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Niccolò Campriani fa il suo ingresso nella Walk of Fame: "Onorificenza che mi inorgoglisce"

CONI
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La Walk of Fame dello sport italiano si è arricchita con il nome di un’altra leggenda.

Sul suolo del Foro Italico, alla presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò e del presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno Costantino Vespasiano, ha scoperto la propria targa il plurimedagliato olimpico Niccolò Campriani.

Il tiratore fiorentino ha portato in alto i colori azzurri sia a Londra 2012 sia a Rio 2016, dove si è aggiudicato tre ori e un argento tra carabina 10m ad aria compressa e carabina 3 posizioni 50m. Nel suo palmarès, inoltre, spiccano anche un titolo mondiale e ben tre europei. Precursore della dual career, quest’oggi ricopre il prestigioso ruolo di direttore sport dei Giochi Olimpici Estivi di Los Angeles 2028.

“Quest’onorificenza mi inorgoglisce, anche se mi fa strano vedere il mio nome tra i grandi dello sport - ha osservato Campriani -. Partiamo dall’idea che ho la sindrome dell’impostore, una condizione psicologica che avevo anche quando vincevo le medaglie d’oro. È sempre stata la mia fortuna perché sentivo sempre l’esigenza di un gap da colmare, che mi portava a cercare soluzioni per migliorare. Me la sono ritrovata da atleta ma anche oggi da direttore sport dei Giochi di Los Angeles: da una parte è una fragilità ma dall’altra una grossa arma in più. Ringrazio la famiglia del tiro, la federazione, il CONI e coloro che hanno contribuito alla mia carriera. Questa targa è il riconoscimento a tutto questo gruppo di lavoro”, ha chiosato l’azzurro.

“Campriani è l’ultimo di cui potevamo non scoperchiare la mattonella - ha detto Malagò -. Gli siamo tutti grati per le imprese che ha compiuto e mi sono goduto come un pazzo le sue medaglie d’oro olimpiche. Sono contento che gli americani lo abbiano voluto in un ruolo così apicale. Oggi mi sento di dire che dopo Los Angeles 2028 nessuna strada gli sarà preclusa, più che mai nel mondo dello sport”, ha concluso il presidente del CONI. (agc)

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