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23/04/2005

CONI SERVIZI / COMUNICATO STAMPA SULLA S.S. LAZIO DEL 23 APRILE

In relazione all’odierno comunicato stampa della S.S. Lazio SpA con riguardo all’utilizzazione dello Stadio Olimpico, la Coni Servizi SpA si vede purtroppo obbligata a tornare sull’argomento e a precisare quanto segue:

1)     L’accusa, rivolta a questa Società, di aver dato diffusione a vicende asseritamene riservate, come quelle concernenti i debiti maturati dalla S.S. Lazio SpA in conseguenza dell’uso dello stadio, con potenziale pregiudizio altresì al valore di borsa del relativo titolo azionario, è del tutto pretestuosa. Il comunicato della Coni Servizi SpA costituiva infatti la riposta a  dichiarazioni pubblicamente rese e a precedente comunicato della Società Sportiva del 20 aprile scorso, con il quale quest’ultima aveva tra l’altro diffuso la notizia, non vera, della perfetta regolarità dei propri pagamenti, relativi ai canoni correnti. Poiché è invece inconfutabile, che la S.S. Lazio SpA a partire dal dicembre dello scorso anno ha cessato di versare qualsiasi corrispettivo anche per il solo uso corrente dell’impianto, è evidente la legittimità sotto ogni profilo, della reazione della Coni Servizi, a difesa non solo dei propri interessi ma anche della correttezza delle informazioni rivolte al mercato degli investitori.

2)     Anche con riferimento ai danni provocati all’impianto dai tifosi e al diritto della Coni Servizi di pretenderne il rimborso, la Società Sportiva muove rilievi infondati. Essa ben sa, infatti, che la Società proprietaria dell’impianto è obbligata, proprio per consentire il regolare svolgimento dell’incontro di calcio successivo, e quindi anche nell’interesse della S.S. Lazio SpA, a riparare con immediatezza tali danni; peraltro, benché invitata, la S.S. Lazio SpA non ha fin qui partecipato alla verifica congiunta dello stato dell’impianto all’esito delle sue partite, come previsto dal contratto firmato dalla S.S. Lazio SpA.

3)     Quanto a presunte disparità di trattamento della precedente gestione della S.S. Lazio SpA rispetto a quella attuale, si fa presente che la Coni Servizi già a suo tempo per il recupero di crediti relativi a danni e canoni pregressi, ed oggetto di transazione, ha avviato nei modi e nei tempi dovuti azione giudiziaria, dimostrandosi allora come oggi disponibile a raggiungere accordi, pur nella doverosa tutela delle risorse pubbliche che gestisce.

4)     Gravissima, quanto palesemente infondata, è poi l’affermazione, in relazione alla quale si formula ampia riserva di agire nelle competenti sedi, secondo la quale la Coni Servizi starebbe approfittando della necessità ed urgenza, da parte della S.S. Lazio SpA, di comunicare alla Uefa la disponibilità dell’impianto per la prossima stagione al fine di ottenere dalla stessa  S.S. Lazio SpA pagamenti ed impegni cui non avrebbe diritto. Per quel che riguarda i canoni pattuiti – al contrario di quanto affermato – si rileva che gli stessi sono da valutare del tutto favorevoli, considerando i costi di gestione di un impianto come lo Stadio Olimpico e quanto versato, in situazioni analoghe, da altre società calcistiche in altre città. Quanto ai lavori richiesti dalla nuova normativa antiviolenza, è quest’ultima a porli a carico degli “utilizzatori” dell’impianto, con la conseguenza che anche la proposta della Coni Servizi di farsi carico di una parte cospicua della relativa spesa si manifesta del tutto equa e vantaggiosa per le società calcistiche.

5)     Si ricorda infine che l’utilizzazione di un bene della scrivente Società non può avvenire in danno degli interessi e delle risorse che essa gestisce e pertanto, in ultima analisi, della collettività e dello sport italiano tutto.

Roma, 23 aprile 2005

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