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A 2026 giorni dall'apertura dei Giochi, primo CdA dopo il lockdown

MILANO CORTINA 2026
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A 2026 giorni dalla cerimonia di apertura dell’Olimpiade invernale Milano Cortina 2026, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione che organizza i Giochi si è riunito nell’iconica sede milanese del Pirellone per due giorni di lavori sotto la guida del Presidente Giovanni Malagò. Durante la sessione di ieri e ancora questa mattina, il management guidato dall’Amministratore Delegato Vincenzo Novari ha fornito ai consiglieri un’informazione ampia e dettagliata sull’andamento del progetto Olimpico e Paralimpico, che è proseguito senza ritardi anche durante il lockdown, e sulle linee di sviluppo per il futuro.

“Siamo ottimisti, positivi e propositivi”, ha dichiarato il Presidente Malagò. “C’è grande curiosità e interesse verso questa Olimpiade perché con la doppia candidatura di Milano e Cortina abbiamo aperto una nuova era: decolla concretamente il progetto di un grande evento innovativo, carico di energia sul piano sportivo e leggero dal punto di vista economico e strutturale. Costruire meno, costruire meglio e lasciare una legacy per il futuro, questi sono dei punti fermi. Una visione a cui tutti i consiglieri, sia i rappresentanti dei territori e delle istituzioni che quelli dello sport, in questa due giorni hanno contribuito con spirito positivo”.

Milano Cortina 2026 è la prima Olimpiade invernale che muove dal rispetto dell’Agenda 2020 del Comitato Internazionale Olimpico e della New Norm, la riforma del 2018 che mira a rendere i Giochi Olimpici e Paralimpici un grande evento sostenibile, flessibile ed efficiente, sia sotto il profilo operativo che finanziario, creando al contempo più valore per le città ospitanti nell’immediato e nel lungo termine.

“Sarà un’Olimpiade corale. Vogliamo che Milano-Cortina 2026 non siano solo i Giochi di Milano o di Cortina, ma di tutta l’Italia”, ha sottolineato l’ad Vincenzo Novari. “E’ un’occasione unica di sviluppo per un Paese che deve ripartire: per questo il nostro lavoro inizia subito e lascerà un’eredità positiva ben oltre il 2026. Il progetto che abbiamo elaborato e che il Consiglio sposa integralmente, coniuga l’eccellenza sportiva e l’efficienza economica, i due criteri che guideranno tutte le nostre scelte. L’obiettivo, con il concorso del CIO, del mondo Paralimpico, delle Federazioni sportive e dei rappresentanti dei Territori, è realizzare un’edizione indimenticabile dei Giochi. La prima che, per quanto riguarda l’operatività dell’evento, non utilizzerà un euro di denaro pubblico, lasciando un’impronta leggera e positiva del proprio passaggio”.

Al termine della due giorni – un’occasione anche per fare il punto anche sui progetti e gli eventi che accompagneranno i Giochi sul territorio - il CDA della Fondazione ha approvato all’unanimità la relazione del Presidente e, a maggioranza, alcune modifiche statutarie di natura tecnica, e ascoltato la relazione del Project Director, Diana Bianchedi. Al CDA, che ha già programmato la sua prossima riunione entro fine ottobre, erano presenti - oltre al Presidente Malagò e all’AD Novari - il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, le Federazioni, i consiglieri di area sportiva e quelli in rappresentanza del Governo e dei Territori che ospiteranno i Giochi (Regione Lombardia, Regione Veneto, Comune di Milano, Comune di Cortina d’Ampezzo, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento).

Presente anche Piers Jones, Head of Games Delivery del CIO: “Lavoriamo in stretta sinergia con il Comitato Organizzatore. Un’Olimpiade è la più grande sfida che un Paese possa affrontare in tempo di pace. Una straordinaria occasione per il movimento sportivo e per l’Italia intera. Il CIO apprezza molto il lavoro fin qui svolto ed è a fianco della Fondazione perché Milano Cortina 2026 sia un esempio per tutti i prossimi Giochi ”.

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