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US Open: Sinner perde in quattro set la finale contro Alcaraz e cede la vetta del ranking mondiale

TENNIS
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È terminato con una sconfitta l’esaltante percorso di Jannik Sinner agli US Open, il quarto ed ultimo Slam della stagione tennistica conclusosi sui campi in cemento outdoor di New York (Stati Uniti). Sull’Arthur Ashe Stadium, infatti, ad alzare le braccia al cielo è stato lo spagnolo Carlos Alcaraz che, dopo due ore e 44 minuti di contesa, si è imposto in finale in quattro set per 6-2 3-6 6-1 6-4, con il ventiquattrenne di Sesto Pusteria che dunque non è riuscito a confermare il titolo vinto a Flushing Meadows nella passata edizione. Dopo 455 giorni (65 settimane) di dominio (dal 10 giugno 2024) quasi incontrastato, inoltre, il campione in carica degli Australian Open e di Wimbledon, in virtù della sconfitta odierna, è stato costretto a cedere la leadership della classifica proprio al rivale iberico, che farà il suo ritorno sul trono mondiale in seguito all'aggiornamento del nuovo ranking di lunedì 8 settembre.

Il primo set è un assolo dello spagnolo, che non corre pericoli sul suo servizio e strappa la battuta all’azzurro (foto ANSA) sia nel primo sia nel settimo gioco per chiudere i conti sul 6-2. Il secondo set si apre con Sinner che cancella una pericolosa palla break. Nel quarto game, quindi, è lui a trovare lo strappo risolutivo, senza poi avere alcuna difficoltà ad amministrare il vantaggio sino in fondo (6-3). Per la prima volta in tutto il torneo, dunque, l’allievo di Juan Carlos Ferrero lascia per strada un parziale. La partita va a strappi. Nel terzo set è di nuovo il turno del fuoriclasse iberico, che pesca il break sia nel secondo sia nel quarto gioco ed in una manciata di minuti archivia la pratica ai danni dell’altoatesino con un severo 6-1. Nel primo game del quarto set Jannik è bravo nell’annullare due palle break non consecutive. Nel quinto, tuttavia, un doppio fallo ed un errore di dritto in lunghezza lo tradiscono, con Alcaraz che trova ancora il modo di levargli la battuta. Alcaraz alza in maniera sensibile le prime di servizio ed arriva molto presto al momento della verità ovvero il decimo gioco. Qui sale 40-15, procurandosi due match point. Sinner li cancella generosamente ma sul terzo nulla può sulla battuta esterna vincente dell'iberico, che si riprende lo scettro nella Grande Mela dopo il trofeo conquistato nel 2022. 

“Carlos ha giocato una partita ottima, ha fatto tutto leggermente meglio, in particolare con il servizio ed i colpi da entrambi i lati, tutto molto pulito. Ha meritato: ha gestito la situazione meglio di me, ha alzato il livello quando serviva. Sono comunque orgoglioso della mia stagione, ma oggi lui ha giocato meglio di me. Oggi semplicemente non era la mia giornata, devo accettarlo. Sono stato molto prevedibile in campo e lui è stato bravo a variare tantissimo il gioco. Io non ho servito al meglio e quando servi meno del 50% di prime hai sempre pressione, soprattutto contro giocatori come Alcaraz o Djokovic che rispondono benissimo. In risposta oggi ho fatto troppo poco, soprattutto sulla seconda. Non ho fatto serve&volley, pochi drop shot. La stagione, dal punto di vista dei risultati, è incredibile: due vittorie Slam, due finali perse. Sono molto felice, ora cercherò di chiudere l’anno nel modo migliore”, l'analisi di Sinner al termine della finale. (agc)
 
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