Stefano Ghisolfi vince la Coppa del Mondo Lead nell’ultima prova in Slovenia, terza Laura Rogora
- ARRAMPICATA SPORTIVA
Nelle storiche pareti di Kranj si è disputata nel fine settimana l’ultima gara della Coppa del Mondo di arrampicata Lead. Come ormai da tempo la tappa slovena è risultata decisiva per l’assegnazione del titolo stagionale. Dopo Innsbruck, Villars, Chamonix e Briançon, a contendersi il titolo maschile sono stati Stefano Ghisolfi, Sean Bailey e Sascha Lehmann, tre atleti più che affermati alla caccia della loro prima Coppa, mentre ad ambire il titolo femminile c’erano Laura Rogora, che dopo la delusione di Tokyo sperava di chiudere la stagione con questo trofeo battendo Janja Garnbret.
Sorprese ed emozioni non sono mancate. Già dalla Semifinale maschile, dove Stefano Ghisolfi non è riuscito ad andare oltre la 29° presa, aggiudicandosi un inusuale e potenzialmente devastante 12° posto. A Lehmann invece è andata ancora peggio: lo svizzero è scivolato proprio all’inizio della via e, soprattutto, è scivolato al 26° posto, dando così la vittoria stagionale a Ghisolfi, ancora prima della finale.
Archiviata la mancata qualifica per Tokyo 2020, in pochi giorni Ghisolfi è riuscito a coronare questo sogno che inseguiva da tempo. È un risultato storico per il 28enne che nel già due volte nel passato, nel 2013 e 2017, era arrivato secondo. Ghisolfi è ora il secondo italiano a aggiudicarsi la Coppa dopo Flavio Crespi (2005). In semifinale c’è stato un altro “scivolone” inatteso, da parte dello statunitense Sean Bailey che non è riuscito a qualificarsi per la finale: il suo 16° posto gli ha regalato comunque i punti necessari per piazzarsi secondo a fine stagione. Terzo stagionale il vincitore della gara Masahiro Higuchi, il 28enne giapponese che, dopo il bronzo a Kranj nel 2018, ha vinto la sua prima tappa di Coppa del Mondo.
In finale, invece, sono giunte, Laura Rogora e Janja Garnbret. Entrambe si sono dovute giocare il tutto e per tutto su una via fisica che ha richiesto il massimo a tutte le atlete. Dopo le belle performance delle due slovene Lucka Rakovec e Vita Lukan, superate con classe però dalla rivelazione dell’anno, la statunitense Natalia Grossman, mancavano soltanto Rogora e Garnbret. La romana conosceva la posta in gioco e purtroppo è partita male, trovandosi in difficoltà sui primi movimenti. Però poi è riuscita a riprendersi e a salire bene, anzi, come un razzo. Troppo velocemente forse, perché sul traverso in alto le è scivolato un piede quando aveva ancora molto in serbo. La sua rabbia e delusione erano evidenti, ma il risultato finale è comunque storico: terza nella Lead a fine stagione, pazzesco. Janja Garnbret, con i suoi 22 anni già una leggenda dopo l’oro di Tokyo e, come Jain Kim, ben 30 vittorie in Coppa del Mondo. Per vincere la gara di Kranj e la Coppa 2021 doveva assolutamente battere Seo ed è salita più in alto di tutte, sfoggiando sicurezza assoluta abbinata alla volontà di correre dei rischi importanti
Regine d'Europa! L'Italia batte 3-1 la Serbia a Belgrado: 3° titolo continentale della storia
- PALLAVOLO
Oro da favola. L'Italia femminile conquista gli Europei di pallavolo 2021: è il terzo titolo continentale della storia. A Belgrado le azzurre hanno travolto la Serbia in rimonta, con un 3-1 spaziale (24-26, 25-22, 29-19, 25-11), la fotografia di un crescendo inarrestabile, che ha prima scalfito e poi travolto le certezze avversarie. Una grande prova corale, fatta di qualità, coraggio e carattere, con il click decisivo alla fine del secondo set, quando le azzurre sono riuscite a risalire prepotentemente la china, mettendo la marcia alta sul filo e pareggiando i conti. Il resto vive nell'esuberanza della vittoria e nei sorrisi dei festeggiamenti. Un mese dopo è rivincita: mitigata la delusione per l'eliminazione ai quarti dei Giochi Olimpici. Stanotte è il tricolore a sventolare sul tetto d'Europa.
Qualificazioni Qatar 2022, domani Svizzera-Italia
- CALCIO
L’Italia si presenta da capolista del Gruppo C alla sfida di domani contro la Svizzera, nonostante il mezzo passo falso di giovedì scorso con la Bulgaria. Dopo i successi nei primi tre match disputati a marzo e l’ultimo pareggio, la Nazionale di Roberto Mancini non può lasciarsi sfuggire l’occasione di ipotecare nelle prossime due gare il primo posto che vale l’accesso ai Campionati Mondiali in Qatar, prima con i novanta minuti di Basilea e poi con la Lituania mercoledì prossimo allo stadio del Tricolore di Reggio Emilia.
“Nel calcio non si può, e non possiamo pensare – ammonisce il commissario tecnico nella conferenza stampa della vigilia – alla serata dell'11 luglio, è stata bellissima ma non dobbiamo pensarci più. E' lì, tutti saranno ricordati per questo, ma il futuro è diverso e tutti dobbiamo lottare per vincere ancora”.
E’ l’Italia dei record – l’ultimo in ordine cronologico è aver eguagliato la Spagna con 35 risultati utili consecutivi – quella che scenderà in campo domani sera: “Contro la Svizzera – prosegue Mancini – ci sarà da correre, abbiamo bisogno di giocatori che stiano bene e siano pronti. Stanno tutti abbastanza bene, tranne Verratti che ha preso un colpo al ginocchio, ma non sono passate neanche 48 ore dalla partita contro la Bulgaria e bisogna valutare bene le condizioni di tutti”. Nel frattempo questa mattina ha lasciato il ritiro Gianluca Mancini per fare rientro al proprio club.
Il Ct è tornato comunque a parlare della gara di giovedì sera: “Siamo dispiaciuti per il pareggio contro la Bulgaria, ma solo per il risultato che poteva essere diverso. Siamo convinti che, facendo la stessa prestazione, domani possiamo vincere, si tratta di tirare 4-5 centimetri più in là rispetto al piede o alla mano del portiere. Non siamo preoccupati”.
Dello stesso avviso è Giorgio Chiellini, che ricorda i novanta minuti giocati contro la Svizzera all’Europeo e avverte: “Il risultato finale è stato bugiardo: per 55 minuti, fino al raddoppio di Locatelli, è stata una partita molto equilibrata, giocata sui dettagli. Gli svizzeri ci hanno messi in difficoltà nel palleggio, faticavamo a pressare, hanno avuto delle ottime ripartenze. La loro è una squadra forte, pericolosa. Domani giocheranno in casa e sarà ancora più difficile, non basterà fare una partita sufficiente, ma dovremo fare una partita di alto livello”.
Europei femminili, Italia inarrestabile: batte 3-1 l'Olanda in semifinale, domani sfida alla Serbia per l'oro
- PALLAVOLO
L’Italvolley femminile batte - alla Stark Arena di Belgrado - l’Olanda in semifinale per 3-1 (25-19, 25-17, 16-25, 25-19) e conquista la finale degli Europei. Per la quinta volta nella storia le azzurre si giocheranno l'oro (vinto nel 2007 e nel 2009): domani ci sarà la Serbia sulla strada che porta alla gloria, mentre l’Olanda giocherà il match per l’assegnazione della medaglia di bronzo contro la Turchia.
Un deja vu della finale Mondiale 2018 (argento per le azzurre), della semifinale dell’Europeo 2019 (torneo al termine del quale le azzurre hanno conquistato il bronzo) e dei quarti di finale di Tokyo 2020, match che ad agosto è costato alle azzurre l’eliminazione dai Giochi.
Nella semifinale disputata oggi pomeriggio davanti ai 7mila 300 spettatori della Stark Arena di Belgrado, le padrone di casa della Serbia hanno infatti conquistato l’accesso alla finale dell’Europeo Femminile 2021 battendo la Turchia per 3-1 (32-34, 28-26, 25-23, 25-13). Sono servite quasi due ore e mezza di battaglia a Boskovic (best scorer del match con 39 punti, 54% in attacco e 2 muri) e compagne per domare la resistenza delle ragazze allenate dal ct Giovanni Guidetti. La finale per il terzo posto tra Turchia e Olanda è in programma domani alle 17. (Foto Federvolley)
Europei, l'Italia femminile travolge la Russia 3-0 e vola in semifinale. Venerdì sfida all'Olanda
- PALLAVOLO
La nazionale di pallavolo femminile ha conquistato la semifinale degli Europei, battendo 3-0 (25-20, 25-8, 25-15) la Russia a Belgrado. Le azzurre del Ct Mazzanti affronteranno venerdì in semifinale l'Olanda.
Ufficializzate le convocate azzurre per gli Europei di Trento
- CICLISMO SU STRADA
Anche il CT del settore di ciclismo femminile, Dino Salvoldi, ha sciolto le riserve, diramando l'elenco delle convocate per i Campionati Europei che si svolgono a Trento dall'8 al 12 di settembre. E' lo stesso CT che ci svela i nomi delle azzurri nelle varie categorie e l'impegno da affrontare:
“Gareggeremo su un percorso uguale per tutte le categorie femminili, ossia quello cittadino, che non lascia molto respiro: una salita impegnativa che si ripete ogni 10', 5 chilometri di discesa, 3 di pianura e poi si torna a salire. 8 giri per le Elite, 6 le Under23 e 5 per le Junior."
Partiamo con l'analizzare le Elite: “Dovremo interpretare una corsa d'attacco per favorire Elisa Longo Borghini che è la nostra punta. Le avversarie sappiamo già chi sono: le olandesi. Il percorso può però livellare la differenza di valore tra le nostre e lo squadrone orange”.
Il team relay: “Per la crono schieriamo un'ottima formazione dove con i maschi (Filippo Ganna, Alessando De Marchi e Matteo Sobrero) lotteremo per il podio. Le azzurre sono Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini e Marta Cavalli”. La crono individuale: Vittoria Bussi Elena Cecchini ”. Under 23: “Vittoria Guazzini”.
Under 23 strada: “Contiamo su una squadra forte. Dire chi sia la punta è difficile. Gaia Realini in salita è competitiva, poi vedo Vittoria Guazzini e anche Silvia Zanardi”. Discorso a parte per le Junior. “Carlotta Cipress, iFrancesca Barale Eleonora Ciabocco
LE CONVOCATE
ELITE TEAM RELAY (8 settembre - ore 14:30)
Marta Cavalli - Fiamme Oro/ FDJ Nouvelle-Aquitaine F
Elena Cecchini - Fiamme Azzurre/ Team SD Worx
Elisa Longo Borghini - Fiamme Oro/ Trek-Segafredo
WOMEN JUNIOR CRONO (8 settembre - ore 9:15)
Francesca Barale - A.S.D. VO2 Team Pink
Carlotta Cipressi - A.S.D. VO2 Team Pink
WOMEN ELITE CRONO (9 settembre - ore 10:45)
Vittoria Bussi - Open Cycling Team
Elena Cecchini - Fiamme Azzurre/ Team SD Worx
WOMEN U23 CRONO (9 settembre - ore 9:15)
Vittoria Guazzini - Fiamme Oro/ Valcar-Travel & Service
+1 da definire
WOMEN JUNIOR STRADA (10 settembre - ore 13:50)
Francesca Barale - A.S.D. VO2 Team Pink
Monica Castagna - Team Wilier Chiara Pierobon
Matilde Ceriello - Racconigi Cycling Team
Eleonora Ciabocco - Team Di Federico
Carlotta Cipressi - A.S.D. VO2 Team Pink
Francesca Pellegrini - Valcar-Travel & Service
WOMEN U23 STRADA (10 settembre – ore 16:30)
Camilla Alessio - Bepink
Giorgia Bariani - Top Girls-Fassa Bortolo
Vittoria Guazzini - Fiamme Oro/ Valcar-Travel & Service
Barbara Malcotti - Valcar-Travel & Service
Gaia Realini - Isolmant-Premac-Vittoria
Silvia Zanardi - Bepink
WOMEN ELITE STRADA (11 settembre – ore 14:15)
Elisa Balsamo - Fiamme Oro/Valcar-Travel & Service
Sofia Bertizzolo - Fiamme Oro/LIV Racing
Marta Cavalli - Fiamme Oro/ FDJ Nouvelle-Aquitaine F
Tatiana Guderzo - Fiamme Azzurre/ Ale BTC Ljubljana
Elisa Longo Borghini - Fiamme Oro/ Trek-Segafredo
Erica Magnaldi - Team Ceratizit-WNT- Pro Cycling Team
Soraya Paladin - LIV Racing
Debora Silvestri - Top Girls-Fassa Bortolo
Europei di Trento, ufficializzati i 13 azzurri. Tre gare per l'olimpionico Filippo Ganna
- CICLISMO SU STRADA
La Nazionale di ciclismo professionisti sarà impegnata dall'8 al 12 settembre ai Campionati Europei che si svolgono a Trento. Il Commissario Tecnico Davide Cassani ha ufficializzato i nomi dei convocati: “Veniamo da 3 anni di successi e puntiamo a far bene. Dovremo essere coesi e forti. Anche il fattore campo ci incoraggia. Avremo avversari molto competitivi, su tutti Tadej Pogacar e Remco Evenepoel”.
I convocati: “Puntiamo su atleti di sicuro affidamento come Sonny Colbrelli e Matteo Trentin che stanno dimostrando di essere competitivi. Gianni Moscon è invece un uomo solido e corre sulle sue strade. Abbiamo poi un giovane come Andrea Bagioli che, dopo l'operazione di questa primavera, ha confermato alla Vuelta Espana di pedalare molto bene. Tra i giovani c'è anche Giovanni Aleotti che nel 2021 ha ben figurato ottenendo la sua prima vittoria. Infine Mattia Cattaneo ha dimostrato di essere tornato ad alti livelli, meritando la maglia azzurra, così come Diego Ulissi”.
Per Ganna triplo impegno: “Filippo disputerà la gara a cronometro individuale, la relay e la prova in linea. L'altro cronoman è Edoardo Affini”.
La buona notizia: “Voglio evidenziare il ritorno di Alessandro De Marchi che rientra in azzurro dopo l'incidente occorsogli nella 12^ tappa del Giro da Siena a Bagno di Romagna. Sarà al via della mixed relay”. Le riserve sono Alessandro Covi e Vincenzo Albanese.
Nella rassegna continentale, il CT sarà coadiuvato da Marco Villa e da Marco Velo.
I CONVOCATI (strada 12 settembre - ore 12:30)
Aleotti Giovanni - Bora-Hansgrohe
Bagioli Andrea - Deceuninck - Quick Step
Cattaneo Mattia - Deceuninck - Quick Step
Colbrelli Sonny - Bahrain - Victorious
Ganna Filippo - Ineos Grenadiers
Moscon Gianni - Ineos Grenadiers
Trentin Matteo - UAE Team Emirates
Ulissi Diego - UAE Team Emirates
Albanese Vincenzo - Eolo-Kometa (Riserva)
Covi Alessandro - UAE Team Emirates (Riserva)
CRONO INDIVIDUALE (9 settembre - ore 16:00)
Affini Edoardo - Jumbo Visma
Ganna Filippo - Ineos Granadiers
MIXED RELAY (8 settembre - ore 14:30)
Ganna Filippo - Ineos Granadiers
De Marchi Alessandro - Israel Start Up
Sobrero Matteo - Astana Premier Tech
Qualificazione Mondiale 2023, Italia nel gruppo H con Russia, Paesi Bassi e Islanda. Si comincia il 22 novembre
- PALLACANESTRO
Inizia oggi la strada verso la FIBA World Cup 2023. A poco più di un mese dalla conclusione dei Giochi Olimpici di Tokyo e a poco meno di un anno dall’Europeo che vedrà uno dei gironi disputarsi a Milano, gli azzurri hanno conosciuto le avversarie sulla strada per il Mondiale che si giocherà in Giappone, Filippine e Indonesia.
Il sorteggio effettuato oggi a Mies, sede svizzera della FIBA, ha inserito l’Italia nel gruppo H insieme a Russia, Paesi Bassi e Islanda. Le prime tre formeranno un altro girone a sei con le prime tre del gruppo G (Spagna, Georgia, Macedonia e Ucraina) portandosi dietro le vittorie acquisite nella prima fase con le Nazionali qualificate. Le prime tre staccheranno il pass per il Mondiale che si disputerà dal 25 agosto al 10 settembre 2023.
Così il CT Meo Sacchetti sul sorteggio: “Conosciamo già molto bene il meccanismo di qualificazione e per questo non ha molto senso valutare le nostre avversarie oggi con un cammino che terminerà tra circa due anni. Ciò che abbiamo ben presente fin da ora è la nostra volontà di fare ogni cosa per qualificarci al Mondiale del 2023. Non solo per dare continuità alla partecipazione del 2019 in Cina ma anche e soprattutto perché attraverso la rassegna iridata si accede ai Giochi di Parigi 2024. Un traguardo, abbiamo visto, fondamentale per tutto il sistema basket italiano. Proprio dall’esperienza di Belgrado e Tokyo vogliamo e dobbiamo ripartire: la squadra sarà inevitabilmente diversa da quella che solo poche settimane fa ha chiuso al quinto posto il torneo giapponese ma il seme dell’entusiasmo piantato da quel gruppo è destinato a crescere e diventare forte nel corso del tempo. Già nel training camp di Pinzolo abbiamo lavorato con atleti giovani e di sicuro avvenire, ai quali vogliamo aggiungere altri elementi. Molte delle “finestre” di qualificazione, poi, ci saranno utilissime per arrivare pronti all’EuroBasket della prossima estate, quando avremo l’onere e l’onore di giocare in casa a Milano la prima fase. Insomma, non vediamo l’ora di ricominciare”.
Tutte le gare si svolgeranno in un arco temporale che va da novembre 2021 a febbraio 2023 lungo sei “finestre” di qualificazione:
Prima fase
1 – 22/30 novembre 2021
2 – 21 febbraio/1° marzo 2022
3 – 27 giugno/5 luglio 2022
Seconda fase
1 – 22/30 agosto 2022
2 – 7/15 novembre 2022
3 – 20/28 febbraio 2023
Tutti i gironi
Gruppo A
Serbia, Slovacchia, Belgio, Lettonia
Gruppo B
Bielorussia, Gran Bretagna, Grecia, Turchia
Gruppo C
Croazia, Svezia, Finlandia, Slovenia
Gruppo D
Israele, Germania, Estonia, Polonia
Gruppo E
Francia, Portogallo, Ungheria, Montenegro
Gruppo F
Bosnia Erzegovina, Lituania, Bulgaria, Repubblica Ceca
Gruppo G
Georgia, Macedonia del Nord, Spagna, Ucraina
Gruppo H
Russia, Paesi Bassi, Islanda, Italia
Il format del Mondiale 2023
Per la prima volta nella storia, il Mondiale FIBA si disputerà in più di una Nazione.
Le trentadue squadre qualificate (12 dall’Europa, 8 dall’Asia-Oceania, 7 dalle Americhe e 5 dall’Africa) saranno divise in otto gruppi da quattro squadre ciascuno che si affronteranno con la formula del girone all’italiana. Le prime due classificate di ogni girone accederanno alla seconda fase, dove verranno divise in quattro gruppi da quattro squadre ciascuno che si affronteranno in un girone all’italiana. Le prime due classificate di ogni girone si sfideranno poi dai quarti alle finali. La fase a gironi si svolgerà nelle città di Okinawa (Giappone), Jakarta (Indonesia), Bocaue, Quezon City, Pasay e Pasig (municipalità di Manila). Nella Capitale delle Filippine si svolgerà anche la fase finale del torneo. Giappone e Filippine sono qualificati come Paesi ospitanti (disputeranno le qualificazioni fuori classifica). Sub judice la qualificazione automatica dell’Indonesia, terzo Paese ospitante: la squadra otterrà il pass solo se finirà tra le prime otto formazioni della FIBA Asia Cup, che si disputerà nel luglio 2022 proprio a Jakarta.
La strada verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024
Dal Mondiale 2023 sarà possibile qualificarsi per l’Olimpiade dell’anno successivo a Parigi in Francia. Classifica finale del Mondiale alla mano, accedono direttamente ai Giochi le prime due squadre europee, le prime due squadre delle Americhe e le prime Nazionali meglio piazzate di Africa, Asia e Oceania. Le sedici rimanenti squadre più due ulteriori team per ogni Continente, daranno vita a quattro tornei pre olimpici da sei squadre ciascuno. Solo le vincenti di ogni torneo voleranno a Parigi.
Europei, Italia-Belgio 3-1. Azzurre ai quarti
- PALLAVOLO
L'Italvolley femminile batte il Belgio e vola ai quarti di finale degli Europei di pallavolo. Le azzurre hanno liquidato le avversarie per 3-1 (25-14, 23-25, 25-17, 25-12) nella gara degli ottavi disputata a Belgrado: mercoledì affronteranno la vincente della sfida tra Russia-Bielorussia, che scenderanno in campo stasera.
Lo sport piange Jacques Rogge, ex Presidente del CIO dal 2001 al 2013. Il cordoglio di Malagò
- IL LUTTO
Si è spento oggi, a 79 anni, l'ex Presidente del CIO, Jacques Rogge. Aveva guidato il Comitato Olimpico Internazionale dal 2001 al 2013, prima di diventare Presidente Onorario: era stato l'ottavo numero uno nella storia del massimo organismo sportivo a livello mondiale. Rogge era un chirurgo ortopedico e aveva conseguito una laurea in medicina dello sport. Prima di diventare un dirigente di alto profilo era stato un grande atleta di rugby, vestendo la maglia della Nazionale belga. Ha gareggiato anche nella vela in tre edizioni dei Giochi Olimpici, nel 1968, 1972 e 1976, nella classe Finn.
Dopo la sua carriera da atleta è diventato Presidente del Comitato Olimpico Belga ed Europeo, prima dell'investitura alla guida del CIO: è stato anche Inviato Speciale per i Giovani, i Rifugiati e lo Sport presso le Nazioni Unite. Il Presidente del CIO Thomas Bach - che ne ha raccolto il testimone nel 2013 - ha ricordato: “Jacques amava prima di tutto lo sport e stare con gli atleti - e trasmetteva questa passione a tutti quelli che lo conoscevano. La sua gioia nello sport era contagiosa. Era un presidente affermato, che ha contribuito a modernizzare e trasformare il CIO. Sarà ricordato in particolare per aver difeso lo sport giovanile e per aver inaugurato i Giochi Olimpici Giovanili. Era anche un feroce sostenitore dello sport pulito e ha combattuto instancabilmente contro i mali del doping. Da quando siamo stati eletti membri del CIO abbiamo condiviso un meraviglioso legame di amicizia, fino ai suoi ultimi giorni, quando tutto il Movimento Olimpico ha potuto ancora beneficiare del suo contributo, in particolare nel Consiglio della Fondazione Olimpica per la Cultura e Patrimonio. L'intero Movimento Olimpico piangerà profondamente la perdita di un grande amico e un appassionato appassionato di sport".
In segno di rispetto, la bandiera olimpica sarà sventolata a mezz'asta per cinque giorni all'Olympic House, al Museo Olimpico e in tutte le proprietà del CIO, e il CIO ha invitato tutti i Comitati Olimpici Nazionali e le Federazioni Internazionali a unirsi a questo gesto di ricordo.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, a titolo personale - anche in qualità di membro CIO - e a nome dell'intero sport italiano, interpretandone il sentimento di cordoglio, si è unito al dolore della famiglia per la scomparsa di un grande interprete dei valori che caratterizzano da sempre l'olimpismo e rappresentano l'architrave su cui è fondato il mondo di cui Rogge è stato fiero portabandiera.
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