Mondiali: Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci d'argento nelle 10 km di apertura a Singapore

Doppia medaglia per la Nazionale di nuoto di fondo nella giornata inaugurale dei Campionati Mondiali di Singapore, partiti ufficialmente (dopo una serie di rinvii dovuti all’inaccettabilità dei parametri di sicurezza imposti da World Aquatics) con le due prove sulla distanza olimpica dei 10 km nelle acque libere del Palawan Beach Club, sull’Isola di Sentosa.
Al maschile a prendersi le luci dei riflettori, in un contesto reso particolarmente difficile per via delle alte temperature dell’acqua, è stato un infinito Gregorio Paltrinieri, che si è messo al collo l’argento. A trionfare è stato l’olimpionico e pluricampione iridato tedesco Florian Wellbrock (oro in 1h59’55”5), che nell’imbuto finale è riuscito ad avere la meglio nei confronti del fenomeno carpigiano (+3”7). Per quest’ultimo (foto ANSA), che durante i primi metri si è anche procurato l’insaccatura di un dito dopo il contatto con la schiena di un avversario, è risultato decisivo il sesto ed ultimo giro, in cui ha definitivamente mollato gli ormeggi per infilare i due sorpassi decisivi ai danni sia dell’australiano Kyle Lee (bronzo con +14”8) sia dell’altro teutonico Oliver Klemet (quarto con +14”9). In casa Italia c’è da rimarcare anche l’ottima performance di Andrea Filadelli che, al debutto in una rassegna mondiale, è riuscito a fare ampiamente breccia all’interno della top-10 (settimo con +48”2). Per Paltrinieri, bronzo ai Giochi di Tokyo 2020, si tratta dell’ottava medaglia iridata della carriera nel fondo, la quarta individuale nonché la seconda sulla distanza olimpica dopo l’oro conquistato nel 2022 a Budapest in quella splendida mattinata a tinte tricolori che salutò con gioia anche l’argento di Domenico Acerenza (assente nel sud-est asiatico per recuperare dall’operazione alla spalla dello scorso settembre).
Nella competizione femminile, quindi, è arrivata la medaglia d’argento anche per un’imperiosa Ginevra Taddeucci, che ha riportato l’Italia sul podio mondiale femminile a distanza di sei anni dal bronzo di Rachele Bruni nell’edizione di Gwangju 2019 (Corea del Sud). La ventottenne originaria di Lastra a Signa, bronzo olimpico ai Giochi di Parigi 2024 e fresca del secondo posto ottenuto a fine maggio agli Europei croati di Stari Grad, è riuscita a rimanere all’interno del gruppo di testa sin dalle battute inaugurali in una gara che, come di consueto, ha condotto all’attacco. Dopo l’ultimo giro di boa la fiorentina ha provato in tutti i modi a restare sulle code di Moesha Johnson (argento lo scorso agosto nel fiume Senna) ma alla fine a toccare per prima il traguardo è stata l’australiana (oro in 2h7’51”3), con l’azzurra (+4”4) che si è dovuta accontentare della piazza d’onore. A completare il podio è stata la francese naturalizzata monegasca Lisa Pou (bronzo con +6”2). Buona prova anche per l’altra italiana ai nastri di partenza ovvero Barbara Pozzobon, che ha chiuso al decimo posto (+1’39”). La medaglia odierna rappresenta la prima a livello individuale in un appuntamento iridato per Taddeucci, che già poteva vantare il bronzo e l’oro conquistati rispettivamente a Budapest 2022 (Ungheria) e Fukuoka 2023 (Giappone) nella 4x1500 metri a squadre miste (specialità non olimpica). (agc)