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Grand Prix: Elios Manzi chiude al secondo posto a Zagabria, primo podio in carriera per Gaia Stella

JUDO
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Doppio podio per l’Italia nella giornata di apertura dello storico Grand Prix di Zagabria (Croazia), il terzultimo appuntamento stagionale del World Judo Tour. Il posizionamento più pregiato lo ha conquistato Elios Manzi, secondo nella categoria di peso dei -66 kg, mentre Gaia Stella si è piazzata terza nei -52 kg.

L'ottimo percorso del ventinovenne messinese (foto Sabau Gabriela/IJF) sui tatami dell’Arena Zagreb, dopo il bye al primo turno, è partito dagli ottavi di finale, in cui ha battuto per ippon l’azero Nazir Talibov. Ai quarti, poi, la testa di serie numero uno del tabellone si è impadronita della pool A grazie allo yuko messo a segno contro il portoghese Miguel Gago. In semifinale quindi, sopra di uno yuko e di un waza-ari, ha firmato l’ippon, costringendo alla resa definitiva anche il bulgaro Boyan Yotov. Nell'ultimo atto il judoka tricolore si è presentato al golden score in vantaggio di uno shido (1-2) nei confronti dello spagnolo David Garcia Torne. Quest'ultimo tuttavia, a pochi secondi dal via del tempo supplementare, è riuscito a fare sua la contesa grazie ad un fulmineo waza-ari. Per l’esperto siciliano si tratta comunque del terzo podio personale in un evento Grand Prix dopo il successo di Almaty 2016 (Kazakistan), quella volta nella categoria inferiore dei -60 kg, e la terza piazza di Cancún 2018 (Messico).

Primo podio della carriera a livello senior, invece, per la ventenne sermonetana (foto Sabau Gabriela/IJF) che, ad inizio settembre, si è fregiata della medaglia d’oro in occasione degli Europei juniores di Bratislava (Slovacchia). Quest’ultima in Croazia ha debuttato direttamente agli ottavi, in cui ha prevalso per yuko nei confronti della cipriota Sofia Asvesta. Ai quarti, nell'incontro valevole per la conquista della pool B, ha quindi beneficiato del terzo shido inflitto dal giudice di gara (dopo un minuto di golden score) all’indiana Shraddha Kadubal Chopade. In semifinale, poi, nulla da fare per la laziale che, sotto di due cartellini gialli, si è dovuta inchinare in virtù di doppio waza-ari dinnanzi alla maggiore esperienza della numero uno del ranking mondiale ovvero la kosovara Distria Krasniqi (in seguito vincitrice del torneo). Nel bronze medal match, infine, l’azzurra è tornata al successo contro la brasiliana Gabriela Conceição che, dopo un golden score interminabile durato oltre sei minuti, ha dovuto cedere il passo per hansoku-make. (agc)

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