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Presentata la squadra azzurra per Sochi a Casa Italia. Malagò: "Vogliamo migliorare Vancouver"

mezzelanigmtcasaitalia1L’Italia è pronta. Centotredici atleti per inseguire il sogno olimpico, un manifesto di propositi all’insegna di sano realismo, legittime speranze e una programmazione ambiziosa, che volge lo sguardo al futuro. La missione azzurra per i XXII Giochi Olimpici Invernali è stata presentata  dal  Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal Segretario Generale, Roberto Fabbricini e dal Vicario del Segretario Generale e Capomissione a Sochi, Carlo Mornati, nel corso della conferenza stampa nella Casa Italia di Adler, a 24 ore dalla Cerimonia di Apertura dei Giochi.

Malagò ha aperto l’incontro con i media parlando delle “ottime sensazioni” percepite nel corso dei lavori dell’Esecutivo CIO in svolgimento nella città sede dei giochi. “C’è terreno fertile per una eventuale candidatura italiana, una grande disponibilità, una bellissima apertura: le parole chiave sono sostenibilità credibilità e gioventù”, ha sottolineato il Presidente che ha anche espresso soddisfazione per la partecipazione del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, alla Cerimonia di Apertura, come segno “coerente” di vicinanza al mondo dello sport, e di sensibilità riguardo al tema dei diritti civili, “perché chi non partecipa sbaglia sempre, meglio esserci ed esprimere il proprio pensiero”, come avvenuto nel corso dell’Esecutivo CIO con la presenza del segretario generale dell’ONU, Bank Ki Moon.

Nessuna previsione sui risultati dei Giochi. Il ragionamento è cristallino: “A Vancouver si vinsero cinque medaglie, sotto questa cifra c'è la soglia di delusione. Un numero superiore è ovviamente meglio, ma se arrivano sei bronzi o invece quattro ori la valutazione cambia". Ringraziamenti del Presidente anche agli sponsor (Armani, Fiat, Intesa Sanpaolo, Kinder+Sport e Samsung), a tutti i partner e fornitori ufficiali e alla Coni Servizi, rappresentata dal Direttore Generale Michele Uva, per gli sforzi profusi nella realizzazione del progetto Casa Italia a Sochi. Il Segretario Generale, Roberto Fabbricini, ha ringraziato il Capo Missione, Carlo Mornati, alla sua prima esperienza nel nuovo ruolo, sottolineando come per la prima volta sia un ex atleta – argento olimpico a Sidney 2000 – a guidare gli azzurri. “Non sarà facile ma ritengo ci sia una buona atmosfera anche in gruppo”. Sarà una squadra giovanissima, meno di 26 anni di media (per la prima volta dopo Salt Lake 2002), a rappresentare l’Italia ai Giochi: più presenze femminili rispetto al passato, un crescente numero di esordienti (58), numeri in controtendenza che esaltano il senso della pianificazione illustrata da Carlo Mornati, Capo Missione, celebrato dai presenti. Il suo intervento ha chiuso la giornata. “Ringrazio lo staff del CONI per la preziosa opera svolta in questi giorni, la FISI e la FISG per la collaborazione e per l’impegno, i volontari che ci stanno aiutando affinché tutto vada secondo le aspettative. Non è semplice alimentare costantemente il movimento, garantendo il ricambio generazionale, vista la centralità di alcune regioni come Trentino Alto Adige e Lombardia, da cui provengono 80 atleti sui 113 presenti. Spero sia un’esperienza positiva per impostare un discorso ambizioso in chiave futura. A questo gruppo non mancano passione, qualità e determinazione”. Domani, alla cerimonia di apertura, l’Italia sfilerà al 32° posto, dopo la Spagna e prima del Kazakhstan, in base all'alfabeto cirillico. Sarà una sfilata all'insegna degli atleti. 

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