Salto in lungo: Larissa Iapichino debutta in Diamond League con un secondo posto a Stoccolma
- ATLETICA
È iniziata in maniera positiva la Diamond League di Larissa Iapichino. L’azzurra classe 2002 infatti, al suo primo confronto internazionale della stagione outdoor, ha chiuso al secondo posto il contest femminile di salto in lungo andato in scena in quel di Stoccolma (Svezia), cornice della settima tappa del massimo circuito itinerante di atletica leggera.
La fuoriclasse di Borgo San Lorenzo (foto Grana/FIDAL) ha piazzato il miglior balzo della serata al terzo turno (6.90 con vento di 3.6) dopo un altro salto ventoso di 6.89 (2.5) ed un nullo, prima di realizzare un 6.66 (2.7) e due misure importanti con vento nella norma ovvero 6.82 (1.8) e 6.85 (1.0). Il successo è andato alla saltatrice a stelle e strisce Tara Davis-Woodhall, campionessa olimpica in carica, trionfatrice in virtù del 7.05 (1.3) messo a segno nel salto di apertura e con cui è riuscita a mettere pressione sin da subito a tutte le avversarie. Terza l’altra statunitense Jasmine Moore con 6.76 (2.4) mentre si è fermata ai piedi del podio con 6.75 (+0.7) la tedesca Malaika Mihambo.
Sempre in ambito femminile c’è da rimarcare anche il record italiano di Giada Carmassi nei 100 metri ostacoli. L’azzurra ha tagliato il traguardo in sesta piazza con il tempo di 12.69, con cui ha migliorato il 12.75 di Luminosa Bogliolo ottenuto nella semifinale olimpica di Tokyo 2020. Per la friulana si tratta del primo primato nazionale della carriera. I tre gradini del podio se li sono spartiti l’americana Grace Stark (prima in 12.33), la giamaicana Ackera Nugent (seconda in 12.37) e l’olandese Nadine Visser (terza in 12.49).
Da segnalare, infine, anche l'ottimo secondo posto di Federico Riva nei 1.500 metri maschili, gara non valevole ai fini della classifica di Diamond League. Il capitolino, fresco del nuovo record italiano del miglio fatto registrare soltanto pochi giorni prima nella tappa di Oslo (Norvegia), ha tagliato l’arrivo con il crono di 3:32.17, cedendo solamente al corridore svedese Samuel Pihlström (primo in 3:31.53) mentre ha chiuso terzo il danese Kristian Uldbjerg Hansen (3:32.60). (agc)
Papa Leone XIV chiude il Giubileo degli sportivi, "Sport mezzo prezioso di formazione umana"
- A SAN PIETRO
Lo sport porta in sé il riflesso della bellezza di Dio. È un messaggio potente quello che dà Papa Leone XIV durante la celebrazione eucaristica nella solennità della Santissima Trinità e a conclusione del Giubileo degli sportivi. Nella Basilica di San Pietro sono presenti tutte le anime che compongono il mondo CONI: dalle Federazioni Sportive Nazionali alle Discipline Sportive Associate, dagli Enti di Promozione Sportiva alle Associazioni Benemerite. Presente il Presidente del CIO, Thomas Bach seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA, Gordon Hayward che già ieri avevano animato la tavola rotonda svoltasi al Villaggio dello Sport allestito dal CONI a Piazza del Popolo in occasione della Giornata Nazionale dello Sport che quest'anno è stata posticipata proprio per le celebrazioni giubilari.
Presente, inoltre, tra i numerosi dirigenti e presidenti degli organismi sportivi, Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.
“Il binomio Trinità-sport non è esattamente di uso comune – le parole di Prevost durante l’omelia -, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana, infatti, porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto, Dio non è statico, non è chiuso in sé. È comunione, viva relazione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e si apre all'umanità e al mondo”.
“Lo sport - ha spiegato il Pontefice (foto ANSA e CONI) - può aiutarci a incontrare Dio Trinità, perché richiede un movimento dell’io verso l'altro, certamente esteriore, ma anche e soprattutto interiore. Senza questo si riduce a una sterile competizione di egoismi. Pensiamo a un'espressione che nella lingua italiana si mostra comunemente per incitare gli atleti durante le gare. Gli spettatori gridano ‘dai’, forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, è l'imperativo del verbo dare. E questo può farci riflettere. Non si tratta solo di dare una prestazione visiva, magari straordinaria, ma di dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli atleti, per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri i cari, per gli allenatori, per i collaboratori, per il pubblico e anche per gli avversari. E se si è veramente sportivo, questo vale al di là del risultato”. Leone XIV ha quindi ricordato le parole di San Giovanni Paolo II, “uno sportivo” che definiva lo sport “gioia di vita”.

Il Pontefice ha quindi elencato tre motivi che rendono lo sport oggi “un mezzo prezioso di formazione umana e cristiana”. “In primo luogo – ha detto -, in una società segnata dalla solitudine, in cui l'individualismo esasperato ha spostato il baricentro dal noi all’io, finendo per ignorare l'altro, lo sport, specialmente quando è di squadra, insegna il valore della collaborazione, del camminare insieme. Di quel condividere che, come abbiamo detto, è al cuore stesso della vita di Dio, può così diventare uno strumento importante di ricomposizione ed incontro tra i popoli, nelle comunità, negli ambienti scolastici e lavorativi, nelle famiglie. In secondo luogo, in una società sempre più digitale, in cui le tecnologie, pur avvicinando persone lontane, spesso allontanano chi sta vicino, lo sport favorisce la concretezza dello stare insieme. Così, contro la tentazione di fuggire in mondi virtuali, esso aiuta a mantenere un sano contatto con la natura e con la vita concreta. In terzo luogo, in una società competitiva, dove sembra che solo i forti e i vincenti meritino di vivere, lo sport insegna anche a perdere, mettendo l'uomo a confronto con una delle verità più profonde della sua condizione: la fragilità. Il limite, l'imperfezione, questo è importante, perché è dall'esperienza di questa fragilità che ci si apre alla speranza. L'atleta che non sbaglia mai, che non perde mai, non esiste. I campioni non sono macchine, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”. (agc)
Coppa del Mondo: Chiara Sabattini chiude al secondo posto nel kayak cross di Pau
- CANOA SLALOM
Primo podio stagionale per la Nazionale di canoa slalom nell’edizione 2025 della Coppa del Mondo. La firma è quella di Chiara Sabattini, che nella giornata di chiusura della seconda tappa ha conquistato la piazza d’onore nel kayak cross femminile, specialità che l’estate scorsa ha fatto il suo esordio olimpico in occasione dei Giochi di Parigi 2024.
Il percorso della trentunenne genovese tra le rapide del Pau-Pyrénées Whitewater Stadium, situato nella stessa cittadina transalpina, è iniziato con il 19° tempo (62”21) fatto registrare nei time trial della mattina. L’azzurra si è poi assicurata la quinta batteria mentre nel terzo quarto di finale e nella seconda semifinale si è piazzata entrambe le volte seconda, in quest’ultimo caso precedendo all'arrivo una pluricampionessa olimpica come l’australiana Jessica Fox. La ligure (foto FICK) si è confermata ad un alto livello anche nella finale riservata alle migliori quattro canoiste. Qui, infatti, ha chiuso al secondo posto ponendosi in mezzo fra le due spagnole Miren Lazkano (prima) e Maialen Chourraut (terza), retrocessa per aver tralasciato una porta. Ai piedi del podio, infine, la ceca Olga Samkova (quarta), penalizzata anche lei dopo avere spostato una delle porte sul percorso. (agc)
La Nations League si sposta in Asia: definite le 14 azzurre in vista della week 2 a Hong Kong
- PALLAVOLO
La Nazionale femminile di pallavolo del commissario tecnico Julio Velasco è pronta a volare a Hong Kong in vista della week 2 della Volleyball Nations League, in programma da mercoledì 18 a domenica 22 giugno. Dopo aver terminato la prima settimana di Rio de Janeiro, in Brasile, con quattro successi in altrettanti impegni, le campionesse uscenti della manifestazione, reduci anche dall’oro conquistato ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, partiranno per l'Asia per disputare la seconda delle tre tranche della fase preliminare. Le quattro avversarie dell’Italia all’interno della Pool 5 saranno Bulgaria (18 giugno alle ore 07.30 italiane), Thailandia (19 giugno alle ore 11.00), Giappone (20 giugno alle ore 14.30) e Cina (22 giugno alle ore 14.00).
Si ricorda che nelle fasi finali, in programma a Lodz (Polonia) da mercoledì 23 fino a domenica 27 luglio, accederanno solamente le otto squadre meglio classificate al termine delle tre week della fase a gironi. La Polonia è già qualificata in qualità di Paese ospitante dell’atto conclusivo indipendentemente dal suo piazzamento. Qualora per l'appunto la Polonia, dunque, non dovesse rientrare tra le prime otto selezioni, passerebbe ugualmente il turno e sarebbero solo le migliori sette squadre a staccare il pass per le Finals. Di seguito la lista delle 14 azzurre convocate ed il programma con gli orari nel dettaglio. (agc)
LE 14 AZZURRE CONVOCATE
PALLEGGIATRICI - Carlotta Cambi e Chidera Blessing Eze
SCHIACCIATRICI - Alice Degradi, Stella Nervini, Loveth Omoruyi e Gaia Giovannini
CENTRALI - Benedetta Sartori, Anna Danesi (foto Volleyball World), Linda Nwakalor e Sarah Fahr
OPPOSTI - Paola Egonu e Adhu Malual
LIBERI - Monica De Gennaro ed Eleonora Fersino
IL PROGRAMMA
*orari italiani
Week 2 (Pool 5 - Hong Kong)
Mercoledì 18 giugno - Italia-Bulgaria (ore 07.30)
Giovedì 19 giugno - Italia- Thailandia (ore 11.00)
Venerdì 20 giugno - Italia- Giappone (ore 14.30)
Domenica 22 giugno - Italia-Cina (ore 14.00)
Concluso il primo atto della Coppa del Mondo a Varese: poker di podi per l'Italia alla Schiranna
- CANOTTAGGIO
Brilla la Nazionale di canottaggio nel primo atto stagionale della Coppa del Mondo ospitato dal Lago di Varese. Nella terza ed ultima giornata di prove dedicata alle specialità olimpiche, infatti, sono arrivati ben quattro podi per l’Italia sulle acque della Schiranna.
Grande prestazione nel due senza femminile per Laura Meriano e Alice Codato, argento europeo a fine maggio a Plovdiv, in Bulgaria. Le azzurre, dopo essersi imposte sia in batteria (07’02”50) sia in semifinale (06’57”35), hanno premuto subito sull’acceleratore in finale, ottenendo la prima piazza in 06’54”18 davanti alle olandesi Nika Johanna Vose Linn Van Aanholt (seconde in 06’57”47) ed alle ceche Anna Santruckova e Pavlina Flamikova (terze in 06’58”18). Per il nostro Paese è il primo titolo di sempre in questa specialità sul massimo circuito.
A terminare con un bel successo è stato anche il quattro di coppia maschile (foto Canottaggio.org/Luca Pagliaricci) formato da Matteo Sartori, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili che, dopo la piazza d’onore nella seconda batteria (05’42”29), nella finale A non hanno lasciato scampo agli equipaggi avversari, tagliando la linea del traguardo in testa di fronte sia ai polacchi Dominik Czaja, Piotr Plominski, Miroslaw Zietarski e Mateusz Biskup (secondi in 05’40”94) sia ai britannici Cedol Dafydd, Thomas Barras, Matthew Haywood e Rory Harris (terzi in 05’42”23). Quinto tempo (05’50”71) per la seconda barca azzurra ai nastri di partenza con Edoardo Rocchi, Luigi Tommaso Riccelli, Josef Giorgio Marvucic ed Andrea Pazzagli.
Brillante prova pure da parte del doppio maschile senior composto da Niels Alexander Torre e Gabriel Soares. Vincenti sia in batteria (06’13”56) sia in semifinale (06’08”20), il tandem tricolore ha espresso un passo notevole anche in un ultimo atto molto equilibrato e concluso al secondo posto con il tempo di 06’12”61. Successo per gli svizzeri Kai Schaetzle e Raphael Ahumada (06’11”81) mentre sul terzo gradino del podio si sono piazzati i neozelandesi Finlay Hamill e Benjamin Mason (06’12”64).
Terza piazza, infine, per l’otto maschile di Davide Comini, Salvatore Monfrecola, Francesco Pallozzi, Alfonso Scalzone, Giovanni Abagnale, Alessandro Gardino, Nunzio Di Colandrea, Giovanni Codato e la timoniera Alessandra Faella, la stessa posizione (05’34”83) ottenuta nella preliminary race del venerdì. In finale gli azzurri hanno terminato con il tempo di 05’27”41 cedendo soltanto di fronte alla Gran Bretagna di William Stewart, Matthew Rowe, Miles Beeson, Fergus Woolnough, David Bewicke-Copley, Samuel Nunn, Matthew Aldridge, Archie Drummond e William Denegri (primi in 05’24”27) e alla Germania di Paul Klapperich, Mattes Schoenherr, Benedict Eggeling, Tobias Strangemann, Olaf Roggensack, Julius Christ, Soenke Kruse, Theis Hagemeister e Jonas Wiesen (secondi in 05’24”80). Ha terminato quarta (05’28”92) l’altra ammiraglia in gara ovvero quella formata da Emanuele Gaetani Liseo, Matteo Della Valle, Luca Chiumento, Jacopo Frigerio, Davide Verità, Alessandro Bonamoneta, Leonardo Pietra Caprina, Vincenzo Abbagnale ed Ilaria Colombo. (agc)

Che festa la GNS 2025! Piazza del Popolo cuore pulsante di un evento che ha coinvolto i giovani sportivi in tutta Italia
- CONI
Una festa che dal cuore di Roma si è diramata in tutta Italia. Edizione speciale quest’anno per la Giornata Nazionale dello Sport che oggi e domani si celebra nell’ambito del Giubileo degli Sportivi.
Istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con una direttiva del 27 novembre 2003, la GNS si svolge ogni anno nella prima domenica di giugno su tutto il territorio nazionale, ma quest’anno proprio in occasione delle celebrazioni giubilari è stata posticipata, trasformandosi in un’edizione da incorniciare.
Il cuore pulsante è stata Piazza del Popolo e il suo Villaggio dello Sport visitato in giornata dal Presidente del CIO, Thomas Bach, dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, da Monsignor Rino Fisichella, da numerosi campioni azzurri e internazionali e da tanti rappresentanti del mondo CONI: Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione ed Associazioni Benemerite.
Ma i protagonisti veri sono stati le tante bambine e i tanti bambini che nella palestra a cielo aperto allestita per loro si sono cimentati in attività gratuite, appassionandosi a nuove discipline e iniziando magari a coltivare il sogno olimpico.
Come detto, non solo Roma. È stata una festa partecipata con collegamenti “live” con alcune delle Regioni - Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto - che in contemporanea hanno festeggiato l’iniziativa.
Un lavoro di squadra tra Comitati Regionali del CONI (qui il programma completo), organismi sportivi, associazioni sportive ed enti locali per promuovere questa grande celebrazione dello sport.
“C'è grande entusiasmo, si avverte una temperatura più alta di quella atmosferica – ha detto il Ministro Abodi ai partecipanti che hanno sfidato il caldo torrido per prendere parte all’evento -. Questo evento è la dimostrazione della capacità che ha lo sport di unire. Lo sport è opportunità di incontro, il significato di questa giornata è la promozione della pace attraverso lo sport. Il ringraziamento va a tutto il CONI, centrale e territoriale, e a tutti i volontari che si prodigano ovunque, grazie alla passione delle persone che si mettono a disposizione. La missione del Comitato Olimpico è anche promuovere lo sport di tutti come nello spirito della giornata”.
“Come Amministrazione e come Commissario del Giubileo siamo vicini a questo bellissimo Giubileo dello Sport – ha sottolineato il Sindaco Gualtieri -. Il mondo dello sport si basa sui valori di impegno e fraternità che hanno molto a che fare con il Giubileo. I valori dello sport sono nel Giubileo della speranza".
Per il CONI è intervenuta la Direttrice del Territorio, Cecilia D’Angelo, coordinatrice con la sua struttura dell’intera manifestazione nazionale.
“Tutti gli organismi sportivi hanno voluto partecipare a questa giornata speciale con una presenza numerosa, nonostante il caldo – ha detto -. Porto i saluti del Presidente del CONI Giovanni Malagò e ricordo la presenza importante del Presidente del CIO, Thomas Bach, che è venuto a ringraziarci per l’attività che svolgiamo in Italia".
Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani ha aggiunto: "Lavoriamo da tempo convinti che lo sport sia fondamentale per la crescita personale e umana, uno strumento di condivisione e dialogo che infonde speranza in un momento complesso come quello che stiamo vivendo".
Monsignor Rino Fisichella, Pro Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione nel mondo ha evidenziato l’importanza del connubio Fede-Sport. "Sono qui per dire il mio 'grazie' a chi ci ha accompagnato in questa avventura, al Ministro dello Sport e al CONI a cui dobbiamo questo bellissimo villaggio dello sport – le sue parole -. In questo momento è necessario che la voce dello sport diventi più forte, un linguaggio universale, che le grida dello sport coprano le grida della guerra. Parlando ai corridori del Giro d'Italia e poi ai calciatori, il Papa ha usato parole semplici ma fondamentali: lo sport è strumento di speranza. L’appuntamento è per domani, alle 10: tutti a San Pietro insieme a Papa Leone".
Le ragazze e i ragazzi hanno partecipato in Piazza del Popolo ad attività interattive e dimostrazioni dal vivo di tantissime discipline: arrampicata sportiva, ciclismo, cricket, baseball, bocce, badminton, canoa e kayak, atletica leggera, danza sportiva, calcio, pallamano, arti marziali e sport da combattimento, tecniche di soccorso e salvataggio in ambiente acquatico con unità cinofile, padel, basket, discipline paralimpiche, pallavolo, pesistica, rugby, scherma, tiro con l’arco, triathlon, tiro a segno, dama, sport tradizionali, palla tamburello, scacchi, skymano ed educazione stradale. Andranno in scena, inoltre, esibizioni e dimostrazioni sul palco di danze latine, danze standard, solo latin style, synchro latin, twirling, tamboo, muay thai e ginnastica ritmica. Con loro campioni come Mirko Zanni (pesi), Camilla Mancini e Paolo Pizzo (scherma), Marta Bastianelli (ciclismo) ed Emanuele Blandamura (pugilato).
A seguire si è svolta tavola rotonda “Lo sport genera speranza”, organizzata dal Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede, con la partecipazione di campioni come Felipe Massa, Gordon Hayward, Caterina Banti, Giulia Ghiretti, Pino Maddaloni e Damiano Tommasi. E i video saluti di Edoardo Bove, Simona Quadarella e Claudio Ranieri.
“Sul tatami il sudore brilla più di qualsiasi medaglia - ha raccontato il judoka Maddaloni -. Sul tatami impari il saluto, la prima forma di rispetto per l'altro atleta. Lo sport è una famiglia, lo sportivo non perde mai. Mio padre ha dedicato una vita alla periferia. I giovani ci possono regalare un futuro migliore".
"Il lavoro del Sindaco non è il lavoro che si sogna da bambini – ha detto Tommasi, ex calciatore oggi Sindaco di Verona -. È più difficile affermarsi rispetto a quando ero calciatore? Nello sport ci sono molti sfidanti. Entrambi gli ambiti hanno a che fare con il miglioramento in tutto quello che facciamo. Nello sport emerge la speranza, dare il massimo ti permette di crescere, in politica ti metti al servizio di un obiettivo e il segreto è la squadra".
"Il supporto più grande l'ho ricevuto dalla famiglia e dai miei amici - ha detto la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti- , così ho costruito tutto quello che è arrivato dopo. La fede? Non siamo mai soli. Io credo che da soli non si arrivi da nessuna parte".
"È un grande piacere essere qui per il Giubileo dello Sport e ricordare momenti incredibili della nostra carriera – ha dichiarato invece l’ex ferrarista Felipe Massa -. Le difficoltà ci hanno fatto imparare tante cose. Io ho quasi perso la vita, ma Dio sa quello che vuole e noi dobbiamo sempre crederci. Niente è impossibile quando ci credi".
Presente anche la pluricampionessa olimpica della vela, Caterina Banti: "È un onore essere qui, con grandi campioni di altri sport, in questa giornata così importante. Io ho avuto sempre il sogno di fare l'atleta, ma ci sono arrivata tardi. Oggi nella vela ci sono tantissime donne. A Parigi c'erano due classi miste in quella che è stata la prima Olimpiade con totale parità di genere. Lo sport ci insegna l'inclusione e la pari opportunità, a prescindere dal genere. Poi, vinca il migliore".
"Cosa consiglio a chi vuole giocare? Di sognare in grande e di porsi obiettivi alti cercando di raggiungerli – ha detto invece il campione dell’NBA, Gordon Hayward - . E poi consiglio di non tenere conto di quello che dicono gli altri. C'è solo un giudice, Gesù. È l'unica cosa che conta: saremo giudicati solo da lui".
La giornata è terminata con il “Pellegrinaggio della Speranza” verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro.
Domenica 15 giugno è prevista poi la Pedalata cicloturistica con un percorso che toccherà le 4 basiliche Giubilari (con ritrovo per la partenza alle ore 08.00 nel piazzale fronte Basilica San Paolo) e alle ore 10, il Giubileo degli Sportivi e la GNS si concluderanno in Piazza San Pietro con la Messa solenne presieduta dal Santo Padre. (agc)
La GNS 2025 anima Piazza del Popolo. Anche Bach fa festa con i giovani campioni
Europei di Genova: medaglia di bronzo per Martina Batini nella gara individuale di fioretto
- SCHERMA
Subito una medaglia per la Nazionale di scherma agli Europei di Genova.
Nella giornata inaugurale della manifestazione continentale ospitata dal capoluogo ligure ad accendere il pubblico di casa è Martina Batini.
L’azzurra (foto Federscherma) comincia il proprio cammino eliminando la tedesca Anne Kleibrink (15-9), poi si impone sull’ucraina Alina Poloziuk (15-13) e sulla romena Rebeca Candescu (15-17).
In semifinale la sconfitta con la britannica Carolina Stutchbury (15-12) sentenzia: bronzo per Batini. (agc)
Coppa del Mondo: seconda posizione per Ginevra Taddeucci nella 10 km di Setubal
- NUOTO DI FONDO
C’è Ginevra Taddeucci sul podio della 10 km di nuoto di fondo di Setubal (Portogallo), teatro della terza tappa stagionale della Coppa del Mondo.
L’azzurra (foto CONI), bronzo all’Olimpiade di Parigi 2024, fa una grande gara e chiude con il tempo di 1:34:04.5 che vale il secondo posto. Meglio di lei solo l’australiana Moesha Johnson, che trionfa in 1:34:03.0. Completa il podio, terza, la francese Caroline Laure Jouisse (1:34:06.0).
Sesto posto per Barbara Pozzobon, decima Linda Caponi. (agc)
Diamond League, Roberta Bruni ancora sul podio: azzurra terza nel salto con l’asta di Stoccolma
- ATLETICA
Terzo podio per Roberta Bruni in Diamond League. Dopo i secondi posti di Doha e Roma, l’azzurra conquista la terza posizione nella gara di salto con l’asta di Stoccolma, in Svezia.
Partita con un errore, l’atleta capitolina supera la misura di 4.38 al secondo tentativo, poi centra subito il 4.53. Servono due prove, invece, alla statunitense Gabriela Leon per saltare la stessa altezza. Americana, quindi, giù dal podio.
Fanno meglio della nostra rappresentante solo l’altra protagonista del Nuovo Continente, Sandi Morris, che trionfa con 4.82, e la svizzera Angelica Moser, brava a superare 4.63. Per Bruni (foto ANSA) c’è dunque il gradino più basso del podio.
Ottava l’altra azzurra in gara, Elisa Molinarolo, che non varca i 4.23. (agc)
Assunta Scutto conquista l'oro ai Mondiali di Budapest: storico successo per l'Italia nei -48 kg
- JUDO
È iniziata subito all’insegna della storia per l’Italia l’edizione 2025 dei Campionati Mondiali di judo. Sui tatami della Papp László Sportaréna di Budapest (Ungheria), infatti, Assunta Scutto (-48 kg) è andata a prendersi la medaglia d’oro nella giornata di apertura, firmando il primo trionfo iridato di sempre per il nostro Paese nella più leggera delle categorie di peso (il settimo complessivo della Nazionale in ambito femminile). Per la ventitreenne originaria di Scampia si tratta del quarto sigillo mondiale consecutivo (su altrettante apparizioni a livello senior) in carriera dopo i due bronzi ottenuti rispettivamente tra Tashkent (Uzbekistan) nel 2022 e Doha (Qatar) nel 2023 e l’argento vinto l'anno scorso ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). Quello odierno, inoltre, è il secondo successo iridato per la judoka napoletana dopo quello juniores dell'ottobre del 2021 ad Olbia, in Sardegna.
La testa di serie numero uno, dopo il bye di cui ha usufruito al primo turno, ha esordito sui tatami magiari direttamente ai sedicesimi di finale contro la cilena Mary Dee Vargas Ley, piegata grazie ad un waza-ari in apertura. Negli ottavi, poi, si è trovata di fronte la mongola Narantsetseg Ganbaatar, annientata al golden score in virtù dello yuko piazzato dopo 1’35” e con la sua rivale gravata da due ammonizioni. La campana (foto Kulumbegashvili Tamara/IJF), quindi, si è aggiudicata la Pool A con l’ippon istantaneo (dopo meno di 30”) realizzato ai quarti ai danni della taipeiana Chen-Hao Lin.
In semifinale ‘Susy’ ha messo in atto la sua personale rivincita contro la transalpina Shirine Boukli, bronzo olimpico in carica e giustiziera proprio della partenopea sia nel match di ripescaggio dei Giochi di Parigi 2024 sia nel penultimo atto dei recenti Europei montenegrini di Podgorica. In questo caso la sfida è stata appannaggio della nostra portacolori che, dopo appena 56”, ha trovato la maniera per chiudere in proprio favore l’incontro grazie ad un altro ippon. Nel gold medal match, infine, Scutto, sulla delicata situazione di due shido per parte, ha pescato prima uno yuko e poi (a 13” dalla conclusione) l’ippon risolutivo per avere la meglio anche nei confronti della kazaka Abiba Abuzhakynova (argento). Hanno completato il podio la spagnola Laura Martinez Abelenda e la giapponese Wakana Koga (bronzo). (agc)

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