Dichiarazione del Presidente Buonfiglio
- CONI
Il Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
"Ringrazio Sport e Salute per aver deliberato oggi i contributi alle Federazioni. E’ sicuramente una decisione importante che dà tranquillità a tutti gli organismi sportivi e ci fa guardare al 2026, anno in cui ci saranno i Giochi Olimpici di Milano Cortina ed altri importantissimi eventi internazionali, con maggiore serenità. Un grazie particolare al presidente Marco Mezzaroma e all’Amministratore Delegato Diego Nepi con i quali ormai si è instaurato un clima di sinergia e collaborazione che renderanno ancora più prestigioso e competitivo lo sport italiano".
La Coppa del Mondo maschile rimane in Italia: nove azzurri al cancelletto nel super-G di Livigno
- SCI ALPINO
È tutto pronto per il debutto di Livigno nella Coppa del Mondo maschile di sci alpino. Sabato 27 dicembre, infatti, la neve della località dell’Alta Valtellina farà da cornice alla tradizionale tappa natalizia, ospitata per oltre 30 anni da Bormio (sede a febbraio delle competizioni olimpiche). In programma c’è il quarto super-G della stagione (orario d’inizio fissato a partire dalle 11.30).
Nella mattinata di venerdì 26 è previsto lo sci libero. Alle ore 18.30 della stessa giornata, quindi, ci sarà l’estrazione dei pettorali in piazza. Il direttore tecnico Max Carca ha convocato nove azzurri per l’appuntamento tra le porte larghe: Marco Abbruzzese, Benjamin Jacques Alliod, Guglielmo Bosca, Mattia Casse, Giovanni Franzoni (foto ANSA), Christof Innerhofer, Dominik Paris, Max Perathoner e Florian Schieder.
L’Italia vuole continuare a brillare in quest’annata olimpica dopo la trionfale prova di squadra messa in atto negli scorsi giorni sulla neve della mitica Saslong in Val Gardena, dove ha raccolto tre terzi posti con tre sciatori diversi (Paris nella discesa di apertura, Franzoni nel super-G intermedio e Schieder nella libera-bis di chiusura), nove top-10 e 13 top-15. (agc)
Oberhof: 10 azzurri convocati in Turingia in vista della quarta sfida stagionale di Coppa del Mondo
- BIATHLON
Ripartirà dalla Turingia la Coppa del Mondo di biathlon. Da giovedì 8 a domenica 11 gennaio, infatti, sarà Oberhof (Germania) ad ospitare la quarta tappa stagionale (la prima del nuovo anno) del massimo circuito internazionale.
In vista dello storico appuntamento teutonico il direttore tecnico Klaus Höllrigl ha convocato 10 azzurri, distribuiti equamente tra uomini e donne. Nelle gare maschili saranno presenti Tommaso Giacomel (foto ANSA), reduce dal terzo successo individuale della carriera conquistato per dispersione nella mass start di Annecy-Le Grand Bornand, Didier Bionaz, Lukas Hofer, Elia Zeni e Patrick Braunhofer mentre al femminile ci sarà spazio per Michela Carrara, Hannah Auchentaller, Samuela Comola, Rebecca Passler e Linda Zingerle.
Non prenderanno il volo per la Germania sia Dorothea Wierer sia Lisa Vittozzi. Le due campionesse azzurre, brillanti protagoniste in questo primo scorcio di stagione dell'Italia, di comune accordo con lo staff tecnico seguiranno un mini-ciclo personalizzato di lavoro. L’altoatesina, terza pochi giorni fa in Francia sia nella prova sprint sia nell’inseguimento, si allenerà a Lavazè da martedì 6 a sabato 10 gennaio insieme al tecnico Pietro Dutto mentre la sappadina lavorerà a Ridanna negli stessi giorni insieme agli allenatori Alexander Inderst ed Edoardo Mezzaro.
Ad Oberhof il programma sarà inaugurato giovedì 8 gennaio dalla 10 km sprint maschile (ore 14.10) mentre venerdì 9 sarà la volta della 7.5 km sprint femminile (ore 14.25). Alle ore 12.00 di sabato 10 gennaio, quindi, si proseguirà con l’inseguimento maschile sui 12.5 km, accompagnato dalla staffetta femminile 4x6 km (ore 14.25). Domenica 11, infine, la tappa teutonica terminerà con la staffetta maschile 4x7.5 km (ore 11.00) e con l’inseguimento femminile sui 10 km (ore 14.30). Di seguito il programma con tutti gli orari nel dettaglio. (agc)
OBERHOF: IL PROGRAMMA
Giovedì 8 gennaio
14.10 - Sprint 10 km uomini
Venerdì 9 gennaio
14.25 - Sprint 7.5 km donne
Sabato 10 gennaio
12.00 - Inseguimento 12.5 km uomini
14.45 - Staffetta 4x6 km donne
Domenica 11 gennaio
11.00 - Staffetta 4x7.5 km uomini
14.30 - Inseguimento 10 km donne
Tour de Ski: pronti 21 azzurri per la gara a tappe di Coppa del Mondo tra Dobbiaco e la Val di Fiemme
- SCI DI FONDO
Sono ben 21 (11 uomini e 10 donne) gli azzurri selezionati dal responsabile tecnico Markus Kramer in vista della 20ª edizione del Tour de Ski, la tradizionale corsa a tappe valevole per il quarto appuntamento stagionale della Coppa del Mondo di sci di fondo. Le gare sono in programma interamente in Italia tra Dobbiaco (da domenica 28 dicembre a giovedì 1° gennaio) e la Val di Fiemme dove, tra sabato 3 e domenica 4 gennaio, calerà ufficialmente il sipario sulla kermesse.
In campo maschile difenderanno il tricolore Federico Pellegrino (foto ANSA), uno dei quattro portabandiera dell’Italia Team ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, Michael Hellweger, Elia Barp, Davide Graz, Simone Daprà, Paolo Ventura, Martino Carollo, Giacomo Gabrielli, Simone Mocellini, Giovanni Ticcò e Francesco De Fabiani mentre al femminile saranno impegnate Caterina Ganz, Nicole Monsorno, Federica Cassol, Nadine Laurent, Iris De Martin Pinter, Anna Comarella, Maria Gismondi, Martina Di Centa, Francesca Franchi e Virginia Cena.
La partenza è fissata in Alto Adige con una prova sprint in tecnica libera (domenica 28 dicembre), seguita il 29 da una 10 km con partenza ad intervalli in classico. Dopo un giorno di riposo le sfide riprenderanno mercoledì 31 con una 5 km a skating con partenza a massa mentre giovedì 1° gennaio andrà in scena una 20 km in tecnica classica nella formula dell’inseguimento. Venerdì 2, quindi, il trasferimento in Fiemme, il cui Tesero Cross-Country Skiing Stadium nel prossimo mese di febbraio ospiterà le competizioni olimpiche della disciplina. Sabato 3 si aprirà il gran finale con un’altra sfida sprint individuale, stavolta in classico. Quest’ultima sarà l’antipasto della salita del Cermis di domenica 4, che si svolgerà sotto la forma di una mass start a skating da 10 km. Di seguito il programma con tutti gli orari nel dettaglio. (agc)
TOUR DE SKI: IL PROGRAMMA DI DOBBIACO
Domenica 28 dicembre
11.45 - Sprint TL (qualificazioni)
14.15 - Sprint TL (fasi finali)
Lunedì 29 dicembre
11.45 - 10 km TC con partenza ad intervalli uomini
14.45 - 10 km TC con partenza ad intervalli donne
Mercoledì 31 dicembre
11.30 - Heat mass start TL 5 km uomini
14.30 - Heat mass start TL 5 km donne
Giovedì 1° gennaio
10.30 - Inseguimento 20 km TC uomini
14.30 - Inseguimento 20 km TC donne
TOUR DE SKI: IL PROGRAMMA IN VAL DI FIEMME
Sabato 3 gennaio
12.15 - Sprint TC (qualificazioni)
14.45 - Sprint TC (fasi finali)
Domenica 4 gennaio
11.30 - Mass start TL 10 km uomini
15.30 - Mass start TL 10 km donne
Milano Cortina 2026, visite mediche per Brignone: “Al Quirinale ho realizzato un sogno, la cerimonia di apertura sarà l’emozione più grande”
- IMSS CONI
Fiducia, pazienza, idee chiare. Nel percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Federica Brignone fa tappa all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI. Il giorno dopo aver ricevuto il Tricolore al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assieme agli altri alfieri dell’Italia Team Arianna Fontana, Federico Pellegrino ed Amos Mosaner, la sciatrice azzurra è stata sottoposta alle visite mediche del Protocollo Atleti Probabili Olimpici al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del CONI, a Roma.
“Mi sento bene, ho voglia di iniziare ad allenarmi sugli sci – racconta la ‘Tigre di La Salle’, in ripresa dal grave infortunio al piatto tibiale e alla testa del perone della gamba sinistra rimediato lo scorso aprile –. Voglio provare a vedere come va in un tracciato. Stiamo andando per gradi, c’è poco tempo ma sono abbastanza positiva e le sensazioni sugli sci sono abbastanza buone. È chiaro, devo misurarmi nelle cose che devo fare: un conto è sciare, un altro sciare per andare veloce in un tracciato, in un certo tipo di condizioni. Tutte queste cose non le ho ancora fatte”.
Una cosa che ha fatto, però, è stata vivere da protagonista una giornata indimenticabile al Quirinale: “Ricevere il Tricolore dal Presidente Mattarella è stato un sogno. Ho realizzato uno dei sogni della mia carriera. Essere scelta come portabandiera per la mia nazione è qualcosa di speciale, un privilegio. Portare la bandiera alla cerimonia di apertura sarà l’emozione più grande”.
Nel frattempo il check all’Istituto che conosce molto, molto bene: “Sarà la mia quinta Olimpiade quindi è la quinta volta che svolgo le visite del Protocollo. Sono contenta perché qui riusciamo a fare in una sola giornata tante visite che non faccio mai. È una grande occasione che mi fa piacere sfruttare”. (agc)
Il Presidente Mattarella consegna il Tricolore ai portabandiera di Milano Cortina 2026: “L'Italia sarà con voi”
- AL QUIRINALE
Il viaggio dell’Italia Team verso Milano Cortina 2026 può partire ufficialmente. Nel Salone dei Corazzieri del Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il Tricolore ai portabandiera dei Giochi Olimpici e Paralimpici (foto Simone Ferraro CONI).
Presenti all’evento una rappresentanza di atlete e atleti, tecnici e staff, guidati dal Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marco Giunio De Sanctis. Al Salone anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, diversi esponenti della Fondazione Milano Cortina 2026 guidata dal Presidente Giovanni Malagò, il Segretario Generale del CONI e Capo Missione a Milano Cortina 2026 Carlo Mornati e il Presidente della FISI Flavio Roda.
Dopo l’Inno di Mameli, il primo a prendere la parola è stato il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio: “Signor Presidente, come sempre grazie per averci accolto qui al Quirinale, a pochissimi giorni, addirittura a pochissime ore dalle festività per il Santo Natale. Essere riuscito a trovare uno spazio nella sua agenda non era semplice ma lei come sempre ha compreso le difficoltà di queste atlete e di questi atleti che si stanno preparando ad un appuntamento storico, per alcuni di essi quasi unico, cioè di gareggiare ai Giochi Olimpici nel proprio Paese. Ecco perché la cerimonia di consegna della bandiera ai nostri alfieri per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 assume un significato particolare. Questa volta la nostra bandiera, il nostro Tricolore, quello per cui tutti noi dedichiamo una vita di lavoro e di sacrifici, non supererà i nostri confini. Resterà qui con noi, nella nostra amata Italia, e verrà custodita da quattro grandi atleti dello sport italiano. Sono quattro e non due perché per la prima volta nella storia il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Kirsty Coventry, su nostra richiesta, ha acconsentito che il Paese organizzatore di un’Olimpiade che porta nella denominazione due città possa sfilare con un doppio portabandiera sia a Milano sia a Cortina, affinché nessuno si debba sentire subalterno ad un altro. Scegliere queste due atlete e questi due atleti è stata la decisione più difficile da quando sono stato eletto Presidente del CONI. Ogni valutazione finisce sempre per far felice qualcuno e scontentare qualcun altro. In questa squadra che è qui davanti a lei abbiamo fior fiori di campionesse e di campioni che avrebbero potuto aspirare a diventare alfieri azzurri. Abbiamo dovuto bilanciare le decisioni tra uomini e donne, tra due Federazioni come quella degli Sport Invernali e quella degli Sport del Ghiaccio, abbiamo dovuto anche fare i conti con le distanze tra Milano e Cortina e un calendario gare incisivo e inesorabile. Alla fine, siamo giunti ad una soluzione fatta di idee di ragionamenti, di simbologie e di significati che sono oggettivi. A Milano la bandiera sarà affidata alla pluricampionessa olimpica Arianna Fontana, alla sua sesta partecipazione ai Giochi, unica testimone di quella che è stata l’ultima Olimpiade italiana a Torino 2006. Arianna è già stata portabandiera a PyeongChang 2018, ma adesso è diventata un simbolo unico per il nostro movimento. È infatti l’atleta donna più vincente nella storia dello sport italiano, tra Giochi Invernali ed Estivi. Non potevamo non darle questo riconoscimento. Assieme a lei ci sarà un campione come Federico Pellegrino, un atleta che ha fatto della serietà e della compostezza uno stile di vita. Affidargli la bandiera è il giusto coronamento di una carriera vincente ed esemplare. A Cortina la scelta è stata ancora più difficile, avendo innanzitutto atlete che tutto il mondo ci invidia. Senza nulla togliere al valore di altre campionesse uniche e inarrivabili, ho ritenuto giusto puntare su un’atleta che nell’ultimo anno ha emozionato e commosso l’Italia intera, a cominciare da lei Signor Presidente, per la sua incredibile storia di volontà, orgoglio, costanza e resilienza in seguito ad un drammatico infortunio che avrebbe potuto segnare definitivamente la sua carriera. Ovviamente mi riferisco a Federica Brignone, un fulgido esempio di tenacia e caparbietà, di resistenza e costanza. Dovendo poi sempre rispettare l’uguaglianza di genere, non ho avuto dubbi su scegliere il campione olimpico in carica Amos Mosaner, vincitore quattro anni fa a Pechino della medaglia d’oro che difenderà proprio a Cortina insieme a Stefania Costantini, alla quale ho già anticipato che leggerà il giuramento degli atleti alla cerimonia di apertura. Come vede, Signor Presidente, lo sport italiano si presenta a questa Olimpiade con un importante fardello di responsabilità alle quali non ci sottraiamo per due ragioni. Il primo motivo è che atlete e atleti si sono preparati in questi quattro anni conoscendo solo due parole: lavoro e impegno. Il secondo motivo è che noi tutti sappiamo che al nostro fianco c’è lei, il nostro primo tifoso, il nostro solido baluardo che non ci ha mai fatto mancare l’affetto e la vicinanza di cui questa volta abbiamo davvero tanto bisogno. A nome di queste ragazze e di questi ragazzi, a nome del CONI e dello sport italiano, le diciamo ancora una volta: grazie”.
Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha dichiarato: “Con la consegna del Tricolore affidiamo la passione della gente, degli italiani, le aspettative di successo. E siamo convinti che prima di tutto atlete e atleti possano garantire l’onore di rappresentare la nostra nazione, l’impegno quotidiano che portano avanti ogni giorno dandoci infinite soddisfazioni. A loro è consegnato non soltanto il Tricolore ma anche la maglia azzurra, il sogno di tanti bambini e adolescenti, di tanti di noi che hanno sognato di arrivare ai vertici dello sport. Mancano 46 giorni a Milano Cortina 2026: l’Italia sarà il centro del mondo, cercheremo tutti di essere all’altezza, consapevoli del fatto che lavoriamo per un avvenimento epocale e che sarà importantissimo per il Paese anche quello che accadrà dal giorno dopo. Ci presentiamo con la forza di valori immortali e universali che dipendono anche dai nostri comportamenti. Saremo all’altezza”.
Una volta ricevuto il Tricolore dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato il turno dei portabandiera.
Arianna Fontana ha aperto la serie: “Signor Presidente, la bandiera che ci affida oggi è molto più di un simbolo delle nostre origini o di ciò che chiamiamo casa. È una promessa. Una promessa all'Italia. Una promessa a ogni giovane che osa sognare di essere dove siamo noi oggi. Una promessa alle famiglie che ci sostengono, alle comunità che ci formano e a tutti coloro che credono che lo sport possa essere una forza di crescita, unità e speranza. Condividere questo onore con altri tre atleti straordinari come Chicco, Fede e Amos, di cui ammiro i valori e la dedizione, rende questo momento ancora più speciale. Oggi ci impegniamo ad onorare questa bandiera con rispetto, con disciplina e con l'incrollabile coraggio che lo spirito italiano ci ha sempre ispirato. Rappresenteremo il nostro Paese con cuore aperto, mente ferma e con la determinazione di dare il buon esempio, ogni singolo giorno. Lo abbiamo già fatto. E lo faremo di nuovo. Per me, personalmente, questa bandiera porta con sé il peso di un impegno durato una vita per difendere la nostra casa, i nostri colori e i nostri valori, sotto ogni pressione, sotto ogni aspettativa e in ogni circostanza. Lo faccio da vent’anni. E sarò pronta anche questa volta. Grazie, Signor Presidente. Grazie, Italia”.
“Al Presidente della Repubblica e a tutte le cariche istituzionali. A tutti gli allenatori e i tecnici presenti. Ai miei compagni dell’Italia Team. Alla mia famiglia. A chiunque ci stia ascoltando, o ci ascolterà. Oggi, domani, o in un futuro lontano. Accolgo la vostra scelta come voi avete accolto me, anno dopo anno – ha osservato Federico Pellegrino –. Mentirei se dicessi di non averci pensato a lungo. Mentirei se dicessi di non essermi mai immaginato alla testa della nostra delegazione, con il Tricolore davanti agli occhi e l’intero Paese alle spalle. Mentirei se dicessi che questo momento non è stato una motivazione in potenza, che non mi ha sorretto nel prendere parte delle mie e delle nostre scelte. E non potrei mai mentirvi. Il mio pensiero, adesso, va a nonno Gino, l’ultimo tra i nonni che ho dovuto salutare. Uomo del dovere, uomo del senso civico, che vive questo istante come il punto d’arrivo di tutte le sue scelte. Passate, eppure presenti. Come una scalata di mille tornanti, che ti porta in cima. Ovunque sia, lui ascolta. Ed è più felice di me. Perché la scelta è la sede del dubbio, forse il solo dono che ci sia mai stato fatto. E nel dubbio si costruisce l’esistenza. In equilibrio tra il significante e il significato. Tra un simbolo, come la bandiera, e ciò che contiene. E la mia bandiera contiene ciò che contengono anche quelle dei miei colleghi, dei miei amici, delle persone a me care, di ogni mio concittadino. La mia bandiera contiene centinaia di scelte. Enormi e piccolissime. Obbligate e creative. Spesso, necessarie e difficili. A volte, semplici e dolcissime. Un mosaico della volontà, di cui sei attore e spettatore insieme. Scegliere di esserci, al mattino presto e quando fuori gela. Scegliere di rinunciare a qualcosa oggi e coltivare per il domani. Scegliere insieme, smussando i propri spigoli. Scegliere sbagliando e imparare a perdonarsi. Scegliersi a vicenda, per una vita insieme. Marito, moglie, compagno o compagna. E poi insieme scegliere per i figli, insegnar loro a farlo da sé, finché aiuteranno noi a scegliere di nuovo. Scegliere è un gesto di responsabilità, un dialogo intimo, con la propria testa e con il proprio cuore, prima di tutto il resto. Ma che poi dà una forma al mondo intero. Scegliere è un atto d’amore, e per questo accolgo con grande fierezza la vostra scelta come voi avete accolto me. Anno dopo anno dopo anno. Grazie”.
Poi Amos Mosaner: “Signor Presidente, La ringrazio per averci accolti oggi qui al Quirinale trovando nuovamente nella sua fitta agenda il tempo da dedicare a noi atleti e atlete e ringrazio il Presidente Buonfiglio per il prestigioso incarico che mi è stato conferito. Fin da giovane ho coltivato sogni importanti, ma mai avrei immaginato di poter giungere a rappresentare un ruolo di così grande valore per il nostro Paese. Desidero esprimere la più sincera gratitudine alla mia famiglia, ai miei compagni di squadra, al CONI, alla Federazione, alle Fiamme Oro e a tutto lo staff che, con competenza e dedizione, mi ha accompagnato lungo un percorso fatto di impegno, sacrificio e crescita, rendendo possibile il raggiungimento di questi risultati. Accolgo questo momento con profondo orgoglio ed emozione e attendo con grande senso di responsabilità la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, occasione nella quale avrò l’onore di far sventolare il Tricolore davanti al mondo. Sono convinto che, attraverso i risultati sportivi e la determinazione che contraddistinguono la delegazione italiana, sapremo trasmettere entusiasmo e avvicinare un numero sempre maggiore di cittadini, in particolare le giovani generazioni, ai valori dello sport e dello spirito olimpico. Rinnovo la volontà di impegnarmi con costanza, persistenza e capacità di adattamento. Io, come tutti gli atleti della delegazione italiana, indosseremo il Tricolore con profondo senso di appartenenza, forza e determinazione, impegnandoci a dare il massimo per onorare e rendere orgoglioso il Paese più bello del mondo. Grazie, Signor Presidente”.
E, a completare il poker, Federica Brignone: “Buongiorno Signor Presidente, Buongiorno a tutti. È inutile dire quanto io sia onorata e felice di ricevere la bandiera che rappresenterà l'Italia all’Olimpiade di Milano Cortina. Sono anche emozionata, perché la mia corsa per arrivare qui oggi non è stata facile né scontata. Per questo ringrazio con tutto il cuore chi mi ha dato la possibilità di esserci. Voglio solo dire che con questa bandiera in mano cercherò di rappresentare tutti gli atleti azzurri attraverso i valori che per me da sempre sono alla base dello sport: rispetto, lealtà, dedizione, impegno, determinazione, umiltà e divertimento. Servono a tenere i piedi per terra nei momenti di gloria e a rialzarsi in quelli di difficoltà. Sarà la mia quinta Olimpiade, la prima in Europa, vicina a casa, e credo che partecipare a un’Olimpiade nel proprio Paese sia una grande fortuna e un grande privilegio. Da un lato può essere anche un grande stress, ma io per prima cercherò di non vederla in questo modo, cercherò di cogliere solo gli aspetti positivi di questo privilegio che solo pochi atleti hanno potuto vivere, augurandomi che tutti gli azzurri facciano lo stesso. Chiudo con un grazie a chi ha reso possibile questo sogno, a chi si sta dando da fare perché i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina siano un successo sportivo e anche organizzativo”.
Come da protocollo, l’ultimo a parlare è stato proprio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È un vero piacere accogliervi nel Salone dei Corazzieri e incontrarvi tutti alla vigilia dell’apertura di Milano Cortina 2026. Avete colto pienamente con consapevolezza l’importanza del significato dei Giochi. Siamo lietissimi di vedere Federica Brignone nuovamente pronta e determinata: ci siamo sentiti mesi fa al telefono e contavamo su questo. Questa cerimonia è sempre coinvolgente, ma questa volta riveste un significato ancora più grande perché siamo noi a organizzare i Giochi. Ci riversiamo la nostra cultura, l’amicizia, l’ospitalità. L’Italia sarà con voi interamente. Sarà un’occasione importante, l’occasione della scoperta del nostro Paese. Sarà una vetrina per l’Italia e per questo ringrazio chi si è impegnato per volere i Giochi e per organizzarli. Giochi Olimpici e Paralimpici: un’accoppiata di eventi che pone al centro del mondo il nostro Paese. Le gare olimpiche e paralimpiche sono legate a tanti valori umani e sociali. In questo tempo difficile, sarà molto importante il messaggio di pace, solidarietà e amicizia diffuso dai Giochi. Per voi saranno giorni affascinanti e lo saranno anche per quelli che non compaiono, perché molte discipline sono individuali ma comprendono un grande gioco di squadra. In più i Giochi indurranno molti giovani a misurarsi con se stessi attraverso lo sport. Lo sport riveste un grande ruolo sul piano sociale. Desidero affermare la mia vicinanza e la mia riconoscenza per chi si dedica al movimento paralimpico: l’inclusione è un obiettivo di civiltà del nostro Paese. Sono certo che renderete tutti onore all’Italia con il vostro comportamento e con i risultati che conseguirete. Il super-G di Sofia Goggia a Val d’Isère è stato una buona premessa. Ciò che farete si riflette sul nostro Paese. Il vostro impegno avrà intorno tutti noi. Sarò uno dei tifosi, vi seguirò con attenzione. Vi auguro molti successi e grandi amicizie”. (agc)
GLI ATLETI DELLA FISG PRESENTI
Curling: Stefania Constantini, Amos Mosaner
Hockey: Diego Kostner, Thomas William Larkin, Daniel Thomas Mantenuto, Tommy Purdeller, Luca Zanatta, Damian Clara, Anna Caumo, Martina Fedel, Laura Lobis, Nadia Mattivi, Samantha Gius, Aurora Abatangelo
Pattinaggio di figura: Charlene Guignard, Marco Fabbri, Sara Conti, Niccolò Macii, Daniel Grassl, Lara Naki Gutmann, Filippo Ambrosini, Rebecca Ghilardi
Short track: Pietro Sighel, Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali, Luca Spechenhauser, Andrea Cassinelli, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel, Elisa Confortola, Arianna Fontana, Chiara Betti, Martina Valcepina
GLI ATLETI DELLA FISI PRESENTI
Biathlon: Dorothea Wierer
Sci alpinismo: Alba De Silvestro
Sci alpino: Federica Brignone, Sofia Goggia, Dominik Paris
Sci di fondo: Federico Pellegrino
Skeleton: Valentina Margaglio
Skicross: Simone Deromedis
Snowboard: Michela Moioli, Omar Visintin, Maurizio Bormolini
Foto ufficiale Italia Team per Milano Cortina 2026
Il Presidente della Repubblica Mattarella consegna il tricolore ai portabandiera di Milano Cortina 2026
Domani 22 dicembre la cerimonia di consegna del tricolore al Quirinale. Diretta su RAI2
- MILANO CORTINA 2026
Lunedì 22 dicembre, al Quirinale, con inizio alle ore 12, si terrà la cerimonia di consegna della bandiera agli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. L’evento sarà trasmesso in diretta su RAI2.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affiderà il tricolore ai portabandiera dell'Italia Team Federica Brignone, Arianna Fontana, Amos Mosaner e Federico Pellegrino, in vista della terza edizione dei Giochi Olimpici invernali ospitata nel nostro Paese.
Alla cerimonia prenderà parte una rappresentanza di atlete e atleti, tecnici e staff, guidati dal Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis.
Sarà presente anche il Segretario Generale del CONI e Capo Missione a Milano Cortina 2026, Carlo Mornati. Attesi inoltre i presidenti federali della FISG, Andrea Gios, e della FISI, Flavio Roda.
Hanno confermato la presenza gli atleti:
FISG
Curling: Stefania Constantini, Amos Mosaner
Hockey: Diego Kostner, Thomas William Larkin, Daniel Thomas Mantenuto, Tommy Purdeller, Luca Zanatta, Damian Clara, Anna Caumo, Martina Fedel, Laura Lobis, Nadia Mattivi, Samantha Gius, Aurora Abatangelo
Pattinaggio di figura: Charlene Guignard, Marco Fabbri, Sara Conti, Niccolò Macii, Daniel Grassl, Lara Naki Gutmann, Filippo Ambrosini, Rebecca Ghilardi
Pattinaggio di velocità: Daniele Di Stefano, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Riccardo Lorello, Michele Malfatti, Jeffrey Rosanelli, Francesca Lollobrigida, Serena Pergher, Linda Rossi, Maybritt Vigl
Short track: Pietro Sighel, Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali, Luca Spechenhauser, Andrea Cassinelli, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel, Elisa Confortola, Arianna Fontana, Chiara Betti, Martina Valcepina
FISI
Biathlon: Dorothea Wierer
Sci alpinismo: Alba De Silvestro
Sci alpino: Federica Brignone, Sofia Goggia, Dominik Paris
Sci di fondo: Federico Pellegrino
Skeleton: Valentina Margaglio
Skicross: Simone Deromedis
Snowboard: Michela Moioli, Omar Visintin, Maurizio Bormolini
Mass start: Giacomel domina la 15 km di Annecy e ottiene il terzo successo in Coppa del Mondo
- BIATHLON
È terminata nel migliore dei modi per l’Italia la terza tappa stagionale della Coppa del Mondo di biathlon. Sulle nevi francesi di Annecy-Le Grand Bornand, infatti, un maestoso Tommaso Giacomel ha conquistato il primo posto nella mass start maschile. Il talento di Imer ha così messo in bacheca l’11° podio individuale (il secondo di specialità) della carriera in una gara del massimo circuito internazionale nonché il terzo successo, lui che a fine gennaio trionfò (sempre sulla distanza dei 15 km) a Ruhpolding (Germania) ed il 12 dicembre scorso si è messo tutti gli avversari alle spalle nella prova sprint di Hochfilzen (Austria), località in cui chiuse sul podio (secondo) anche il successivo inseguimento.
Eppure la giornata non si è aperta nel migliore dei modi per l’argento degli ultimi Mondiali svizzeri di Lenzerheide (1-0-0-0), che ha commesso un errore (l’unico di giornata) nel primo dei due poligoni a terra. Il giovane azzurro tuttavia, grazie ad un infernale ritmo sugli sci, ha dato vita ad una rimonta prepotente, rimanendo perennemente in contatto con i leader, forte soprattutto di tre sessioni di tiro prive di errori ed affrontate con grande rapidità. Il venticinquenne trentino (foto ANSA) ha quindi lanciato la fuga nel corso del penultimo giro, per poi disputare un ultimo poligono in piedi da antologia, assumere il definitivo controllo delle operazioni e (avvolto dalla sua bandiera) tagliare in solitaria la linea di arrivo in 33’35”1 con le braccia alzate. Nulla da fare sia per il padrone di casa Eric Perrot (0-0-0-0 con +18”1) sia per il norvegese Vetle Sjaastad Christiansen (1-1-0-0 con +21”3), con quest’ultimo che nel duello finale per l’ultimo gradino del podio ha bruciato al fotofinish il tedesco Justus Strelow (0-0-0-0 con +21”8). Tra le file dell’Italia, inoltre, c’è da rimarcare il 24° posto di Lukas Hofer (1-0-1-1 con +1’59”6), l'unico altro azzurro ai nastri di partenza.
“È qualcosa di incredibile, vincere qui ad Annecy credo che fosse il mio sogno più grande nel biathlon. Devo dire che oggi mi sentivo imbattibile. L’errore a terra è stata colpa mia, non centra il vento o altro. E sono semplicemente orgoglioso di come ho gestito le successive situazioni ed i poligoni in piedi", le prime dichiarazioni di Giacomel al termine dell'ultima gara della tappa sulla neve francese.
Nella classifica generale a comandare c’è sempre il norvegese Johan-Olav Botn (560 punti), che precede gli stessi Perrot (secondo con 447) e Giacomel (terzo con 431). Per quanto riguarda la graduatoria di specialità, in virtù dell’unica prova disputata, il leader è Giacomel (90) con Perrot (75) e Christiansen (65) a vestire i panni dei primi inseguitori. (agc)
Val d'Isère: Sofia Goggia torna al trionfo in super-G e conquista la 27ª vittoria in Coppa del Mondo
- SCI ALPINO
Sofia Goggia si rifà con gli interessi nell’ultimo atto della tappa di Coppa del Mondo di sci alpino a Val d’Isère. Smaltita la delusione per l’ottava piazza con cui ha concluso la discesa libera inaugurale del weekend francese, infatti, la trentatreenne bergamasca ha conquistato di prepotenza il primo posto nel super-G conclusivo, garantendosi la 27ª vittoria (l’ottava di specialità) in una gara del massimo circuito internazionale. L’ultimo trionfo in super-G dell’italiana risaliva al 15 dicembre del 2024, quando riuscì ad imporsi nella prova di Beaver Creek (Stati Uniti).
La campionessa azzurra (foto ANSA) ha domato alla perfezione ogni tratto della celebre Oreiller-Killy, tagliando il traguardo davanti a tutte con il crono di 1:20.24. Nulla da fare sia per la neozelandese Alice Robinson (+0.15) sia per la statunitense Lindsey Vonn (+0.36), dovutesi accontentare rispettivamente della seconda e della terza posizione. In casa Italia, poi, va rimarcato anche l’ottimo quarto posto di Elena Curtoni (+0.73). Per quanto riguarda le altre sciatrici tricolori hanno concluso all'interno della top-20 Roberta Melesi (13ª con +1.05) e Laura Pirovano (17ª con +1.22) mentre Sara Allemand ha chiuso 26ª con un ritardo di +1.70. Più indietreggiate Nadia Delago (40ª con +2.99), Nicol Delago (42ª con +3.12) e Sara Thaler (49ª con +4.09).
Per Goggia si tratta del 65° podio della carriera (il 21° in super-G) in Coppa del Mondo nonché del terzo stagionale dopo il doppio terzo posto agguantato la settimana scorsa nella tappa di St. Moritz (Svizzera) tra discesa e super-G. La fuoriclasse lombarda, inoltre, ha agguantato la 10ª top-3 di sempre (la quinta in super-G) nella località transalpina. Adesso per lei i successi in Savoia ammontano a quattro. In passato, infatti, alzò le braccia al cielo in discesa (2020 e 2021) ed in super-G (2021). Sorride anche la classifica generale, in cui Sofia (372 punti) è risalita fino alla terza posizione alle spalle della statunitense Mikaela Shiffrin (prima con 558) e Robinson (seconda con 484). Nella graduatoria di super-G, invece, in testa c'è Robinson (180), che precede Goggia (seconda con 160) e Vonn (terza con 110).
“La gara di ieri mi ha segnato tanto, è stata una giornata emotivamente molto dura ed ho passato un’ora a piangere ripensando all’occasione sprecata. Arrivavo da tanta solidità ed invece quell’errore di ieri mi ha fatto gettare al vento un' occasione d’oro. Sono ripartita da lì, dalla voglia di riscatto. Come di fatto è stata tutta la mia carriera, fatta di ripartenze e di tanta voglia di risalire: vincere oggi è bello e ci sta. Quando sei sul podio sei sempre contento, vincere è però quello a cui ambisco. Ma l’esempio di ieri è emblematico: giornata bellissima, stavo sciando alla grande ed è andata così. Sì, quell’errore ce l’ho ancora qui, ma l’importante è avere sempre qualche nuova freccia nella faretra”, l'analisi di Goggia al termine della prova. (agc)

Trofeo CONI Winter 2025: la Lombardia vince e firma la doppietta dopo il trionfo estivo. Pellegrino: “Siete fortunati, avrei voluto gareggiare anch’io”
- IN VALLE D’AOSTA
È la Lombardia la vincitrice del Trofeo CONI Winter 2025. Il Comitato Regionale del CONI del Presidente Marco Riva trionfa in Valle d’Aosta e diventa il primo a realizzare la doppietta nella stessa stagione dopo aver vinto anche l’edizione estiva lo scorso settembre in Friuli Venezia Giulia. Secondo classificato l’Alto Adige (che, a parità di punti, manca il successo avendo appena un secondo posto in meno dei rivali), terzo il Piemonte. Quest’ultimo Comitato Regionale rimane in testa all’albo d’oro dell’edizione invernale del Trofeo CONI avendo trionfato nel 2023 e nel 2024. Un titolo, invece, per Trentino (2022) e, appunto, Lombardia.
Dopo una spettacolare cerimonia di apertura, la prima e la seconda giornata di gare, a Piazza Arco d’Augusto (Aosta) è andata in scena la cerimonia di chiusura della più importante manifestazione multisportiva d’Italia riservata ad atlete e atleti under 14 (foto Simone Ferraro e Roberto Di Tondo CONI).
I giovani si sono affrontati con determinazione nelle prove di cinque discipline della Federazione Italiana Sport Invernali (sci alpino, snowboard, sci alpinismo, biathlon e sci di fondo), quattro della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (short track, pattinaggio di figura, curling e hockey su ghiaccio) ed una della Federazione Italiana Triathlon (winter triathlon) sulla neve e sul ghiaccio di Pila, Cogne, Courmayeur, Aosta e Torino. Si sono svolti inoltre i Giochi CONI Fair Play (attività sportive multidisciplinari basate sui valori olimpici in cui applicare l’integrazione, la leadership e il rispetto delle regole in un contesto basato sul divertimento) e il TEM, il Test di Efficienza Motoria (percorso composto da quattro andature e quattro stazioni creato per valutare, in forma ludica, una serie di capacità e abilità motorie tramite un circuito multidisciplinare di due minuti).
Una volta risuonato l’Inno di Mameli, il Sindaco di Aosta Alina Sapinet ha dichiarato: “Sono state giornate bellissime. I ragazzi porteranno con loro ricordi indimenticabili”. Poi Renzo Testolin, Presidente della Regione Valle d’Aosta: “Avete animato la Valle d’Aosta con straordinaria passione. Portate un pezzo della nostra regione nel cuore”. “Abbiamo vissuto emozioni incredibili. Ho visto la scintilla che accende lo sport, che fa stare insieme le persone” ha aggiunto Jean Dondeynaz, Presidente del Comitato Regionale Valle d’Aosta del CONI.
Ospite d’onore della cerimonia Federico Pellegrino, uno dei portabandiera dell’Italia Team ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026: “È un bel momento. Mi sento in forma e gli ultimi risultati lo dimostrano. Sarà un onore ricevere il Tricolore dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fare il portabandiera a Milano Cortina sarà la perfetta chiusura del cerchio della mia carriera. Un consiglio ai giovani atleti del Trofeo CONI Winter? Sono rimasto un ragazzo ‘comune’. Alla vostra età non ho avuto la fortuna di partecipare a un evento come questo, una bellissima esperienza. La cosa più bella è confrontarsi e fare amicizia con ragazzi di altre regioni e altre terre. Bisogna stringersi tutti insieme nel senso di appartenenza che dà lo sport. Dobbiamo sentirci fieri di far parte del mondo dello sport, che è una famiglia inclusiva, aperta a tutti”.
Prima dell’annuncio dei vincitori, la piemontese Laura Armando (pattinaggio di figura) e il valdostano Aksel Chabod (winter triathlon) hanno ricevuto il Premio Fair Play. A questo punto Cecilia D’Angelo, Direttrice Territorio CONI, ha prima detto: “Grazie per la gioia, l’impegno, la dedizione che ci avete messo. Grazie alla Valle d’Aosta e a tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questo splendido evento” e poi ha svelato il podio. Applausi per il Piemonte, sul gradino più basso. Seconda posizione per l’Alto Adige, in trionfo la Lombardia. (agc)
LA CLASSIFICA DEL TROFEO CONI WINTER 2025
Cala il sipario sul Trofeo CONI Winter 2025, la Lombardia trionfa ad Aosta
Pagina 1 di 926