Hockey su ghiaccio: test funzionali per la Nazionale femminile in raduno al CPO di Formia
- IMSS CONI
Giornata di test per la Nazionale femminile di hockey su ghiaccio, in raduno al Centro di Preparazione Olimpica del CONI a Formia.
Le azzurre hanno affrontato una serie di prove funzionali curate dall’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI in vista dei prossimi impegni internazionali, con l’obiettivo di arrivare al meglio all’appuntamento olimpico di Milano Cortina 2026.
Maddalena Bedont, Elisa Biondi, Eleonora Bonafini, Mia Campo Bagatin, Anna Caumo, Emma Cereghini, Olivia Christina De Ciantis, Kristin Milena Della Rovere, Gabriella Frances Durante, Matilde Fantin, Martina Fedel, Laura Michele Fortino, Samantha Gius, Manuela Heidenberger, Sara Kaneppele, Nadia Mattivi, Marta Mazzocchi, Greta Niccolai, Jacqueline Malca Pierri, Rebecca Roccella, Carola Saletta, Franziska Stocker e Kayla Tutino le giocatrici coinvolte. (agc)

Giornata storica al CIO: Thomas Bach cede la presidenza a Kirsty Coventry
- A LOSANNA
La storia dei cinque cerchi è stata scritta oggi in una cerimonia fortemente simbolica ed emozionante all’Olympic House di Losanna, in Svizzera, per segnare il passaggio di consegne della presidenza del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) da Thomas Bach a Kirsty Coventry, che avverrà ufficialmente stasera a mezzanotte. Bach, campione olimpico di scherma per la Germania ai Giochi di Montreal 1976, ha guidato l'organizzazione per 12 anni dopo la sua elezione a nono Presidente del CIO nel 2013.
In occasione dell’Olympic Day, che si celebra il 23 giugno di ogni anno per commemorare la fondazione dei Giochi Olimpici moderni nel 1894 su iniziativa del barone Pierre de Coubertin, Bach ha simbolicamente passato la chiave della Casa Olimpica da un campione olimpico a un altro in un momento di importanza storica. Coventry, due volte campionessa olimpica di nuoto dello Zimbabwe (2004 e 2008), è stata eletta decima Presidente del CIO in occasione della 144ª Sessione del CIO tenutasi a marzo a Olimpia, in Grecia. È la prima donna e la prima africana a ricoprire la massima carica del CIO ed è stata eletta per un mandato di otto anni.
La chiave, disegnata dall'artista spagnolo André Ricard, autore anche della torcia dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992 e del crogiolo del fuoco olimpico al Museo Olimpico, è stata usata per la prima volta durante il passaggio di consegne da Juan Antonio Samaranch a Jacques Rogge nel 2001.
Più di 700 ospiti, tra cui membri del CIO (incluso il Presidente del CONI Giovanni Malagò), atleti, rappresentanti del Movimento Olimpico, delegati di organizzazioni internazionali, leader politici e personale del CIO, hanno assistito a una cerimonia emozionante. Alla consegna della chiave, il pubblico si è alzato in piedi per una standing ovation.
Una standing ovation è seguita anche quando Thomas Bach (storicamente legato all’Italia e recentemente ospite a Palazzo Chigi, a Piazza del Popolo e alla celebrazione eucaristica del Giubileo degli sportivi con Papa Leone XIV) ha ricevuto l'Ordine Olimpico in oro da Kirsty Coventry. L'Ordine Olimpico è la più alta onorificenza concessa dal Comitato Olimpico Internazionale a persone che hanno reso servizi eccezionali alla causa olimpica attraverso il loro contributo al Movimento Olimpico.
Nel suo discorso, Thomas Bach, eletto Presidente onorario a vita del CIO durante la 144ª Sessione del CIO a marzo, ha detto: "Oggi è un giorno di gratitudine. Oggi è un giorno di fiducia. Oggi è un giorno di gioia. Sono molte le emozioni che provo in questo momento, ma soprattutto provo gratitudine. Gratitudine, soprattutto, per il nostro amato fondatore Pierre de Coubertin, il cui corpo riposa a pochi passi da qui e il cui cuore giace nell'antica Olimpia. A lui dobbiamo tutto. Sono sicuro che oggi ci sta guardando dalle sue altezze olimpiche, con quel sorriso familiare, e che si sente soddisfatto nel vedere il suo e il nostro Movimento Olimpico prosperare, fedele alla sua visione e più importante che mai". Bach si è dichiarato profondamente grato ai suoi colleghi membri del CIO per il sostegno ricevuto durante il suo mandato "perché non ho mai percorso questo cammino da solo. Ci siamo riformati, ci siamo rinnovati, ci siamo uniti intorno ai valori che definiscono il nostro Movimento Olimpico".
Il Presidente uscente ha poi proseguito: "A tutti coloro che danno vita alla nostra comunità olimpica, gli atleti, i Comitati Olimpici Nazionali e le Federazioni Internazionali, i nostri top partner e i detentori dei diritti mediatici, e il nostro devoto staff del CIO, guidato dal nostro Direttore Generale: ognuno di voi ha dato forma a questo nostro comune viaggio olimpico, a modo suo. La vostra fiducia nella nostra missione, il vostro incrollabile sostegno, l'ho percepito a ogni passo. Nei momenti difficili è stato il vostro sostegno ad aiutarci ad andare avanti. Senza tutti voi, il Movimento Olimpico non sarebbe dove è oggi". Rivolgendosi al pubblico riunito, Bach ha ricordato che la sua decisione di non continuare a ricoprire la carica di Presidente del CIO oltre il suo mandato è stata motivata dalla convinzione che “nuovi tempi richiedono una nuova leadership”. Ha poi aggiunto che: "nella nostra ultima sessione in Grecia, voi, i miei colleghi membri del CIO, avete eletto questo nuovo leader. Avete riposto la vostra fiducia in una persona la cui storia di vita è profondamente radicata nel Movimento Olimpico. Come olimpionica, sa cosa significa vivere i valori olimpici. Sa come guidare con coraggio. È animata dal desiderio di restituire al Movimento Olimpico che ha plasmato la sua vita. Ora fa la storia: la signora Kirsty Coventry".
Bach ha spiegato che "con la sua elezione, avete anche inviato un potente messaggio al mondo: il CIO continua ad evolversi. Come prima donna e prima africana a ricoprire questa carica, e di fatto più giovane Presidente del CIO dai tempi di Pierre de Coubertin, riflette la natura veramente globale e lo spirito giovane e lungimirante della nostra comunità olimpica. Porta il suo stile unico e la sua prospettiva dinamica. Ha una voce nuova che risuona con le giovani generazioni. Per questo dico, pieno di fiducia: da domani, con Kirsty Coventry, il Movimento Olimpico sarà nelle migliori mani. Per questo sono in pace. Per questo il mio cuore è pieno di gratitudine, pieno di fiducia e pieno di gioia. In questo spirito di gratitudine, fiducia e gioia, consegno le chiavi della Casa Olimpica alla signora Kirsty Coventry, decimo presidente del Comitato Olimpico Internazionale".
Nel suo discorso, Kirsty Coventry ha ringraziato Thomas Bach per tutto il suo lavoro: "Presidente Bach, il Movimento è stato servito da lei, come ha appena detto, con pura passione e determinazione per 12 anni. Ci avete tenuto uniti in alcuni dei momenti più turbolenti e ci avete portato a un'incredibile Parigi 2024, che spero sia stato uno dei modi migliori per dirvi grazie. Non vediamo l'ora di rendervi orgogliosi in futuro. Ci avete lasciato molte eredità. Una di queste è: ‘insieme’. Ed è qualcosa che spero sentiamo tutti oggi. Quindi, grazie dal profondo del mio cuore per averci guidato con tutta questa passione e determinazione per così tanti anni, senza mai vacillare una volta dai nostri valori. Significa molto, soprattutto nel mondo di oggi".
La nuova Presidente ha raccontato al pubblico del suo primo incontro con Bach in qualità di nuovo membro della Commissione Atleti del CIO, quando questi disse a lei e ai membri della Commissione appena eletti: “Anche se sarete in fondo alla stanza, voglio vedere le vostre mani alzate e voglio sentirvi. E questo ci è rimasto impresso come atleti. E ha fatto un'enorme differenza, perché fin dal primo momento ci avete dato un tono”.
Ha anche sottolineato l'importanza del ruolo della famiglia e degli amici: "A tutta la mia famiglia e ai miei amici che mi hanno sempre tenuta con i piedi per terra. Alcuni dei miei più cari amici non sarebbero ancora in grado di dirvi in quale gara abbia nuotato in tutta la mia carriera! E questo mi ha aiutato, perché mi ha tenuto con i piedi per terra, concentrata e umile. Ho avuto la fortuna di avere intorno a me donne forti fin dalla più tenera età. Dalle mie nonne a mia madre a molte di voi donne presenti oggi in questa sala. Alla mia allenatrice, Kim. Kim, ad Atene 2004, la nostra prima medaglia, il tuo bambino aveva sette mesi. Anche il mio bambino oggi ha sette mesi. Chi poteva immaginare le cose che mi avresti insegnato fuori dalla piscina, non solo per essere una grande atleta, ma anche per essere una grande mamma e una grande moglie. Spero di averti trasmesso un po' di riconoscenza".
Rendendo omaggio alla sua famiglia, Coventry ha dichiarato: "A mio marito, Ty, Ella e la sua sorellina Lily, voi siete le mie rocce, la mia ispirazione. Mi rendete una persona migliore. Mi rendete una mamma e una moglie migliore". Ha detto che i suoi figli le ricordano costantemente perché il lavoro per il Movimento Olimpico sia così significativo: “Voi ci ricordate costantemente perché questo Movimento è importante, perché deve cambiare, perché dobbiamo abbracciare le nuove strade, e ci ricorderete costantemente per molti anni a venire le decisioni che prendiamo tutti insieme”.
Coventry ha poi ringraziato i suoi genitori che l'hanno sostenuta fino a diventare campionessa olimpica e ora presidente del CIO: "Alla mia mamma e al mio papà che sono qui oggi, chi avrebbe mai pensato che tante vendite di torte e di hamburger avrebbero portato a questo momento? Sono molto grato a entrambi per tutto quello che avete fatto". Coventry ha così ringraziato i milioni di genitori di tutto il mondo per il sacrificio che compiono quotidianamente affinché i loro figli possano realizzare i loro sogni.
Ha detto che il Movimento Olimpico sta creando una piattaforma per le generazioni a venire, con l’obiettivo di aiutare i giovani a raggiungere i loro sogni: "È incredibile. È incredibile. E non posso credere che nel 1992, quando avevo il sogno di andare ai Giochi Olimpici e vincere una medaglia d'oro per lo Zimbabwe, sarei stata qui con tutti voi a realizzare quei sogni per altri giovani in tutto il mondo. I membri del CIO sono i custodi di questo Movimento. Come Movimento Olimpico, come Federazioni, come NOC, come sponsor e partner, siamo i custodi di questa incredibile piattaforma. E non si tratta solo di un evento multisport. È una piattaforma per ispirare. È una piattaforma per cambiare la vita. Ed è una piattaforma per portare speranza. Non sono cose che si prendono alla leggera e non vedo l'ora di lavorare con ognuno di voi per assicurarci di continuare a ispirare, continuare a cambiare vite e, nel nostro mondo diviso di oggi, continuare a essere un faro di speranza".
Coventry ha paragonato il Movimento Olimpico alla tela di un ragno, che è complessa, forte e resistente: "Ma se un piccolo pezzo di quella ragnatela si rompe, automaticamente si indebolisce. Il nostro Movimento, ognuno di voi, è quella ragnatela. È complessa, bella e forte. Ma funziona solo se lavoriamo insieme e se restiamo uniti. Ognuno di voi svolge un ruolo molto significativo nel nostro importantissimo ecosistema. Lavorare insieme in questi prossimi anni e trovare costantemente modi per rafforzare e mantenere unito il nostro Movimento garantirà e permetterà a tutti noi di svegliarci ogni giorno e continuare a ispirare la prossima generazione, continuare a cambiare vite e, soprattutto, realizzare sogni".
In conclusione: “Sono davvero onorata di poter percorrere questo viaggio con voi e non vedo l'ora di affrontare tutto ciò che mi aspetta, perché so di avere il miglior team a sostenere me e il nostro Movimento in questi prossimi otto anni”.
All'inizio della mattinata, Bach e Coventry hanno visitato il cimitero di Losanna, dove è sepolto Pierre de Coubertin, il fondatore del CIO. E hanno quindi lasciato una corona di fiori per onorare la sua memoria in questo Olympic Day. (agc)
La lista dei Presidenti del CIO
1894-1896: Demetrius Vikelas
1896-1925: Pierre de Coubertin
1925-1942: Henri de Baillet-Latour
1942-1946: J. Sigfrid Edström (Vice-President and Acting President)
1946-1952: J. Sigfrid Edström
1952-1972: Avery Brundage
1972-1980: Lord Killanin
1980-2001: Juan Antonio Samaranch
2001-2013: Jacques Rogge
2013-2025: Thomas Bach
2025 in carica: Kirsty Coventry
Olympic Day 2025: "Let's Move?" il tema della giornata mondiale dello sport
- LA CAMPAGNA DEL CIO
Per il terzo anno consecutivo “Let’s Move?” è il tema dell’Olympic Day, la giornata mondiale dello sport e dell’attività fisica che dal 1948, il 23 giugno di ogni anno, celebra la fondazione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), avvenuta nel 1894 sotto la spinta del barone Pierre de Coubertin.
L’Olympic Day 2025 vuole incoraggiare tutte le persone del mondo a invitare un amico, un collega o un conoscente a camminare, correre, ballare, saltare e muoversi con lui o con il suo gruppo. “Let’s Move?” è un’iniziativa lanciata dal CIO, in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasione dell'Olympic Day 2023. È nata per mettere in luce i benefici dello sport e dell’allenamento in compagnia attraverso la motivazione, la comunità e la gioia che derivano dal condividere l’attività fisica con altre persone.
“Lo sport è gioia, lo sport unisce le persone - ha affermato il Presidente del CIO Thomas Bach -. Lo sport e l'attività fisica sono anche uno strumento economico e di grande impatto per corpi sani, menti sane e comunità resilienti. Invitiamo le persone di tutto il mondo a provare la gioia dello sport e a portare un amico con sé per praticare sport nell'Olympic Day e ispirare gli altri”.
A fargli eco è Kirsty Coventry, che domani, martedì 24 giugno, assumerà la carica di Presidente del CIO. “Alcuni dei momenti più intensi dello sport accadono al di fuori della competizione - ha sottolineato Coventry -. Succedono quando un compagno di squadra si unisce a te nei giorni in cui non hai voglia di allenarti, quando lavori insieme per raggiungere i tuoi obiettivi: è nell'impegno condiviso, nel supporto reciproco, nella comunità che si costruisce lungo il cammino”.
Il CONI è uno degli oltre 150 Comitati Olimpici Nazionali che partecipano alle celebrazioni per l’Olympic Day 2025. La campagna “Let’s Move?” proseguirà anche dopo l’Olympic Day continuando a incoraggiare le persone a muoversi e praticare attività fisica. L’intento è evidenziare i benefici che lo sport ha sulla salute fisica, mentale e sociale e per farlo ci si avvale del contributo dell’OMS.
“L'inattività fisica è un'emergenza sanitaria globale silenziosa, che sta accorciando la vita e mettendo a dura prova i sistemi sanitari - spiega Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS -. Troppe poche persone ne comprendono i rischi e troppe non hanno i mezzi per cambiare rotta. Allo stesso tempo, la connessione sociale sta emergendo come una seria sfida per la salute pubblica. Promuovendo un'attività fisica inclusiva e basata sulla comunità, abbiamo la grande opportunità non solo di migliorare la salute fisica, ma anche di costruire legami sociali e accrescere il benessere mentale”. (agc)
Addio a Franco Testa, campione olimpico di Roma 1960 nell’inseguimento a squadre di ciclismo su pista
- LUTTO NELLO SPORT
Medaglia d’oro a Roma 1960, medaglia d’argento a Tokyo 1964. Il mondo dello sport piange la scomparsa di Franco Testa, straordinario ciclista nato a Padova il 7 febbraio 1938 che se ne va all’età di 87 anni.
L’atleta veneto, uomo ironico, schietto e dal contagioso entusiasmo, fu uno dei quattro protagonisti (assieme a Marino Vigna, Luigi Arienti e Mario Vallotto) del trionfo olimpico casalingo nell’inseguimento a squadre su pista, quando gli azzurri vinsero con lo strepitoso tempo di 4’30″90 imponendosi in finale sulla Germania.
Quattro anni dopo, in Giappone, Testa (foto FCI) sfiorò il bis nella stessa specialità con Vincenzo Mantovani, Carlo Rancati e Luigi Roncaglia chiudendo al secondo posto e mettendo in bacheca la seconda medaglia olimpica della sua splendida carriera.
Anche argento mondiale a Parigi 1964 assieme ad Attilio Benfatto e agli stessi Mantovani e Rancati, ricevette dal CONI nel 2015 il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano, per il successo a cinque cerchi di Roma ’60.
Interpretando i sentimenti dell'intero movimento, il Presidente del CONI Giovanni Malagò esprime il cordoglio dello sport italiano alla famiglia e alla Federazione Ciclistica Italiana. (agc)
L'Italia cala il poker agli Europei di Račice: oro per Carlo Tacchini e Gabriele Casadei nel C2 500
- CANOA VELOCITÀ
Arrivano tutte nella quarta ed ultima giornata le quattro medaglie della Nazionale (foto FICK) di canoa velocità ai Campionati Europei, conclusisi in Repubblica Ceca sulle acque del Račice Regatta Course.
Grande prestazione alla celebre Labe Arena per Carlo Tacchini e Gabriele Casadei. La coppia d’argento degli scorsi Giochi di Parigi si è messa al collo l’oro nel C2 500, apponendo la propria firma sul terzo podio consecutivo in ambito continentale dopo il primo ed il terzo posto conquistati rispettivamente a Cracovia 2023 (Polonia) e a Szeged 2024 (Ungheria). Gli azzurri, secondi in batteria (1:41.135), sono stati i più veloci in finale dove, grazie ad una bella rimonta nella seconda metà di gara, hanno tagliato la linea di arrivo con il crono di 1:36.058 (nuovo european best time), precedendo solo al fotofinish gli spagnoli Daniel Grijalba e Adrian Sieiro (argento con +0.090). Il bronzo, quindi, è stato appannaggio degli ungheresi Kristof Kollar e Istvan Juhasz (+0.920).
Vanno a medaglia anche Samuele Burgo e Tommaso Freschi nel K2 500 in cui, dopo la quinta posizione in batteria (1:35.166) ed il successo in semifinale (1:31.707), sono riusciti a conquistare il bronzo. Ad alzare le braccia al cielo nell’atto finale è stata la coppia teutonica composta da Jacob Schopf e Max Lemke (oro in 1:27.107). Questi ultimi hanno preceduto sia i cechi Jakub Spicar e Daniel Havel (argento con +0.233) sia la barca italiana (+0.323), brava a prevalere nel duello per il terzo ed ultimo gradino del podio a discapito dei lituani Mindaugas Maldonis e Andrej Olijnik (quarti con +0.393).
Nel pomeriggio, dedicato alle finali delle specialità non olimpiche, ad essere nuovamente protagonista è stato lo stesso Carlo Tacchini, questa volta nel C1 5.000. Il trentenne di Verbania ha ottenuto il bronzo, eguagliando il risultato già raggiunto nelle tre edizioni di Belgrado 2018 (Serbia), Poznan 2021 (Polonia) e Monaco di Baviera 2022 (Germania). Il successo e l’oro sono andati al moldavo Serghei Tarnovschi, che ha completato la distanza con il tempo di 23:29.537, anticipando al traguardo sia il polacco Wiktor Glazunow (argento con +1.001) sia il fuoriclasse azzurro (+9.259). Bella performance pure per Susanna Cicali, che ha concluso la finale del K1 5.000 con al collo la medaglia d'argento. Il miglior tempo (23:39.685) lo ha fatto segnare l'ungherese Zsoka Csikos (oro), che è riuscita per poco ad avere la meglio nel testa a testa finale disputato contro la canoista azzurra (+0.786). Ha completato il resto del podio, dunque, la svedese Melina Andersson (bronzo con +1.441). (agc)

Il Presidente Malagò e il Presidente FIDAL Mei premiano il maratoneta ultranovantenne Antonio Rao
- CONI
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha consegnato oggi la Stella di bronzo al merito sportivo ad Antonio Rao, maratoneta ultranovantenne detentore del record mondiale master nella categoria M90.
In occasione dell’incontro, svoltosi a Palazzo H alla presenza del Presidente della FIDAL, Stefano Mei, Malagò ha dato a Rao - che per l’occasione era accompagnato dalla figlia Antonella - anche una targa celebrativa riportante la scritta “Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ad Antonio Rao con stima e amicizia per l'eccezionale spirito sportivo, la grande passione per lo sport e la maratona nel cuore”.
Rao, originario di Polistena, in Calabria, ma romano di adozione, partecipa ogni anno alla Maratona di Roma e, anche nell’ultima edizione, per il terzo anno consecutivo, è riuscito a tagliare il traguardo in meno di sette ore.
Nell’edizione del 2023, all’età di 90 anni, con il tempo di 6:14:44, stabilì il record mondiale master nella categoria M90. Le sue imprese sono state apprezzate anche oltre confine tanto che il CIO lo ha celebrato sul proprio sito internet in occasione dell’ultimo risultato ottenuto nella Capitale.
Bob e skeleton: completati i quattro giorni di visite e test degli azzurri al CPO 'Giulio Onesti' di Roma
- IMSS CONI
Conclusi quattro giorni di test della Nazionale di bob e skeleton al Centro di Preparazione Olimpica 'Giulio Onesti' del CONI, a Roma. All’iniziativa hanno preso parte tutti gli atleti della squadra nazionale, affiancati dal direttore tecnico Maurizio Oioli e dallo staff tecnico federale, in collaborazione con i tecnici dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI.
Gli azzurri sono stati sottoposti a un articolato protocollo di test neuromuscolari, volti a monitorare lo stato di forma e i principali indicatori di performance individuale.
Sono state inoltre svolte prove di velocità tramite l’uso dello scudo aerodinamico, strumento che crea uno scia protetta per ottimizzare sprint e assetto tecnico, consentendo di misurare parametri fondamentali come accelerazione e tecnica di spinta.
Contestualmente, sono state svolte le visite medico‑sportive periodiche previste dal protocollo sanitario olimpico in vista dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Giada Andreutti, Nicholas Artuso, Amedeo Bagnis, Fabio Batti, Patrick Baumgartner, Lorenzo Bilotti, Noemi Cavalleri, Giulia Chenet, Anna Costella, Alessia Crippa, Simona De Silvestro, Pietro Drovanti, Eric Fantazzini, Martina Favaretto, Alessandra Fumagalli, Mattia Gaspari, Alessia Gatti, Mario Lambrughi, Giovanni Marchetti, Valentina Margaglio, Robert Mircea, Andrea Monti, Delmas Obou, Angel Osakue, Alex Pagnini, Riccardo Ragazzi, Manuel Schwaerzer, Mattia Variola, Alex Verginer e Tania Vicenzino gli atleti coinvolti. (agc)

Il 26 giugno Consiglio Nazionale Elettivo al CPO 'Giulio Onesti'. Diretta su ItaliaTeamTv a partire dalle ore 10
- CONI
Il 309° Consiglio Nazionale del CONI si svolgerà giovedì 26 giugno 2025, a Roma, presso il Palazzetto polifunzionale del Centro di Preparazione Olimpica "Giulio Onesti", con inizio alle ore 10. Questo l'ordine del giorno:
1) Nomina del Presidente del Consiglio Nazionale Elettivo
2) Elezioni del Presidente per il quadriennio 2025-2028
3) Elezione dei componenti della Giunta Nazionale
4) Varie
Nella sezione Speciale Elezioni del sito CONI è consultabile l'elenco aggiornato dei Candidati alla Presidenza e dei Candidati alla Giunta Nazionale.
I lavori del Consiglio saranno trasmessi in diretta sull'ItaliaTeamTv, la piattaforma OTT del CONI, raggiungibile all'indirizzo tv.italiateam.sport
L’unico soggetto titolato alla diretta televisiva è il CONI. Tuttavia, le televisioni che necessitano di particolari esigenze per eventuali dirette, dovranno comunicarlo entro e non oltre le ore 20.00 di venerdì 20 giugno 2025 e verranno fornite di segnale gratuito per la trasmissione in diretta dal CONI. Durante lo svolgimento dei lavori non saranno ammesse telecamere all’interno del Palazzetto.
Europei, oro per i fiorettisti e spadiste di bronzo: la Nazionale saluta Genova con 13 medaglie
- SCHERMA
La Nazionale di scherma si congeda con altre due medaglie dai Campionati Europei di Genova. Nella sesta ed ultima giornata di assalti sulle pedane del capoluogo della Liguria, infatti, il quartetto formato dal fresco campione individuale continentale Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini ed Alessio Foconi ha messo la sua firma sull’oro nella competizione a squadre di fioretto maschile mentre le olimpioniche Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, oltre all’aggiunta anche di Lucrezia Paulis, si sono assicurate il bronzo in quella di spada femminile. La spedizione del team tricolore presso il Palasport genovese, dunque, è terminata con il bottino di 13 medaglie (3 ori, 2 argenti ed otto bronzi), valevole per la piazza d’onore nel medagliere finale alle spalle solamente della Francia (prima con nove medaglie ma con ben 5 ori, 3 argenti ed 1 bronzo).
Dopo il bye al primo turno, gli allievi del commissario tecnico Simone Vanni, accreditati della prima testa di serie, hanno effettuato il loro debutto direttamente ai quarti di finale liquidando l’Austria con il severo risultato di 45-26. Nella successiva semifinale gli azzurri hanno messo in atto una bella rimonta ai danni della formazione degli atleti individuali neutrali (AIN), costretti ad alzare bandiera bianca sul 45-40 in un incontro che ha visto la squadra italiana (foto Augusto Bizzi/Federscherma) sempre costretta a rincorrere prima del decisivo sorpasso piazzato a ridosso della fine del sesto e terzultimo assalto. L’Italia ha concluso l’opera nella finalissima disputata contro la Francia, che ha ceduto con il punteggio di 45-43. Il quartetto azzurro, quasi sempre in controllo ma sotto di misura (39-40) alla vigilia dell’ultimo assalto, si è affidato a Bianchi che, grazie ad un grande parziale di 6-3 ai danni di Maxime Pauty, ha consegnato al nostro Paese il meritato successo. Ad aggiudicarsi il terzo posto sono stati proprio gli AIN, che nel bronze medal match hanno dettato legge annientando il Belgio per 45-28.
Le ragazze del commissario tecnico Dario Chiadò, prima forza del seeding, hanno esordito direttamente agli ottavi di finale, dove hanno sconfitto per 38-33 la selezione in gara sotto bandiera individuale neutrale (AIN). Nei quarti, poi, è arrivata l’altra vittoria per niente agevole nei confronti della Svezia (38-31), preludio della battuta d’arresto nel penultimo atto con lo score di 45-27 per mano dell’Ucraina. Le azzurre, infine, hanno compiuto un vero e proprio miracolo sportivo nell'incontro valido per la medaglia di bronzo contro l’Estonia. Nel nono ed ultimo assalto, infatti, Santuccio si è trovata in svantaggio 22-26 prima di trovare un fantastico parziale di 5-0 che ha consentito all’Italia di agganciare le rivali (presenti in pedana con Katrina Lehis) e poi di batterle alla stoccata decisiva (27-26). La medaglia d’oro è stata appannaggio proprio della nostra giustiziera nel penultimo atto ovvero l’Ucraina, che nel gold medal match non ha avuto particolari patemi ad avere ragione della Svizzera (45-34). (agc)

Alice Bellandi è tornata: la campionessa olimpica trionfa nei -78 kg ai Mondiali di Budapest
- JUDO
Dove eravamo rimasti?
Ancora, sempre, meravigliosamente Alice Bellandi.
L’azzurra, al rientro dopo la medaglia d’oro olimpica di Parigi 2024, si schiera a Budapest e trionfa ai Mondiali di judo.
Sui tatami della Papp László Sportaréna la ventiseienne lombarda si impone sulla keniota Zeddy Cherotich, sull’ungherese Nikolett Sagi e sulla cinese Ma Zhenzhao vincendo la Pool C dei -78 kg.
In semifinale il successo ai danni della slovena Metka Lobnik, poi, nell’ultimo atto, la zampata dopo sei minuti di golden score che atterra la tedesca Anna Monta Olek e assegna il titolo all’atleta tricolore.
Si tratta del primo oro mondiale della carriera di Alice Bellandi (foto IJF), che nel suo palmarès iridato vantava già l’argento di Abu Dhabi 2024 e il bronzo di Doha 2023.
Per quanto riguarda la Nazionale, invece, è la seconda medaglia nella rassegna di Budapest dopo l’oro di Assunta Scutto nei -48 kg nonché l’ottavo trionfo mondiale della storia italiana in ambito femminile. (agc)
Pagina 38 di 926