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Malagò e Fabbricini consegnano il Collare d'Oro a Gigi Riva. Emozionante cerimonia a Cagliari

RivaultiaL'omaggio dello sport italiano a un Mito senza età. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, insieme al Segretario Generale, Roberto Fabbricini, ha consegnato stasera, in uno Stadio Sant’Elia vestito a festa, il Collare d'Oro al merito sportivo a Gigi Riva, mito della Nazionale di calcio azzurra e leggenda rossoblù di tutti i tempi. Alla premiazione (foto ANSA), che ha preceduto la gara di campionato Cagliari-Juventus, hanno partecipato anche il Presidente rossoblù, Tommaso Giulini, il Presidente del Comitato Regionale sardo del CONI, Gianfranco Fara, e i capitani delle due squadre, rispettivamente Daniele Dessena e Gianluigi Buffon, che ha abbracciato a lungo l'ex bomber al centro del campo.

 

Riva, accompagnato dai suoi ex compagni di squadra, gli Eroi dello Scudetto 1969-1970, ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco accolto da un tripudio di bandiere, per una celebrazione da brividi, all'insegna dell'emozionante amarcord. Riva non aveva partecipato, per motivi personali, alla cerimonia del 19 dicembre nel Salone d'Onore del CONI, alla presenza del Ministro dello Sport, Luca Lotti. "Grazie, a nome di tutto lo sport italiano a un atleta simbolo di una squadra, di una regione, di tutto il calcio italiano - ha sottolineato il Presidente Malago -. Questo riconoscimento, il Collare d'oro, viene riconosciuto solo ai grandi tra i grandi. Visto che non c'era la possibilita di consegnarlo a Roma siamo venuti a Cagliari, per premiare un uomo ha riempito d'orgoglio un intero popolo e la nazione italiana".

 

La Curva Nord ha omaggiato Riva con uno striscione eloquente: 'Onore a te, Gigi, che hai reso grande questa maglia'. E poi con il coro di sempre, l'intramontabile 'C'è solo un Gigi Riva'. "Voglio ringraziare - ha detto un Riva visibilmente commosso - il presidente Malagò, perché è partito da Roma per venire a casa mia". Poi un giro di campo per mostrare il premio e ricevere gli applausi da tutto il Sant'Elia.

 

Il Collare d'Oro è il riconoscimento alla carriera di un atleta che grazie al piede sinistro ha fatto sognare milioni di tifosi.  Con i suoi gol ha fatto innamorare prima Cagliari e poi tutta l’Italia, laureandosi Campione d’Europa con la Nazionale nel 1968 e arrivando ad un passo dalla conquista del titolo Mondiale due anni più tardi in Messico. Miglior cannoniere della storia della nostra Nazionale con 35 gol e tra i più forti calciatori italiani di tutti i tempi. E’ stato per anni la bandiera del Cagliari: ha indossato per 315 volte la maglia rossoblù, realizzando 164 reti e vincendo per tre volte la classifica di capocannoniere. Nella stagione 1969/70 ha trascinato la squadra alla conquista dello scudetto. L’esordio in Nazionale era arrivato cinque anni prima, il 27 giugno 1965, quando a soli vent’anni fu convocato in occasione dell’amichevole con l’Ungheria.. Un campione fuori e dentro il campo che con le sue gesta è riuscito davvero a entrare nel cuore di tutti. In azzurro la sua carriera da dirigente è iniziata il 5 dicembre 1987 con l’Italia di Azeglio Vicini in occasione della gara valida per le qualificazioni europee con il Portogallo. Poi un lungo cammino da team manager, che si è interrotto nel maggio del 2013. Senza spegnere quell'amore infinito che lo legherà per sempre al calcio, alla maglia azzurra e al 'suo' Cagliari.

 

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