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CONI e Roma 2024 regalano alla Capitale il primo censimento dell'impiantistica sportiva

Flaminio crIndividuare i possibili siti da destinare agli impianti di allenamento nelle strutture esistenti, con particolare attenzione a quelle scolastiche; identificare le zone di maggiore carenza nelle quali realizzare nuovi impianti a servizio dello sport di base; fornire uno strumento fondamentale per la Legacy del progetto olimpico e paralimpico che rimarrà alla città anche dopo i Giochi. Questi gli obiettivi del CONI e del Comitato Roma 2024 che, grazie al lavoro di rilevazione compiuto da una squadra di giovani ingegneri ed architetti e al coinvolgimento di MIUR, Comune, Municipi e Città Metropolitanahanno dato vita alla prima mappatura completa degli impianti sportivi mai eseguito prima nella Capitale.

 

Il significato del censimento è stato illustrato oggi in una conferenza stampa allo Stadio Flaminio: 2.221 impianti, di cui 1.000 pubblici (scuole incluse), 6.336 spazi di attività, oltre 9.600 foto sullo stato delle strutture, che saranno disponibili on line: quattro mesi di rilevazioni, da aprile a luglio 2016, per creare una banca dati contenente informazioni anagrafiche (indirizzi e contatti), sulla proprietà e la gestione, tecniche (spazi di attività e servizi), sull’accessibilità per atleti e spettatori, sulle attività praticabili all’interno delle strutture, oltre alla presenza di defibrillatori e di eventuali fonti rinnovabili. Un’operazione che ha dato, inoltre, la possibilità ai giovani laureati che hanno messo il proprio impegno in questa analisi, di firmare 25 contratti di lavoro.

 

Roma 2024, a un anno esatto dalla scelta dal CIO della città organizzatrice della XXXIII edizione delle Olimpiadi e Paralimpiadi, rinnova il suo impegno a realizzare un progetto a servizio della città e del Paese per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Una sfida che grazie ai Giochi permetterà la realizzazione di 15 nuovi impianti sportivi nelle zone periferiche di maggior carenza, la riqualificazione di almeno 20 strutture sportive scolastiche nelle periferie, sulla base dei risultati del Censimento, la trasformazione dei 17.000 alloggi previsti per il Villaggio Olimpico di Tor Vergata in un nuovo Campus Universitario con 6.000 nuove unità residenziali, a servizio degli studenti e dell’Ospedale.

 

Una grande festa dello sport per tutti; un evento che può rimettere in moto la città e che ha tra i suoi obiettivi il potenziamento e la messa a sistema di opere che cambieranno la mobilità a Roma (tutti gli interventi sono già presenti nel Piano Regolatore Generale di Roma Capitale o in altri documenti programmatici regionali e nazionali); la valorizzazione delle aree verdi, fiume Tevere, e la creazione di nuovi parchi fruibili per i cittadini, il rafforzamento della rete delle piste ciclabili; lo sviluppo dell’accessibilità di tutti gli impianti sportivi destinati a Giochi Olimpici e Paralimpici, degli impianti sportivi di base, che saranno poi destinati alle scuole e ai cittadini, ma anche dei mezzi pubblici, delle stazioni, delle aree del trasporto pubblico (metro, ferrovie, autobus), e delle aree di pubblico interesse (aree turistiche, zone commerciali, alberghi, ospedali, musei), secondo i più moderni standard legati ai parametri di mobilità.

 

Vero e proprio patrimonio documentale, questa analisi degli impianti sportivi della Capitale è un ulteriore tassello che si inserisce all’interno di un più ampio progetto di Legacy, dell’eredità che il Comitato promotore, indipendentemente dalla candidatura, vuole lasciare alla città e ai suoi cittadini, e che segue le iniziative già avviate da Roma 2024, finalizzate all’aumento dell’educazione sportiva dei giovani e alla diffusione dei temi come la diversità, l’inclusione sociale e un corretto stile di vita: tra queste, gli incontri tra il Comitato e 2500 studenti di 50 scuole di Roma primarie e secondarie di primo e secondo grado; l’avvio di programmi di alternanza scuola-lavoro con 10 classi di 5 scuole; l’avvio di un progetto laboratorio che ha portato 25 atleti paralimpici in 20 scuole di periferia; il coinvolgimento di 80 giovani start-up per collaborare sui temi della candidatura; il lancio, con il supporto di ActionAid e dell’Ufficio Regionale scolastico, di un kit multimediale dedicato a tutte le scuole di Roma per apprendere i valori dello sport.

 

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagó, ha aperto la conferenza, sottolineando l'importanza dell'iniziativa. "Voglio ringraziare prima di tutto il Comune che ci ha concesso la disponibilità del Flaminio. Potevamo fare questo evento anche a Tor Vergata e a Valco San Paolo, come luoghi simbolo da riqualificare. Abbiamo voluto una mappatura dell'impiantistica a livello nazionale per capire come e dove intervenire. Può sembrare banale ma è una iniziativa per evitare errori infrastrutturali e indirizzare bene gli investimenti. Il censimento di Roma é stato finanziato nell'ambito delle risorse della candidatura ed è il primo completo in tutta Italia: si parla di 2221 impianti. Ovviamente le misure ritenute necessarie potranno essere adottate nel caso in cui la candidatura andasse avanti, attraverso un processo all'insegna della massima trasparenza". 

 

Francesco Romussi, Responsabile della Gestione Patrimonio e Consulenza Impianti Sportivi del CONI e Venue Planning Manager di Roma 2024, è entrato nel dettaglio: "Il monitoraggio si inquadra nella ambito di un censimento che a oggi riguarda 11 Regioni con l'obiettivo di una mappatura omogena e unica - online - per favorire la fruibilità. Il censimento di Roma si propone di lasciare un patrimonio alla città e individuare le aree carenti e valutare dove sistemare strutture e ospitare gli allenamenti ai Giochi. Il lavoro è durato 4 mesi in sinergia con tutti gli interlocutori pubblici e si basa su una banca dati contenente tutti i requisiti tecnici, l'attuale utilizzo, l'accessibilità e i costi di gestione. La piattaforma verrebbe destinata gratuitamente al Comune. Un censimento che contempla 6.336 spazi di attività, con dati che saranno disponibili on line: la banca dati contiene informazioni anagrafiche (indirizzi e contatti), sulla proprietà e la gestione, tecniche (spazi di attività e servizi), sull’accessibilità per atleti e spettatori, sulle attività praticabili all’interno delle strutture, oltre alla presenza di defibrillatori e di eventuali fonti rinnovabili. Un’operazione che ha dato, inoltre, la possibilità ai giovani laureati che hanno messo il proprio impegno in questa analisi di firmare 25 contratti di lavoro. L'offerta privata supera ancora quella pubblica e la media di impianti (0,77 per 1.000 abitanti) è inferiore a quella dei capoluoghi di regione presi in esame nel recente censimento nazionale, anche se l'offerta di spazi sportivi reale è in linea con quella degli altri capoluoghi (2,21 per 1.000 abitanti), inferiore solo a quella di Trieste (2,74) e Firenze (2,36). Sono possibili sviluppi con strumenti di geomarketing per comprendere come e dove agire".

 

Diana Bianchedi, cooordinatore generale di Roma 2024: "Per i prossimi step del dossier era importante capire dove posizionare i 15 impianti per gli allenamenti in previsione dei Giochi e capire anche come e dove agire per favorire le esigenze dei cittadini e della Capitale. Grazie ai Giochi cambierà la mobilità a Roma. Ci sarà una città più accessibile, stazioni e alberghi ad esempio. La “cura del ferro” sarà il cuore degli interventi infrastrutturali previsti, proprio perché i “Poli” che ospitano gli impianti sportivi sono ubicati in punti strategici della rete. In particolare la chiusura dell’anello ferroviario di Roma, con la realizzazione di nuove stazioni al Foro Italico e in altri punti nevralgici della città, consentirà di rendere più veloci gli spostamenti attraverso il territorio e lo scambio tra le dieci linee ferroviarie regionali e le tre linee metropolitane. Finalmente diventerà possibile raggiungere l’area del Foro Italico con il trasporto su ferro e avere connessioni veloci tra tutti i nodi fondamentali del trasporto urbano – ad esempio Tiburtina, Ostiense, San Pietro, Trastevere - attraverso nuovi treni e l’interscambio con le linee metropolitane. Il progetto accorcerà i tempi di percorrenza tra i diversi Poli di competizione dei Giochi, permettendo spostamenti veloci".

 

Il Presidente del Comitato Promotore, Luca di Montezemolo, ha riassunto i contenuti dell'iniziativa e chiarito alcuni passaggi chiave per spiegare la candidatura. "Il censimento è fondamentale e può aiutare anche per dare un'informativa completa. Siamo un comitato promotore, tra un anno - dovessimo vincere - il Comune e il CONI individueranno eventualmente una governance e una squadra per l'organizzazione dell'evento. Abbiamo fatto un grande lavoro per far comprendere quali sarebbero i motivi sportivi e non per assegnare i Giochi a Roma. É sbagliato fare paragoni con il passato perché l'introduzione dell'agenda 2020 da parte del CIO ha modificato le regole di ingaggio, grazie alla previsione di impianti temporanei, il poter prevedere eventi fuori dalla città e vedersi garantiti introiti certi a un miliardo e 700 milioni di dollari. Roma ha il 70% di impianti disponibili su cui poter lavorare, la manifestazione garantirebbe quasi 200 mila posti di lavoro con un aumento del PIL del 2,4% nel periodo interessato e un incremento del turismo per riportare la capitale nell'eccellenza dei posti più visitati nel mondo. I Giochi cambierebbero anche la viabilità di Roma, facendola diventare anche una città più accessibile. Il budget ammonta a 5,3 miliardi di euro ed è all'insegna della trasparenza: i costi operativi ammonteranno a 3,2 miliardi e saranno coperti dal contributo CIO e da altre entrate dalle attività di licensing, marketing, ticketing e sponsor. Pensiamo a Giochi con budget trasparente e costi ridotti. E' stato già nominato un Comitato di garanti formato da autorevoli esponenti del mondo giuridico e abbiamo chiesto all'ANAC di seguire costantemente tutte le attività dell'eventuale board olimpico, tra l'altro sotto la vigilanza della Corte dei Conti".

 

Alla conferenza hanno partecipato anche il Segretario Generale del CONI, Roberto Fabbricini, l'Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, l'architetto Francesco Febbraro del Comune di Roma, numerosi testimonial tra cui Alessandra Sensini, Carlton Myers, Carlo Molfetta, il campione paralimpico Luca Agoletto e altri atleti diversamente abili.

 

Le slide del progetto

 

I risultati del censimento e del monitoraggio degli impianti sportivi a Roma

 

 

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