Sinner annienta Alcaraz ed è il primo azzurro a trionfare a Wimbledon. Buonfiglio: "Entusiasmante, è un fenomeno"

Jannik Sinner si prende la sua rivincita su Carlos Alcaraz e riscrive la storia del tennis italiano sull’erba di Wimbledon, il terzo e penultimo Slam della stagione. A poco più di un mese di distanza dal titanico scontro disputato sulla terra rossa del Roland Garros e durato ben cinque ore e mezza (l'ultimo atto più lungo di sempre per il Major parigino) in cui ad imporsi fu lo spagnolo al super tie-break del quinto set dopo aver cancellato tre match point di fila (al servizio c’era l’iberico) nel nono game del quarto parziale, infatti, a prendersi l’ultima parola a Londra questa volta è stato il leader della classifica mondiale che, al termine di un cammino affatto privo di insidie, nella finale dei Championships ha avuto la meglio nei confronti dell’allievo di Juan Carlos Ferrero in quattro set (rimontandone uno di svantaggio) con lo score di 4-6 6-4 6-4 6-4 e dopo tre ore e sei minuti di contesa.
È lui, dunque, il primo singolarista azzurro (uomo o donna) di ogni epoca ad innalzare al cielo il trofeo a Church Road dopo le finali perse negli ultimi anni sia da Matteo Berrettini (2021) sia da Jasmine Paolini (2024). Per il ventitreenne di Sesto Pusteria si tratta del quarto titolo in carriera (il secondo stagionale) in un appuntamento di questa caratura dopo il doppio sigillo firmato agli Australian Open (2024 e 2025) e quello conquistato agli US Open (2024). Agganciati nella speciale graduatoria altri nove grandi campioni quali sono l’argentino Guillermo Vilas, gli statunitensi Jim Courier e Robert Wrenn, il britannico Reginald Doherty, il francese Jean Borotra, l’altro americano Frank Parker, gli australiani Lew Hoad e Ashley Cooper e lo spagnolo Manuel Santana. Quello odierno, inoltre, rappresenta il suo 20° successo personale a livello di circuito maggiore nonché il secondo di quest’annata dopo la suddetta vittoria messa a segno in quel di Melbourne nel mese di gennaio. Sono cinque su tredici adesso le vittorie di Sinner (foto ANSA) contro Alcaraz che, in virtù di cinque partite vinte consecutivamente, non usciva sconfitto contro il nativo di San Candido dall’ottobre del 2023 (semifinale dell’ATP 500 di Pechino).
"È entusiasmante, un fenomeno, un ragazzo semplice e determinato sul tetto del mondo", ha dichiarato il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio commentando il successo di Sinner. "Mi è dispiaciuto non poter andarci, non c'erano aerei per rientrare domani, giorno di Giunta Nazionale", ha aggiunto. "Appena posso vorrei conoscerlo di persona".
Nel primo set l’altoatesino parte forte, leva la battuta al rivale nel quinto gioco e sale fino al 4-2. In questo momento, però, si scompone e, complici le troppe seconde di servizio, riconsegna il break conquistato in precedenza sia nell’ottavo sia nel decimo game, subisce un parziale di 0-4 e permette ad Alcaraz di porre la firma sulla frazione di apertura. Il secondo set si apre con il break di Sinner, che cancella subito la palla del contro-break e si porta sul 2-0. Nel settimo game l’azzurro non sfrutta un’occasione del doppio break ma tre giochi più tardi, con la battuta a disposizione, si esalta con il suo dritto e non ha grandi patemi nel riportare la situazione in perfetta parità.
L’impeto di Jannik non si placa e nel gioco inaugurale del terzo set ha subito due palle break per partire con il naso avanti. Lo spagnolo si difende e poi occorre attendere addirittura il nono game per un allungo, con il tennista tricolore che strappa la battuta all’iberico a 30 e dopo il cambio di campo chiude in proprio favore la questione. Il parziale appena perso logora dal punto di vista mentale Alcaraz, che nel terzo gioco del quarto set cede ancora il servizio all'azzurro. Nell'ottavo game il numero uno del mondo, sotto 15-40, sfrutta una prima esterna vincente ed un errore di dritto in lunghezza del campione in carica del Roland Garros per involarsi sul 5-3. È l'ultimo scoglio di queste due settimane. Nel decimo gioco, infatti, l'allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill sale in un amen sul 40-0, scaccia i fantasmi parigini e (alla seconda palla match a disposizione) non fallisce l'appuntamento con un'altra indelebile pagina di storia.
"La sconfitta di Parigi è stata durissima da digerire, però non importa come vinci o come perdi nei tornei importanti. Devi capire immediatamente cosa quello che non ha funzionato e lavorarci sopra: è uno dei motivi per cui sono qua con questo trofeo in mano. Sono grato per essere in salute ed essere circondato da quelle persone che sono importanti per me. L'ultimo game ho servito molto bene, sono contento per questo. Sono felice di essere riuscito a controllare i nervi, la sfida poteva cambiare in ogni istante. Voglio ringraziare il mio team e tutti quelli che sono venuti per me in questa giornata così speciale. Continuerò a insistere per diventare un tennista migliore ma anche una persona migliore", le prime dichiarazioni di un sorridente Sinner al termine della finale. (agc)