Europei di slalom in Slovacchia: C1 e C2 azzurri all'ultima chiamata per Rio

CANOA

CipressiLa resa dei conti per C1 e C2, il trampolino di lancio verso Rio 2016 per K1 maschile e K1 femminile. Quello che inizierà venerdì a Liptovsky Mikulas, in Slovacchia, sarà un campionato europeo di canoa slalom dal valore doppio rispetto al solito. In palio ci saranno ovviamente i titoli continentali andati lo scorso anno, quando si gareggiò in Germania, allo sloveno Benjamin Savsek nel C1 maschile, ai tedeschi Behling e Becker nel C2, al francese Boris Neveu nel K1 maschile e alla spagnola Maialen Chorraut nel K1 femminile e alla britannica Kimberley Woods nel C1 con l’Italia che portò a casa il bronzo nel K1 a squadre grazie a Daniele Molmenti, Giovanni De Gennaro e Andrea Romeo. 

 

Ma in palio, da venerdì a domenica, ci saranno anche i posti per Rio de Janeiro 2016 con l’Italia chiamata a gareggiare su due fronti (C1 e C2 per conquistare il posto non ancora ottenuto, K1 maschile e femminile per decidere quale sarà l’atleta a rappresentare l’Italia alle prossime Olimpiadi. Venerdì qualifiche per tutte le categorie dalle 9 alle 19; sabato semifinali e finali per C1 maschile e femminile e per K1 maschile, domenica dalle 9.30 alle 14.30 semifinali e finali per C2 e K1 femminile. 

 

Per quanto riguarda K1 maschile e K1 femminile l’Italia ha già garantito il posto barca a Rio de Janeiro 2016. Le gare di Liptovsky Mikulas serviranno dunque per decidere chi sarà l’atleta che rappresenterà il nostro paese alle Olimpiadi in Brasile; nel K1 maschile sono in gara il friulano Daniele Molmenti (Forestale), il bresciano Giovanni De Gennaro (Forestale) e Andrea Romeo, anch’egli friulano (Marina Militare); nel K1 femminile gareggeranno Stefanie Horn (Marina Militare) tedesca d’origine ma italiana in seguito al matrimonio con il bresciano Riccardo de Gennaro (fratello di Giovanni) e la genovese Chiara Sabattini (Fiamme Azzurre).

 

Discorso diverso invece per C1 e C2, barche nelle quali ai mondiali 2015 non riuscimmo a qualificarci. L’europeo che prende il via venerdì rappresenta anche l’ultimo appello per provare a mettere in tasca un’ulteriore soddisfazione verso Rio 2016. 

 

Nel C1 gareggeranno il laziale di Subiaco Roberto Colazingari (Forestale), il bolognese Stefano Cipressi (Marina Militare, nella foto Ansa) ed il veronese Raffaello Ivaldi (CC Verona); nel C2 l’Italia sarà rappresentato dall’equipaggio dell’Aeronautica Militare composto dal bolognese Pietro Camporesi e da Niccolò Ferrari, da anni a Bologna ma originario di Verona.

 Quest

 

C1: l’Italia qualifica la barca se si classifica come miglior nazione europea tra le escluse all’ultimo mondiale. Ciò significa che il miglior italiano, per qualificarsi, dovrà piazzarsi davanti ai rappresentanti di Svizzera, Spagna, Croazia, Belgio, Grecia, Bielorussia e Portogallo. 

 

C2: l’Italia qualifica la barca se si classifica come miglior nazione europea tra le escluse all’ultimo mondiale. Il C2 Camporesi/Ferrari conquisterà il posto barca per l’Italia piazzandosi davanti a Spagna e Svizzera.  

 

In caso di qualifica sia per C1 che per C2, l’Italia dovrà però operare una scelta in quanto, per ogni nazione, sono a disposizione solo 2 quote Atleta. Solo 2 atleti per nazione potranno quindi qualificarsi a Rio da questo europeo. In caso di C1 e C2 capaci di ottenere la qualifica, avremmo 3 POSTI ATLETA; ciò porterà lo staff tecnico a dover operare una scelta. Anche le altre nazioni, in caso di più di due atleti qualificati, saranno chiamate a delle scelte. Scelte che inevitabilmente potrebbero modificare il quadro per C1 e C2. Ai mondiali 2015 David Florence ha qualificato per la Gran Bretagna sia il C1 che il C2. Stessa cosa ha fatto l’americano Smolen, qualificando per gli States sia il K1 che il C2. Questo ha liberato, secondo i non facili criteri di qualificazione, due quote ulteriori che, al momento, non sono ancora state riassegnate. 

 

“I ragazzi stanno bene e siamo arrivati a questo europeo con l’obiettivo di non doverci affidare ai calcoli per portare a Rio altri azzurri oltre al K1 maschile e al K1 femminile - spiega il dt Mauro Baron - sappiamo ciò che dobbiamo fare, i nostri avversari sono agguerriti ma questo non ci spaventa e siamo pronti a dare il massimo”.