All’Istituto di Scienza dello Sport la nuova vasca ergometrica: un’eccellenza per proiettare lo sport nel futuro

CONI
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L’Istituto di Scienza dello Sport del CONI ha completato i lavori di ripristino della vasca ergometrica situata all’interno della struttura. L’impianto fu progettato e costruito nei primi anni ’80 per riprodurre il gesto dei nuotatori in laboratorio in condizioni controllate e ottimali ma allo stesso tempo simili a quelle del nuoto in vasca o in acque libere, per valutazioni di tipo tecnico, biomeccanico e fisiologico. A livello internazionale non esistono molti esemplari analoghi dedicati allo sport.

L’usura legata al tempo e a un ambiente molto aggressivo, oltre all’ineludibile adeguamento alle moderne norme in materia di sicurezza, hanno reso necessari profondi interventi di ristrutturazione che hanno interessato gli impianti, i motori, le strutture e previsto trattamenti anti corrosione.

La ristrutturazione ha riguardato principalmente lo studio numerico per l’ottimizzazione della vena fluida, cui ha fatto seguito la realizzazione e messa in opera di deviatori di flusso e superfici mobili all'interno del condotto che si trova a monte della camera di prova. È stata anche effettuata un'approfondita revisione consistente nello smontaggio, nel controllo, nella sostituzione e nel ripristino dei componenti che presiedono al corretto funzionamento dell’impianto.

Contestualmente si è provveduto a dotare la vasca di un sistema integrato per l’effettuazione di analisi video da diversi punti di ripresa, sopra e sotto il livello dell’acqua. Il sistema è stato configurato per consentire di visualizzare su uno schermo tutti i filmati e le relative analisi, in diretta o pochi istanti dopo l’esecuzione delle prove.

La vasca ergometrica consta di un canale ad anello chiuso con quattro eliche che spingono l'acqua. Le eliche sono azionate da motori elettrici controllati attraverso un quadro di comando, grazie al quale può essere regolata la velocità dell'acqua e la geometria della vasca. L’acqua, dopo opportuni filtraggi e deviazioni, arriva in una camera di prova dov'è posizionato l'atleta che può, quindi, nuotare rimanendo fermo. La camera di prova è attrezzata per poter montare e utilizzare strumenti per valutazioni biomeccaniche e fisiologiche quali telecamere, cella di carico, misuratori di consumo d'ossigeno.