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Presentato al CONI il volume "Olimpiadi e Diritto sportivo". Malagò: 'Rivista è punto di riferimento internazionale'

EDITO CON ICS
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Un volume celebrativo che ripercorre 69 anni di storia olimpica. È “Olimpiadi e Diritto Sportivo – Da Helsinki 1952 a Tokyo 2021”, presentato oggi a Palazzo H, al Foro Italico, e frutto del lavoro realizzato dal Comitato Scientifico della Rivista di Diritto Sportivo del CONI con il sostegno dell’Istituto per il Credito Sportivo.


Il volume, edito da Giappichelli editore, è impreziosito dalla ristampa anastatica di scritti e documenti pubblicati nella Rivista dal 1952 ad oggi e da una rassegna di parole e immagini storiche dei Presidenti della Repubblica, frutto della collaborazione con l’Archivio Storico del Quirinale.


“La Rivista di Diritto Sportivo è qualcosa che ho ereditato ma che non ho mai abbandonato di un centimetro e, nonostante le difficoltà, ho continuato a crederci – ha sottolineato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò -. Una rivista che si è arricchita di firme prestigiose, una straordinaria tradizione che è diventata un punto di riferimento e che gode di una credibilità scientifica internazionale. Il tema affrontato in questo volume poi è di grande attualità, visto che siamo a 45 giorni da un’Olimpiade diversa dalle altre. Per noi sarà anche un’edizione record per il numero di atlete che vi parteciperanno. Questa rivista è qualcosa da leggere e conservare e questa storia si arricchirà il 23 giugno in occasione della cerimonia di consegna del Tricolore che porteremo con orgoglio a Tokyo”.


Nel corso della presentazione, a cui hanno partecipato tra gli altri il Segretario Generale, Carlo Mornati, il Vice Presidente del CONI, Silvia Salis, il Procuratore Generale dello Sport, Prefetto Ugo Taucer, e numerosi Presidenti Federali, membri di Giunta e rappresentanti di DSA ed Enti di Promozione, è poi intervenuto il membro onorario del CIO, Mario Pescante.
“Di questi 72 anni diciamo che ho condiviso con la Rivista mezzo secolo: prima come Segretario e poi come Presidente del CONI – le sue parole -. Il Comitato Scientifico era frequentato da personaggi al servizio delle Istituzioni. Nel 1949 Onesti decise la nascita della rivista, partendo da un saggio di Massimo Saverio Giannini. Questo saggio fu un punto di partenza del dibattito sulla tesi di una pluralità ordinamento sportivi e, per specificità, dell’autonomia dell’ordinamento sportivo. Quell’intuizione di Onesti e le considerazioni di Giannini siano non un ricordo ma un insegnamento fondamentale a cui fare riferimento nel presente e nel futuro”.


La moderatrice ed ex stella del nuoto Novella Calligaris ha poi dato la parola ai Professori Alberto Gambino e Giulio Napolitano, direttori scientifici della rivista fondata da Onesti, che hanno illustrato il volume. “È una carrellata sui costumi, la cultura, sulla società italiana e sul diritto sportivo – ha spiegato Gambino -. Prima il diritto sportivo non aveva dignità accademica, noi siamo stati da apripista entrando nell’Olimpo delle riviste scientifiche. Stiamo inoltre cercando di sdoganare il diritto dalla sua nicchia. È interessante leggere i discorsi dei Capi di Stato poiché in essi c’era semplicità del dialogo, semplicità istituzionale, segno di come le Istituzioni dentro lo sport diano maggiore valore anche in termini culturali”.
“Siamo parte integrante del patrimonio del CONI – ha evidenziato Napolitano -. Ringrazio il Credito Sportivo per il supporto, le istituzioni contano e vanno difese e sostenute e non è possibile cancellare con un tratto di penna le nostre tradizioni. Questo vale a maggior ragione per il movimento sportivo”.
rivistadirittosportivo2Vincenzo Iaconianni, direttore responsabile della Rivista, ha evidenziato “il salto di qualità fatto nel 2015 quando si è inteso dare una propulsione nuova chiedendo idee e contributi alle Federazioni. Facendo confluire in essa i lavori degli organi di giustizia". "Si potrebbe avere un’ulteriore evoluzione con la creazione di una sorta di piattaforma informatica - ha aggiunto - sulla quale far confluire contenuti di carattere giuridico”.
Parole di elogio da parte del Presidente del CIP, Luca Pancalli: “Grazie per questa iniziativa editoriale perché credo che quando si pubblica qualcosa per rendere partecipi gli altri significa far crescere un pezzettino di cultura. Il cambiamento sportivo è parte del cambiamento del Paese. In questo cambiamento del Paese è intervenuto anche il cambiamento di atteggiamento nei confronti del mondo sportivo che ha aiutato il Paese a progredire. In questo testo impreziosito dagli interventi dei Presidenti della Repubblica c’è un mondo che cambiava grazie allo sport italiano. Prima del Presidente Pertini, noi non eravamo invitati e ricevuti. Anche nel linguaggio siamo passati da handicappati ad atleti paralimpici, segno di un cambiamento dovuto allo sport. Nell’attenzione nell’uso delle parole e dell’attenzione dei Capi di stato ho colto il cambiamento del nostro Paese”.


Partner dell’iniziativa l’Istituto per il Credito Sportivo. “Questa pubblicazione ha rafforzato la mia convinzione dell'utilità di rendere partecipi le persone su questi contenuti – il commento del Presidente Andrea Abodi -. Una banca deve guardare al futuro e avere la capacità di recuperare il passato. Vorrei sottolineare la contemporaneità dei Giochi olimpici e dei messaggi e dei valori olimpici”, ha aggiunto Abodi che ha rimarcato il ruolo della Banca nello “stimolare la formazione continua”.


Tra gli intervenuti anche due ex atleti di livello come Franco Fava che ha raccontato le sue esperienze olimpiche e giornalistiche e di come, alla luce di queste, “lo sport possa favorire il superamento delle contrapposizioni”. L’avvocato Francesco Postiglione, bronzo olimpico della pallanuoto ad Atlanta ’96, ha invece ricordato come lo sport lo abbia formato come individuo. “Mi ha dato regole fondamentali che hanno portato alla crescita dell’uomo e del professionista poi - ha aggiunto-. Accanto all’educazione scolastica e familiare deve esserci quella sportiva”.

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