Presentato "Scuole aperte allo sport". Malagò: orgogliosi di un altro progetto vincente

CONI-MIUR CON SAMSUNG

071scuolesportmezzelanigmt crIl Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in collaborazione con le Federazioni, con il CIP e con il sostegno di Samsung Electronis Italia – presente con Mario Levratto, Head of Corporate MKTG & External Relations, hanno presentato oggi - presso il Parco Sportivo del Foro Italico - il progetto sperimentale “Scuole aperte allo sport”, rivolto alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado (Foto Mezzelani-GMT).

 

Grazie a questo progetto, le scuole coinvolte, con la collaborazione di tecnici delle Federazioni, potranno offrire alle studentesse e agli studenti un pacchetto di attività sportive, da svolgere sia in orario scolastico che in quello extrascolastico, con l’obiettivo di favorire la pratica motoria e sportiva e di diffondere i valori educativi dello sport, anche in relazione al contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Hanno partecipato all’evento – tra gli altri – oltre al Vice Presidente Vicario del CONI, Franco Chimenti, all'Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, e ai Presidenti Federali Alfio Giomi (Atletica Leggera), Gherardo Tecchi (Ginnastica), Michele Barbone (Danza Sportiva), Pasquale Loria (Pallamano), Angelo Cito (Taekwondo), il Presidente del Comitato Regionale Lazio del CONI, Riccardo Viola e rappresentanti del mondo sportivo, una delegazione di atleti, composta da Marco Lodadio (Ginnastica), Valentino Manfredonia e Guido Vianello (Pugilato), Marco De Luca (Atletica), Luca Da Gai (Hockey), Renato Paratore (Golf), Flaminia Iannone (Danza Sportiva), e il membro del Consiglio Nazionale in quota atleti, Silvia Salis.

 

Saranno 100 le scuole coinvolte su tutto il territorio nazionale, con 1.500 classi e circa 30.000 ragazze e ragazzi partecipanti. Al Progetto partecipano 12 Federazioni e il CIP: FIDAL, FGI, FPI, FITA, FIBS, FIGC, FIH, FIP, FIGH, FIR, FIG, FIDS e il CIP. Per coinvolgere maggiormente i ragazzi e gli insegnanti si prevedono 20 eventi, durante i quali sarà presentato il progetto, grazie anche alla partecipazione attiva del Team di testimonial, supportati dagli Young Ambassador della scuola, tra cui Margherita Granbassi, Carlo Molfetta e Marta Pagnini, ai quali si affiancheranno gli atleti coinvolti dalle diverse Federazioni. Grazie a “Scuole aperte allo sport”, agli istituti partecipanti verranno fornite attrezzature sportive di base necessarie per praticare i tre sport. Il kit verrà lasciato in dotazione per consentire agli insegnanti di educazione fisica la prosecuzione dell’attività, anche a conclusione del percorso.

 

Gli istituti selezionati proporranno alle loro studentesse e ai loro studenti un pacchetto di attività sportive che comprenderà: “Settimane di sport”, in ciascun plesso scolastico verrà avviato un percorso multisportivo di tre sport (uno per settimana: atletica leggera, ginnastica e un terzo sport o di squadra o con attrezzi, etc.) da svolgere durante l’orario scolastico. “Pomeriggi sportivi” che si svolgeranno durante un periodo di 6 mesi, in cui saranno realizzati corsi gratuiti relativi ai tre sport prescelti, una volta a settimana per un totale di 4 turni di un’ora ciascuno (a cui possono partecipare 20 ragazze e ragazzi per turno). Un Percorso valoriale (supportato da un kit di materiali, momenti di riflessione in classe e possibilità di realizzare elaborati) per la diffusione dei valori educativi del Fair Play e per fornire alle studentesse e agli studenti valori e conoscenze utili per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.

 

Il progetto, che sarà supportato da Rai Ragazzi attraverso il canale Rai Gulp, per questo primo anno di sperimentazione interesserà un istituto scolastico per provincia, che sarà individuato dagli Organismi Regionali dello Sport a Scuola, composti da rappresentanti del MIUR, del CONI e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), in base ai seguenti criteri: a) capoluoghi di Provincia; b) aree/quartieri di disagio socio-economico; c) presenza di strutture adeguate all’interno del plesso (palestra/impianto sportivo scolastico); d) disponibilità del plesso ad ospitare l’attività sportiva proposta in orario curriculare ed extracurriculare; e) messa a disposizione gratuitamente della palestra scolastica un pomeriggio a settimana per la realizzazione del progetto (pomeriggi sportivi).

 

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha sottolineato l’importanza del progetto. “In questi anni abbiamo fatto molto strada con il MIUR e con la Ministra Fedeli. Prima del mio arrivo non c’era un dipartimento che si occupava dei rapporti tra sport e scuola, lo abbiamo creato perché era diventato una necessità. L’Italia ha ereditato una situazione complicata sotto questo aspetto, stiamo cercando di correre ai ripari. Penso che se siamo ancora quinti al mondo nel medagliere olimpico estivo e invernale e se vinciamo ancora tanti titoli mondiali individuali - come accaduto nel 2017 -, pensate cosa potremmo fare se riuscissimo ad avere una spinta dal settore scolastico. Siamo già dei colossi, diventeremmo qualcosa di ancora più grande rispetto al modello che già rappresentiamo. Non so cosa accadrà con la prossima legislatura ma dobbiamo cercare di farci carico della parola scuola integrando il nostro know how, così come lo sport deve essere inserito nella Costituzione. Samsung è partner del CIO e poi ha scelto il CONI: anche questo intervento, come altri, lo mettiamo a favore dei rapporti con la scuola, anziché tenerlo per il nostro mondo. E’ un progetto che ci inorgoglisce e ci fa capire che siamo sulla strada giusta anche se c’è molto ancora da fare. Servono investimenti mirati che prescindono da chi arriverà dopo: questa è la madre di tutte le battaglie e vogliamo vincerla”.

 

 “Grazie a questo progetto diamo la possibilità a studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, di età compresa quindi tra gli 11 e i 13 anni, di avviarsi a uno sport, di avvicinarsi alla pratica motoria (anche quando le condizioni economiche della famiglia non lo permetterebbero. ‘Scuole aperte allo sport’ infatti consente di usufruire delle palestre, delle insegnanti e degli insegnanti di educazione fisica, dei tecnici federali gratuitamente anche oltre l’orario scolastico: le ragazze e i ragazzi possono mettersi alla prova in tre sport differenti ed essere seguiti da professionisti specializzati. Questo anche e soprattutto in quei contesti più a rischio, nelle periferie o nei quartieri disagiati. Lo sport è un’attività aggregativa, con questo progetto lo diventerà ancora di più all’interno delle scuole, centri di coesione sociale. E le nostre giovani e i nostri giovani verranno inseriti – attraverso questa esperienza – in un percorso educativo di inclusione, di condivisione e di solidarietà”,  ha dichiarato la Ministra Fedeli.