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Pellegrino è una certezza, ancora 1° nella Sprint

Federico PellegrinoFederico Pellegrino ha concesso il bis. Dopo la vittoria conquistata a Davos pochi giorni prima di Natale, suo primo trionfo in Coppa del mondo, è arrivato un altro grande successo ottenuto nella sprint in Val Mustair del circuito Tour de Ski. I ventiquattrenne poliziotto valdostano, con un'impressionante volata sul rettilineo conclusivo, ha bruciato sul traguardo nientemeno che due campioni del calibro di Petter Northug e Martin Sundby.

 

"Se a Davos la mia era stata la vittoria della sorpresa, questa è la vittoria della certezza". Così commenta l’azzurro dopo il primo posto sul traguardo. "L'altra volta mi sono trovato davanti ad un bivio - ha raccontato Federico -, stavolta avevo il peso della responsabilità perché se avessi fallito sarei stato timbrato come quello che non sa vincere. Però mi sono presentato in gara con la tranquillità di chi conosce le proprie possibilità e il tipo di tracciato mi consentiva di attuare una tattica diversa rispetto a Davos. A questa quota (1700 metri, ndr) rendo al meglio perché in Val d'Aosta vivo alla stessa altitudine, mentre gli avversari fanno più fatica, anche se arrivavo da due gare sulla distanza che mi avrebbero potuto stancare. In finale ho tenuto d'occhio Northug un po’ troppo e mi sono lasciato scappare Sundby. Ho pensato di essere un pollo, invece ho fatto benissimo l'ultima curva grazie a sci meravigliosi e mi sono ritrovato in linea con i norvegesi. Era un'occasione da sfruttare e l'ho presa al volo, un trionfo che vale tanto perchè c'erano quasi tutti i migliori sprinter e quelli che mancavano avrebbero comunque sofferto, questo tracciato si adattava perfettamente anche a chi sprinter non è".

 

Federico ha dimostrato nel corso di tutta la giornata di avere molta benzina nelle gambe e soprattutto le idee chiare sul da farsi, a cominciare dalle qualificazioni concluse agevolmente al sesto posto. Passati i quarti e la semifinale con il primo posto nella propria batteria, Pellegrino ha compiuto il capolavoro in finale, dove è rimasto coperto dietro a Northug nonostante Sundby abbia fatto una sparata che ha rotto in due il gruppo. E in volata ha messo la freccia rimontando con una fantastica progressione i due norvegesi, crollati dopo avere tagliato il traguardo mentre Pellegrino raccoglieva gli applausi del pubblico e si gustava il successo numero 28 della storia di Coppa del mondo dell'Italia in campo maschile su una pista che già due anni gli portò fortuna con un secondo posto alle spalle di Krogh, e adesso il suo palmarès si aggiorna a sette podi complessivi.

 

La magnifica doppietta di Federico Pellegrino in pochi giorni permette al valdostano di superare nella speciale graduatoria degli italiani vittoriosi in Coppa del mondo gente come Maurilio De Zolt, Freddy Schwienbacher, Valerio Checchi e Giorgio Di Centa e appaiare Marco Albarello, Fabio Maj, Fulvio Valbusa e Renato Pasini. Al comando c'è Pietro Piller Cottrer a quota 6, seguito da Cristian Zorzi con 5 e Silvio Fauner con 3. In campo femminile comanda Stefania Belmondo con 23 trionfi davanti a Manuela Di Centa con 15, i podi complessivi fra prove individuali e staffette salgono a 346: 163 maschili e 183 femminili.

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