
Europei di Genova: oro all'overtime per le fiorettiste nella gara a squadre, d'argento gli sciabolatori
- SCHERMA
È l’Italia a prendersi le luci della ribalta ai Campionati Europei di Genova nella prima giornata dedicata alle prove a squadre. Sulle pedane del capoluogo ligure, infatti, Martina Batini (già sul podio nella gara individuale), Anna Cristino, Arianna Errigo e Alice Volpi si sono messe al collo una splendida medaglia d’oro nel fioretto femminile mentre il quartetto formato da Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre ha posto la firma sull’argento nella sciabola maschile.
Le ragazze del commissario tecnico Simone Vanni, prime teste di serie del tabellone, hanno fatto il loro esordio direttamente ai quarti di finale, dove hanno portato a casa un match per nulla scontato contro la Germania (45-42). In semifinale, poi, è arrivata la vittoria dai connotati più netti ai danni della Spagna (45-29). Al cardiopalma, infine, l’ultimo atto disputato contro la Francia. La nostra Nazionale, infatti, è andata avanti anche sul 31-19 prima di subire un brutto parziale di 4-16 da parte delle rivali, che sono ritornate in vita sul 35-35. Tra Errigo e Pauline Ranvier, alla fine, si è arrivati fino al 37-37 ma il minuto supplementare (overtime) ha premiato la veterana brianzola, con il team tricolore (foto Augusto Bizzi/Federscherma) che si è assicurata il confronto di misura per 38-37. Per il 'Dream Team' è il quarto successo continentale di fila dopo Antalya 2022, Cracovia 2023 e Basilea 2024. Il terzo posto, quindi, è stato appannaggio della Spagna, che ha avuto la meglio sulla Polonia per 45-30 nel bronze medal match.
Gli allievi del commissario tecnico Andrea Terenzio invece, terza forza del seeding, hanno superato prima la Germania (45-38) nei quarti di finale per poi ribaltare le sorti del pronostico nel successivo penultimo atto contro la Francia, costretta ad alzare bandiera bianca con il punteggio di 45-42. Il quartetto azzurro ha lasciato tutto in pedana anche nella finale per l'oro ma in quest'occasione ad imporsi è stata la forte compagine dell'Ungheria, che ha fatto sua la sfida con lo score di 45-35 costringendo gli italiani a doversi accontentare della piazza d'onore. Il bronzo, infine, lo ha conquistato il team degli schermidori individuali neutrali (AIN), capace di battere la Francia per 45-42 nell'ultimo atto valido per il terzo gradino del podio. (agc)
Nazionale a Bologna per la fase a gironi degli Europei: consegnata la lista definitiva delle 12 azzurre
- PALLACANESTRO
Il commissario tecnico Andrea Capobianco ha scelto le 12 giocatrici azzurre che scenderanno in campo per i Campionati Europei femminili di pallacanestro, in programma da mercoledì 18 fino a domenica 29 giugno tra Pireo (Grecia), Bologna (Italia), Brno (Repubblica Ceca) ed Amburgo (Germania).
Alla vigilia della 40ª edizione della rassegna continentale, infatti, è stata consegnata ufficialmente la lista definitiva, al cui interno sono stati presentati i nomi di Jasmine Keys (ala), Francesca Pasa (playmaker), Costanza Verona (playmaker), Cecilia Zandalasini (ala), Francesca Pan (guardia), Lorela Cubaj (centro), Sara Madera (ala), Mariella Santucci (playmaker), Martina Fassina (guardia), Olbis Futo Andrè (centro), Laura Spreafico (guardia-ala/foto Italbasket) e Stefania Trimboli (playmaker). La nostra Nazionale, che si è preparata per il prestigioso evento allenandosi presso il Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti' del CONI a Roma, prenderà parte al Gruppo B, che si giocherà sul parquet del PalaDozza di Bologna e in cui se la vedrà contro la Serbia (mercoledì 18 giugno alle ore 21.00), la Slovenia (giovedì 19 alle ore 21.00) e la Lituania (sabato 21 alle ore 21.00). C'è da rimarcare come il percorso di avvicinamento dell’Italia a questi Europei sia finito con il bottino di quattro vittorie (Grecia, per due volte Repubblica Ceca e Montenegro) e tre sconfitte (Spagna e due volte Belgio) nell'arco delle sette sfide amichevoli disputate.
“Siamo un gruppo giovane ed affiatato. Andiamo tutte d’accordo e penso che questo ci aiuti di molto sul campo. Sicuramente solamente pensare di giocare gli Europei in casa mi fa venire i brividi. Bologna poi è la ‘città del basket’ e per questo mi aspetto un'energia pazzesca dal palazzetto. Il tifo del pubblico di casa sarà il nostro sesto uomo e quindi sarà speciale per tutte noi. Cercheremo di dare il meglio e di sognare i Mondiali del 2026", le dichiarazioni della guardia Francesca Pan (foto Italbasket).
La manifestazione, infatti, assumerà un'importanza particolare pure in ottica pre-Mondiale. Sono ben otto i posti riservati all’Europa ma due sono stati già assegnati alla Repubblica Ceca e all'Ungheria, trionfatrici l'estate scorsa nei due tornei dei Pre-Qualifying Tournament. I posti rimanenti sono quindi cinque, più il Paese ospitante ovvero la Germania e (per l'appunto) Repubblica Ceca ed Ungheria. Ovviamente qualora una tra la Repubblica Ceca o la Germania rientrasse tra le prime sei lascerebbe libero automaticamente un altro slot.
Il torneo, come anticipato, per la prima volta nella storia si disputerà in quattro Paesi differenti, con la fase finale programmata interamente al Pireo. I quarti di finale si svolgeranno il 24 ed il 25 giugno, le semifinali venerdì 27 mentre le finali domenica 29. Ad accedere nei quarti di finale saranno le prime due classificate di ciascun raggruppamento. Di seguito la composizione delle quattro pool ed il calendario dell’Italia con tutti gli orari nel dettaglio. (agc)
I GIRONI
Gruppo A (Pireo): Grecia, Turchia, Francia e Svizzera
Gruppo B (Bologna): Slovenia, Serbia, Italia e Lituania
Gruppo C (Brno): Belgio, Repubblica Ceca, Montenegro e Portogallo
Gruppo D (Amburgo): Gran Bretagna, Germania, Svezia e Spagna
BOLOGNA: GLI ORARI DELL’ITALIA
Mercoledì 18 giugno: Italia-Serbia (ore 21.00)
Giovedì 19 giugno: Italia-Slovenia (ore 21.00)
Sabato 21 giugno: Italia-Lituania (ore 21.00)
PIREO: IL PROGRAMMA DELLA FASE FINALE
Martedì 24 giugno
QF1: A1 - B2 (ore 16:30 o 19:30)
QF2: B1 - A2 (ore 16:30 o 19:30)
Mercoledì 25 giugno
QF3: C1 - D2 (ore 16:30 o 19:30)
QF4: D1 - C2 (ore 16:30 o 19:30)
Venerdì 27 giugno
Vincente QF1 vs vincente QF4 (ore 16:30 o 19:30)
Vincente QF2 vs vincente QF3 (ore 16:30 o 19:30)
Domenica 29 giugno
Finale per il bronzo (ore 16.30)
Finale per l’oro (ore 19.30)

Addio a Nino Petrone, premio CONI alla carriera nel 2022
- LUTTO NEL GIORNALISMO
Il mondo dello sport piange la scomparsa di Nino Petrone. Lo storico giornalista salernitano si è spento questa mattina all’età di 84 anni nella sua casa a Salerno. E’ stato per oltre vent’anni autorevole componente della Commissione del CONI per il Concorso Letterario sotto la sapiente guida di Gianni Letta.
Vincitore di tre Premi Giornalistici CONI (1977, 1983 e 1985), per anni inviato del Corriere della Sera, aveva iniziato la carriera a Il Mattino ed è stato anche al Corriere d’Informazione, all’Indipendente e per concludere la sua attività a Il Messaggero. Lascia un vuoto profondo nel mondo dell’informazione e tra i colleghi che ne hanno sempre apprezzato rigore, eleganza e passione civile, tanto è vero che il CONI nel 2022 gli riconobbe il Premio “Giorgio Tosatti” alla carriera (foto Ferdinando Mezzelani GMT).
In assoluto Nino (soprannominato il “Barone”) è stato per decenni una delle voci più lucide del giornalismo, e anche protagonista nella formazione delle nuove generazioni di giornalisti, trasmettendo l’etica del mestiere e il rispetto per la verità dei fatti. Uomo riservato ma colto, sempre misurato nei toni, è stato testimone di una stagione in cui il giornalismo era soprattutto servizio alla collettività. Ha scritto anche diversi libri, tra cui l’ultimo “Racconti Corsari” realizzato insieme al Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri, Vittorio Tomasone.
Alla Famiglia Petrone il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha fatto giungere un telegramma di vicinanza e commozione esprimendo a nome dello sport italiano le più sincere e sentite condoglianze. (agc)

Genova: Bianchi campione d’Europa di fioretto, bronzo a Marini. Sul podio le spadiste Santuccio e Kowalczyk
- SCHERMA
Guillaume Bianchi Show. L’azzurro conquista a Genova il primo titolo europeo della sua carriera trionfando nel torneo di fioretto.
Nulla possono contro di lui il britannico Jaimie Cook (15-8), il ceco Alexander Choupenitch (15-6), l’ungherese Daniel Dosa (15-14), lo spagnolo Carlos Llavador (15-14) e il francese Anas Anane (15-5), tutti sconfitti per la gioia del pubblico di casa (foto Federscherma).
Nello stesso tabellone si rende protagonista di una bella cavalcata anche Tommaso Marini, fermato in semifinale dal suddetto Anane e dunque vincitore della medaglia di bronzo. Bene l’Italia anche nella gara di spada femminile: sia Alberta Santuccio sia Sara Maria Kowalczyk giungono in semifinale, vengono battute rispettivamente dall’estone Katrina Lehis (poi argento) e dalla russa Ajzanat Murtazaeva (oro) e salgono insieme sul gradino più basso del podio.
Considerando anche il bronzo di Martina Batini (fioretto), l’argento di Matteo Galassi e il bronzo di Andrea Santarelli (spada), sale a sette il conto delle medaglie della Nazionale di scherma una volta terminate le prove individuali. (agc)

Charlotte: Simone Alessio domina il WT Grand Prix Challenge e ottiene il primo posto nei +80 kg
- TAEKWONDO
Simone Alessio si va ad issare sul primo gradino del podio nella giornata conclusiva del WT Grand Prix Challenge di taekwondo. Il calabrese classe 2000, bronzo olimpico ai Giochi di Parigi 2024 nei -80 kg, oro ai Mondiali in ben due occasioni prima nei -74 kg e poi nei -80 kg e con già tre primi posti in bacheca alle Grand Prix Series, ha conquistato la vittoria sul quadrato di Charlotte (Stati Uniti) nella nuova categoria di peso dei +80 kg, garantendosi anche l’accesso diretto alla Grand Prix Series di Roma 2026.
Il suo cammino è iniziato nei trentaduesimi di finale, dove ha superato il canadese Mamadou Thiam per 2-0 (16-13/16-4). Ai sedicesimi, poi, ha respinto l’assalto del messicano Carlos Sansores con un doppio 5-5 e 11-10. Negli ottavi, quindi, ha accelerato contro il brasiliano Pedro Arthur Alves chiudendo 11-7 e 13-1. Nei quarti ha controllato il bielorusso Artsiom Plonis per due volte 4-3. Nel penultimo atto ha dato spettacolo contro lo spagnolo Ivan García imponendosi con lo score di 7-5 e 14-2. Nell'incontro valevole per il titolo, infine, ha completato il suo capolavoro annientando il vice campione olimpico dei pesi massimi ovvero il britannico Caden Cunningham, costretto ad alzare bandiera bianca per 7-4 5-5 (il secondo round è stato assegnato al gigante azzurro per superiorità tecnica).
“Sicuramente sono molto soddisfatto della prestazione, a parte qualche piccola difficoltà in qualche parte di combattimento. Però sono contento perché era una kermesse di livello mondiale, mi sono qualificato a Roma – non pensavo ce ne fossero tanti di dubbi, però adesso li abbiamo eliminati tutti – e niente, sono veramente molto contento della performance perché mi sento di avere combattuto bene. Non ho perso neanche un round in sei incontri, da stamattina fino alla finale, quindi sicuramente la prestazione è stata quasi meglio del normale. Una volta che l'ho vinto combattendo bene, questo mi soddisfa”, le parole del fuoriclasse tricolore (foto World Taekwondo) al termine della prova. (agc)

La Nations League è pronta per fare tappa a Chicago: le scelte dell'Italia maschile in vista della week 2
- PALLAVOLO
Archiviata solamente da pochissime ore la prima settimana della Volleyball Nations League, per l’Italia maschile di pallavolo del commissario tecnico Ferdinando De Giorgi è già tempo di pensare alla week 2, che si terrà da mercoledì 25 a lunedì 30 giugno a Chicago (Stati Uniti). Gli azzurri, reduci da tre vittorie ed una sconfitta valide per il quarto posto nella classifica generale provvisoria con 8 punti, nella Pool 5 in programma nella metropoli dell’Illinois affronteranno nell’ordine i campioni d’Europa in carica della Polonia (mercoledì 25 giugno alle ore 19.30 italiane), la Cina (venerdì 27 alle ore 23.00), il Brasile (sabato 28 alle ore 23.00) ed infine, nella notte italiana tra domenica 29 e lunedì 30 (alle ore 02.30) i padroni di casa degli Stati Uniti.
Si ricorda che nelle fasi finali, in programma a Ningbo (Cina) da mercoledì 30 luglio fino a domenica 3 agosto, accederanno solamente le otto squadre meglio classificate al termine delle tre week della fase a gironi. La Cina è già qualificata in qualità di Paese ospitante dell’atto conclusivo indipendentemente dal suo piazzamento. Qualora per l'appunto la Cina, dunque, non dovesse rientrare tra le prime otto selezioni, passerebbe ugualmente il turno e sarebbero solo le migliori sette squadre a staccare il pass per le Finals. Di seguito la lista dei 14 azzurri convocati ed il programma con gli orari nel dettaglio. (agc)
I 14 AZZURRI CONVOCATI
PALLEGGIATORI - Simone Giannelli e Riccardo Sbertoli
CENTRALI - Lorenzo Cortesia, Gianluca Galassi, Giovanni Sanguinetti e Giovanni Gargiulo (foto Volleyball World)
SCHIACCIATORI - Alessandro Michieletto, Mattia Bottolo, Daniele Lavia e Luca Porro
OPPOSTI - Yuri Romanò e Kamil Rychlicki
LIBERI - Gabriele Laurenzano e Fabio Balaso
IL PROGRAMMA
*orari italiani
Week 2 (Pool 5 - Chicago, Stati Uniti)
Mercoledì 25 giugno - Italia-Polonia (ore 19.30)
Venerdì 27 giugno - Italia-Cina (ore 23.00)
Sabato 28 giugno - Italia-Brasile (ore 23.00)
Lunedì 30 giugno - Italia-Stati Uniti (ore 02.30)

Europei di Genova: Matteo Galassi d'argento nella spada maschile, bronzo per Andrea Santarelli
- SCHERMA
La Nazionale di scherma raggiunge la quota di tre podi nella seconda giornata di Campionati Europei di Genova. Dopo la terza posizione di Martina Batini nel fioretto femminile, infatti, nel capoluogo ligure si sono assicurati una medaglia anche Matteo Galassi (al debutto in un torneo continentale a livello senior) e Andrea Santarelli, vincitori rispettivamente dell’argento e del bronzo dopo il tabellone individuale da 64 di spada maschile.
Il ventenne di Cervia ha esordito con tre vittorie sudate ai danni del lussemburghese Flavio Giannotte (15-14), del portoghese Miguel Frazao (15-13) e del ceco Michal Cupr (15-12). Lo stato di fiducia è salito in modo ulteriore tra quarti di finale e semifinale, dove ha eliminato rispettivamente lo svizzero Ian Hauri (15-9) ed il connazionale Andrea Santarelli (15-8), relegandolo sul gradino più basso del podio insieme al magiaro Gergely Siklosi. Nell’atto conclusivo purtroppo c’è stato nulla da fare per l’italiano. Quest'ultimo, infatti, è stato costretto ad arrendersi di fronte all’ucraino Roman Svichkar, riuscito a scappare via nella parte finale del match e a chiudere i conti in proprio favore con il punteggio di 15-11. Per il romagnolo (foto Augusto Bizzi/Federscherma), il più giovane della spedizione azzurra atterrata in Liguria, si tratta del primo podio della carriera a livello europeo.
Il trentaduenne di Foligno invece, prima di alzare bandiera bianca nel penultimo atto di fronte al meno esperto compagno di squadra, ha estromesso nell’ordine l’atleta individuale neutrale Kirill Gurov (15-10), il portoghese Max Rod (15-10), l’estone Sten Priinits (15-6) e l’altro azzurro Valerio Cuomo (15-9). Il terzo posto messo a segno nella serata odierna per lui rappresenta un ritorno sul podio individuale di una kermesse continentale dopo l’argento conquistato nell’edizione del 2019 a Düsseldorf (Germania). (agc)

Salto in lungo: Larissa Iapichino debutta in Diamond League con un secondo posto a Stoccolma
- ATLETICA
È iniziata in maniera positiva la Diamond League di Larissa Iapichino. L’azzurra classe 2002 infatti, al suo primo confronto internazionale della stagione outdoor, ha chiuso al secondo posto il contest femminile di salto in lungo andato in scena in quel di Stoccolma (Svezia), cornice della settima tappa del massimo circuito itinerante di atletica leggera.
La fuoriclasse di Borgo San Lorenzo (foto Grana/FIDAL) ha piazzato il miglior balzo della serata al terzo turno (6.90 con vento di 3.6) dopo un altro salto ventoso di 6.89 (2.5) ed un nullo, prima di realizzare un 6.66 (2.7) e due misure importanti con vento nella norma ovvero 6.82 (1.8) e 6.85 (1.0). Il successo è andato alla saltatrice a stelle e strisce Tara Davis-Woodhall, campionessa olimpica in carica, trionfatrice in virtù del 7.05 (1.3) messo a segno nel salto di apertura e con cui è riuscita a mettere pressione sin da subito a tutte le avversarie. Terza l’altra statunitense Jasmine Moore con 6.76 (2.4) mentre si è fermata ai piedi del podio con 6.75 (+0.7) la tedesca Malaika Mihambo.
Sempre in ambito femminile c’è da rimarcare anche il record italiano di Giada Carmassi nei 100 metri ostacoli. L’azzurra ha tagliato il traguardo in sesta piazza con il tempo di 12.69, con cui ha migliorato il 12.75 di Luminosa Bogliolo ottenuto nella semifinale olimpica di Tokyo 2020. Per la friulana si tratta del primo primato nazionale della carriera. I tre gradini del podio se li sono spartiti l’americana Grace Stark (prima in 12.33), la giamaicana Ackera Nugent (seconda in 12.37) e l’olandese Nadine Visser (terza in 12.49).
Da segnalare, infine, anche l'ottimo secondo posto di Federico Riva nei 1.500 metri maschili, gara non valevole ai fini della classifica di Diamond League. Il capitolino, fresco del nuovo record italiano del miglio fatto registrare soltanto pochi giorni prima nella tappa di Oslo (Norvegia), ha tagliato l’arrivo con il crono di 3:32.17, cedendo solamente al corridore svedese Samuel Pihlström (primo in 3:31.53) mentre ha chiuso terzo il danese Kristian Uldbjerg Hansen (3:32.60). (agc)

Papa Leone XIV chiude il Giubileo degli sportivi, "Sport mezzo prezioso di formazione umana"
- A SAN PIETRO
Lo sport porta in sé il riflesso della bellezza di Dio. È un messaggio potente quello che dà Papa Leone XIV durante la celebrazione eucaristica nella solennità della Santissima Trinità e a conclusione del Giubileo degli sportivi. Nella Basilica di San Pietro sono presenti tutte le anime che compongono il mondo CONI: dalle Federazioni Sportive Nazionali alle Discipline Sportive Associate, dagli Enti di Promozione Sportiva alle Associazioni Benemerite. Presente il Presidente del CIO, Thomas Bach seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA, Gordon Hayward che già ieri avevano animato la tavola rotonda svoltasi al Villaggio dello Sport allestito dal CONI a Piazza del Popolo in occasione della Giornata Nazionale dello Sport che quest'anno è stata posticipata proprio per le celebrazioni giubilari.
Presente, inoltre, tra i numerosi dirigenti e presidenti degli organismi sportivi, Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.
“Il binomio Trinità-sport non è esattamente di uso comune – le parole di Prevost durante l’omelia -, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana, infatti, porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto, Dio non è statico, non è chiuso in sé. È comunione, viva relazione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e si apre all'umanità e al mondo”.
“Lo sport - ha spiegato il Pontefice (foto ANSA e CONI) - può aiutarci a incontrare Dio Trinità, perché richiede un movimento dell’io verso l'altro, certamente esteriore, ma anche e soprattutto interiore. Senza questo si riduce a una sterile competizione di egoismi. Pensiamo a un'espressione che nella lingua italiana si mostra comunemente per incitare gli atleti durante le gare. Gli spettatori gridano ‘dai’, forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, è l'imperativo del verbo dare. E questo può farci riflettere. Non si tratta solo di dare una prestazione visiva, magari straordinaria, ma di dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli atleti, per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri i cari, per gli allenatori, per i collaboratori, per il pubblico e anche per gli avversari. E se si è veramente sportivo, questo vale al di là del risultato”. Leone XIV ha quindi ricordato le parole di San Giovanni Paolo II, “uno sportivo” che definiva lo sport “gioia di vita”.
Il Pontefice ha quindi elencato tre motivi che rendono lo sport oggi “un mezzo prezioso di formazione umana e cristiana”. “In primo luogo – ha detto -, in una società segnata dalla solitudine, in cui l'individualismo esasperato ha spostato il baricentro dal noi all’io, finendo per ignorare l'altro, lo sport, specialmente quando è di squadra, insegna il valore della collaborazione, del camminare insieme. Di quel condividere che, come abbiamo detto, è al cuore stesso della vita di Dio, può così diventare uno strumento importante di ricomposizione ed incontro tra i popoli, nelle comunità, negli ambienti scolastici e lavorativi, nelle famiglie. In secondo luogo, in una società sempre più digitale, in cui le tecnologie, pur avvicinando persone lontane, spesso allontanano chi sta vicino, lo sport favorisce la concretezza dello stare insieme. Così, contro la tentazione di fuggire in mondi virtuali, esso aiuta a mantenere un sano contatto con la natura e con la vita concreta. In terzo luogo, in una società competitiva, dove sembra che solo i forti e i vincenti meritino di vivere, lo sport insegna anche a perdere, mettendo l'uomo a confronto con una delle verità più profonde della sua condizione: la fragilità. Il limite, l'imperfezione, questo è importante, perché è dall'esperienza di questa fragilità che ci si apre alla speranza. L'atleta che non sbaglia mai, che non perde mai, non esiste. I campioni non sono macchine, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi”.
Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”. (agc)
Coppa del Mondo: Chiara Sabattini chiude al secondo posto nel kayak cross di Pau
- CANOA SLALOM
Primo podio stagionale per la Nazionale di canoa slalom nell’edizione 2025 della Coppa del Mondo. La firma è quella di Chiara Sabattini, che nella giornata di chiusura della seconda tappa ha conquistato la piazza d’onore nel kayak cross femminile, specialità che l’estate scorsa ha fatto il suo esordio olimpico in occasione dei Giochi di Parigi 2024.
Il percorso della trentunenne genovese tra le rapide del Pau-Pyrénées Whitewater Stadium, situato nella stessa cittadina transalpina, è iniziato con il 19° tempo (62”21) fatto registrare nei time trial della mattina. L’azzurra si è poi assicurata la quinta batteria mentre nel terzo quarto di finale e nella seconda semifinale si è piazzata entrambe le volte seconda, in quest’ultimo caso precedendo all'arrivo una pluricampionessa olimpica come l’australiana Jessica Fox. La ligure (foto FICK) si è confermata ad un alto livello anche nella finale riservata alle migliori quattro canoiste. Qui, infatti, ha chiuso al secondo posto ponendosi in mezzo fra le due spagnole Miren Lazkano (prima) e Maialen Chourraut (terza), retrocessa per aver tralasciato una porta. Ai piedi del podio, infine, la ceca Olga Samkova (quarta), penalizzata anche lei dopo avere spostato una delle porte sul percorso. (agc)
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