Bubka e Ministro Sport ucraino incontrano i connazionali all'Onesti. Orgoglio Malagò: "noi il 1° Paese nel supportare gli atleti di Kiev"

20 FEDERAZIONI COINVOLTE
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L’Italia dello sport si stringe attorno all’Ucraina e ai suoi atleti. Dall’inizio dell’invasione russa, il CONI e le Federazioni Sportive Nazionali sono scese in campo per aiutare e supportare gli atleti ucraini, aprendo loro i propri centri federali e il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa. E proprio al ‘Giulio Onesti’ hanno fatto visita la leggenda dello sport mondiale, membro CIO e Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Ucraino, Sergej Bubka e il Ministro della Gioventù e dello Sport ucraino, Vadym Guttsait, campione olimpico di scherma a Barcellona 1992 nella sciabola a squadre.
Ad accoglierli il Presidente del CONI e membro CIO, Giovanni Malagò, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Valentina Vezzali, il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati, con i membri onorari del CIO, Franco Carraro, Mario Pescante e Manuela Di Centa e i Presidenti federali Giuseppe Abbagnale (canottaggio), Paolo Azzi (scherma) ed Angelo Cito (taekwondo).
La visita odierna fa seguito all’incontro sportivo-istituzionale Italia-Ucraina svoltosi ieri al Foro Italico ed è stata voluta per sottolineare il legame tra i due Paesi e ringraziare il movimento sportivo tricolore che, attraverso il coinvolgimento di 20 Federazioni Sportive Nazionali (qui l’elenco completo), consente all’Italia di essere il primo Paese al mondo per numero di atleti ucraini ospitati.


“Qui troverete sempre quello di cui avrete bisogno, e siamo felici che ciò stia avvenendo - ha detto il Presidente Malagò al gruppo di atleti di canottaggio, taekwondo e scherma presenti -. Considerate sempre il centro di preparazione olimpica come la vostra seconda casa, anche se non vogliamo che lo diventi per sempre visto che sappiamo quanto desideriate tornare nel vostro Paese. Il Presidente Bubka mi ha detto alcune parole che resteranno nella mia mente per tutta la vita. È impossibile prevedere il futuro, spero che la guerra finisca presto, di sicuro sono veramente orgoglioso che l'Italia sia il primo Paese del mondo a supportare l'attività degli atleti ucraini e in questo incontro non abbiamo parlato del passato e del presente, ma del futuro”.
“Lo sport è anche solidarietà e i suoi valori parlano un linguaggio universale, capace di superare tutte le differenze. Siamo qui per ricordare nel miglior modo possibile quanto sia forte il nostro desiderio di aiutare l'Ucraina -ha aggiunto -. Il CONI e venti Federazioni sono impegnate in questo importante progetto per supportare gli atleti e io sono davvero onorato di essere il presidente del Comitato olimpico nazionale in questo momento, perché questa cosa è più importante di ogni vittoria, di ogni medaglia d'oro. Interpretiamo nel modo migliore il concetto di solidarietà olimpica”.

Un impegno sostenuto dal Governo Italiano. “Ieri sera ho parlato con il premier Mario Draghi – ha rivelato Malagò -, anche lui era fiero e onorato di quanto sta facendo l'Italia e il mondo dello sport per l'Ucraina”. E in rappresentanza del Governo c’era il Sottosegretario Vezzali. “Lo sport è anche solidarietà – ha detto l’olimpionica della scherma -. È motivo di orgoglio poter dire che il Dipartimento per lo sport ha pubblicato un avviso per destinare 1,5 milioni di euro per supportare gli organismi sportivi impegnati in questa emergenza umanitaria. Stiamo offrendo agli atleti la possibilità di continuare ad allenarsi e partecipare ai prossimi grandi eventi: lo sport sta facendo la sua parte, sta mostrando quanto può essere inclusivo”.


Nel suo intervento Bubka non ha trattenuto la propria commozione. “Non posso spiegare quanto sia difficile parlare, il mio cuore è spezzato – ha esordito il campione del salto con l’asta che gestisce la task force CIO istituita per aiutare gli atleti ucraini - . Sto facendo tutto quanto è nelle mie possibilità per portare la pace e salvare il mio popolo. Senza l'Italia non avremmo futuro. Non ho mai incontrato nella mia vita una solidarietà di questo tipo. Va tutta la mia gratitudine al popolo italiano. Siamo qui perché il mondo dello sport è unito e compatto e noi vogliamo esprimere gratitudine agli amici e alle persone italiane, non solo alla famiglia dello sport, perché l'Italia è accanto all'Ucraina. Senza il vostro supporto non potremmo vincere”.


"Sono tempi difficili per il nostro Paese - ha aggiunto il ministro della Gioventù e dello Sport dell'Ucraina Vadym Guttsait - In questi momenti possiamo capire chi veramente ci è vicino, chi è nostro amico. E io voglio dire un grande grazie all'Italia, al governo, al CONI, a tutti i presidenti federali che ci stanno aiutando". Italia e Ucraina insieme, anche grazie allo sport. (foto Mezzelani GMT Sport)