CONI: Presentato il nuovo logo. Malagò: "Ci darà molte soddisfazioni"

CONI Positivo4Un ritorno al futuro scintillante. Fatto di colori, luci ed emozioni. Lo scudetto brilla fiero, tricolore, con un elegante bordo oro e la scritta Italia sovrastata dai 5 cerchi olimpici. Si alza il velo sul nuovo logo, si entra nella new age CONI. E’ una rievocazione, in chiave moderna, dello stemma storico che manda in archivio gli ultimi 10 anni. Colpo d’occhio invidiabile, sulla scena i 4 Presidenti viventi del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Carraro, Pescante, Petrucci e Malagò, che sfilano sul palco passandosi idealmente il testimone in un susseguirsi di flash-back di ricordi e di successi, di medaglie e di aneddoti, di storie che hanno scritto la leggenda dello sport italiano nel dopoguerra. Un riferimento ineludibile, doveroso, che fa da comune denominatore, è quello rivolto spontaneamente a Giulio Onesti, “il padre di tutti noi”, come sottolinea Malagò. "In quel che abbiamo vissuto c'è l'energia per inventare un nuovo domani", lo slogan del suggestivo video di presentazione, che passa in rassegna le vittorie speciali dei nostri campioni indimenticati. Nella Sala delle Armi, grazie a un ammaliante gioco di luci e di ombre, si volta pagina: finisce in archivio il vecchio logo, 10 anni dopo, e si rivivono i momenti più importanti del movimento agonistico attraverso le testimonianze di chi ha guidato il CONI. Ilaria D'Amico presenta la kermess che parte da Franco Carraro (1978-1987). Omaggio Giulio Onesti e poi i ricordi “non solo Mosca 1980 per la complessità del momento e per le decisioni del caso ma anche il record di salto in alto di Sara Simeoni e alcune vittorie storiche, come quella del Mondiale di calcio nel 1982”. Mario Pescante (1993-1998) ha enfatizzato, orgogliosamente, “l’oro della 4x10 km di fondo a Lillehammer, vinto davanti alla Norvegia”, come uno dei momenti più esaltanti della sua Presidenza. “Gli sport invernali mi hanno anche concesso il privilegio di premiare, a Sochi, un mito del nostro movimento, come Armin Zoeggeler. Quel giorno mi sono emozionato”. Giovanni Petrucci (1999-2013), il Presidente più longevo della storia del CONI dopo Giulio Onesti, si è soffermato “sulla legge Melandri e sull’istituzione della Coni Servizi, i due momenti salienti della mia gestione. Conservo fotogrammi unici, indelebili, come il Giubileo del 2000 vissuto accanto a Papa Giovanni Paolo II e le 150 medaglie conquistate. Andreotti e Gianni Letta sono stati fondamentali nel garantire autonomia al nostro mondo, che ha una forza incredibile, perché oltre gli atleti e ai dirigenti abbiamo tecnici straordinari”. A chiudere il cerchio è stato Giovanni Malagò, Presidente CONI da febbraio 2013. “Nel rispetto di storia e tradizione questa innovazione può dare valore al nostro sistema e una spinta importante al Paese. Lo sport può migliorare lo stato di salute dell’Italia. Il mio obiettivo è poter camminare con le nostre gambe, radicando una nuova cultura sportiva. Con questo logo ci toglieremo grosse soddisfazioni, ci permetterà di trovare risorse aggiuntive, sono convinto che questo marchio ci può far vendere moltissimo i nostri prodotti".

Nel corso della kermesse è stato anche presentato il programma per il Centenario del Coni. Si comincia l'8 giugno con il 'Game Open 100 anni di storia - 1 giorno di sport' game open. Il clou sarà il 9 giugno quando alle 17.30 nello spazio antistante la Casa delle Armi ci sarà la cerimonia ufficiale di apertura del Centenario con la Banda dell'Aeronautica e le Frecce Tricolori alla presenza delle istituzioni. In serata, a partire dalle 21.15, serata evento in diretta su Rai 1 dallo stadio Pietrangeli al Foro Italico. Conclusione il 10 giugno alle ore 18.30 all'Auditorium Parco della Musica con il concerto del Premio Oscar, Ennio Morricone. Con l'occasione, è stata presentata anche la moneta celebrativa del Centenario (valore nominale 10 euro), che vede sul dritto la Vittoria Olimpica, scultura di Emilio Greco esposta al Palazzo H, sul rovescio il Discobolo di Mirone.

Alla fine foto di gruppo con la nuova bandiera, insieme ai campionissimi dello sport italiano Michele Maffei, Giuseppe Abbagnale, Mauro Checcoli, Manuela Di Centa, Alessandra Sensini, Nino Benvenuti, Armin Zoeggeler e Jessica Rossi. Il modo migliore per proiettare lo sguardo verso un domani rigorosamente tricolore.

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