Comunicato della Giunta Nazionale
- CONI
Si è tenuta questa mattina al Foro Italico a Roma la 1164ª riunione della Giunta Nazionale CONI che ha iniziato con un saluto introduttivo del Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, eletto nel Consiglio Nazionale del CONI lo scorso 26 giugno.
I lavori sono stati aperti con l’approvazione dei verbali delle precedenti riunioni del 22 maggio e del 26 giugno. Buonfiglio ha informato la Giunta degli incontri unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati, avuti nei primi giorni post elezione con i Ministri Andrea Abodi e Giancarlo Giorgetti, nonché con i vertici di Sport e Salute, Marco Mezzaroma e Diego Nepi, per l’avvio di una nuova e proficua collaborazione.
Vista la situazione venutasi a creare all’interno della Federazione Italiana Pentathlon Moderno con la sospensione in primo grado del Presidente federale Fabrizio Bittner e le dimissioni della vicepresidente Federica Bondioli, la Giunta, ai sensi dell’art. 7 comma 5 lettera f) dello Statuto CONI, ha deliberato il Commissariamento della Federazione Italiana Pentathlon Moderno nominando commissario il Generale di Brigata Gianni Massimo Cuneo che si avvarrà come vice commissario del pluricampione olimpico di pentathlon, Daniele Masala, per la parte sportiva.
Approvati i progetti di sostenibilità del 2025 per le federazioni in condivisione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, attraverso un protocollo d’intesa firmato nel 2024 e portato avanti dal Sottosegretario Claudio Barbaro. Varata la squadra che parteciperà a Skopje agli EYOF dal 20 al 27 luglio, con Capo Delegazione Elisa Santoni, e vice Alessio Boggiatto e Pauline Mellet.
Nominati i portabandiera dei World Games che si svolgeranno a Chengdu dal 7 al 17 agosto. Saranno il karateka Angelo Crescenzo e l’arciera Chiara Rebagliati.
È stato comunicato che il Presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi si è dimesso da componente del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. La Giunta lo ha ringraziato per il lavoro svolto e lo ha sostituito con Andrea Mancino, presidente della Federazione Italiana Biliardo Sportivo e Bowling. Approvata la nomina a Presidenti Onorari di due Comitati Regionali CONI: Domenico Ignozza per l’Umbria e Giorgio Brandolin per il Friuli Venezia Giulia. Dopo aver esaminato una lunga serie di altri temi di carattere organizzativo e amministrativo, la Giunta ha concluso i propri lavori alle ore 11.20. (foto Ferdinando Mezzelani GMT)
Scelta la squadra per l'EYOF, 116 azzurri a Skopje
- FESTIVAL OLIMPICO GIOVENTÙ EUROPEA
Scelta la squadra azzurra che prenderà parte alla diciottesima edizione estiva del Festival Olimpico della Gioventù Europea in programma dal 20 al 26 luglio in Macedonia. Nella giornata di oggi, infatti, la Giunta Nazionale del CONI ha deliberato la composizione della missione italiana che questo sabato raggiungerà Skopje. Capo Delegazione azzurro è Elisa Santoni, mentre i vice sono Alessio Boggiatto e Pauline Mellet.
Con oltre 30 anni di tradizione, l’EYOF è il più grande evento multisportivo europeo dedicato ai giovani atleti dai 14 ai 18 anni. Il Festival, che si svolge sotto l'egida dei Comitati Olimpici Europei, offre ai giovani atleti il primo assaggio di olimpismo e consente loro di acquisire un'esperienza preziosa in vista di future competizioni nel percorso verso i Giochi Olimpici.
L'edizione estiva dell’EYOF Skopje 2025 accoglierà oltre 4.000 atleti e membri delle delegazioni provenienti da 49 Comitati Olimpici Nazionali europei. Tre le città che ospiteranno le competizioni: oltre alla capitale macedone, la città di Kumanovo farà da scenario alle gare di ciclismo e pallacanestro mentre ad Osijek, in Croazia, andranno in scena le prove di ginnastica artistica. L’Italia Team è presente in dodici delle quindici discipline in programma – assente nella pallacanestro, nel 3x3 e nella pallamano – con un totale di 116 azzurrini (60 ragazzi e 56 ragazze).
Nella squadra di pallavolo è presente Arianna Bovolenta, figlia del compianto Vigor, argento olimpico ad Atlanta 1996, e di Federica Lisi, anch’ella pallavolista. Arianna è sorella di Alessandro, medaglia d’oro agli EYOF di Banská Bystrica 2022 e attuale componente della nazionale allenata da Fefè De Giorgi. Figlie d’arte anche le compagne di squadra Vanessa Hernandez, il cui papà Osvaldo ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Olimpici con Cuba e ha vinto uno Scudetto con la Piaggio Roma nel 2000, e Stella Caruso, figlia di Guendalina Buffon, ex azzurra del volley e sorella di Gianluigi Buffon.
Nella passata edizione, disputata a Maribor in Slovenia, l’Italia fu capace di concludere al primo posto nel medagliere per nazioni con un totale di 46 podi (16 ori, 18 argenti e 12 bronzo).
Il Festival Olimpico della Gioventù Europea si conferma inoltre come appuntamento estivo della programmazione dell’ItaliaTeamTV, piattaforma OTT del CONI, che darà ampia copertura alle gare dei giovani azzurri.
La squadra italiana per Skopje 2025
ATLETICA (28 totali: 12 donne e 16 uomini)
Valentina Adamo, Sophie Barbagallo, Ylenia Bernardo, Caterina Caligiana, Margherita Castellani, Kelly Ann Maevane Dualla Edimo, Laura Frattaroli, Sofia Marcucci, Lovely Giusti, Isabella Pastore, Beatrice Stagnaro, Alessia Succo, Mattia Bartolini, Gabriele Belardi, Matteo Berardo, Juan Jose Caggia, Umed Caraccio, Luca Cavazzuti, Antony Del Pioluogo, Tamirat Del Prete, Leonardo Di Mugno, Edwin Fermin Galvan, Enrico Galloni, Diego Mancini, Marco Mangani, Matteo Sorci, Filippo Vedana, Nicolò Vidal
BADMINTON (2 totali: 1 donna e 1 uomo)
Margherita Tognetti, Alessio Catalfamo
CANOA (4 totali: 2 donne e 2 uomini)
Elisa Montaldo, Vittoria Cuignon, Elias Costa, Dennis Fina
CICLISMO (8 totali: 4 donne e 4 uomini)
Anna Bonassi, Matilde Carretta, Jolanda Sambi, Mariachiara Signorelli (MTB), Tommaso Cingolani, Riccardo Longo, Brian Paris, Walter Vaglio (MTB)
GINNASTICA ARTISTICA (6 totali: 3 donne e 3 uomini)
Sofia Bianchi, Mia Proietti, Giulia Santinato. Pietro Mazzola, Ivan Rigon, Riccardo Ruggeri
JUDO (12 totali: 6 donne e 6 uomini)
Iulia Airola Granaci, Marika Cavaglià, Anita Comba, Aurora Ferro, Flavia Gresi, Elisa Palermo, Antonio Capezzuto, Michele Corsica, Giuseppe Gesuele, Thomas Ghidoni, Simone Iurato, Erik Semanjaku
NUOTO (16 totali: 8 donne e 8 uomini)
Giorgia Barozzi, Sofia Biagi, Lucrezia Boncio, Alessandra Mao, Michelle Montagnini, Sofia Napoli, Hannah Oberhauser, Giorgia Punturieri, Jacopo Apicerni, Boris Bandiera, Francesco Cecconi, Davide D'Elia, Daniele Fiorelli, Vincenzo Maniaci, Giorgio Sartori, Luca Soriani
PALLAVOLO (24 totali: 12 donne e 12 uomini)
Arianna Bovolenta, Stella Caruso, Stella Cornelli, Virginia Di Napoli, Julia Gordon, Sara Grossi, Alice Guerra, Vanessa Hernandez Suarez, Alessia Manda, Perla Massaglia, Lisa Dharma Monari Gamba, Miranda Vittoria Zanella, Gabriele Arcifa, Pietro Carlo Bevilacqua, Martino Bigozzi, Vittorio Bonandrini, Diego Bussolari, Gioele Costa, Francesco Crosato, Riccardo Della Ventura, Gioele Imperato, Nicola Massari, Edoardo Trotta, Pietro Valgiovio
TAEKWONDO (10 totali: 5 donne e 5 uomini)
Anna Frassica, Ludovica Fugazza, Virginia Lampis, Emanuela Palmisano, Lucia Pezzolla, Francesco Destino, Hamza Laantri, Gabriele Fernando Rosato, Nicolò Sevagian, Abderrahman Touiar
TENNISTAVOLO (2 totali: 1 donna e 1 uomo)
Laura Alba Pinna, Erik Paulina
TIRO A SEGNO (4 totali: 2 donne e 2 uomini)
Alice Bruno, Agnese Formieri, Alessandro Lonardi, Loris Quarta
Scelti i portabandiera per i World Games, Chiara Rebagliati ed Angelo Crescenzo guidano la delegazione azzurra
- IN CINA
Saranno il karateka Angelo Crescenzo e l’arciera Chiara Rebagliati a guidare la delegazione italiana nella cerimonia d’apertura della 12ª edizione dei World Games, in programma dal 7 al 17 agosto 2025 a Chengdu, in Cina. La designazione ufficiale dei due portabandiera è stata deliberata oggi dalla Giunta Nazionale del CONI.
La rassegna multisportiva, riservata alle discipline non presenti nel programma olimpico, vedrà impegnati atleti di tutto il mondo in 34 sport, 60 discipline e 256 eventi da medaglia. Ad ospitarla sarà Chengdu, megalopoli da oltre 20 milioni di abitanti nel sud-ovest della Cina, capitale della provincia del Sichuan. Per la terza volta nella storia l’evento si svolgerà in Asia, dopo Akita 2001 (Giappone) e Kaohsiung 2009 (Taiwan), scrivendo un nuovo capitolo della manifestazione nata nel 1981.
Angelo Crescenzo, nato a Sarno nel 1993, è uno dei volti più noti del karate azzurro. Campione del mondo nel 2018 e d’Europa nel 2023, ha conquistato il bronzo ai World Games di Birmingham 2022, dimostrando una continuità di rendimento ai massimi livelli nella categoria 60 kg.
Chiara Rebagliati, classe 1997 e originaria di Savona, rappresenta una delle punte di diamante del tiro con l’arco italiano. Dopo l’esperienza a Tokyo 2020 e una lunga serie di successi in campo internazionale, arriva a Chengdu con ambizioni importanti nell’arco ricurvo femminile.
L’Italia si presenta alla rassegna cinese con l’obiettivo di confermare il proprio ruolo da protagonista negli sport emergenti.
Chiara Rebagliati (Savona, 23 gennaio 1997) è un’atleta italiana di tiro con l’arco, la cui specialità è il ricurvo. Cresciuta sportivamente negli Arcieri Cinque Stelle, è tesserata nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro. Scopre l’arco durante un viaggio con i suoi genitori all’età di 10 anni, quando passa di fronte a un campo di tiro, scocca le prime frecce e se ne innamora subito a tal punto da mettere da parte la danza. Dotata di grande precisione e determinazione, si afferma presto come uno dei volti più rappresentativi del movimento arcieristico italiano.
Nel corso della carriera ottiene traguardi notevoli sia a livello giovanile che assoluto, distinguendosi in maniera particolare nel tiro di campagna e nelle competizioni internazionali. Campionessa mondiale ed europea individuale e a squadre nel tiro di campagna, nel suo palmarès c’è spazio anche per il titolo vinto in occasione dei World Games 2022, l’argento a squadre ai Giochi del Mediterraneo 2022 e il doppio bronzo, individuale e a squadre, ai Giochi Europei 2023, oltre ai numerosi podi collezionati tra Coppa del Mondo, Grand Prix e Campionati Italiani. Due le partecipazioni ai Giochi Olimpici, Tokyo 2020 e Parigi 2024: in Francia raggiunge gli ottavi di finale nel tabellone individuale prendendo parte anche alla prova a squadre miste insieme a Mauro Nespoli.
Studentessa di Giurisprudenza presso l’Università dell’Insubria, viene eletta atleta dell’anno FITARCO per il biennio 2021-2022 e premiata nel 2025 tra le ‘Stelle nello Sport’ liguri. Oltre all’attività agonistica, si dedica anche all’insegnamento del tiro con l’arco in qualità di allenatrice e nel tempo libero si diletta ai fornelli ed ascolta musica. Quando tira si concentra solamente su sé stessa: ci sono soltanto lei, l’arco e il bersaglio da centrare.
Angelo Crescenzo (Sarno, provincia di Salerno, 5 agosto 1993) è uno dei più affermati karateka italiani a livello internazionale, specialista del kumite nella categoria fino a 60 kg. Si avvicina alle arti marziali in tenera età, iniziando con la kickboxing per poi passare a 10 anni al karate (già praticato dal fratello Michele) entrando a far parte dello Shirai Club San Valentino sotto la guida del maestro Antonio Califano. Estremamente talentuoso, spinto da una grandissima passione colleziona subito ottimi risultati e riesce ad entrare in Nazionale da appena sedicenne.
Successo dopo successo, il suo trionfo più prestigioso è datato 2018, quando conquista la medaglia d’oro ai Mondiali di Madrid diventando il primo italiano a laurearsi campione iridato nella sua categoria. A Dubai 2021 (argento) e Budapest 2023 (bronzo) le altre medaglie del suo palmarès mondiale. Tre anche i suoi podi agli Europei: la vittoria di Guadalajara 2023, l’argento nella stessa città messicana nel 2019 e sempre l’argento un anno prima a Novi Sad. Nella sua bacheca, inoltre, i bronzi ai Giochi Europei di Minsk 2019 e Cracovia 2023.
Grazie alla costanza nei risultati e a una condotta impeccabile anche durante il complica biennio della pandemia da Covid-19, Crescenzo corona il sogno di qualificarsi ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, dove gareggia nella categoria –67 kg uscendo al primo turno.
Noto per la sua velocità, l’esplosività nei contrattacchi e un’eccellente preparazione atletica, è tesserato per il gruppo sportivo dell’Esercito e rappresenta un punto di riferimento per il mondo del karate. Il suo stile aggressivo ma sempre controllato, unito a una forte etica del lavoro e a una continua ricerca del miglioramento, lo rende uno degli atleti più completi e rispettati del panorama mondiale.
Sinner annienta Alcaraz ed è il primo azzurro a trionfare a Wimbledon. Buonfiglio: "Entusiasmante, è un fenomeno"
- TENNIS
Jannik Sinner si prende la sua rivincita su Carlos Alcaraz e riscrive la storia del tennis italiano sull’erba di Wimbledon, il terzo e penultimo Slam della stagione. A poco più di un mese di distanza dal titanico scontro disputato sulla terra rossa del Roland Garros e durato ben cinque ore e mezza (l'ultimo atto più lungo di sempre per il Major parigino) in cui ad imporsi fu lo spagnolo al super tie-break del quinto set dopo aver cancellato tre match point di fila (al servizio c’era l’iberico) nel nono game del quarto parziale, infatti, a prendersi l’ultima parola a Londra questa volta è stato il leader della classifica mondiale che, al termine di un cammino affatto privo di insidie, nella finale dei Championships ha avuto la meglio nei confronti dell’allievo di Juan Carlos Ferrero in quattro set (rimontandone uno di svantaggio) con lo score di 4-6 6-4 6-4 6-4 e dopo tre ore e sei minuti di contesa.
È lui, dunque, il primo singolarista azzurro (uomo o donna) di ogni epoca ad innalzare al cielo il trofeo a Church Road dopo le finali perse negli ultimi anni sia da Matteo Berrettini (2021) sia da Jasmine Paolini (2024). Per il ventitreenne di Sesto Pusteria si tratta del quarto titolo in carriera (il secondo stagionale) in un appuntamento di questa caratura dopo il doppio sigillo firmato agli Australian Open (2024 e 2025) e quello conquistato agli US Open (2024). Agganciati nella speciale graduatoria altri nove grandi campioni quali sono l’argentino Guillermo Vilas, gli statunitensi Jim Courier e Robert Wrenn, il britannico Reginald Doherty, il francese Jean Borotra, l’altro americano Frank Parker, gli australiani Lew Hoad e Ashley Cooper e lo spagnolo Manuel Santana. Quello odierno, inoltre, rappresenta il suo 20° successo personale a livello di circuito maggiore nonché il secondo di quest’annata dopo la suddetta vittoria messa a segno in quel di Melbourne nel mese di gennaio. Sono cinque su tredici adesso le vittorie di Sinner (foto ANSA) contro Alcaraz che, in virtù di cinque partite vinte consecutivamente, non usciva sconfitto contro il nativo di San Candido dall’ottobre del 2023 (semifinale dell’ATP 500 di Pechino).
"È entusiasmante, un fenomeno, un ragazzo semplice e determinato sul tetto del mondo", ha dichiarato il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio commentando il successo di Sinner. "Mi è dispiaciuto non poter andarci, non c'erano aerei per rientrare domani, giorno di Giunta Nazionale", ha aggiunto. "Appena posso vorrei conoscerlo di persona".

Nel primo set l’altoatesino parte forte, leva la battuta al rivale nel quinto gioco e sale fino al 4-2. In questo momento, però, si scompone e, complici le troppe seconde di servizio, riconsegna il break conquistato in precedenza sia nell’ottavo sia nel decimo game, subisce un parziale di 0-4 e permette ad Alcaraz di porre la firma sulla frazione di apertura. Il secondo set si apre con il break di Sinner, che cancella subito la palla del contro-break e si porta sul 2-0. Nel settimo game l’azzurro non sfrutta un’occasione del doppio break ma tre giochi più tardi, con la battuta a disposizione, si esalta con il suo dritto e non ha grandi patemi nel riportare la situazione in perfetta parità.
L’impeto di Jannik non si placa e nel gioco inaugurale del terzo set ha subito due palle break per partire con il naso avanti. Lo spagnolo si difende e poi occorre attendere addirittura il nono game per un allungo, con il tennista tricolore che strappa la battuta all’iberico a 30 e dopo il cambio di campo chiude in proprio favore la questione. Il parziale appena perso logora dal punto di vista mentale Alcaraz, che nel terzo gioco del quarto set cede ancora il servizio all'azzurro. Nell'ottavo game il numero uno del mondo, sotto 15-40, sfrutta una prima esterna vincente ed un errore di dritto in lunghezza del campione in carica del Roland Garros per involarsi sul 5-3. È l'ultimo scoglio di queste due settimane. Nel decimo gioco, infatti, l'allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill sale in un amen sul 40-0, scaccia i fantasmi parigini e (alla seconda palla match a disposizione) non fallisce l'appuntamento con un'altra indelebile pagina di storia.
"La sconfitta di Parigi è stata durissima da digerire, però non importa come vinci o come perdi nei tornei importanti. Devi capire immediatamente cosa quello che non ha funzionato e lavorarci sopra: è uno dei motivi per cui sono qua con questo trofeo in mano. Sono grato per essere in salute ed essere circondato da quelle persone che sono importanti per me. L'ultimo game ho servito molto bene, sono contento per questo. Sono felice di essere riuscito a controllare i nervi, la sfida poteva cambiare in ogni istante. Voglio ringraziare il mio team e tutti quelli che sono venuti per me in questa giornata così speciale. Continuerò a insistere per diventare un tennista migliore ma anche una persona migliore", le prime dichiarazioni di un sorridente Sinner al termine della finale. (agc)
Lead: Filip Schenk chiude terzo nella tappa di Chamonix e firma il primo podio in Coppa del Mondo
- ARRAMPICATA SPORTIVA
Primo podio in carriera in Coppa del Mondo per Filip Schenk. Nella tappa di Chamonix (Francia), una delle più iconiche del massimo circuito internazionale, il venticinquenne di Santa Cristina di Val Gardena ha concluso in terza piazza nella lead, una delle tre specialità dell’arrampicata sportiva che ai prossimi Giochi di Los Angeles 2028 rappresenterà un evento singolo da medaglia dopo essere stata inserita nel programma di Parigi 2024 in combinata con il boulder (boulder & lead).
Ventesimo al termine delle qualificazioni (20.87) sulla parete situata ai piedi del Monte Bianco, l’azzurro (foto IFSC) si è reso protagonista di un’eccezionale prova in semifinale, conclusa soltanto alla presa 37+ che gli è valsa per la quinta posizione. Hanno fatto come il nostro portacolori anche il giapponese Sorato Anraku, l’altro nipponico Shion Omata e lo statunitense Colin Duffy, che lo hanno però preceduto a causa del loro miglior piazzamento nella sessione preliminare. Nell’atto conclusivo il climber bolzanino non ha smesso di brillare archiviando la sua scalata con un fantastico 43+, lo stesso score dello spagnolo Alberto Ginés Lòpez, avanzato sul secondo gradino del podio in quanto vincitore del penultimo atto con lo score di 39. Ad alzare le braccia al cielo è stato il già citato Anraku (primo), unico degli otto finalisti in grado di raggiungere il TOP. (agc)
Giro d'Italia: Elisa Longo Borghini si regala il bis e vince il titolo per la seconda edizione consecutiva
- CICLISMO
Per la seconda edizione di fila c’è una mai doma Elisa Longo Borghini sul gradino più alto del podio del Giro d’Italia Women, storico appuntamento che appartiene all’UCI Women’s World Tour di ciclismo su strada ed ormai giunto alla 36ª edizione. Dopo il sigillo piazzato nel 2024, infatti, l’attuale leader dell’UAE Team ADQ, sotto cui è passata lo scorso ottobre dopo i sei anni tra le file della Lidl-Trek, ha conquistato il primo posto anche quest’anno, tingendosi nuovamente con l'iconica maglia rosa al termine dell’ottava e ultima tappa in programma, tracciato di 134 km con partenza da Forlì e arrivo nel suggestivo scenario dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
La plurimedagliata olimpica, mondiale ed europea (foto ANSA), dopo essersi piazzata al terzo posto nella cronometro di apertura a Bergamo e seconda sia nella quarta (Castello Tesino-Pianezze) sia nella cruciale settima e penultima tappa (Fermignano-Monte Nerone) dove ha levato la leadership a Marlen Reusser, si è presentata ai blocchi dell’ultimo atto con un vantaggio piuttosto rassicurante di 22” da mantenere nei confronti della ciclista elvetica. Nel closing domenicale alla campionessa di Ornavasso è bastato tagliare la linea di arrivo al quarto posto (+0:08), praticamente a fianco della stessa Reusser (terza con +0:08), con la vittoria di tappa che è andata alla tedesca Liane Lippert (prima in 3:40:07) di fronte all’olandese Anna van der Breggen (seconda con lo stesso tempo).
Per quanto riguarda la classifica generale, quindi, il titolo è andato alla nativa di Verbania (24:37:03), che ha preceduto Reusser (seconda con +0:18) e l’australiana Sarah Gigante (terza con +1:11). In casa Italia c’è da rimarcare anche la bella top-10 per Barbara Malcotti (ottava con +4:44). La piemontese, dunque, è la prima azzurra ad imporsi al Giro per due anni di fila dai tempi di Fabiana Luperini, che riuscì a centrare il poker dal 1995 al 1998 oltre ad arrivare in vetta anche nel 2008. Per i colori azzurri, invece, si tratta del 10° successo (a guidare questa speciale graduatoria sono i Paesi Bassi con 11).
“È stato un cammino davvero incredibile insieme alla squadra. Siamo andati sempre a tutta e ci abbiamo creduto ogni giorno. Ieri in particolare è stata durissima ma adesso ci portiamo a casa questa vittoria, che è il risultato di giorni e giorni di allenamenti. Non potrei essere più grata di ora alle mie compagne perché in questo momento indosso la maglia rosa è solamente merito loro. Quest'ggi ero molto concentrata nel controllo su Marlen Reusser. Quando ho visto che non scattava ho continuato a seguirla, potendo correre anche in maniera più spensierata e meno tesa anche se comunque è stato molto stressante e quasi mai ho potuto staccare la spina. È davvero incredibile”, il commento di un'emozionata Longo Borghini dopo la tappa di chiusura. (agc)
Trap, l'Italia cala il tris di podi in Coppa del Mondo a Lonato: trionfo di Pellielo nella gara maschile
- TIRO A VOLO
Può festeggiare la Nazionale di tiro a volo sulle pedane di Lonato del Garda. Nella penultima giornata di gare del quarto atto stagionale della Coppa del Mondo, infatti, l'Italia del direttore tecnico Marco Conti si è presa le luci della ribalta, archiviando le due finali individuali del trap con il ricco bottino di tre podi.
L’eterno Giovanni Pellielo (55 anni) ha conquistato il successo nella gara maschile, che ha visto rientrare nella top-3 anche l’altro azzurro Mauro De Filippis. Terzo (124/125 +0) e primo (124/125 +6) dopo la doppia sessione preliminare, i due italiani hanno avuto l'accesso per l'ultimo atto riservato ai migliori sei, dove si sono contesi i primi due gradini del podio nell’ultima serie da 10 colpi da un lato il fenomeno vercellese e dall'altro il britannico Matthew Coward-Holley (arrivati al duello conclusivo appaiati in parità a quota 38). L’esperienza di ‘Johnny’ ha avuto la meglio, permettendogli di ottenere il primo posto con il fantastico score di 48/50 ai danni del tiratore inglese (secondo con 46/50). Alle loro spalle si è piazzato il tarantino (terzo con 36/40), tornato sul podio individuale dopo la piazza d’onore maturata nella seconda prova di Lima (Perù). Per Pellielo quello del pomeriggio odierno rappresenta il 17° successo in carriera in Coppa del Mondo nonché il terzo sulle pedane bresciane dopo quelli conquistati nel 1992 e nel 2003. De Filippis, invece, ha agguantato il suo nono podio di sempre sul massimo circuito internazionale, il settimo a titolo personale. Tra le fila dell'Italia c'è da rimarcare anche la sesta piazza di Massimo Fabbrizi (18/25), il terzo ed ultimo azzurro capace di staccare il pass per la finalissima (foto FITAV).
Nella competizione femminile, quindi, è stata una prova convincente quella di Silvana Maria Stanco che, dopo il successo firmato nella seconda tappa di Lima (Perù), ha chiuso al secondo posto. Prima al termine delle qualificazioni (121/125), l’argento olimpico di Châteauroux è andata a lottare per il titolo nella serie conclusiva da 10 colpi, alla quale è arrivata con un ritardo di tre piattelli (35-38) rispetto all’australiana Laetisha Scanlan. Alla fine il successo se lo è meritato la tiratrice aussie (45/50), con l’irpina che si è dovuta accontentare della piazza d’onore con il punteggio di 43/50. Sul gradino più basso del podio si è andata a posizionare l’atleta individuale neutrale Lada Denisova (terza con 34/40). Per la nostra portacolori si tratta del 16° podio di sempre sul massimo circuito internazionale nonché del nono a livello individuale. (agc)

Diamond League: Andy Diaz chiude terzo la gara di salto triplo di Montecarlo
- ATLETICA
C’è Andy Diaz sul podio della decima tappa di Diamond League, ospitata da Montecarlo.
Il bronzo olimpico, campione mondiale ed europeo indoor di salto triplo si piazza al terzo posto con 17,19 all'ultimo tentativo (+1.6), con una buona serie comprendente anche 17,15 (+1.0), 17,10 (+0.5) e un 17,05 appena ventoso (+2.3) dopo un nullo iniziale e la rinuncia al quinto turno.
È la prima volta che Diaz, non ancora in condizione ottimale, non trionfa in una gara di Diamond League dopo i successi di Firenze (record italiano con 17,75), Xiamen e Eugene nel 2023 e quello nel Golden Gala 2024 di Roma.
Nel Principato di Monaco la vittoria va al giamaicano Jordan Scott, che si esalta con doppio primato personale (17,44/+0.4 e 17,52/+1.9) davanti all'algerino Yasser Triki (17,23). Azzurro (foto ANSA) sul gradino più basso del podio. (agc)
iQFOiL: Nicolò Renna vince la medaglia di bronzo ad Aarhus e ottiene il terzo podio di fila ai Mondiali
- VELA
Per la terza edizione di fila Nicolò Renna è salito sul podio ai Campionati Mondiali di iQFOiL, i primi del nuovo quadriennio olimpico che avrà il proprio culmine nell’estate del 2028 con i Giochi di Los Angeles. Dopo il terzo posto ottenuto a L’Aia (Paesi Bassi) nel 2023 e il titolo conquistato lo scorso anno in quel di Lanzarote (Spagna), infatti, il torbolano classe 2001 ha posto la firma su un'altra medaglia di bronzo nelle acque dell’International Sailing Centre di Aarhus (Danimarca).
Il windsurfer trentino (foto Sailing Energy), in un torneo iridato caratterizzato per ampi tratti dall’assenza di vento (gli organizzatori sono stati costretti ad annullare le regate della seconda e quinta giornata), ha terminato le 12 prove di Opening Series sulla piazza d’onore (45 punti netti), preceduto soltanto di misura dal britannico Andy Brown (44). Per il giovane azzurro, dunque, si è materializzata la qualifica diretta per la Grand Final riservata ai migliori quattro velisti, senza il peso di dover passare attraverso i quarti di finale e l’eventuale semifinale.
Nell’atto conclusivo (già munito di una vittoria di ufficio in qualità di leader della fase preliminare) il primo a raggiungere la fatidica quota di due successi è stato proprio il suddetto inglese (oro), che ha beffato il francese Tom Arnoux (argento con una vittoria). Hanno chiuso con zero successi, quindi, sia Renna (terzo) sia il brasiliano Mateus Isaac (quarto), con l’italiano che è riuscito a fare breccia all'interno della top-3 per via della sua posizione migliore alla fine delle Opening Series (secondo contro il quinto posto del velista sudamericano, costretto ad iniziare l'ultima giornata partendo dai quarti). (agc)
Sinner batte Djokovic, vola in finale e diventa il terzo azzurro della storia a raggiungere l’ultimo atto di Wimbledon
- TENNIS
Ancora lui, sempre lui. Jannik Sinner è il terzo tennista italiano della storia ad aver raggiunto la finale di Wimbledon in singolare.
Dopo le vittorie in tre set contro Luca Nardi (6-4 6-3 6-0), Aleksandar Vukic (6-1 6-1 6-3) e Pedro Martinez (6-1 6-3 6-1), la rocambolesca sfida contro Grigor Dimitrov - in cui l’azzurro si è fatto male al gomito destro, ha perso i primi due set (6-3 7-5) e ha poi approfittato del ritiro del bulgaro a metà terzo parziale per un infortunio al pettorale destro - e il successo per 7-6(2) 6-4 6-4 ai danni di Ben Shelton, l’altoatesino batte Novak Djokovic 6-3 6-3 6-4 e approda all’ultimo atto dello Slam londinese.
Solo Matteo Berrettini, che nel 2021 perse il match per il titolo contro lo stesso Novak Djokovic, e nel tabellone femminile Jasmine Paolini, sconfitta lo scorso anno da Barbora Krejcikova, si erano spinti così in avanti sin qui nel torneo con più tradizione e fascino del tennis mondiale.
In finale il numero 1 del mondo (foto ANSA) se la vedrà domenica 13 luglio con il numero 2, lo stesso Carlos Alcaraz che lo scorso 8 giugno lo ha battuto nell’epico scontro per il trofeo del Roland Garros che ha superato le cinque ore di gioco e ha dimostrato ancora una volta il divario tra questi due giovani campioni e tutto il resto degli inseguitori. Sinner contro Alcaraz. Per il titolo. Anche a Wimbledon. (agc)
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