Simone Cerasuolo è il nuovo re dei 50 rana: storica medaglia d'oro per l'Italia ai Mondiali di Singapore

Un fenomenale Simone Cerasuolo non fallisce l’appuntamento con la storia nella quarta giornata di finali della 22ª edizione dei Campionati Mondiali di nuoto. Nella vasca della World Aquatics Arena di Singapore, infatti, il ventiduenne di Imola ha conquistato un’epica medaglia d’oro nei 50 rana, diventando il primo italiano di sempre a salire sul gradino più alto del podio iridato in questa specialità. Quello conquistato dal giovane romagnolo, inoltre, rappresenta il sesto sigillo per la Nazionale in quest’edizione mondiale nonché il primo successo dopo i quattro argenti vinti dalla 4x100 stile libero, da Simona Quadarella (1.500 stile libero), da Nicolò Martinenghi (100 rana) e da Thomas Ceccon (100 dorso) ed il bronzo firmato dallo stesso Ceccon nei 50 farfalla.
Autore del primo (26”42) e del secondo tempo (26”64) rispettivamente in batteria ed in semifinale, l'azzurro, argento nel 2022 agli Europei di Roma, è stato perfetto sin dallo start (0.62) nell’atto conclusivo in cui, nei secondi 25 metri di gara, è riuscito in maniera impeccabile a trovare quelle frequenze potenti e veloci che gli hanno consentito di annichilire la folta concorrenza e di terminare di fronte a tutti in virtù del crono di 26”54. Nulla da fare sia per il nuotatore individuale neutrale Kirill Prigoda (argento in 26”62) sia per il pluricampione iridato cinese Qin Haiyang (bronzo in 26”67), impotenti di fronte all'eccezionale sprint del fuoriclasse azzurro. Per quest’ultimo (foto Giorgio Scala e Andrea Masini/DeepBlueMedia) si tratta della prima medaglia individuale della carriera ai Mondiali mentre l’Italia si è confermata sul podio di questa specialità dopo l’argento ottenuto da Nicolò Martinenghi nell’ultima edizione di Doha 2024 (Qatar). Un grande messaggio in vista dei prossimi Giochi Olimpici Estivi di Los Angeles 2028, dove i 50 rana effettueranno il loro debutto sul palcoscenico a cinque cerchi.
"Dedico questa vittoria a mia madre, che mi ha portato in piscina, a mio padre e a mio fratello che mi sostengono da sempre - ha raccontato Cerasuolo in zona mista -. Io non ho mai mollato nei momenti di difficoltà ed è sempre stato questo il mio mantra. Sapevo che oggi avrei potuto vincere, perché nei 50 è importante essere veloci. Ieri sera ho chiamato mio padre e lui mi ha sostenuto, spinto, dicendomi che se ero veramente forte dovevo farcela. Il mio sogno è sempre stato di poter gridare di essere campione del mondo: ce l'ho fatta. Il nuoto è la mia passione, la mia vita. Io ho dedicato tutto a questo sport. Un grazie ovviamente lo rivolgo alle società, alla FIN per il costante impegno. Un pensiero e una dedica anche alla mia fidanzata che per me rappresenta un grande supporto", ha concluso il campione tricolore.
Italia fuori dal podio, invece, nell’ultimo atto maschile dei 200 farfalla. L’argento mondiale in carica Alberto Razzetti e Federico Burdisso (bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020), infatti, hanno concluso la loro prova rispettivamente con il sesto (1’54”85) e l’ottavo tempo (1’55”27). L’oro è stato appannaggio dello statunitense Luca Urlando (1’51”87), che al traguardo è riuscito ad anticipare sia il polacco Krzysztof Chmielewski (argento in 1’52”64) sia l’australiano Harrison Turner (bronzo in 1’54”17). In chiusura di giornata, infine, amaro sesto posto per il quartetto azzurro della 4x100 misti mista, protagonista del miglior tempo (3’42”19) nelle qualifiche. Nella finalissima, tuttavia, a Christian Bacico (dorso), Nicolò Martinenghi (inserito al posto di Ludovico Viberti nella rana), Costanza Cocconcelli (farfalla) e Sara Curtis (stile libero), non è bastato replicare al centesimo (3'42"19) il crono mattutino per riuscire a rientrare nella lotta per accaparrarsi le medaglie. A festeggiare è stata la squadra in gara sotto bandiera neutrale (oro in 3’37”97), che all’arrivo ha preceduto sia la Cina (argento 3’39”99) sia Canada (bronzo in 3’40”90). (agc)