI, Alessio Palombi.
Goggia Supergigante: vince anche la terza gara di Coppa del Mondo a Lake Louise
- SCI ALPINO
Non si arresta la “valanga Goggia”. Anche nel supergigante Sofia centra la vittoria dopo le due discese sempre sulle nevi di Lake Luise. E’ la terza affermazione per l’azzurra che di forza si è presa anche quest’ultima gara di Coppa del mondo femminile del programma canadese.
La campionessa bergamasca, impostasi da dominatrice nelle due gare di discesa sulla Men’s Olympic, si è nuovamente ripetuta con grande classe sulla pista dell’Alberta, fissando il cronometro sull’ 1’18”28. L’atleta delle Fiamme Gialle ha limitato i danni nella prima fase di gara, rimanendo a contatto di Lara Gut-Behrami che fino a quel momento era al comando della competizione poi, nella seconda parte a lei più congeniale ha lasciato correre lo sci recuperando i due decimi di svantaggio fino a salire in cima alla classifica. Il quattordicesimo successo in carriera, il quarto in supergigante, le consente di avvicinare ulteriormente il podio delle vincitrici italiane all time, composto da Deborah Compagnoni e Federica Brignone, appaiate a 16 vittorie e Isolde Kostner a 15. Alle spalle dell’azzurra la svizzera Lara Gut-Behrami, che ha agguantato il podio numero 62 della sua carriera, staccata di 11 centesimi, mentre l’austriaca Mirjam Puchner, partita col pettorale numero 29, si è aggiudicata il terzo posto, primo in carriera in supergigante e quarto complessivo, a 44 centesimi.
Ma non finisce al terzo sigillo della Goggia la grande giornata per i nostri colori, grazie ai piazzamenti di Federica Brignone ed Elena Curtoni che portano a tre il numero delle nostre atlete in top 10. La valdostana ha ottenuto un quinto posto, a solamente 9 centesimi dal podio, mettendosi alle spalle l’americana Mikaela Shiffrin, accompagnato dal sesto posto di una ottima Curtoni. Appena fuori dalle prime dieci, in 14esima posizione, Francesca Marsaglia. Più attardate le altre azzurre in gara con Roberta Melesi 23esima, Nicol Delago 28esima, Nadia Delago 32esima e Karoline Pichler 40esima.
Mikaela Shiffrin guida la classifica generale con 405 punti, davanti all’assente Vhlova a quota 340 e Goggia conferma il terzo posto a 315 punti, avvicinando le prime due.
Goggia concede il bis: vince anche la seconda discesa di Coppa del Mondo
Sofia Goggia sbanca Lake Luise. L'olimpionica di PyeongChang 2018 ha messo il suo sigillo anche nella seconda gara di Discesa in Coppa del Mondo. Sul tracciato canadese Sofia ha ancora una volta dimostrato la sua grande capacità tecnica chiudendo la gara con il tempo 1:48.42 lasciando al secondo posto la statunitense Breezy Johnson con un distacco di 84 centesimi, terza la svizzera Corinne Suter con +98.
I successi di Sofia Goggia nelle due discese di Coppa del mondo a Lake Louise permettono all’Italia di toccare quota 103 successi nella storia dello sci alpino femminile. La bergamasca delle Fiamme Gialle aggiorna il suo curriculum con 13 trionfi (35 podi) e consolida il quarto posto nella classifica all time dietro al duo Compagnoni/Brignone (16 vittorie) e la Kostner (15).
Bella prova per Nadia Delago che ha concluso la gara sesta mentre Federica Brignone si è classificata al 10° posto.
Le parole di Sofia Goggia dopo la vittoria nella seconda discesa di Lake Louise. “E’ stata una gara disputata in condizioni totalmente diverse rispetto a venerdì. La pista era forse più bella perche è stata ben lisciata, ma con una visibilità del genere era più difficile leggere il terreno. Infatti già alla terza curva non sono riuscita a tirarla bene, tanto che qualche decimo l’ho lasciato per strada, poi ho controllato altre porte per non commettere errori. Sono stata brava da metà in giù. E’ la mia sesta vittoria consecutiva in discesa con l’infortunio di Garmisch in mezzo, sono molto contenta soprattutto perchè Lake Louise non è un tracciato che si addice così tanto alle mie caratteristiche, ma quest’anno è un po’ più mossa. Non mi aspettavo due risultati del genere alla vigilia, mi sentivo sicuramente fra le candidate alla vittoria ma non così tanto. A Copper in allenamento facevo fatica, tuttavia quando c’è da tirare le curve in questa maniera sono brava. Adesso parte la sfida al supergigante, perchè il vero passo verso l’alto sta in quella disciplina, ho già dimostrato in passato di avere vinto due discese consecutive e poi essermi perduta in supergigante come a Val d’isère, St. Anton e Crans Montana. Diciamo che è la mia nuova sfida, sto consolidando la mia capacità, i distacchi rifilati in questi due giorni sono tanti, però mi aspetto che le avversarie crescano, ad ogni gara si riparte da zero”. Con dieci vittorie in discesa, Sofia è a soli due trionfi da Isolde Kostner: “Non faccio paragoni di questo tipo, apparteniamo a due generazioni diverse. Cerco semplicemente di dare il mio meglio in ogni situazione, i conti li faremo a fine carriera”.
Dominik Fischnaller 3° nella tappa di Coppa del Mondo di Sochi
- SLITTINO
Dominik Fischnaller ha chiuso al terzo posto nel singolo maschile di Coppa del Mondo di slittino in programma sul budello di Sochi, in Russia. Il 28enne altoatesino di Bressanone (Bz) ha prontamente risposto alla “gara pazza” che aveva rivoluzionato la classifica nella seconda manche della scorsa settimana sempre a Sochi e, dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella prima run, mette in bacheca il podio numero 33 della sua carriera, che coincide anche con il secondo podio stagionale della squadra diretta da Armin Zoeggeler. Fischnaller ha chiuso ad appena 0″039 dal vincitore della gara, il lettone Kristers Aparjods. Secondo a 0″024 il tedesco Johannes Ludwig che, con il tempo di 51″379 ottenuto nella seconda run, ha fatto segnare un nuovo record per il catino. Più attardati gli altri italiani in gara: Kevin Fischnaller 13esimo, Leon Felderer 18esimo e Lukas Gufler 29esimo. La classifica generale dopo tre tappe vede in testa Ludwig con 285 punti davanti a Loch con 220, Fischnaller è sesto con 133.
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