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Pattinaggio di figura, Carolina Kostner terza dopo il corto con record italiano. "Dopo Vancouver ho pensato di smettere ma amo troppo pattinare"

CarolinaLeggiadra, soave, incantevole. Una Kostner da urlo, che ha strappato applausi a scena aperta. Il suo "Ave Maria" è la celestiale colonna sonora di una prestazione elegante, ai confini della perfezione. Carolina ha stregato l'Iceberg, ha stracciato il proprio record italiano grazie a un programma corto che le è valso un pazzesco 74.12 (70.84, il precedente, lo aveva collezionato dieci giorni fa sempre in Russia nella gara mista a squadre) e si è piazzata sul podio virtuale della prova individuale di pattinaggio di figura. L’azzurra è preceduta solo dalla sudcoreana Yu-Na Kim, campionessa uscente, e dalla russa Adelina Sotnikova. Ma il ritardo è davvero esiguo: 80/100 dalla prima, 64 dalla seconda. Domani il programma libero, l'ora della verità. 
Carolina si scioglie dopo la gara, si racconta, senza veli. "Dopo Vancouver credevo fosse finita. Ho pensato di smettere ma alla fine ho continuato perché amo pattinare. Sono i momenti difficili che ti fanno capire che cosa si vuole veramente. Sono onorata di condividere la prestazione che ho fatto stasera con chi mi è stato sempre vicino. Sono molto contenta di essere tornata alle Olimpiadi per la terza volta e per mostrare il lato buono del mio pattinaggio. L'Ave Maria? Quella musica mi emoziona. E' come una preghiera per dire grazie per tutto quello che ho compiuto e tutto ciò che ho imparato dal pattinaggio". L'altra azzurra in gara, Valentina Marchei, è invece dodicesima. "Sono soddisfatta nonostante il piccolo errore commesso". 

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