Roland Garros: Sinner subisce la rimonta di Alcaraz e si arrende al super tie-break nella finale di Parigi

Si è interrotto proprio sul più bello e tra più di qualche rimpianto il sogno di Jannik Sinner di diventare il terzo tennista italiano della storia a sollevare il trofeo del Roland Garros.
Dopo quelli di Nicola Pietrangeli (1959 e 1960) e di Adriano Panatta (1976), infatti, non è arrivato il titolo per il leader del ranking mondiale che, dopo una corsa entusiasmante, nella finalissima del secondo evento Slam della stagione andata in scena sulla terra rossa del mitico Court Philippe-Chatrier, è stato costretto a subire la rimonta da parte del numero due della classifica ovvero lo spagnolo Carlos Alcaraz, impostosi in cinque set ed al super tie-break con lo score di 4-6 (4)6-7 6-4 7-6(3) 7-6(2) dopo un epico confronto sportivo durato cinque ore e 32 minuti (ultimo atto più lungo nella storia del Major francese). Tanto, però, il rammarico per l’allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill, che si è trovato avanti di due parziali e che nel quarto (sopra per 5-3 e servizio per il suo avversario) ha avuto anche ben tre match point consecutivi a disposizione. Si è conclusa con due, quindi, la striscia (US Open 2024 e Australian Open 2025) di tornei Slam vinti consecutivamente dal ventitreenne di Sesto Pusteria e a 20 quella di match portati a casa di fila negli appuntamenti Major (la settima più lunga della storia nell'Era Open al pari dello svedese Björn Borg e dell'americano John McEnroe).
Nel primo set Jannik, in svantaggio per 3-2 e servizio Alcaraz, ha operato il contro-break istantaneo nei confronti dell’avversario per poi ripetersi chirurgicamente proprio nel momento più delicato per l’iberico ossia il decimo game. Quest’ultimo nel secondo parziale, in svantaggio per 5-2 e battuta a disposizione, ha avuto una reazione da grande campione levando il servizio all’azzurro nel nono gioco e trascinando la questione al tie-break. Qui, però, è uscita fuori tutta la forza mentale dell’italiano, che si è portato avanti sul 6-2 ed è riuscito a chiudere in proprio favore alla terza palla set disponibile. Sinner è affaticato nella terza frazione e, dopo uno scambio iniziale di break, ne subisce un altro nel quarto gioco per poi scivolare sotto sul 5-2. L'azzurro (foto ANSA) trova la forza per risalire fino al 5-4 ma nel decimo game capitola e (a zero) cede per la terza volta nel set la battuta.
La quarta partita è senza esclusione di colpi, con Sinner che per primo trova la forza di rompere la fase di equilibrio e pesca (a zero) il break nel settimo gioco. L'iberico rimane in vita, cancella ben tre match point consecutivi nel nono game, opera il break in quello seguente e rimanda qualsiasi discorso ad un altro tie-break, in cui domina per sette punti a trascinando la sfida al quinto e decisivo set. Il nativo di San Candido viene punito a freddo dal break dello spagnolo ma, sotto per 5-4 e servizio per Alcaraz, sottrae la battuta all'allievo di Juan Carlos Ferrero e porta la contesa al super tie-break, dove però non appare più in grado di impensierire il muro eretto da fondocampo dal rivale cedendo di schianto per dieci punti a due.
Rimane un'edizione estremamente positiva, tuttavia, per l’Italia del tennis che, oltre alla finale di Sinner nel singolare maschile (in cui c'è da rimarcare anche la semifinale agguantata dall'altro giocatore azzurro Lorenzo Musetti), può annoverare le due vittorie ottenute rispettivamente nel doppio misto (Sara Errani e Andrea Vavassori) e nel doppio femminile (Sara Errani e Jasmine Paolini). (agc)