Diamond League: Iapichino seconda nel salto in lungo a Londra, record italiano per Zenoni nel miglio

Una convincente Larissa Iapichino balza sul podio nell’11ª tappa stagionale della Diamond League, il massimo circuito internazionale di atletica leggera. Sulla pedana del London Stadium (Inghilterra), infatti, la classe 2002 di Borgo San Lorenzo, all’indomani del suo 23° compleanno, si è assicurata il secondo posto nel contest femminile del salto in lungo, dovendosi accontentare della piazza d’onore solamente per un centimetro.
Dopo aver inaugurato la propria gara con 6.61 e 6.62, la fiorentina ha preso momentaneamente il comando delle operazioni, atterrando prima a 6.82 e poi a 6.89. In concomitanza del quinto balzo, l’azzurra ha messo a referto un interlocutorio 6.66 ed è stata sorpresa dall’olimpionica tedesca Malaika Mihambo che, dopo un 4.14 e tre nulli, ha piazzato il colpo della campionessa volando fino a 6.93. Iapichino (foto Grana/FIDAL), nel turno di finale riservato alle migliori tre atlete, ha provato a rispondere migliorandosi fino a 6.92, non sufficiente per piazzare il controsorpasso ai danni della teutonica, vincitrice di misura. Ad arrivare terza, quindi, è stata la transalpina Hilary Kpatcha (6.86). Per la giovane italiana si tratta del nono podio della carriera in Diamond League, il secondo della stagione dopo l’altra piazza d’onore ottenuta a metà giugno a Stoccolma (Svezia) in occasione del settimo atto.
Nel contest maschile, quindi, si è interrotto ai piedi del podio il percorso del bronzo olimpico Mattia Furlani (quarto con 8.05) nella prova portata a casa (sulla pedana bagnata del primo pomeriggio) dal giamaicano Wayne Pinnock (primo con 8.20) davanti al campionissimo greco Miltiadis Tentoglu (secondo con 8.19) e al connazionale Carey McLeod (terzo con 8.10). In casa Italia i riflettori erano puntati anche sul miglio femminile (specialità non olimpica), dove a prevalere è stata l’etiope Gudaf Tsegay (prima in 4:16.14) di fronte all’australiana Jessica Hull (seconda con +1.80) e all’irlandese Sarah Healy (terza con +4.38). Bella prova per Marta Zenoni (quinta con +5.28) che, con il tempo di 4:17.16, ha superato il record italiano all’aperto (4:23.29) realizzato nel 1980 da Gabriella Dorio. Ha sfiorato la top-10, infine, Gaia Sabbatini (11ª con +7.95), anche lei riuscita ad andare sotto il precedente primato nazionale della specialità. (agc)