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13/05/2004

NUOTO / CAMPIONATI EUROPEI: MAGNINI ORO, GALENDA BRONZO NEI 100 M SL, BRONZO ANCHE PER ROSOLINO E QUARTO BOGGIATTO  NEI 200 MISTI

Filippo Magnini ha vinto la medaglia d’oro nei 100 metri stile libero ai Campionati Europei di Madrid  con il tempo di 48.87 stabilendo il nuovo primato italiano. L’azzurro ha imposto il suo ritmo nella seconda parte della gara a cui l’olandese Pieter Van den Hoogenband  (49.33) non ha potuto resistere ottenendo il secondo posto. Medaglia di bronzo per Christian Galenda autore anche lui di una gara eccezionale conclusa con il tempo di 49.55.

Massimiliano Rosolino ha conquistato la medaglia di bronzo nei 200 misti, quarto posto per Alessio Boggiatto. Rosolino ha ottenuto il tempo di 2'00"53, mentre Boggiatto ha concluso con 2'00"54. Il primo posto è stato ottenuto dall'austriaco Markus Rogan (1'59"79) davanti al finlandese Jani Sievinen (2'0043).NUOTO / CAMPIONATI EUROPEI: VENTURINI ORO NELLA 5KM DI FONDO, BRONZO PER STEFANO RUBAUDO Fabio Venturini ha conquistato la medaglia d'oro ai Campionati Europei di Madrid, vincendo la 5 km di fondo nel Pantano San Juan. Nella stessa gara, Stefano Rubaudo si è classificato al terzo posto. NUOTO / CAMPIONATI EUROPEI: PAOLO BOSSINI ORO NEI 200 RANA Paolo Bossini ha vinto la medaglia d'oro nei 200 rana ai Campionati Europei di Madrid. Bossini ha completato la gara con il tempo di 2'11"73 precedendo il russo Dmitri Komornikov (2'12"02), terzo l'unghese Richard Brodov (2'13"27).

LA   915ª  RIUNIONE DELLA GIUNTA NAZIONALE

(agc) - Si è svolta nel pomeriggio di oggi al Foro Italico la 915ª riunione della Giunta Nazionale.

Nelle sue comunicazioni il presidente Petrucci ha intrattenuto la Giunta sugli sviluppi della situazione relativa all’emendamento che in sede di conversione del DL n.72/2004 ha portato alla soppressione delle norme che prevedono il riconoscimento delle società e  associazioni sportive dilettantistiche da parte del CONI, dell’obbligo per le stesse di conformarsi alle norme ell’ordinamento sportivo e soppressione dell’istituzione presso il CONI del Registro delle società dilettantistiche, informando al tempo stesso di aver avuto assicurazioni in sede ministeriale in ordine all’imminente avvio di una iniziativa legislativa (disegno di legge) per riparare al danno procurato. A tal riguardo la Giunta ha incontrato anche Claudio Barbaro, in rappresentanza di una maggioranza degli enti di promozione, e l’avv. Rona, in rappresentanza delle discipline associate, i quali hanno condiviso le preoccupazioni del CONI ed hanno condiviso l’approvazione del seguente ordine del giorno:

“LA GIUNTA NAZIONALE

Convocata in data odierna, 13 maggio 2004, con la partecipazione di un rappresentante del Enti di promozione sportiva e di un  rappresentante delle Discipline sportive associate, per l’esame della situazione venutasi a creare con l’approvazione dell’emendamento, nell’ambito della conversione del decreto-legge n.72/2004;

sottolinea la crescente preoccupazione da parte dell’organizzazione territoriale del CONI, delle Discipline sportive associate e di gran parte degli Enti di promozione sportiva,

evidenziata che, - pur prendendo atto delle motivazioni dell’iniziativa legislativa, volta a dare attuazione, dopo oltre 16 mesi, alle disposizioni fiscali contenute nell’art.90, della legge 289/2002 – il CONI non può che auspicare l’emanazione di un provvedimento che restituisca al CONI l’unicità dell’ordinamento sportivo nazionale attribuito dal d.l.gs. 242/1999 e successive modifiche;

registra, pertanto, con favore l’approvazione dell’Ordine del Giorno – da parte della VII Commissione Istruzione del Senato, in data 5 maggio 2004 – che impegna il Governo “ a ribadire con un provvedimento normativo il ruolo di garante dell’unicità dell’ordinamento sportivo nazionale attribuito al CONI dal decreto legislativo n. 242/1999, e successive modifiche, in ossequio anche alle disposizioni del Comitato Olimpico Internazionale (CIO)” e “ ad identificare con apposita normativa, anche ai fini fiscali, il riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI quale unico elemento certificantore della effettiva attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni dilettantistiche”;

manifesta, comunque, la viva preoccupazione per le possibili conseguenze che potrebbero derivare in carenza dell’emissione di un provvedimento legislativo urgente;

evidenzia che la situazione verificatasi mortifica ed aggrava l’attività delle società sportive e rischia di aprire un vulnus per l’Erario di dimensioni incalcolabili, vanificando inoltre i presupposti posti in essere per il riconoscimento della dignità e del sostegno al valore sociale espresso dalle società sportive di base e dall’esercito dei dirigenti volontari che sostengono il  fenomeno sportivo nazionale;

auspica che Governo e Parlamento emanino nei tempi più brevi un provvedimento che ristabilisca le attuali norme legislative, restituendo al CONI il compito di garantire il possesso dei requisiti da parte delle società stesse e l’effettivo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica.”

Il presidente Petrucci ed il Presidente Carraro hanno quindi illustrato alla Giunta la situazione relativa al nuovo caso di “calcio scommesse” in via di accertamento. La Giunta, in attesa che vengano concluse da parte delle autorità inquirenti, ha deciso che laddove siano accertate responsabilità il CONI si costituirà parte civile.

Il presidente Petrucci ha manifestato gratitudine nei confronti del vicepresidente del Consiglio FINI che in un recente convegno tenutosi a Torino ha assicurato il suo impegno per l’inserimento della parola sport, per i valori che la stessa rappresenta, nel testo della Costituzione Italiana.

Il presidente Petrucci, a proposito dell’allargamento dei Paesi della Comunità Europea e delle possibili conseguenze per il nostro sistema sportivo in termine di protezione dei vivai e dell’identità tecnica nazionale, ha invitato il presidente Carraro ad adoperarsi presso la Lega perché non si cerchino per lo sport forzature alla moratoria di due anni prima dell’quiparazione, tenendo conto non solo degli interessi calcistici ma anche di quelli più generali dello sport italiano.

In vista dei Giochi Olimpici di Atene 2004, la Giunta ha ribadito con decisione il principio che non saranno accettate ipotesi di wild cards o di ripescaggi per l’inserimento in squadra di atleti che non ne avranno acquisito il diritto nelle qualificazioni, così come – per le discipline di squadra – il concetto che il criterio di selezione dovrà unicamente essere quello dei migliori valori tecnici.

La Giunta, all’unanimità, ha infine deciso di assegnare il ruolo di alfiere della squadra italiana ad Atene all’olimpionico, pluricampione del mondo, presidente della Commissione Nazionale Atleti Jury Chechi.

La Giunta Nazionale, dopo aver preso tutta una serie di delibere amministrative, ha chiuso i propri lavori alle 17.30.

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