Coppa del Mondo di Sciabola: primo successo di Martina Criscio. L'azzurra trionfa a Baltimora

SCHERMA

Martina Criscio vince BALTIMORA2018E’ giunta l’ora di Martina Criscio. Sulle pedane di Baltimora la sciabolatrice pugliese dell'Esercito ha conquistato il primo successo in Coppa del Mondo.

Martina Criscio ha festeggiato così nel modo migliore i suoi 24 anni compiuti lo scorso mercoledì. L'azzurra era arrivata sulle pedane statunitensi, oltre ai tanti successi in ambito under20, tre podi in carriera ma non era mai andata oltre il terzo posto.
In Maryland ha invece messo in bacheca il primo trionfo, giunto al termine della finale contro la giapponese Misaki Emura superata per 15-11.

 

Il percorso di gara della pugliese era iniziato con il successo per 15-11 nel primo turno del tabellone principale contro la statunitense Thompson, a cui avevano fatto seguito le vittorie per 15-7 contro la russa Anna Bashta e contro la quotata francese Cecilia Berder per 15-10.
L'azzurra aveva poi festeggiato la certezza del podio alla stoccata del 15-13 ai quarti di finale contro l'ucraina Alina Komashchuk, a cui aveva fatto seguito il successo maturato in semifinale contro la francese Sarah Noutcha col punteggio di 15-10.

 

All'acuto di Martina Criscio si uniscono le buone prestazioni di Caterina Navarria, Loreta Gulotta e Rossella Gregorio, sconfitte alle porte dei quarti di finale.

Stop nel turno delle 32 invece per Irene Vecchi, sconfitta 15-13 dalla transalpina Sarah Noutcha, così come Michela Battiston, fermata dalla stoccata del 15-14 subìta contro l'altra francese Vongsavady, e Chiara Mormile, superata 15-14 dalla giappones Tamura.
Rebecca Gargano era stata eliminata nel primo assalto di giornata dalla russa Sheveleva per 15-10.

 

Nella tarda serata italiana si torna in pedana a Baltimora per la gara a squadre che concluderà la tre-giorni statunitense. In pedana per l'Italia il CT Giovanni Sirovich schiererà il quartetto iridato composto dalla stessa Martina Criscio e da Rossella Gregorio, Irene Vecchi e Loreta Gulotta.