Dorothea Wierer Show ad Östersund: l’azzurra trionfa nella prima gara individuale della Coppa del Mondo
Meglio di così la Nazionale di biathlon non avrebbe potuto cominciare l’avventura in Coppa del Mondo. Dopo i secondi posti conquistati nelle staffette femminile e mista, il colpo grosso di Dorothea Wierer fa risuonare l’Inno di Mameli in Svezia.
L’azzurra brilla nella gara individuale da 15 km della prima tappa del circuito ospitata da Östersund, in cui commette appena un errore al primo e un errore al secondo poligono, taglia il traguardo con il tempo di 43:08.0 e trionfa beffando di tre decimi la finlandese Sonja Leinamo. Completa il podio, terza, la francese Camille Bened (+8.4). Decimo posto per Lisa Vittozzi, 22ª Michela Carrara, 61ª Hannah Auchentaller, 78ª Samuela Comola.
Per Wierer (foto ANSA) si tratta della diciassettesima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la settima nella specialità, un successo che arriva a dieci anni esatti dal suo primo acuto, giunto proprio a Östersund il 3 dicembre 2015. Nel mezzo, nella specialità sulle nevi della località svedese c’è stato spazio anche per il trionfo del marzo 2023. Nel complesso è la sua sesta vittoria a Östersund, incluso il titolo mondiale conquistato nella mass start del 2019: oltre a tre successi nelle 15 km, nella sua bacheca c’è posto anche per un’ulteriore mass start e una sprint. È dunque la trentacinquenne altoatesina a regalare all’Italia della neve la prima vittoria di questo inverno.
"La giornata non era iniziata benissimo perché mi sono svegliata con un po’ di mal di gola, fortunatamente le cose sono migliorate con il passare delle ore - il commento di Wierer -. Mi sono concentrata soprattutto su ciò che dovevo fare in pista, l'importante era pensare a me stessa. Sono felice di essere tornata a vincere, non me lo sarei mai aspettata, mi fa piacere soprattutto per la gente che mi è stata vicina durante la preparazione. È stata l’estate più dura della mia carriera, ho dovuto gestire tanti aspetti, dall’allenamento alle interviste e gli impegni fuori dalla pista, per questo motivo dedico la vittoria a tutta la gente che mi ha aiutato in questi mesi: mi hanno dato i riferimenti giusti, credendo ancora nella sottoscritta. Io stessa a volte non lo faccio. Quando sono arrivata all’ultimo intertempo e gli allenatori mi hanno detto che ero vicina al primo posto, ho spinto al massimo e mi è andata bene. Lo sport è bello per questo motivo, stavolta mi è andata bene, tante altre volte invece ho perso per pochissimo. Mi godo questa giornata al massimo, ma sono consapevole che nel biathlon come nella vita si vive di alti e bassi. La sensazione di indossare il pettorale giallo? Bello indossarlo nuovamente, è stato un piacere, ma non è l’obiettivo principale della stagione". (agc)