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Singapore: Chiara Pellacani vince il bronzo dai 3 metri e si assicura la terza medaglia ai Mondiali

TUFFI
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Una spettacolare Chiara Pellacani cala il tris di medaglie nella penultima giornata della 22ª edizione dei Campionati Mondiali di tuffi. Dopo il terzo posto ottenuto dal metro e lo storico trionfo messo a segno nel sincro misto (entrambe le specialità non fanno parte del programma olimpico) insieme a Matteo Santoro, infatti, la ventiduenne capitolina, quarta l’estate scorsa ai Giochi di Parigi 2024, è riuscita ad agguantare il bronzo al termine di una tiratissima finale del trampolino dai 3 metri. Un’autentica impresa quella firmata dalla classe 2002 all'OCBC Aquatic Centre, realizzata in ambito femminile per l’Italia solamente da Tania Cagnotto, che in questa specialità si assicurò il gradino più basso del podio in ben quattro occasioni (Montréal 2005, Melbourne 2007, Roma 2009 e Kazan 2015). L'unico precedente di tre medaglie vinte in un'unica rassegna iridata, inoltre, risale a 10 anni fa in Russia proprio con la stessa Cagnotto, che trionfò dal metro e si mise al collo il bronzo sia dai 3 metri sia nel sincro misto con Maicol Verzotto.

Sesta nelle qualificazioni (302.05) e quarta in semifinale (310.80) la giovane romana (foto Giorgio Scala/DeepBlueMedia) ha chiuso l’ultimo atto riservato alle migliori 12 tuffatrici con il punteggio complessivo di 323.20. Decisiva la quinta rotazione, in cui l’azzurra si è distinta con un ottimo doppio e mezzo ritornato carpiato da 61.50, mettendo tanta pressione sulle spalle della diretta concorrente per il podio ovvero la campionessa australiana Maddison Keeney (sesta con 310.60). Quest’ultima, tuttavia, è finita abbondantemente fuori dalla zona medaglie in seguito al suo ultimo tuffo, il doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (3.4 di coefficiente), eseguito al secondo tentativo dopo aver sbagliato il pre-salto (con conseguente blocco della rincorsa) e per cui ha ricevuto anche una penalizzazione di -2 da parte della giuria. L’oro e l’argento sono stati appannaggio delle irraggiungibili cinesi Yiwen Chen (389.70) e Jia Chen (356.40) mentre ha terminato al decimo posto la ventenne veronese Elisa Pizzini (280.80), al debutto in una finale individuale sul palcoscenico mondiale.

"Sono molto emozionata per questa medaglia perché ci tenevo tantissimo - ha detto Pellacani in zona mista -. La inseguivo dal quarto posto di Parigi. Vedere la bandiera italiana tra quelle cinesi è un'emozione indescrivibile. Abbiamo svolto una lunga preparazione, ci siamo impegnati con continuità, conosciamo il valore della squadra e dei singoli, ma la realtà sta superando le aspettative. I risultati ripagano dei sacrifici ed alimentano le nostre ambizioni; adesso ci godiamo questi successi e tornerò a lavorare in vista dell'Olimpiade di Los Angeles 2028 sempre con lo stesso obiettivo. Dietro le medaglie c'è una grande squadra, armoniosa, laboriosa, solidale e competitiva", ha concluso la fuoriclasse italiana. (agc)

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