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L'atletica azzurra saluta Orano con 12 medaglie, oggi anche l'oro della 4x400 femminile

GIOCHI DEL MEDITERRANEO
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L'atletica azzurra porta altre nove medaglie all’Italia Team, per un totale di 5 ori, 6 argenti e 6 bronzi. L'oro di giornata porta la firma delle staffettiste della 4x400 Anna Polinari, Virginia Troiani, Raphaela Lukudo e Giancarla Trevisan con il crono di 3:29.93, su Slovenia (3:31.51) e Turchia (3:43.13). Squalificata, e poi riammessa all’argento, la 4x400 maschile con Pietro Pivotto, Giuseppe Leonardi, Lapo Bianciardi e Matteo Raimondi che ha completato la prova in 3:04.55 dietro all’Algeria (3:03.41) e di un soffio davanti alla Turchia (3:04.55).

Nei 200 metri Diego Pettorossi ribadisce il bel momento di forma con l’argento in 20.65 (+0.8): l’azzurro deve arrendersi soltanto al campione del mondo di Londra 2017, il turco Ramil Guliyev (20.21), e finisce davanti allo spagnolo Daniel Rodriguez Serrano (20.78), conquistando il suo secondo podio della manifestazione dopo l’oro con la staffetta 4x100. Settimo Andrea Federici.

D’argento anche Nicla Mosetti nei 100hs: la triestina è meno scorrevole di ieri (13.02 in batteria) ma si merita il podio con 13.22 (+1.0), alle spalle della francese Solenn Compper (12.92), mentre Elena Carraro colpisce in pieno il terzo ostacolo e chiude in 13.67 (settima). Argento e bronzo nei 1500 metri al femminile per le mezzofondiste azzurre Federica Del Buono e Ludovica Cavalli, con un pizzico di dispiacere per la rimonta subita da entrambe nel rettilineo finale, per mano della francese Aurore Fleury (4:13.03): la genovese Cavalli era stata la più intraprendente per l’intero svolgimento della gara e si era portata al comando in prossimità della campana per mettere a dura prova le concorrenti (poi terza in 4:13.37), quindi negli ultimi cento era uscita con determinazione la vicentina Del Buono, beffata proprio sulla linea d’arrivo, per chiudere seconda in 4:13.09.

Tra le prestazioni tecniche di maggior rilievo c’è senz’altro l’1:44.97 che consegna la medaglia di bronzo negli 800 metri a Catalin Tecuceanu, nella sua prima rassegna in maglia azzurra: per il padovano è un tempo che sfiora il personale dello scorso anno (1:44.93), un crono che cancella anche il piccolo rammarico per la rimonta subita dall’algerino Yassine Hethat (1:44.79) che lo priva dell’argento in extremis. Anche l’oro va ai padroni di casa dell’Algeria, in virtù dell’1:44.52 di Djamel Sedjati, e l’Italia può applaudire anche Simone Barontini, al suo primo sub-1:46 in carriera con il personale di 1:45.92 (superato l’1:46.13 degli Assoluti di Rovereto 2021) e il sesto posto.

Bronzo e progresso fino a 1,87 per la saltatrice in alto Marta Morara: alla prima prova centra la quota del suo primato, a differenza della greca Eleftheri Christogeorgou che deve ricorrere al terzo tentativo, mentre Erika Furlani chiude ottava con 1,84. Titolo alla montenegrina Mariya Vukovic (1,92). L’altro bronzo di giornata è per un combattivo Italo Quazzola, in grado di migliorare il personale fino a 13:37.63, sulla scia dei marocchini compagni d’avventura Soufiyan Bouqantar (13:36.12) e Mohamed Fares (13:36.85). Nona piazza per Dario De Caro in 13:56.63.

È quarta Irene Siragusa nella finale dei 200 metri (23.27/+0.9) dominata dall’egiziana Basant Hemida con il record dei Giochi (22.47). Ottava Maya Bruney con 23.81. Eguaglia il proprio limite Lorenzo Simonelli nei 110hs: 13.59 (+0.3) e quinto posto per il ventenne romano, stesso tempo con cui ha trionfato ai Tricolori U23 di Firenze. Qui il successo va al cipriota Milan Trajkovic con il record dei campionati (13.34). Ottavo l’altro azzurro Francesco Ferrante (14.27), falloso fin dal primo ostacolo. Nel disco è sesto Nazzareno Di Marco con 59,52, decimo Giovanni Faloci con 57,30, nel lungo è settimo Gabriele Chilà con 7,58 (+0.2), nono Jacopo Quarratesi (7,41/+1.2). (foto Pagliaricci CONI)

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