Seleziona la tua lingua

Image

L'olimpionico Borzov presenta al CONI la sua autobiografia. Malagò: "atleta strepitoso, amico dell'Italia"

SCUOLA DELLO SPORT
images/1-Primo-piano-2019/Borzov1_Management_Mezzelani_GMT_Sport86.jpg

Il legame con l’Italia, l’amicizia-competizione con Pietro Mennea e il segreto di “come” sia diventato il velocista più forte del mondo. C’è questo e tanto altro nell'autobiografia “Il grande sprint – tra sogno e realtà” che il campione olimpico e membro CIO Valerij Borzov ha presentato questa mattina nel Salone d’Onore del CONI (foto Mezzelani GMT Sport).

“Ho letto tanti libri autobiografici, ultimo quello di Bolt - ha spiegato l’ex velocista sovietico, oro nei 100 e 200 ai Giochi Olimpici di Monaco ’72 - Mi sarebbe piaciuto leggere come si allenavano campioni come Owens, Bolt e Berruti. Tutti quanti hanno risposto alle domande 'chi, dove e perché’ ma nessuno ha spiegato il 'come', in quale modo bisogna allenarsi per diventare un grande velocista. Questo libro rappresenta la mia eredità e quella del mio allenatore. Volevo lasciare qualcosa ai giovani velocisti, agli allenatori, ai giornalisti, agli esperti e ai semplici appassionati. I giovani così capiranno quanto è duro il lavoro che bisogna fare per vincere”.


Alla presentazione sono intervenuti il Presidente del CONI e membro CIO, Giovanni Malagò,  Franco Carraro, altro rappresentante italiano al Comitato Olimpico Internazionale, Mario Pescante, membro onorario CIO, il Presidente FIDAL, Alfio Giomi e Manuela Olivieri, vedova di Pietro Mennea che - come svelato oggi dalla moglie attraverso alcuni scritti mai pubblicati - definì l’ucraino il suo "rivale più grande, più stimato e amato”. "Eravamo amici e rivali e ognuno di noi, prima della gara, cercava di esercitare una pressione psicologica sull'altro", ha ricordato con affetto Borzov. 


“Valerij Borzov e stato un atleta strepitoso e da sempre è un grande amico dell'Italia – ha evidenziato Malagò -. È stato un grande avversario di Pietro Mennea, ma anche un grande amico: le loro competizioni, basate sul rispetto, hanno arricchito l'atletica leggera e tutto lo sport mondiale”.


Il libro è stato tradotto dalla Scuola dello Sport che ha celebrato proprio oggi  il "Graduation & Open Day" del Corso di Alta Specializzazione in Management Olimpico, con Borzov che ha consegnato i diplomi agli studenti.

Il corso, giunto ormai alla sua sesta edizione, è organizzato e diretto dalla Scuola dello Sport e si rivolge a giovani laureati col compito di prepararli a un immediato ingresso nel mondo del lavoro, formando così la nuova governance dello sport. “È una giornata molto significativa per i nostri ragazzi che hanno concluso un corso molto importante – ha sottolineato Rossana Ciuffetti, Direttore della Scuola dello Sport -. Tra i 110 ragazzi che hanno seguito le cinque edizioni del corso, il 55% è rimasto a lavorare nel mondo dello sport”.


Archivio News