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ANTIDOPING: La Procura deferisce i ciclisti Giunti e La Padula, chiesti rispettivamente 2 e 4 anni

antidoping_big_4c3002.jpgL'Ufficio di Procura Antidoping ha disposto i seguenti deferimenti: Deferimento dell’atleta Massimo Giunti (tesserato per la FCI – Società Diquigiovanni Androni Giocattoli) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per la positività all'Eritropoietina ricombinante, in occasione del controllo antidoping out of competition disposto dalla Unione Ciclistica Internazionale ad Olbia, il 23 febbraio 2010 con richiesta di 2 anni di squalifica, ai sensi dell’art. 293 del Regolamento Anti-Doping UCI (ovvero art. 10.2 del Codice WADA), nonché l’invalidazione di tutti i risultati agonistici (sia in che fuori competizione), conseguiti successivamente al prelievo biologico di che trattasi (art. 313 Regolamento Anti-Doping UCI ovvero 10.8 del Codice WADA). Inoltre ai sensi dell’art. 275 e dell’art. 326.1 del Regolamento Anti-Doping UCI si chiede la condanna del predetto atleta al pagamento della sanzione economica ed ai costi relativi alla gestione del risultato secondo quanto sarà determinato dalla stessa Federazione Internazionale. Deferimento dell’atleta Gabriele La Padula (tesserato per la FCI – Società ASD Fonzi Ciclismo) al competente Organismo giudicante della FCI per la positività riscontrata per presenza di Boldenone, Gonadotropina corionica, Betametasone, Efedrina, 19-Norandrosterone e 19-Noretiocolanolone, in occasione del controllo antidoping disposto dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 al termine del "1° Trofeo Ciclistico Invernale Godlspin", disputato a Cabras il 21 febbraio 2010, con richiesta di 4 anni di squalifica, ai sensi dell’art. 10.6 del Codice WADA 2009. Roma, 11 maggio 2010

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