Santa Messa degli Sportivi, Don Finocchio: "Partecipare ai Giochi Olimpici è un grande dono"
Alla Basilica di Santa Croce al Flaminio, come da tradizione, è andata in scena la Santa Messa degli Sportivi. Nella storica chiesa romana la funzione è stata officiata da Don Franco Finocchio, cappellano della squadra italiana ai Giochi Olimpici.
Presenti il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio, il Segretario Generale Carlo Mornati (che ha preso la parola per la Prima Lettura), numerosi membri di Giunta e Consiglio Nazionale e Presidenti di Federazioni Sportive, Discipline Associate ed Enti di Promozione. La parte musicale è stata affidata al Maestro dei Cori e Direttore Lorenzo Macrì, che ha diretto il Coro della Fenice ed il Coro dell’Accademia Vocale Romana, con il contributo dell’Organista e Concertatore Lorenzo Porzio, componente dell’equipaggio del quattro senza di canottaggio che si fregiò della medaglia di bronzo nell’edizione a cinque cerchi di Atene 2004 (Grecia). Ad assistere alla Santa Messa (foto Ferdinando Mezzelani/GMT CONI) anche atleti di diverse discipline e gruppi sportivi.
“È un ottimo esercizio imparare l’arte della pazienza. Dio ha sempre desiderato vivere con gli uomini e condividere con gli altri la propria esistenza. La fede è un dono che è aperto a tutti, verso l’infinito e l’oltre - le parole di Don Franco Finocchio -. Il progetto del Signore è quello di fare dell'umanità un’unica famiglia, costruita sotto i segni dell’unità e della pace. Il desiderio di Dio è stato quello di stare per sempre con gli uomini. Nella nostra tradizione la famiglia è posta al centro di tutto, ciò è un grande sentimento radicato profondamente nel nostro cuore. L’importante è che ci sia. Esserci deve essere il gusto delle nostre vite. La cosa che più mi ha colpito nel mio ruolo di cappellano della squadra italiana all'ultima edizione a cinque cerchi di Parigi 2024 è stato vedere le atlete e gli atleti che arrivavano all’ingresso del Villaggio Olimpico ed esultavano di gioia semplicemente per il gusto di essere lì e di poter partecipare. Esserci e partecipare, questo è il messaggio più bello che mi sono portato a casa dall’esperienza. Questo è esattamente quello che Dio ha fatto con noi perché voleva che nessuno potesse più sentirsi solo. Quello che vi auguro è vivere bene questi giorni che precedono il Santo Natale nonché un evento sportivo così importante come i Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026: esserci sarà il dono più grande”.
Il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio ha concluso: “È un enorme privilegio per me. Prendendo in prestito le parole di Don Franco, questi giorni sono fatti per stare insieme con le nostre famiglie. Cerchiamo di vivere tutti quanti insieme questo avvicinamento al Natale con serenità. Auguri a tutti”. (agc)

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