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Europei, oro per i fiorettisti e spadiste di bronzo: la Nazionale saluta Genova con 13 medaglie

SCHERMA
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La Nazionale di scherma si congeda con altre due medaglie dai Campionati Europei di Genova. Nella sesta ed ultima giornata di assalti sulle pedane del capoluogo della Liguria, infatti, il quartetto formato dal fresco campione individuale continentale Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini ed Alessio Foconi ha messo la sua firma sull’oro nella competizione a squadre di fioretto maschile mentre le olimpioniche Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, oltre all’aggiunta anche di Lucrezia Paulis, si sono assicurate il bronzo in quella di spada femminile. La spedizione del team tricolore presso il Palasport genovese, dunque, è terminata con il bottino di 13 medaglie (3 ori, 2 argenti ed otto bronzi), valevole per la piazza d’onore nel medagliere finale alle spalle solamente della Francia (prima con nove medaglie ma con ben 5 ori, 3 argenti ed 1 bronzo).

Dopo il bye al primo turno, gli allievi del commissario tecnico Simone Vanni, accreditati della prima testa di serie, hanno effettuato il loro debutto direttamente ai quarti di finale liquidando l’Austria con il severo risultato di 45-26. Nella successiva semifinale gli azzurri hanno messo in atto una bella rimonta ai danni della formazione degli atleti individuali neutrali (AIN), costretti ad alzare bandiera bianca sul 45-40 in un incontro che ha visto la squadra italiana (foto Augusto Bizzi/Federscherma) sempre costretta a rincorrere prima del decisivo sorpasso piazzato a ridosso della fine del sesto e terzultimo assalto. L’Italia ha concluso l’opera nella finalissima disputata contro la Francia, che ha ceduto con il punteggio di 45-43. Il quartetto azzurro, quasi sempre in controllo ma sotto di misura (39-40) alla vigilia dell’ultimo assalto, si è affidato a Bianchi che, grazie ad un grande parziale di 6-3 ai danni di Maxime Pauty, ha consegnato al nostro Paese il meritato successo. Ad aggiudicarsi il terzo posto sono stati proprio gli AIN, che nel bronze medal match hanno dettato legge annientando il Belgio per 45-28.

Le ragazze del commissario tecnico Dario Chiadò, prima forza del seeding, hanno esordito direttamente agli ottavi di finale, dove hanno sconfitto per 38-33 la selezione in gara sotto bandiera individuale neutrale (AIN). Nei quarti, poi, è arrivata l’altra vittoria per niente agevole nei confronti della Svezia (38-31), preludio della battuta d’arresto nel penultimo atto con lo score di 45-27 per mano dell’Ucraina. Le azzurre, infine, hanno compiuto un vero e proprio miracolo sportivo nell'incontro valido per la medaglia di bronzo contro l’Estonia. Nel nono ed ultimo assalto, infatti, Santuccio si è trovata in svantaggio 22-26 prima di trovare un fantastico parziale di 5-0 che ha consentito all’Italia di agganciare le rivali (presenti in pedana con Katrina Lehis) e poi di batterle alla stoccata decisiva (27-26). La medaglia d’oro è stata appannaggio proprio della nostra giustiziera nel penultimo atto ovvero l’Ucraina, che nel gold medal match non ha avuto particolari patemi ad avere ragione della Svizzera (45-34). (agc)

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